Cos'è la radioterapia? Efficacia ed effetti collaterali
A cura di: Prof. Filippo AlongiLa radioterapia, soprattutto nella sua forma moderna e di precisione, è una delle tre opzioni principali per il trattamento della malattia tumorale, ovvero del cancro. Si tratta di un trattamento non invasivo che utilizza radiazioni ionizzanti, comunemente note come i raggi X, per scopi terapeutici. In questo contesto, le radiazioni vengono indirizzate verso il tumore, sfruttando le loro proprietà biologiche per determinare la morte delle cellule tumorali.
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Quando viene utilizzata la radioterapia?
La radioterapia è così importante che viene utilizzata in circa due terzi dei pazienti con diagnosi di tumore. Durante il percorso diagnostico e terapeutico, che include esami, interventi chirurgici e chemioterapia, è molto frequente che i pazienti vengano sottoposti anche a radioterapia. Questa può essere impiegata in diverse fasi della malattia, dalla fase iniziale a quella più avanzata, per numerose patologie tumorali.
Per quali tumori si ricorre alla radioterapia?
Nel tumore alla prostata, la radioterapia in fase iniziale, quando la malattia è ancora localizzata all'interno della ghiandola, può avere una finalità curativa, riuscendo talvolta a eradicare definitivamente la malattia da sola o in combinazione con l'ormonoterapia.
Un altro esempio è il tumore del polmone: nei pazienti non operabili, una radioterapia di precisione può eradicare la malattia in poche sedute.
Analogamente, in tumori del distretto cervico-facciale, come quelli della laringe, dell'orofaringe o del rinofaringe, la radioterapia può essere efficace sia da sola che in associazione con trattamenti chemioterapici, con l'obiettivo di eradicare la malattia.
Per approfondire:La radioterapia dopo il tumore alla prostata
La radioterapia può sostituire l'intervento chirurgico?
Un grande vantaggio della radioterapia è che, in molti casi, può essere competitiva o sostitutiva rispetto all'intervento chirurgico. Si tratta di un trattamento conservativo, che permette di preservare l'integrità anatomica delle sedi coinvolte dalla malattia, evitando interventi demolitivi che, specie in pazienti anziani, potrebbero avere un impatto significativo sulla qualità della vita.
Quali sono gli effetti collaterali della radioterapia?
L'opinione pubblica è ancora condizionata dall'idea di una radioterapia molto tossica, ma la realtà della radioterapia moderna è ben diversa. Oggi si tratta di una tecnica di precisione, mirata esclusivamente alla sede della malattia e progettata per proteggere gli organi sani circostanti. Le radiazioni colpiscono il tumore con estrema accuratezza, minimizzando i danni ai tessuti vicini.
Gli effetti collaterali più comuni sono di tipo irritativo e infiammatorio, ma solitamente sono contenuti e rispondono bene alle terapie di supporto, che permettono di alleviare i sintomi e di riportare le condizioni alla normalità.
Gli effetti tardivi, invece, sono molto rari e dipendono dalla zona trattata. Grazie alle moderne apparecchiature e a protocolli sempre più brevi ed efficaci, la radioterapia può minimizzare, se non eliminare, i temuti effetti collaterali.
Come agisce la radioterapia sulla malattia metastatica?
Un'ulteriore applicazione della radioterapia riguarda la gestione della malattia metastatica. In questi casi, è particolarmente utile per:
- alleviare il dolore,
- ridurre l'effetto compressivo o infiltrativo del tumore,
- migliorare la qualità della vita.
In pazienti con malattia metastatica limitata, definiti oligometastatici, la radioterapia di precisione può avere anche una finalità ablativa. Con dosi elevate e mirate, è in grado di eradicare focolai limitati di malattia, contribuendo a un controllo efficace in associazione con i farmaci.
Anche quando non è possibile eradicare completamente la malattia, la radioterapia rappresenta un'opzione importante per contenerla e gestirla, offrendo ai pazienti una migliore qualità di vita e prolungando il controllo della patologia.
Per approfondire:La radioterapia guidata che segue il respiro