Mastoplastica additiva: tutto quello che devi sapere
A cura di: Dr. Claudio BernardiIndice
L'impianto delle protesi
L'intervento di mastoplastica additiva prevede essenzialmente l'impianto di protesi mammarie.
Il posizionamento della protesi può avvenire in due modi:
- in un piano più superficiale al di sotto della ghiandola mammaria;
- in un piano più profondo ovverosia sotto il muscolo pettorale e quindi a contatto con la gabbia toracica.
Questa scelta viene fatta in rapporto alla tipologia di pazienti che non sono tutti uguali: lo spessore del tessuto mammario è molto diverso in una paziente magra e normopeso rispetto a una paziente in sovrappeso. In base a questo ci sarà la decisione del la tipologia di impianto da utilizzare.
Come scegliere la protesi al seno?
Oggigiorno esiste una varietà importante in tema di protesi mammaria, non solamente per quello che riguarda il volume, ma anche nella forma e del rivestimento esterno.
Esistono protesi rotonde che hanno quindi un diametro costante, altre protesi anatomiche che hanno delle dimensioni diverse e che daranno una determinata forma del seno nel risultato finale.
Quello che è importante, prima di un intervento di chirurgia per aumentare le dimensioni del seno, è effettuare uno studio della protesi in rapporto alla paziente e alla sua gabbia toracica. Infatti, ci sono delle gabbie toraciche si possono consentire un certo tipo di protesi e altre no.
Tempi di recupero della mastoplastia additiva
Dopo un intervento di mastoplastica additiva la paziente deve osservare delle prescrizioni importanti: deve avere attenzione a non fare movimenti troppo bruschi soprattutto per la prima settimana.
Nelle settimane successive (la seconda e la terza) piano piano potrà riprendere le sue attività.
Passato un mese può riprendere qualsiasi tipo di attività anche di tipo ginnico sportivo.
Guarda il video: Quando e perché ridurre il seno?
Si vedranno le cicatrici?
Le cicatrici nel corpo umano si vedono sempre. La capacità del chirurgo plastico è proprio quella di eseguire le incisioni e le suture in maniera perfetta, facendo in modo che quest cicatrici siano poco visibili.
L'altro espediente è quello di mettere le cicatrici in punti poco visibili: mettere una cicatrice attorno all'areola o nel solco mammario.
In caso la cicatrizzazione non sia perfetta c'è anche la possibilità, a partire da almeno al sesto mese, di ritoccare una cicatrice. In questo caso si esegue una piccola incisione per portare via la cicatrice e risuturare senza tensione così il risultato sarà sicuramente migliore.
Oltre a questo poi ci sono altre procedure mediche, come per esempio la laser terapia che può rendere ancora meno percepibile la cicatrice stessa.
Quali sono i rischi della mastoplastica additiva?
I rischi della mastoplastica additiva sono di due tipi:
- uno di tipo generico, paragonabile e assimilabile ai rischi chirurgici connessi a altri tipi di interventi;
- un altro invece legato alla presenza di protesi.
Nel primo caso è il medico, il chirurgo che deve operare deve essere in grado di valutare la situazione clinica della paziente. Sia pur non riuscendo mai ad azzerare i rischi, bisognerà arrivare a condizioni nei quali il rischio veramente è molto molto vicino allo zero.
Poi esiste invece un rischio legato alla presenza delle protesi: avere un seno con protesi non è la stessa cosa che averlo senza. Ma d'altronde, senza l'uso di impianto mammario, non riusciremmo mai a avere risultati che oggi abbiamo con appunto l'utilizzo di protesi mammarie.
Quindi sta al chirurgo impiantarla in maniera corretta e eseguire l'intervento in maniera ineccepibile dal punto di vista tecnico.
Allo stesso tempo la paziente deve avere molte attenzioni soprattutto nell'immediato post operatorio e, a distanza, eseguire tutti gli esami di screening per quello che riguarda le rischi di eventuali patologie normali.
Per approfondire:La contrattura capsulare nella mastoplastica additiva
Mastoplastica e rischio di tumore al seno
Molte pazienti ci pongono una domanda se gli interventi di mastoplastica in generale possono aumentare il rischio di tumore al seno. La risposta è secca: no. Per due ordini di motivi.
Il primo perché una paziente che si si sottopone a un intervento di mastoplastica è una persona molto attenta. Inoltre, è anche da noi sollecitata a seguire tutta una serie di controlli di screening per quello che riguarda le eventuali patologie mammarie. Si tratta quindi di una paziente più studiata e più controllata.
Il secondo motivo importante è che si usano protesi mammarie anche per ricostruire le mammelle in pazienti che invece sfortunatamente hanno subito una mastectomia. In caso di ricostruzione del seno c'è anche la possibilità di utilizzare delle protesi.
Per approfondire:La ricostruzione del complesso areola-capezzolo
Si può allattare con le protesi al seno?
La mastoplastica additiva con le protesi non è un intervento particolarmente aggressivo. Questo significa che nel seno rifatto la ghiandola mammaria mantiene quasi completamente le sue caratteristiche fisiologiche, quindi la sensibilità e la capacità di allattamento.
Per questo motivo noi impiantiamo protesi anche a ragazze che ancora non sono alla ricerca di gravidanza, perché sappiamo con certezza che le protesi al seno non daranno nessun tipo di problemi per quello che riguarda l'allattamento.