Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Franc.64
Franc.64
Marty 79:
Ma questa botta di culo delle scuole chiuse a me no?
Mica per niente,ma almeno facevamo i compiti con più calma.

Sì a volte danno troppa lezione, hai ragione!

Vi racconto poi che facevano morir dal ridere i post dei liceali sulla pagina FB del Sindaco, del tipo " sei un mito, mi hai salvato dal compito di greco!"
Cristina
Cristina
Stella:
E questo Brip1 lo considero un gene da fuori di seno, esattamente come voglio essere.
Perchè un pò matti bisogna esserlo, vero Francesca?

stella
Verissimo
Essere un po' matti è una cosa meravigliosa
E io sono orgogliosa di essere felicemente un po' matta

P.s. tu mi segui a ruota... anzi mi sei davanti

WLAVITASEMPRE
Frisco-altro PC
Frisco-altro PC

Salve Blog, ogni tanto mi faccio vivo...vorrei chiedere una cosa al Dottor Catania. Io sono Frisco, quello della madre ottantenne che è stata operata di tumore al seno ad aprile, forse si ricorderà Dottore. Allora, mia madre ha appena finito la radioterapia. Ancora in corso di radioterapia ha fatto una tac ai polmoni, per altri controlli suoi...in fondo alla tac dice "a sinistra si osserva comparsa in prossimità della vena ascellare di formazione rotondeggiante di 8 mm con core ipodenso (linfonodo?) da raccordare in ambito senologico". Stamattina siamo stati dal Dottore dei polmoni per far vedere la tac di follow up, e riguardo a questa cosa che ho citato dice che potrebbe essere un linfonodo infiammato per via della radioterapia, ma che insomma, non essendo lui uno specialista del seno non può essere più specifico. Secondo lei, Dottor Catania, potrebbe trattarsi di una cosa del genere o di qualcos'altro da indagare? Grazie.

- Modificato da Frisco-altro PC
Rosa1977
Rosa1977

Io vi ringrazio. Vi ringrazio per il vostro coraggio, per le vostre testimonianze.
Per tutto.
Domani abbiamo visita con l'anestesista. martedì ci sarà ricovero con linfoscintigrafia, serve per i linfonodi sentinella? Questo esame ci farà capire già qualcosa in merito?
Mercoledì intervento.
Io vado avanti. In modo ossessivo vado avanti sempre. Ma mamma mi ha anche insegnato ad essere forte.
Lo sarò. Lo saremo. Affronteremo insieme tutto questo, come già abbiamo fatto anni fa con un altro tumore. Avevo rimosso queste sensazioni di "terrore". Questa volta forse ci ha colpiti di sorpresa e increduli e ij me ha creato un senso di rabbia e dolore. Non so come ringraziare ognuna di voi e il Dottor Catania e tutte le splendide donne che siete.

Angel1983
Angel1983

Ora mi aggiorno con le pagine! Ringrazio tutte le rfs che hanno fatto la bilu dance per me, ma ancora non ci siamo. Da 3.2 siamo scesi a 2.9, mannaggia non basta. Comunque vado a visita oncologica lo stesso lunedì così magari faccia a faccia vediamo il da farsi. Mio marito dice di aspettare, come l'altra volta così faccio l'ultimo ciclo e me lo levo, io un po' scalpito perché ancora devo fare la radio, sembra che si rimandi sempre più!! Vabbè, portiamo pazienza! Comunque ragazze io oggi intreccio tanti fili colorati per la mia vicina di casa e suo marito. Oggi mi ha detto che hanno scoperto che lui ha un problema di conta degli spermatozoi e un varicocele da operare, spero per loro che vada tutto bene e riescano ad avere un bimbo! Sono due persone meravigliose, due bravi ragazzi e se lo meritano!

