5 domande sul Long Covid

A cura di: Dr. Mauro Colangelo
Data pubblicazione: 21 giugno 2023

In questo video rispondiamo alle domande più frequenti su una delle conseguenze dell'infezione da Coronavirus, ossia il Long Covid.

Cos'è il Long Covid?

Il Long Covid è ormai riconosciuto come un’entità clinica ed è rappresentato da una sindrome che si manifesta dopo più di quattro settimane dall’infezione acuta da SARS.

Quali sono i sintomi del Long Covid?

I sintomi del Long Covid sono estremamente variabili e includono una pletora di disturbi che si manifestano a livello:

  • respiratorio (tosse, dispnea);
  • cardiovascolare (tachicardia, senso di oppressione toracica);
  • gastrointestinale (nausea, vomito, mancanza di appetito, dolori addominali, diarrea, reflusso gastroesofageo).

Ma dominano la scena clinica i disturbi a livello neurologico e psicologico costituiti da:

  • fatica persistente,
  • stanchezza,
  • debolezza,
  • mal di testa,
  • difficoltà di concentrazione e di memoria (cosiddetto brain fog),
  • disturbi dell’olfatto,
  • disturbi del gusto e dell’udito,
  • disturbi del sonno,
  • depressione del tono dell’umore,
  • ansia e stress.

Come fare la diagnosi di Long Covid?

La diagnosi di Long Covid è clinica e si basa su due elementi:

  1. Il pregresso Covid-19.
  2. La mancanza di un completo recupero del proprio stato di salute che può persistere anche a lunga distanza dall’infezione.

Per approfondire:Covid-19 e disturbi urinari nelle donne

Si possono ammalare tutti di Long Covid?

Solo una minima parte di chi si è ammalato di Covid-19 svilupperà un long Covid nelle settimane che seguono la negativizzazione.

Quali sono le cause del Long Covid?

Nel determinismo del Long Covid sarebbero coinvolti diversi elementi:

  1. Un danno diretto causato dal virus nel sistema nervoso.
  2. Anche se per un meccanismo non ancora del tutto chiaro, una risposta anomala da parte del sistema immunitario che causerebbe una sorta di autoimmunità con danno secondario di molteplici organi.

I fattori che maggiormente espongono al rischio sembrano essere:

  1. L’età avanzata.
  2. Il sesso femminile.
  3. Lo stato di salute al momento dell’infezione.
  4. Obesità.
  5. Diabete di tipo 2.

Nell’insorgenza del Long Covid non vi è una evidenza di correlazione con l’aver contratto una forma grave di Covid in quanto si rileva anche dopo forme relativamente lievi e addirittura in caso di infezione asintomatica in pazienti giovani.

Da recenti studi è emerso come l’infezione con la variante Omicron sia caratterizzata da minor incidenza di rischio di Long Covid rispetto all’infezione con la variante Delta e che la vaccinazione con tre dosi dia un grado significativo di protezione da questa patologia.

5 domande sul Long Covid: video dott. Mauro Colangelo

Per approfondire:Covid-19

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