Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Non ho la sua mail, è scritta da qualche parte sul sito?
Dott Catania referto della mia cervicale c4 -c5 c5 c6 modesta protrusione discale quindi ecco i dolori della mia dorsalgià.. pazienza..lei ha ragione solo che la paura e paura è forse xché ho avuto una storia strana che mi sono preoccupata..io lo so che l inibitori degli aromatasi danno dolori ma ho pensato in 5 mesi di terapia tutto ok perché adesso questi dolori sono da riferire alla terapia?
Se l oncologa mi avesse spiegato meglio forse non arrivavo così..
Occorre cambiare il modo di reagire !!
Le ripresento la storia di una nostra METASTATICA alle ossa da anni , mentre Lei ha solo la paura delle metastasi.
Non e' il sottoscritto che deve ascoltare , ma ROSA . eccola nelle foto che mi ha inviato oggi.
La conoscera' al Convegno (Maxi ci legge per comprendere cosa intendiamo per ALTRO oltre alle terapie convenzionali ?)
-------------------------------------------------------------------------------------
ROSA
cliccare per ingrandire
L'ospite indesiderato lo individuiamo con una eco e mammografia nell'estate del 2003: ho 35 anni e da un po' di tempo sento un fastidio come se fosse un crampo sotto il capezzolo. Dopo la mastectomia con scavo ascellare il mio ospite asportato e analizzato presenta queste caratteristiche: carcinoma duttale infiltrante, a medio grado di differenziazione, G2bicentrico, ER90%, Pgr 80%, Ki67 11%, c-erbB2 debole nel 70% delle cellule, assenza del gene Her-2/neu. Attraverso tutto come un bravo soldatino, rassicurando una mamma ansiosa e un papà fragile di nervi. D'altra parte sono abituata a muovermi in punta di piedi. Dopo un primo momento in cui mi sento smarrita, come in una centrifuga, comprendo che non ci sono lotte e nemici da sconfiggere ma un nemico, il tumore, che devo imparare a conoscere il più possibile per camminarci a fianco e, con le cure, cercare di farmelo amico se possibile. Mi sento fortunata perché ho incontrato un bravo chirurgo, il dottor Catania che anche se apparentemente un po' burbero, mi fa subito comprendere che nella scelta dell'oncologo è meglio affidarmi a chi sento che sa prendersi cura della mia persona e non solo delle mie cellule. Sono parole nuove, un po' strane, ma che fanno parte di un linguaggio che comincio a comprendere...La medicina non è una scienza esatta e noi pazienti dobbiamo, possiamo muoverci e scegliere. Come anche scegliere di tener a bada le amiche che amplificano le nostre ansie e non ci aiutano. Con serenità cerco di attraversare gli anni di cure insieme al mio amore, Enrico, che un anno prima ha perso la sua mamma per un tumore. Anche per lui, con lui sono sorridente. Insieme abbiamo il desiderio appena potrà tornarmi il ciclo, di allargare la nostra famiglia diventando tre e chissà magari 4, 5 intorno alla nostra tavola. Nel 2005 Enrico viene operato d'urgenza dopo un malore che sembra un blocco intestinale: gli asportano una parte dell'intestino. E' un tumore con secondarismi al fegato. I ruoli si ribaltano, la nostra vita cambia improvvisamente: le prospettive di vita del mio Enri già dall'inizio appaiono limtate, gli oncologi dicono che in una situazione come la sua le cure aiutano a regalare circa due anni. E io sento che la clessidra del tempo dell'Enri è partita, riducendo, granello dopo granello, la possibilità di vivere la nostra vita e i nostri progetti. Da malata divento care giver, ora sono io quella che sta meglio tra i due. Viviamo i due anni (che poi saranno un anno e mezzo) con intensità e gioia: non ci vogliamo perdere la bellezza del nostro stare insieme e della vita e, fino a quando possiamo, cerchiamo di vivere con semplicità e consapevolezza le nostre giornate. Ricordo che per i mondiali del 2006 Enrico si presentò a casa con una TV più grande: "anche i mondiali dobbiamo goderceli e vederli al meglio" disse. Poi arrivò il momento in cui cominciò la "traversata" dall'altra parte della vita: mi misi in aspettativa dal lavoro e in quei due mesi attraversammo sempre insieme quel tratto di cammino fatto di silenzi, di sofferenze, di speranze, di consapevolezze, soprattutto di tanto bene.
