Mal di testa o malattia grave?
A cura di: Dr. Mauro ColangeloIl mal di testa evoca il timore che qualcosa stia accadendo nel cervello e se si ha una tendenza all’ansia si comincia a fantasticare sulle possibili cause che possono averlo determinato.
Indice
I rischi della ricerca sul web
Se si fa ricorso alla ricerca sul web dei sintomi legati al mal di testa, l'elenco delle possibili cause si apre in ordine gerarchico sicuramente con i tumori, gli accidenti vascolari acuti passando per la meningite e includendo la rottura di un aneurisma di un’arteria cerebrale.
Ma fortunatamente la cosa in realtà è ben diversa.
La cefalea nella quasi maggioranza dei casi è un disturbo primitivo benigno e non legato ad alterazioni organiche dell’encefalo. Infatti, le cefalee secondarie ad una lesione che alteri la struttura cerebrale sono innanzi tutto più rare, ma sono accompagnate da sintomi neurologici che dominano la scena clinica molto più del dolore che, in alcuni casi, può essere anche del tutto assente.
Quali sono i sintomi delle malattie gravi?
Per riferirci alle possibilità più nefaste citate prima, analizziamo le patologie più temute.
Tumore al cervello
In caso di neoplasia cerebrale il paziente può presentare in relazione alla localizzazione del processo espansivo:
- disturbi della forza (una paresi di un arto o di metà del corpo),
- alterazioni dell’andatura e della coordinazione dei movimenti,
- difficoltà visive o ad articolare la parola.
Emorragia cerebrale
Invece un’emorragia cerebrale si annuncia con una immediata alterazione dello stato di coscienza quindi con l’instaurarsi repentino di gravi sintomi neurologici.
Meningite
Se la causa è un processo infettivo (come la meningite da meningococco) il quadro clinico è caratterizzato da gravissimo malessere, con febbre altissima e altre manifestazioni di tipo settico e quasi sempre con l’incapacità a mantenere la stazione eretta.
Aneurisma cerebrale
La rottura di un aneurisma che, fino a quando è integro è completamente asintomatico, si manifesta con un quadro neurologico dominato da:
- rigidità nucale,
- vomito incoercibile,
- ottundimento della coscienza progressivo fino al coma.
Quali sono i sintomi del mal di testa?
Da questa rapida carrellata si desume che se l’intero quadro è espresso unicamente da un dolore localizzato dal capo o dal collo, non è il caso di temere malattie gravi che sarebbero denunciate da ben altri sintomi.
Se si tratta di un episodio sporadico con dolore localizzato al collo di tipo gravativo che può proiettarsi anche in regione frontale, si tratta di cefalea tensiva legata perlopiù allo stress.
Se invece la cefalea consiste in un dolore pulsante localizzato a metà testa e si accompagna a sintomi come nausea, vomito, intolleranza alla luce (fotofobia) o per i rumori (fonofobia) allora si tratta di emicrania.
Quest'ultima può essere emicrania con aura, ossia annunciata da sintomi premonitori (prodromi) quali i fenomeni visivi che sono costituiti da puntini luminosi o immagini come un caleidoscopio (scotomi scintillanti), oppure emicrania senza aura quando i prodromi mancano.
Esistono anche altre forme di cefalea, come la cefalea di Horton, che sono meno frequenti dell’emicrania e della molto più frequente cefalea di tipo tensivo.
Come fare la diagnosi di cefalea?
È bene sottolineare che la diagnosi di cefalea è clinica ed è fondata sui dati anamnestici che riferisce il paziente e sull’indagine effettuata dal neurologo.
L’indagine che più frequentemente viene prescritta è costituita dalla risonanza magnetica, preferibilmente con le sequenze angiografiche che consente, innanzi tutto, di avere la panoramica completa del cervello e di potere con certezza etichettare il mal di testa come cefalea primitiva, ossia non legata ad alcuna lesione a carico del cervello.
Per approfondire:Cefalea