3 domande sulla protesi peniena
A cura di: Dr. Edoardo PescatoriLa disfunzione erettile è un disturbo sessuale diffuso che può essere affrontato con varie soluzioni: fra queste l'impianto di una protesi peniena è un approccio affidabile ed efficace. Rispondiamo alle domande più frequenti.
Indice
Cos’è la protesi peniena?
La protesi peniena è un dispositivo costituito da due sottili cilindri che si inseriscono all’interno dei cilindri naturali del pene, i corpi cavernosi.
I cilindri da inserire sono di due tipi:
- Semirigidi: cioè con una consistenza che non cambia
- Idraulici: cioè collegati a un sistema a circuito chiuso con la possibilità di riprodurre a comando sia l’erezione che la flaccidità, con un aspetto del pene assolutamente naturale.
Quando ricorrere alla protesi per il pene?
La protesi è indicata per quegli uomini con difficoltà di erezione che:
- non rispondono ad altri trattamenti come farmaci orali o iniezioni,
- o che se anche rispondono preferiscono una soluzione affidabile estremamente valida e discreta.
La protesi idraulica, infatti, permette di ottenere quando lo si desidera erezioni non distinguibili da quelle normali (naturali) con il grado di rigidità che si desidera, con la stessa sensibilità e capacità di eiaculazione di prima dell’inserimento della protesi e dall’esterno non si nota nulla.
La protesi peniena funziona?
Sì, funziona molto bene a tal punto che partner non informate possono non accorgersi della presenza della protesi.
La protesi peniena:
- è affidabile nel tempo,
- si stima che la sua vita media sia di 15 anni,
- in caso di malfunzionamento può essere sostituita.
Il grado di soddisfazione di chi è portatore di protesi è molto elevato: spesso mi capita che i miei pazienti mi dicano: Dottore se avessi saputo che questo è il risultato avrei fatto l’intervento molti anni prima.
Per approfondire:Interventi di falloplastica per micropene