3 domande sull'ansia
A cura di: Dr. Armando De VincentiisSi dice spesso che l'ansia rappresenti un campanello di allarme di qualcosa che non va, anche a livello inconscio. Ma il più delle volte l’ansia non è determinata da un conflitto inconscio che sta emergendo.
Indice
Cos’è l’ansia?
L’ansia è spesso una conseguenza di una pretesa da parte dell’individuo che le cose devono andare sempre lisce come l’olio. L'ansia, oppure stato di nevrosi, ossia condizione di disagio nei confronti del mondo esterno, non è data dalla presenza di un conflitto, ma dalla pretesa che i conflitti non debbano esserci.
Per approfondire:Tutto sull'ansia
Quali sono i sintomi dell'ansia?
I sintomi ansiosi si esprimono in vari modi:
- attraverso una condizione di ansia generalizzata, uno stato di tensione e di allerta costante,
- con i sintomi fobici: la fobia, la paura dei luoghi (come l'agorafobia), la paura di determinati oggetti, la paura di intraprendere determinati percorsi,
- attraverso delle dinamiche ossessive: la presenza di pensieri intrusivi, di compulsioni, di azioni che devono essere fatte con lo scopo di abbassare la tensione.
Per approfondire:Quali sono i sintomi fisici dell'ansia?
Tutto questo ha una dinamica comune: uno stato ansioso, uno stato di allerta costante.
Tutti questi sintomi il più delle volte hanno quasi una funzione di ansiolitico, ossia quello di abbassare il livello di tensione.
Cosa fare per allentare lo stato di tensione?
Non bisogna entrare nell’ottica di idea che sia soltanto l’azione compulsiva ad eliminare lo stato di tensione, perché nel momento in cui noi tendiamo a compulsare eliminiamo la tensione immediatamente, ma stiamo insegnando al nostro cervello che è quello l’unico modo per abbassare la tensione.
Quindi diventiamo vittime della compulsione.
Dobbiamo metterci in una condizione di attesa e aspettare che la tensione scenda da sola, perché quando compulsiamo non ci diamo mai questa possibilità.
Per imparare a effettuare questi percorsi esiste la possibilità di farsi seguire da un professionista: l’errore è quello di affidarsi al fai da te, sbagliato non soltanto in ambito medico, nella ricerca di cure farmacologiche, ma anche in ambito psicologico nella ricerca di strategie che il più delle volte possono soltanto peggiorare il problema.
Per approfondire:Come curare i disturbi d'ansia?