Fibromialgia: cos'è e come riconoscerla?

A cura di: Dr. Dario Graceffa
Data pubblicazione: 30 gennaio 2025

Cos’è la fibromialgia?

La fibromialgia è una patologia del sistema nervoso centrale e non del sistema muscolo scheletrico di tipo infiammatorio. È causata da uno squilibrio di alcuni neurotrasmettitori del metabolismo, di alcune cellule che metabolizzano alcuni neurotrasmettitori in alcune aree cerebrali.

Questo determina una serie di sintomi, fra cui il dolore muscolo scheletrico diffuso, disturbi del sonno, disturbi della concentrazione, il cosiddetto Fibro fog.

Questo in qualche modo si riflette sulla qualità di vita, sulle performance anche fisiche e lavorative delle persone.

Quali sono i sintomi della fibromialgia?

La fibromialgia può colpire qualsiasi fascia di età, maschi e femmine in egual misura ed è fondamentalmente caratterizzata dal dolore cronico diffuso persistente, che scarsamente è localizzato strettamente alle articolazioni, ma molto spesso è un dolore che colpisce anche le fasce muscolari.

Il dolore è molto spesso associato a sensazioni di bruciore, di calore, di contrattura muscolare e associati a una serie di sintomi cognitivi, quindi:

  • una difficoltà di concentrazione,
  • una forte stanchezza fisica,
  • una difficoltà a compiere anche le più banali azioni della vita quotidiana.

La fibromialgia causa un grave stato di prostrazione del paziente che ne soffre anche in maniera cronica da diversi anni ed è molto spesso associata in qualche modo anche a una condizione di difficoltà psicologica proprio per il frequente ricorso a numerosi farmaci.

La difficoltà a svolgere il proprio lavoro in maniera serena crea problemi dal punto di vista anche relazionale.

Il sonno è fortemente disturbato e questo determina una grave compromissione dello stato di salute.

Fibromialgia e depressione

In alcuni casi, ma non sempre, la fibromialgia è associata anche a delle forme di tipo depressivo o a delle forme ansiose, ma questo non sempre accade.

È una patologia che ha a che vedere con il sistema nervoso centrale, quindi in qualche modo ha delle ripercussioni psicologiche o deriva da alcuni traumi psicologici, ma nello stesso tempo non sempre il paziente con la fibromialgia ha disturbi psicologici.

La fibromialgia viene spesso associata alla depressione, ma non sempre vanno di pari passo.

È vero che le aree cerebrali interessate dalla fibromialgia molto spesso sono quelle che sono anche coinvolte nella depressione e nei disturbi d'ansia, ragion per cui molto spesso le due cose possono in qualche modo andare di pari passo, non sempre questo accade.

Quali sono le cause della fibromialgia?

Le cause della fibromialgia sono in larga parte sconosciute.

Tendenzialmente quello su cui si pone molta attenzione sono innanzitutto gli stress ambientali infantili, quindi un ambiente familiare infantile non particolarmente sereno, problemi di traumi, violenze, associati a un background però di tipo genetico, cioè una predisposizione genetica.

Si tratta di una predisposizione fondamentalmente metabolica del nostro sistema nervoso centrale e in particolare di alcune aree il cui metabolismo è basato sulla serotonina, sulla noradrenalina. Sono neurotrasmettitori che sono implicati nella patogenesi della fibromialgia.

Quindi noi sappiamo che gioca un ruolo molto importante un'alterazione genetica del metabolismo di questi neurotrasmettitori in alcune particolari aree cerebrali.

Quali esami fare per riconoscere la fibromialgia?

La diagnosi di fibromialgia è essenzialmente clinica.

Non esistono marcatori, bio marcatori sul sangue attraverso cui si può fare la diagnosi come spesso accade per altre malattie. Non esistono esami radiologici o di diagnostica per immagini utili a fare una diagnosi di fibromialgia.

Come fare la diagnosi?

La diagnosi deve essere fatta dal reumatologo in un ambulatorio reumatologico dove il paziente viene interrogato, viene indagato per la familiarità, per tutta una serie di altri sintomi e in qualche modo si arriva per esclusione a una diagnosi di fibromialgia. Laddove le altre malattie reumatologiche organiche infiammatorie vengono escluse, si arriva alla diagnosi di fibromialgia. Nell'esame obiettivo vengono valutati i muscoli, i tendini, le articolazioni e in base a questo si può stabilire la diagnosi di fibromialgia.

È tendenzialmente una diagnosi di esclusione, quindi si valuta il paziente ai fini di cercare una malattia infiammatoria, un'infiammazione articolare o dei muscoli. Escluse le cause di infiammazione locale o di malattia reumatica ci si orienta verso la fibromialgia, che invece è un dolore di tipo neuropatico fondamentalmente di origine centrale. Quindi ha delle sue caratteristiche peculiari che il reumatologo è in grado di individuare e quindi porre la diagnosi.

Esistono dei criteri che la comunità scientifica nel 2016 ha redatto, e sono dei criteri basati fondamentalmente su un corteo sintomatologico di 3 sintomi:

  • il dolore diffuso,
  • le difficoltà di sonno,
  • le difficoltà di concentrazione, il cosiddetto "fibro-fog".

Poi una serie di altri sintomi che sono una costellazione fra cui disturbi della visione, disturbi della deglutizione, disturbi della salivazione, secchezza degli occhi, secchezza della bocca, dolori addominali, colon irritabile. Sono tutte cose che contribuiscono alla diagnosi di fibromialgia.

Cosa si intende per tender points?

Quando si parla di tender points, si fa riferimento a punti del corpo che se pressati danno dolore al paziente.

In passato veniva data molta importanza a questi punti, ma nella realtà dei fatti si è visto che hanno perso importanza nella diagnosi. Laddove c'è un dolore diffuso di un'origine non spiegata, si può già inquadrare come un dolore fibromialgico.

Per approfondire:Tutto sulla fibromialgia

Fibromialgia: cause sintomi diagnosi - video dario graceffa

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