Cos'è il glaucoma? Caratteristiche, diagnosi e cura
A cura di: Dr. Ruggiero PaderniIl glaucoma è una patologia oculare di cui sentiamo sempre più spesso parlare poiché sempre più precoce è la sua diagnosi. Pensate che in Europa sono 8.000.000 gli individui affetti da questa malattia e in Italia si stima che il 2-3% della popolazione sopra i quarant'anni ne risulti affetta.
Indice
Come si forma il glaucoma?
All'interno del bulbo oculare è presente un liquido che è prodotto naturalmente all'interno dell'occhio che è l'umore acqueo.
Questo liquido ha il compito non soltanto di riempire l'occhio, di dargli una forma, ma soprattutto di nutrire i tessuti che sono presenti al suo interno. Questo riguarda in particolar modo la retina, il tessuto nervoso che ci consente di visualizzare il mondo che ci circonda.
Come viene prodotto l'umore acqueo?
Questo liquido viene prodotto da una serie di strutture anatomiche, i corpi ciliari.
Contemporaneamente l'umore acqueo viene eliminato e smaltito attraverso un canale di scarico, chiamato trabecolato, e che è sempre presente in prossimità della parte anteriore dell'occhio.
L'equilibrio tra la produzione e lo smaltimento dell'umore acqueo può venire a mancare per due motivi:
- perché viene eccessivamente prodotto l'umore acqueo oppure
- perché risulta ostacolato il suo deflusso.
Pertanto se l'umore acqueo si accumula all'interno del bulbo oculare, un aumento della pressione intraoculare causa un danno al nervo ottico e si svilupperà un glaucoma.
Quali sono le cause del glaucoma?
Alzandosi la pressione all'interno dell'occhio tutte le strutture presenti al suo interno soffriranno una compressione meccanica, e la struttura che ne risente maggiormente è il nervo ottico.
All'interno del bulbo oculare il nervo ottico viene schiacciato e questo si tradurrà in un deterioramento delle fibre nervose che lo compongono.
Quando il nervo ottico subisce questo deterioramento a causa dell'ipertensione oculare, allora si verifica progressivamente un restringimento del campo visivo cioè una limitazione della visione periferica.
Il glaucoma, infatti, è definito come una malattia neurodegenerativa cronica progressiva caratterizzata dal restringimento del campo visivo.
Come si manifesta il glaucoma?
Si tratta di una malattia subdola e silenziosa che nelle fasi iniziali può anche essere asintomatica.
Il paziente vedrà sempre bene al centro: nelle fasi iniziali questa riduzione del campo visivo non viene percepita. Chi ha il glaucoma potrà accorgersene solo tardivamente, quando oramai il campo visivo si sarà ristretto al punto da disturbare anche la visione centrale.
In quel caso sarà tardi perché, trattandosi di una malattia neurodegenerativa, il danno del campo visivo e del nervo ottico è di natura irreversibile.
Qual è la differenza tra glaucoma ad angolo aperto e glaucoma ad angolo chiuso?
Il glaucoma ad angolo aperto è il glaucoma cronico cioè quello da cui di cui soffrono gran parte dei pazienti.
Nel glaucoma ad angolo stretto, o glaucoma acuto, l'occhio è più piccolo e quindi lo spazio tra la cornea e l'iride risulta ridotto. Per questo motivo è più facile che si verifichi una ostruzione del trabecolato, il canale necessario per garantire lo smaltimento dell'umore acqueo.
Nei casi di glaucoma ad angolo stretto è opportuno eseguire un trattamento laser irideo a scopo profilattico, proprio con l'obiettivo di creare una via di deflusso, una valvola di sfogo per questo liquido contenuto all'interno dell'occhio.
Per approfondire:Glaucoma: vero o falso?
Cosa fare per diagnosticare precocemente il glaucoma?
Dopo i 40-45 anni è consigliata una valutazione periodica del fondo oculare mediante visita oculistica. In questo modo si può osservare il nervo ottico e ci si può sottoporre a una misurazione della pressione intraoculare.
La misurazione si può effettuare sia con lo strumento adesso più diffuso, cioè quello a soffio, sia attraverso lo strumento a contatto, il tonometro di Goldman. Questo è in grado di garantire una misurazione più realistica del valore della pressione oculare.
In presenza di un sospetto danno a carico del nervo ottico l'oculista poi potrà suggerirvi di sottoporvi:
- ad un campo visivo computerizzato,
- o ad un esame strumentale chiamato OCT.
L'angiografia OCT è una sorta di TAC del nervo ottico in grado di restituire delle informazioni preziose sulle condizioni di salute proprio del nervo ottico.
Come curare il glaucoma?
Dal punto di vista terapeutico nell'ambito della patologia glaucomatosa sono stati compiuti grossi passi in avanti da decenni.
Terapia medica
Abbiamo a disposizione farmaci ipotonizzanti, cioè in grado di abbassare la pressione intraoculare.
Si tratta di farmaci che vengono somministrati generalmente sotto forma di colliri che, negli ultimi anni, sono stati molto perfezionati e diminuiti tutti gli effetti collaterali.
L'oculista potrà suggerirvi l'utilizzo di uno o più colliri e, purtroppo, dovranno essere utilizzati quotidianamente per molti anni o addirittura per tutta la vita.
Laser e intervento chirurgico
Sono stati anche sviluppati dei trattamenti laser in grado di intervenire sul trabecolato, quindi sul deflusso dell'umore acqueo.
Sono dei trattamenti che in alcuni casi consentono anche di ridurre l'utilizzo dei colliri, addirittura di eliminarli del tutto.
Esistono anche soluzioni chirurgiche:
- dall'intervento di elezione che è la trabeculectomia: un intervento piuttosto invasivo, ma sempre abbastanza diffuso, che consente di creare una via di deflusso alternativa all'umore acqueo;
- a tutta una serie di dispositivi valvolari che vengono inseriti all'interno dell'occhio: si tratta di tubicini o delle valvole di sfogo che garantiscono sempre il drenaggio dell'umore acqueo.
Ultimamente nel corso degli ultimi anni la ricerca sta in qualche modo ponendo l'accento sul concetto di neuroprotezione.
Si stanno studiando diverse molecole, tra cui la citicolina, che in qualche modo hanno un'azione neuro modulatrice e che consentono di andare a proteggere il nervo ottico.
Si è compreso, infatti, che il glaucoma ha in comune con molte altre patologie neurodegenerative diversi meccanismi patogenetici, come l'Alzheimer e il Parkinson.
La terapia d'elezione rimane sempre quella ipotonizzante, ma spesso viene oramai associata all'utilizzo di farmaci neuroprotettori.
Per approfondire:Tutto sul glaucoma