Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Buongiorno a tutte.
Mamma domani probabilmente toglierà il drenaggio, nel frattempo non sta ferma un attimo. Si muove in continuazione, vuol lavarsi da sola, cucinare, uscire. Una donna splendida.
La domanda che pongo al dottor Catania è questa: ieri ho chiamato l'oncologo che segui tempo fa mamma per il tumore al colon retto. All'epoca non ritenne che lei dovesse fare alcuna terapia. Quando gli ho parlato di G3 scarsamente differenziato, nonostante linfonodi negativi, lui mi ha già preventivato una chemio. Certo mi ha detto di aspettare istologico ma mi diceva che il tumore era aggressivo.
Questo come ben sapete mi ha spaventata parecchio. Ma quali sono i valori dell'istologico da considerare determinanti?
Alcuni ospedali in 10 giorni analizzano il "pezzo".
A noi hanno detto di aspettare un mese.
Non ci sto capendo più niente se non il fatto che mamma sembra quasi non essere stata per niente operata per quanto sia reattiva!
Si aveva compreso bene !
Oltre alla Pet una eventuale biopsia ambulatoriale potrebbe chiarire tutto.
Ormai ci ci siamo....manca poco per il 4 dicembre.
Quando gli ho parlato di G3 scarsamente differenziato, nonostante linfonodi negativi, lui mi ha già preventivato una chemio. Certo mi ha detto di aspettare istologico ma mi diceva che il tumore era aggressivo.Questo come ben sapete mi ha spaventata parecchio.
Ma quali sono i valori dell'istologico da considerare determinanti?
Alcuni ospedali in 10 giorni analizzano il "pezzo".A noi hanno detto di aspettare un mese.Non ci sto capendo più niente se non il fatto che mamma sembra quasi non essere stata per niente operata per quanto sia reattiva!
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COME LEGGERE IL REFERTO ISTOLOGICO DEL TUMORE AL SENO
un referto e' scritto dal patologo, spesso in ritardo
(copiato dalla rete)
incomprensibili per i non addetti ai lavori.
Molte di voi sono ormai esperte nella traduzione dall'anatomopatologhese, ma proviamo a semplificare le cose
l linguaggio tecnico utilizzato nel referto istologico di un intervento per un tumore al seno risulta quasi sempre di difficile interpretazione da parte dei pazienti, un ostacolo che spesso aumenta l'ansia e i dubbi, proprio nel momento in cui si cercano invece chiarezza e soluzioni.
È importante tenere presente che il referto contiene informazioni che dovranno poi essere interpretate e considerate nel loro insieme dagli oncologi. Il paziente ha il diritto di capire bene il suo referto. Se necessario, è un suo diritto chiedere un appuntamento con l'oncologo di riferimento per leggerlo insieme e chiarire ogni dubbio.
Introduzione: cos'è il referto isto/anatomopatologico
È una descrizione dettagliata del tumore al momento della chirurgia e racchiude le informazioni necessarie per definire la terapia migliore per ciascuna paziente. Ad esempio: la localizzazione del tumore, le sue dimensioni, il tipo di cellule che lo costituiscono, se è disseminato al di fuori della mammella, il profilo biologico delle cellule tumorali.
Cominciamo a leggerlo
La prima parte del referto riporta i dati anagrafici del paziente, il nome del chirurgo che ha effettuato l'intervento di asportazione, la data dell'intervento e un numero identificativo dell'esame del patologo.
I dati anamnestici
Possono essere riportate sul referto del patologo anche alcune brevi informazioni cliniche della paziente fornite dal chirurgo e rilevanti per la diagnosi. Ad esempio, i riscontri della mammografia/ecografia, gli aspetti clinici all'esame fisico, il motivo della chirurgia, il sospetto clinico, eventuali pregresse diagnosi ed eventuali comorbidità. Questi dati possono aiutare il patologo a elaborare una diagnosi accurata e a stabilire correlazioni più precise con i dati clinici.
Il materiale inviato
In questo paragrafo si può capire il tipo di procedura eseguita dal chirurgo, da dove è stato asportato il materiale inviato al laboratorio di anatomia patologica e la quantità dei campioni.
La descrizione macroscopica
La descrizione macroscopica del materiale esaminato è ciò che il patologo vede ad occhio nudo osservando il cosiddetto "pezzo operatorio". Include colore, consistenza, forma e dimensioni del tumore, e distanza dai margini chirurgici.
(tumore fillode della mammella)
[/i]La descrizione microscopica
Qui si trovano le informazioni che riguardano in modo più specifico il tumore.
Il tipo tumorale. Il tumore è classificato in base al tipo di cellule da cui trae origine: i due tipi principali sono il duttale e il lobulare (il primo si sviluppa dalle cellule dei dotti lattiferi, il secondo dalle cellule delle unità duttolobulari terminali). Questa è un'informazione anatomica importante, ma non incide significativamente sulla prognosi e sulla decisione del trattamento.