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Pollon:
Si chiama "blue moon research", ovvero avventurarsi dove nessuno ha ancora messo piede. Quando la ricerca esplora campi ancora non battuti i risultati possono essere ancora più importanti. Lo studio partito a Candiolo tre anni fa è un esempio concreto di ricerca "blue moon" e ora la rivista Science pubblica il lavoro realizzato con il sostegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e della Fondazione AIRC, un'indagine partita tre anni fa da una intuizione sul comportamento dei batteri quando sono aggrediti dagli antibiotici. Mariangela Russo e Alberto Bardelli, ricercatrice e professore ordinario del Dipartimento di Oncologia dell'Università di Torino che lavorano all'Istituto di Candiolo FPO-IRCCS, si sono ispirati a un fenomeno che accade nell'ambito delle malattie infettive. Sotto lo stress degli antibiotici, i batteri aumentano temporaneamente la capacità di mutare il proprio DNA, acquisendo nuove mutazioni che consentono loro di crescere nonostante la terapia. Alcune volte, sottoposti allo stress generato dalle terapie a bersaglio molecolare, anche i tumori si 'adattano' e cambiano il proprio corredo genetico acquisendo nuove mutazioni che permettono al cancro di sopravvivere alle terapie.Lo stesso stratagemma adottato dai batteri poteva essere sfruttato anche dai tumori? La domanda da cui ha avuto origine l'approfondimento partito a Candiolo (osservato speciale per il momento è il tumore al colon) ha avuto risposta positiva. Alla ricerca ha contribuito una squadra di trenta persone, biologi molecolari, oncologi, ingegneri matematici, genetisti, bioinformatici. Formazione diversissima e un comune obiettivo che ha permesso un'osservazione a 360 gradi. Si è osservato che una frazione di cellule dei tumori intestinali smette di crescere, ma è in grado di sopravvivere all'assedio delle terapie. Nelle cellule assediate si modificano i meccanismi che regolano la riparazione del DNA e questo porta a un accumulo di mutazioni, che non sono più riconosciute e corrette. Il processo prende il nome di mutagenesi adattativa: mutare per adattarsi, cambiare per sopravvivere. In presenza delle terapie a bersaglio molecolare le cellule tumorali accumulano mutazioni fino a diventare resistenti al trattamento. La conseguenza è il ritorno della malattia, la temuta recidiva. "Il cancro resiste alle terapie come i batteri agli antibiotici", spiega Alberto BardelliFinora si riteneva che il ritorno del tumore, spesso più aggressivo di prima, fosse inevitabile, perché all'interno della massa tumorale è presente un piccolo numero di cellule resistenti alle terapia. Lo studio rivela che non sempre è così. Se la resistenza alle terapie non è sempre un fatto inevitabile, ma è legata a un processo che si attiva durante il trattamento, allora colpire i meccanismi alla base della mutagenesi adattativa potrebbe aumentare le probabilità di successo dei farmaci già in uso. I ricercatori torinesi sono già al lavoro per individuare nel futuro prossimo nuovi bersagli terapeutici nel processo di mutagenesi adattativa che possano consentire di rallentare, o forse addirittura prevenire, l'insorgenza della resistenza alle terapie. Una nuova classe di farmaci, utilizzati finora epr il riparo del Dna. L'efficacia dei farmaci può essere prolungata con conseguenze significative sulla sopravvivenza dei malati. Bardelli domani (8 novembre) sarà a Londra per presentare i risultati dello studio al Congresso della European Society of medical oncology: "Uno studio tutto italiano, un aspetto non così comune".

L'abbiamo sempre saputo dal secolo scorso della resistenza (e relative mutazioni) ai chemioterapici come abbiamo sempre conosciuto la resistenza ( e relative mutazioni) dei batteri agli antibiotici.
Per tale ragione si cercano sempre farmaci nuovi su bersagli differenti.

Dove sta la novita' ..della "scoperta" ?

Non e' diretta a lei ovviamente la domanda , ma a chi da' informazioni terroristiche !

Bastava che Repubblica pubblicasse l'articolo con il mio cappello rassicurante
"L'abbiamo sempre saputo dal secolo scorso della resistenza (e relative mutazioni) ai chemioterapici come abbiamo sempre conosciuto la resistenza ( e relative mutazioni) dei batteri agli antibiotici.
Per tale ragione si cercano sempre farmaci nuovi su bersagli differenti"
....
e poi l'articolo !

