5 domande sul Long Covid
A cura di: Dr. Mauro ColangeloIn questo video rispondiamo alle domande più frequenti su una delle conseguenze dell'infezione da Coronavirus, ossia il Long Covid.
Indice
Cos'è il Long Covid?
Il Long Covid è ormai riconosciuto come un’entità clinica ed è rappresentato da una sindrome che si manifesta dopo più di quattro settimane dall’infezione acuta da SARS.
Quali sono i sintomi del Long Covid?
I sintomi del Long Covid sono estremamente variabili e includono una pletora di disturbi che si manifestano a livello:
- respiratorio (tosse, dispnea);
- cardiovascolare (tachicardia, senso di oppressione toracica);
- gastrointestinale (nausea, vomito, mancanza di appetito, dolori addominali, diarrea, reflusso gastroesofageo).
Ma dominano la scena clinica i disturbi a livello neurologico e psicologico costituiti da:
- fatica persistente,
- stanchezza,
- debolezza,
- mal di testa,
- difficoltà di concentrazione e di memoria (cosiddetto brain fog),
- disturbi dell’olfatto,
- disturbi del gusto e dell’udito,
- disturbi del sonno,
- depressione del tono dell’umore,
- ansia e stress.
Come fare la diagnosi di Long Covid?
La diagnosi di Long Covid è clinica e si basa su due elementi:
- Il pregresso Covid-19.
- La mancanza di un completo recupero del proprio stato di salute che può persistere anche a lunga distanza dall’infezione.
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Si possono ammalare tutti di Long Covid?
Solo una minima parte di chi si è ammalato di Covid-19 svilupperà un long Covid nelle settimane che seguono la negativizzazione.
Quali sono le cause del Long Covid?
Nel determinismo del Long Covid sarebbero coinvolti diversi elementi:
- Un danno diretto causato dal virus nel sistema nervoso.
- Anche se per un meccanismo non ancora del tutto chiaro, una risposta anomala da parte del sistema immunitario che causerebbe una sorta di autoimmunità con danno secondario di molteplici organi.
I fattori che maggiormente espongono al rischio sembrano essere:
- L’età avanzata.
- Il sesso femminile.
- Lo stato di salute al momento dell’infezione.
- Obesità.
- Diabete di tipo 2.
Nell’insorgenza del Long Covid non vi è una evidenza di correlazione con l’aver contratto una forma grave di Covid in quanto si rileva anche dopo forme relativamente lievi e addirittura in caso di infezione asintomatica in pazienti giovani.
Da recenti studi è emerso come l’infezione con la variante Omicron sia caratterizzata da minor incidenza di rischio di Long Covid rispetto all’infezione con la variante Delta e che la vaccinazione con tre dosi dia un grado significativo di protezione da questa patologia.
Per approfondire:Covid-19