Se la malattia dimostra di aver acquisito la capacità di invadere i tessuti circostanti e di diffondersi al di fuori della mammella viene classificata come carcinoma infiltrante; se invece non è invasiva, viene chiamata carcinoma in situ.
In caso di carcinoma infiltrante, viene segnalato se contemporaneamente vi è anche la componente in situ, indicando se presente o assente
Se la componente in situ è presente, viene anche specificato se è focale (cioè se in proporzione rappresenta meno del 25%) o estesa (più del 25%). Queste informazioni servono ai medici per comprendere il tipo di malattia e scegliere la migliore strategia terapeutica. Conservativa o radicale (mastectomia)
[i]Il grado tumorale.
Il grado – G1, G2 e G3 – viene determinato da una valutazione dell'aspetto delle cellule tumorali: da quanto, nel loro insieme, appaiono diverse dalle cellule della mammella normale e da quanto velocemente si moltipicano. Più è elevato il grado e più la malattia è aggressiva: G1 (carcinoma ben differenziato, poco aggressivo), G2 (carcinoma moderatamente differenziato), G3 (carcinoma scarsamente differenziato, aggressivo). È importante notare che, sebbene controintuitivo, il termine differenziato indica che le cellule sono simili a quelle sane.
Ecco perche' ad esempio in un prelievo per esame citologico le cellule di un G1 possono essere scambiate per cellule normali (falso negativo)
Invasione vascolare
L'invasione vascolare è un indicatore di aggressività del tumore, indica la presenza di cellule tumorali all'interno dei vasi circostanti il tumore. È un parametro importante che aiuta l'oncologo a definire l'iter terapeutico. Ma non e' un fattore prognostico indipendente.
Lo stato dei margini di resezione
Indica se i margini di resezione chirurgica sono liberi di malattia o no, oltre che la distanza del tumore dai margini di resezione. Queste informazioni sono utili per valutare la necessita di un eventuale nuovo intervento.
Lo stato linfonodale
Se durante l'intervento sono stati asportati anche dei linfonodi ascellari, nel referto si troverà anche l'indicazione dei numero totale di linfonodi esaminati e il numero di quelli interessati dalla malattia.
Attualmente, in genere, prima di procedere con la dissezione ascellare, si esamina prima il linfonodo sentinella, cioè il primo linfonodo ascellare che può essere raggiunto dalle cellule tumorali. Se sono presenti cellule tumorali, si procede con la procedura asportando i restanti linfonodi (la dissezione ascellare).
Ovviamente, ne abbiamo discusso tantissime volte, non basta la presenza di isolate cellule tumorali nel linfonodo (micrometastasi) per procedere allo svuotamento, come si faceva una volta indiscriminatamente.
Af-FIDARSI al proprio chirurgo previo consenso informato (ma deve essere veramente informato) prima dell'intervento
[imgs]https://www.medicitalia.it/public/uploadedfiles/minforma/salvocatania_linfoadenectomia-2.bmp[/imgs]
La stadiazione istopatologica
Esiste anche un sistema di classificazione, chiamato TNM, che indica lo stato di evoluzione tumorale e viene riportato in basso, quasi alla fine del referto istopatologico.
In questo sistema troviamo informazione riguardo la dimensione del tumore (T) in una scala da 1 a 4 (T1-T4); la presenza di malattia nei linfonodi (N) adiacenti al tumore (N0 significa che non sono coinvolti i linfonodi) o eventuali metastasi a distanza (M0: non sono presenti metastasi; M1: sono presenti metastasi).
Caratterizzazione biologica
Stato dei recettori per gli estrogeni (RE) e per il progesterone (PgR)
Le cellule del tumore possono presentare sulla loro superficie delle particolari proteine che si legano agli ormoni femminili: gli estrogeni e il progesterone. La loro presenza influisce sulla prognosi e sul percorso terapeutico. A seconda della loro quantità (espressa in percentuale), i tumori vengono indicati in:
- ER+ estrogeno-responsivi (o estrogeno-positivi)
- PgR+ progesterone-responsivi (progesterone-positivi)
Questa informazione influisce molto sulla scelta della strategia terapeutica. La maggior parte dei tumori al seno presenta i recettori per gli ormoni femminili, e alle pazienti vengono spesso prescritti farmaci anti-ormonali.
Stato dei recettori di tipo 2 del fattore di crescita epidermico umano
Le cellule tumorali possono anche presentare alte percentuali di un'altra proteina chiamata "recettore di tipo 2 del fattore di crescita epidermico umano". In questo caso vengono indicati come HER2-positivi.
I tumori al seno possono risultare contemporaneamente positivi per gli ormoni femminili e per l'HER2. Anche questa informazione condiziona la scelta terapeutica.
