3 domande sul pene curvo
A cura di: Dr. Edoardo PescatoriIndice
Cosa si intende per pene curvo?
La patologia del pene curvo si verifica quando c'è una curvatura del pene sul suo asse principale.
La curvatura può essere più o meno marcata e può correre in tutte le direzioni:
- in alto,
- in basso,
- di lato.
Si possono distinguere due tipi di curvature:
- Congenita, cioè presente da sempre.
- Acquisita, ossia che si sviluppa in un certo momento della vita spesso a seguito di un trauma occorso in erezione. In questo caso si parla di Malattia di La Peyronie o induratio penis plastica.
Nella curvatura congenita un lato del pene si sviluppa di più rispetto al lato sano, questa asimmetria determina la curvatura. In questi casi la lunghezza del pene è maggiore della norma e non ci sono problemi di rigidità.
Nella curvatura acquisita siamo in presenza di un’infiammazione che evolve in cicatrice della guaina che riveste le camere dell’erezione. La cicatrice determina una trazione che tirando causa la curvatura con accorciamento. La causa più frequente è un trauma al pene capitato in erezione durante un rapporto.
Quali sono le complicanze del pene curvo?
Nella curvatura congenita le problematiche sono una possibile difficoltà di penetrazione e aspetti psicologici di non accettazione del proprio pene.
Nella curvatura acquisita, oltre agli stessi problemi, c’è un accorciamento di vario grado del pene e possibili deformazioni associate, come il restringimento a clessidra in sede di curvatura. Ci possono essere anche problemi di rigidità di vario grado.
Come curare il pene curvo?
L’intervento è indicato in particolare quando una curvatura pronunciata ostacola la penetrazione. Questo accade con curvature superiori ai 30 gradi. Ma ogni caso va valutato a sé.
La chirurgia è inoltre indicata:
- nelle forme acquisite in presenza di importante accorciamento del pene,
- con deformità associate,
- se c’è una difficoltà di erezione.
In questi casi l’impiego di protesi peniena può risolvere con un unico intervento tutte queste problematiche.
Nella fase infiammatoria della malattia di La Peyronie si possono adottare delle terapie non chirurgiche per arrestare lo sviluppo della malattia e in alcuni casi farla regredire.
Per approfondire:Interventi di falloplastica per micropene