Ma si sa che chi semina paure vende di piu' e vince le elezioni !
.
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
24447:
Salve Blog, ogni tanto mi faccio vivo...vorrei chiedere una cosa al Dottor Catania. Io sono Frisco, quello della madre ottantenne che è stata operata di tumore al seno ad aprile, forse si ricorderà Dottore. Allora, mia madre ha appena finito la radioterapia. Ancora in corso di radioterapia ha fatto una tac ai polmoni, per altri controlli suoi...in fondo alla tac dice "a sinistra si osserva comparsa in prossimità della vena ascellare di formazione rotondeggiante di 8 mm con core ipodenso (linfonodo?) da raccordare in ambito senologico". Stamattina siamo stati dal Dottore dei polmoni per far vedere la tac di follow up, e riguardo a questa cosa che ho citato dice che potrebbe essere un linfonodo infiammato per via della radioterapia, ma che insomma, non essendo lui uno specialista del seno non può essere più specifico. Secondo lei, Dottor Catania, potrebbe trattarsi di una cosa del genere o di qualcos'altro da indagare? Grazie.

Un linfonodo reattivo che ha scarso valore patologico e' la cosa piu' probabile.
Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
salvocatania:
Non e' diretta a lei ovviamente la domanda , ma a chi da' informazioni terroristiche !

In effetti, letto veloce .sembrava che avessero scoperto ultimamente questa faccenda della resistenza.Io punto tutto su Herceptin.... ...ci ho scritto pure un'ode sperticata ma così sentita!!
Grazie Dottore!
Ma quante rassicurazioni ha nel cilindro?? Ma come fa ad essere sempre così in linea con il nostro sentire....
Buona giornata
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
507852 maddy:
ma nel kit di sopravvivenza c'è pure un bel pennello ?emmm però non maliziate sempre!!!Maddy ancora aspetta l'emoticon del pittore o fili colorati !(scherzo lo so che ci sono cose più importanti)

Se non ci fosse stato il pennello non ci saremmo sentiti orgogliosi di organizzare con lei e le sue opere la nostra mostra di Roma !

E per quanto mi riguarda tengo in casa il suo dipinto su sasso della mia Mina
.



con cura maggiore di quella che avrei se avessi in casa la Gioconda
.

.
Forse perche' io appartengo a quella categoria Fuori di Seno che ha troppa cura come se fosse un familiare del suo pelosetto.
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Ecco una mia istantanea...in fondo al letto
.
- Modificato da salvocatania
Frisco-altro PC
Frisco-altro PC
salvocatania:
Salve Blog, ogni tanto mi faccio vivo...vorrei chiedere una cosa al Dottor Catania. Io sono Frisco, quello della madre ottantenne che è stata operata di tumore al seno ad aprile, forse si ricorderà Dottore. Allora, mia madre ha appena finito la radioterapia. Ancora in corso di radioterapia ha fatto una tac ai polmoni, per altri controlli suoi...in fondo alla tac dice "a sinistra si osserva comparsa in prossimità della vena ascellare di formazione rotondeggiante di 8 mm con core ipodenso (linfonodo?) da raccordare in ambito senologico". Stamattina siamo stati dal Dottore dei polmoni per far vedere la tac di follow up, e riguardo a questa cosa che ho citato dice che potrebbe essere un linfonodo infiammato per via della radioterapia, ma che insomma, non essendo lui uno specialista del seno non può essere più specifico. Secondo lei, Dottor Catania, potrebbe trattarsi di una cosa del genere o di qualcos'altro da indagare? Grazie.Un linfonodo reattivo che ha scarso valore patologico e' la cosa piu' probabile.

Grazie della risposta Dottore.
Cosa pensa che faranno per verificare questa ipotesi? Presume il linfonodo reattivo possa essere stato provocato dalla radioterapia (che, per inciso, ha portato una grossa infiammazione della pelle davanti e lo scoppio di una ciste del seno che aveva da 30 anni, che prima si è infiammata e poi ha buttato pus)?
Pollon
Pollon

DADA___ accostamento improbabile.

Facevo riferimento alla scelta del titolo dell'opera e alla citazione finale: Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus" (più o meno "La rosa primigenia esiste in quanto nome, noi possediamo i nomi e nulla più") e all'associazione con la Rosa Shakespeariana di opposto significato.

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Dada 62:
In effetti, letto veloce .sembrava che avessero scoperto ultimamente questa faccenda della resistenza.Io punto tutto su Herceptin.... ...ci ho scritto pure un'ode sperticata ma così sentita!! Grazie Dottore!Ma quante rassicurazioni ha nel cilindro?? Ma come fa ad essere sempre così in linea con il nostro sentire....Buona giornata

Ma infatti ha scelto lei l'esempio piu' eclatante.