Attività proliferativa (Ki67)
Questo valore esprime la percentuale di cellule tumorali che hanno la potenzialità di duplicarsi. Viene fornita una percentuale che va da 0 a 100. Il valore soglia è il 20%: oltre questo valore il tumore viene considerato proliferativo e, di conseguenza, più aggressivo. Maggiore la percentuale, maggiore l'aggressività
Buonasera dottori volevo chiedere un consulto essendo molto ansiosa e ipocondriaca ma sono molto spaventata... Assumo la pillola anticoncezionale dal 2011 x 21 gg al mese quindi il mio seno rimane sempre un po' duro ma è qualche giorno che ho un leggero fastidio.
Così mi sono messa a fare un auto palpazione dove non ho sentito nessun nodulo duro ma solo le ghiandole un po' indolenzite.
Ho sempre avuto i capezzoli non proprio pronunciati e un po' introflessi.
Però nel centro del capezzolo mi si forma sempre una pellicina bianca mentre il capezzolo è rosa e talvolta arrossato...
Sto morendo dalla paura ho letto della malattia di paget e ho due casi in famiglia nonna e zia, mamma e sorella di mia mamma che hanno avuto il tumore al seno e sto iniziando a spaventarmi davvero.
Chiedo a voi un consulto in quanto non penso sia normale.
Devo fare una mammografia urgente?
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- Giuly92
1) Non e' necessario fare alcuna mammografia urgente
2) Sufficiente una visita qualora il problema dermatologico, non oncologico, dovesse persistere.
La visita la rassicurera' senz'altro perche' la malattia di Paget con quanto descrive non c'entra nulla
3) Non confonda una lesione dermatologica (eczema) da una lesione oncologica (Paget). Per questo e' sufficiente la visita.
1) L'eczema e' generalmente bilaterale , il Paget monolaterale
2) L'eczema presenta una storia intermittente, con evoluzione molto rapida, mentre il Paget presenta una storia continua con evoluzione lenta, ma costante della progressione
3) L'eczema e' umido , il Paget generalmente secco.
Non ritengo di allegare immagini dei casi avanzati per ragioni di sensibilita', che ho raccolto (con la prefazione di Umberto Veronesi ) in un atlante pubblicato nel 1994
Quindi, Dottore, sbaglio o subito dire che per un G3 debba fare una chemio, che all'oncologo sembrava alta probabilità, è prematuro?
Ma aspettiamo cosa dice l'oncologo ! Alta probabilita' vuol dire che ancora non abbia deciso nulla.
Ho spiegato molte volte che io a distanza non posso prescrivere farmaci.
Se le tolgono il pantoprazolo va da se' che debbano darle un consiglio SOSTITUTIVO e se non lo fanno dovreste chiedere voi !!
Le è mai capitato, anche se so cje hn tumore è diverso dall'altro, che donne con tumore duttale scarsamente
Differenziato non abbiano fatto chemio?
Buongiorno RFS.
Franc.64 povera, sarà spaventata e shockata per tutto l'episodio, nonchè catapultata in mondo ospedaliero! Se poi c'è anche un poco di confusione mentale, quella potrebbe essere un effetto post anestesia! E' frequente avere, come dire, i postumi della "sbornia" e non aver smaltito del tutto!
Pensi che qualche giorno dopo essere stato operato avevo notato mia moglie leggermente inalberata con me... Chiedo cosa stia succedendo e mi rinfaccia cose che le avevo detto, ma di cui io assolutamente il nulla... manco ero consapevole fossero passati 3 giorni dall'intervento!
Anestesia e antidolorifici da smaltire, dissero i medici.
E così fu!
Buongiorno a tutte.
Prelievo per lunedì fatto.
Ora mi son piazzata in radioterapia, in netto anticipo, ma già che c'ero, preferisco stare qui. Più tranquillo.
Non potete immaginare la folla stamattina in oncologia...gente in piedi fino nei corridoi.
Allucinante.
Fortuna che dovevo fare solo il prelievo.
Grazie a tutte per i fili colorati e ne giro altrettanti alle colleghe della giornata.
Spero che la connessione da qui sotto, mi faccia inviare il post.
Vi abbraccio tutte.
Io oggi pomeriggio alle 14e30 avrò consiglio di classe straordinario nella classe di mio figlio che frequenta la quinta liceo.Uno studente ,di diciotto anni ,ha pensato bene di sottrarre la verifica di inglese alla professoressa(tra l'altro coordinatrice di classe) ma si è fatto beccare. Oggi sapremo quali saranno le conseguenze/provvedimenti all'alunno singolarmente e alla classe che lo ha appoggiato .Roba da matti
Robe da matti davvero! A volte i figli rimangono coinvolti in situazioni che non hanno cercato...a meno che il responsabile non abbia passato la verifica a tutti gli altri, io mi batterei affinchè siano puniti solo gli esecutori del fattaccio.Ma di solito cè omertà fra loro....speriamo bene, dai!
Nuove frontiere della comunicazione senza fili!!!
(anche se gli americani [principalmente] erano soliti mettere telefoni cablati anche in bagno in tempi non sospetti!!)