Disturbo bipolare: caratteristiche e falsi miti
A cura di: Dr. Fabio Maria Pasquale TortorelliIndice
Cos'è il disturbo bipolare?
Il disturbo bipolare è un disturbo dell'umore che secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, ovvero il DSM-V, si pone a ponte tra i disturbi dell'umore di tipo depressivo e i disturbi psicotici come ad esempio la schizofrenia.
Si distingue in due sottotipi:
- disturbo bipolare di tipo 1;
- disturbo bipolare di tipo 2.
Entrambi si caratterizzano per l'alternanza tra fasi depressive di umore deflesso e fasi in cui invece l'umore è patologicamente elevato in modo tale da essere inadatto rispetto alle situazioni di vita.
La differenza essenziale tra il disturbo bipolare di tipo 1 e di tipo 2 sta nell'intensità di tali fasi di elevazione del tono dell'umore.
Tali fasi si chiamano maniacali nel disturbo bipolare di tipo 1 perché si accompagnano sempre anche a deliri o allucinazioni, ovvero a una sintomatologia psicotica, che è invece assente nel disturbo bipolare di tipo 2, la cui fase di elevazione nel tono dell'umore prende il nome di ipomaniacale.
Quali sono i sintomi del disturbo bipolare?
I sintomi del disturbo bipolare possono emergere sia durante la fase depressiva che durante la fase maniacale o ipomaniacale.
Tuttavia, la sintomatologia della fase depressiva non è diagnostica proprio perché è in comune con la depressione unipolare. Ed è per questo che ai fini diagnostici è più importante saper riconoscere i segnali della elevazione patologica del tono dell'umore, tra cui in particolar modo abbiamo un affaccendamento con:
- una percezione personale di aumento delle energie,
- il non sentirsi mai affaticati anche a discapito del sonno notturno,
- avere la mente con dei pensieri che corrono molto velocemente, che affollano il pensiero e che portano a confusione mentale,
- essere molto loquaci, parlare molto di fretta, ma avere una comunicazione che tuttavia non è efficace perché si parla a senso unico senza ascoltare l'interlocutore.
Infine, abbiamo i sintomi che sono in assoluto i più pericolosi e assolutamente importanti da riconoscere, anche e soprattutto da chi sta accanto alla persona che sta avendo uno scompenso, proprio perché sono loro che molto spesso si recano dallo psichiatra quando sono presenti questi sintomi, che possono essere molto pericolosi perché parliamo di comportamenti impulsivi e molto spesso anche potenzialmente molto gravi, come ad esempio:
- una guida pericolosa,
- spendere il denaro in modo incontrollato in acquisti inutili fino a sfociare molto spesso nel gioco d'azzardo patologico,
- una promiscuità sessuale,
- oltre che cadere nell'abuso di sostanze stupefacenti.
Per approfondire:Disturbo bipolare e impatto sui familiari
Quali sono le cause e i fattori di rischio?
Il disturbo bipolare non è genetico nel senso stretto del termine, ovvero non vi è una trasmissione diretta tra genitore e figlio.
Vi è tuttavia una predisposizione familiare, perché si è visto che nell'ambito di alcuni nuclei familiari la patologia è più frequente rispetto ad altri nuclei familiari.
Per quanto riguarda altri fattori di rischio, sicuramente gli eventi stressanti o traumatici di vita sono un fattore predisponente, come ad esempio un lutto, una grave malattia, un divorzio, la perdita di un lavoro.
Oltre a questi fattori stressanti vi sono anche stili di vita errati, come ad esempio avere una vita troppo piena con uno stress eccessivo, molto spesso anche a discapito del sonno notturno, oppure abusare di sostanze stupefacenti.
Per approfondire:Domande frequenti sul disturbo bipolare
Il disturbo bipolare si può curare?
Il trattamento del disturbo bipolare durante la fase acuta di scompenso è essenzialmente un trattamento farmacologico con l'utilizzo di farmaci stabilizzatori dell'umore o antipsicotici.
Durante la fase di mantenimento è sempre buona norma associarlo ad una psicoterapia che possa andare a identificare eventuali fattori stressanti e fornire delle risorse per fronteggiare delle condizioni predisponenti una remissione dei sintomi.
Oltre che è molto importante adottare dei cambiamenti nello stile di vita, avere soprattutto una corretta igiene del sonno, ovvero cercare di andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora del giorno cercando di dormire almeno sette ore a notte, evitare quanto più possibile gli stress di vita e assolutamente evitare l'uso di sostanze d'abuso anche solo saltuarie.
Per approfondire:Curare il disturbo bipolare con il litio
Disturbo bipolare e falsi miti
Il primo mito da sfatare è correlato a un utilizzo erroneo nel gergo lessicale comune del termine bipolarismo. Infatti, si identifica il bipolarismo con l'avere sbalzi dell'umore repentini, ovvero essere lunatici, oppure molto spesso avere una doppia personalità, essere una sorta di dottor Jekyll e Mr. Hyde. Non c'è niente di più sbagliato, perché un soggetto con disturbo bipolare non ha degli sbalzi dell'umore repentini, proprio perché l'andamento degli sbalzi dell'umore segue settimane o mesi ed ancora non riguarda minimamente la sfera della personalità, trattandosi di un disturbo dell'umore.
È importantissimo ancora ricordare a tutta la popolazione che erroneamente si pensa che il disturbo bipolare sia incurabile e ciò è assolutamente sbagliato. Infatti, con un'accurata terapia ed essendo ben seguiti nel tempo, oggigiorno il disturbo bipolare è ben trattabile e nella stragrande maggioranza dei casi si riesce ad ottenere un ottimo compenso della malattia, con uno stato di benessere duraturo nel tempo e una felicità sia dal punto di vista sociale che familiare che lavorativo.
Per approfondire:Tutto sul disturbo bipolare