L'Herceptin, cioe' Trastuzumab, funziona ed ha funzionato benissimo.
Dove arriva la resistenza si tira fuori dal cilindro il Pertuzumab.

Sempre un nuovo zumab c'e' nel cilindro !
. ZUMAB
A suffix for humanized monoclonal antibody. Antibodies made from -zumabs are less likely than -ximabs to elicit a neutralizing antibody response in the patient who receives them.

Vuol dire che mentre lei sta usando il primo zumab e Creamy il figlio del primo zumab, le cavie OMAB stanno lavorando, senza aspettare la grande scoperta di Candiolo, per fare altri nipotini zumab.
..
E
.
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Non ci vogliono doti da grande rassicuratore.
Basta
1) Studiare....e sarebbe un obbligo
2) Dire come stanno le cose...e a volte non conviene
3) e dote rarissima...saperle comunicare
- Modificato da salvocatania
Pollon
Pollon

Dott. Catania__L'abbiamo sempre saputo dal secolo scorso della resistenza (e relative mutazioni) ai chemioterapici come abbiamo sempre conosciuto la resistenza ( e relative mutazioni) dei batteri agli antibiotici.
Per tale ragione si cercano sempre farmaci nuovi su bersagli differenti.

Dove sta la novita' ..della "scoperta" ?

Ho focalizzato la mia attenzione non alla resistenza nota già nel secolo scorso, MA al tentativo di trovare farmaci che ostacolino tali mutazioni di adattamento.

Approfitto di questo intervento per conoscere la sua opinione circa la nascita di vaccini.
Credo che in merito vi siano studi consolitati.

Sono lontani o utopici i tempi per i vaccini?

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Monica:
Probabilmente come cavegiver ho sbagliato dall'inizio,anni fa avevo i miei figli piccoli e la mente era occupata li....fino ad un certo punto Poi il susseguirsi delle operazioni della mamma su di me che evidentemente sono una debole e pessimista ha prodotto quella che sono oggi una donna con una sindrome ansiosa ossessiva che ascolta ma alla fine fa sempre come pare a lei......palpare strizzare controllare macchiette e che ha sempre quel dubbio che qualcosa non sia stato vistoSpero che rosa1977 posso viverla serenamente

Pero' lei non mantiene la parola !

Io le ho chiesto di scrivere tutto quel che vuole , ma periodicamente deve scrivere almeno 3 volte

..."mia mamma aveva 45 anni quando ha scoperto il tumore...ora 75 (forse 76)"

mia mamma aveva 45 anni quando ha scoperto il tumore...ora 75 (forse 76)"


mia mamma aveva 45 anni quando ha scoperto il tumore...ora 75 (forse 76)"


mia mamma aveva 45 anni quando ha scoperto il tumore...ora 75 (forse 76)"


mia mamma aveva 45 anni quando ha scoperto il tumore...ora 75 (forse 76)"


Pausa !!!!!--------------------

E poi puo' scrivermi cio' che vuole sulle paure che riguardano la sua mamma

E sarebbe bello che anche a casa quando arriva la paura ...

PAUSA--------Respiro

e ripetere a voce alta sino a farlo sentire ai vicini

mia mamma aveva 45 anni quando ha scoperto il tumore...ora 75 (forse 76)"


mia mamma aveva 45 anni quando ha scoperto il tumore...ora 75 (forse 76)"


mia mamma aveva 45 anni quando ha scoperto il tumore...ora 75 (forse 76)"


Tanto i suoi vicini la conoscono la storia della sua mamma e si saranno chiesti come ha fatto a sopravvivere.
Quindi le sue parole a voce alta rassicureranno anche loro. !
- Modificato da salvocatania
Creamy
Creamy
salvocatania:
Ci sono individui che si abituano allo stesso segnale della sveglia al punto che...non si svegliano piu' se non cambiano il tipo di segnale !!

A me in certi periodi è capitato di dover cambiare segnale sveglia per questo motivo!

salvocatania:
Vuol dire che mentre lei sta usando il primo zumab e Creamy il figlio del primo zumab, le cavie OMAB stanno lavorando, senza aspettare la grande scoperta di Candiolo, per fare altri nipotini zumab

Evviva i nipotini Zumab!!

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