Dopo la mancanza di Enrico la mia vita per due anni è stata come protetta da una pellicola tra me e il mondo. Conducevo le mie giornate con dignità e serenità, cercando di amare la vita anche per lui, perché io c'ero ancora! E ogni cosa bella la vivevo anche per lui. In quel periodo si fece in me strada il pensiero e il desiderio dell'affido familiare: non ero diventata genitore naturalmente, potevo esserlo così. Dopo sei mesi i servizi mi presentarono Andrea, una bambina dolce di 10 anni. Oggi Andrea ha compiuto 20 anni e la nostra storia insieme, di figlia e mamma affidataria ha tanti colori e tinte: delicate e forti, chiare e scure. In fondo Andrea crescendo perché avrebbe dovuto affezionarsi tanto a me? Lei che era stata abbandonata poteva abbandonarsi a una mamma affidataria incerta?..Incerta si, perché nel 2011 l'ospite indesiderato, nemico amico accanto al quale camminavo si è rifatto strada con metastasi ossee. Sulle cervicali. Ho attraversato quel momento, nel 2011, un po' frastornata. Radio terapia, ripresa di nuove cure e poi via, riparto come nuova a onorare la vita come dico sempre io.Si perché la vita la voglio onorare proprio tutta, sempre, finché posso. Mi sembra che il senso della vita stia proprio qui, nel cercare ognuno sulla sua strada, con la sua storia a cercare di andare avanti con bellezza . E la bellezza e la serenità non sono solo per chi non ha pensieri sofferenze, smarrimenti,i ncertezze. Sono per tutti.
Nell'estate 2016 l'ospite indesiderato nemico amico si fa' presente con maggior forza: si estende su nove vertebre della colonna. Questa volta è proprio un po' cattivello: non riesco a stare in piedi, a camminare. Poi, piano piano, in sette mesi di cure e riposo a casa (anche perché sono tanto stanca e stordita!) riesco a risollevarmi. Sono un po' più piegata, la mia schiena è più curva, alcune vertebre crollate. Sono più bassa, un aspetto che copro con abiti ampi, che nascondano anche un busto pesante. Però mi sento anche leggera e contenta, quando, nonostante le tante limitazioni, riesco a camminare e andare sui prati in montagna o anche solo a fare due passi.
Sono qui, un po' più stanca ma sempre Rosa. Un po' smemorata ma con una domanda e una nuova consapevolezza: e ora come posso ancor più onorare e godere della vita che ancora mi viene donata?
--------------------------------------------------------------
al Primo Convegno RFS Milano
Dott Catania a volte io mi sento adeguata ..forse sono anormale io ad avere paura??E poi posso capire dopo anni la malattia ma non dopo 6 mesi avere di nuovi problemi..
Infatti ha gli stessi problemi molto probabilmente legati ad altra patologia pregressa
come documentato da tutti gli esami strumentali che ha eseguito.
Buon sabato,
Vera anch'io sono una di quelle che preferirebbe fare più controlli, ma quando si avvicina l''eco mammo già una settimana prima mi sale la tensione, e quanti esami dovremmo fare per scovare eventuali metastasi che teoricamente si potrebbero sviluppare ? E poi magari non ci accontentiamo di farli annuali perché un anno è lungo, meglio semestrali così ogni 10 giorni avremmo un controllo con la sua ansia anticipatoria di una settimana ... così la nostra vita sarà un'ansia continua da esame e intanto la vita se ne va. Se poi la medicina nella malaugurata ipotesi che questo evento si realizzi non ha capacità di allungare la sopravvivenza rispetto a chi scopre la malattia più tardi ... è tutto tempo, soldi e ansia sprecati, ha ragione il dottor Catania, prendiamo esempio da Rosa, Lori, Onde. Poi sarà che nei prossimi giorni si commemoreranno i defunti, sarà che l'evento di Luigia ci ha scosso profondamente mi viene da fare questa considerazione : non credo che tutte le persone che si ammalano di cancro muoiano di cancro, ma alcune di altre malattie, alcune di incidente .... molte altre magari di vecchiaia a 110 anni ... questa ultima opzione è l'augurio che faccio a tutte noi.
Sabrina
Mi diventi sempre più saggia ! Sai che ti dico, io ho scommesso con mio fratello che vive in Canada che avremmo festeggiato insieme i 90 anni però ora leggendo il tuo augurio mi sa che scommetterò per i 100..... hahahahah (in barba alle statistiche). Grazie !
Lori
Si Lori sempre puntare in alto
Sabrina
Ma prima di festeggiare i 100 anni potrebbe mandarmi la foto non in formato tessera oppure nella sua storia devo metterci la foto della sua Milu' ???
Ma prima di festeggiare i 100 anni potrebbe mandarmi la foto non in formato tessera oppure nella sua storia devo metterci la foto della sua Milu' ???
Dottor Catania le ho inviato le mail, non so se sono arrivate.
Dottor Catania le ho inviato le mail, non so se sono arrivate.
Sono arrivate ma mancano troppi dati della zia per potere esprimere un parere con un quadro clinico cosi' complesso.
Lo so, anche io non ho ben capito tutto e non le ho chiesto di più per non sembrare indelicata. Volevo chiedere soltanto una cosa: con 5 metastasi al fegato è possibile praticare la termoablazione?
Lei tra l'altro mi ha parlato dell'adroterapia ( che io non avevo mai sentito nominare prima), può essere utile?
Lo so, anche io non ho ben capito tutto e non le ho chiesto di più per non sembrare indelicata. Volevo chiedere soltanto una cosa: con 5 metastasi al fegato è possibile praticare la termoablazione?
Lei tra l'altro mi ha parlato dell'adroterapia ( che io non avevo mai sentito nominare prima), può essere utile?
Non capisco perché ci sono doppi messaggi....mah...