Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
CHE BELLE PAROLE, GRAZIE
Che bello leggerti.
I nominalisti ed Umberto Eco se ti avessero conosciuta avrebbero scritto IL NOME DI DADA (..rosa )!
Vabbè meglio così un mattone in meno da leggere!
Et voilà ...troppo buona! Un accostamento molto improbabile ....ma lo metto dentro alle frasi che mi tengo nel cuore.Le so tutte a memoria e vi lovvo
Passeggiate, colazioni al bar che a lei piacciono, andare a comprare piantine insieme, andare al mare... Per assurdo questo periodo me lo ricorderò non solo per il K ma anche perché mi sono goduta la compagnia di mia madre!
Vede che sia possibile acquisire nel nostro kit di sopravvivenza il CORRETTORE (*) AUTOMATICO delle lacrime in sorrisi ?
(*)
parliamo del nostro correttore interno...non del vostro (vostro perche' io non ce l'ho !) smartphone.
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premetto che concordo ma ho un dubbio: non è che abituandosi ad uno stimolo impariamo a non reagire a stimoli irrilevanti ma che potrebbero nel tempo diventarlo proprio perché li tralasciamo? non nasce qui allora un altro problema? cioè quello di saperli distinguere?
Lacrime che si trasformano in sorrisi !!
Brava !
Lei li vuole distinguere e cerca chi le insegni a distinguerli ...gli stimoli rilevanti ( terremoto) da quelli irrilevanti (passaggio del treno).
Bellissimo intento per complicarsi e rovinarsi la vita.
Questo e' un bell'esempio di DANNI devastanti da psicoterapia.
Angel se ne sbatte di fare questa distinzione ed ha imparato a vivere serenamente ed a godersi le cose belle che questa le passa (Rebecca, marito, impastare la pasta...ecc)
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Con quello che ha avuto Angel, non lo dimentichiamo mai !
Con quel che ha avuto Angel ogni volta che scrive io mi dico ammirato
" ...ma come ..zzzo fa ?"
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E la vignetta non tiene conto che nei ritagli di tempo (= buona parte della giornata) Angel lavora ed e' tra le piu' attive del blog, cioe' non fa mancare mai un aiuto a chi ne ha bisogno !!
Ciascuno e' artefice del suo destino !!!!
A saper distinguere gli stimoli rilevanti da quelli irrilevanti ci pensa il gratuito nostro ISTINTO DI CONSERVAZIONE !!!
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Voler sapere a tutti i costi distinguere le vibrazioni del passaggio di un treno da quelle di un terremoto equivale a tagliarsi gli attributi per far dispetto alla moglie !
Pepeli cara, ma se ti dicessero che moriresti non dico domani ma magari fra tre giorni, tu come reagiresti? Io a parte lo shock iniziale credo che comincerei ad occuparmi delle cose più importanti come salutare e telefonare amici e parenti a me più cari (io ho fatto così quando pensavo di campare poco tempo) perché non mi va che poi venivano al mio funerale senza che abbia dato loro la possibilità almeno di sentirmi. Godermi il più possibile la natura. Ho letto la storia di una long survivor non ricordo il nome, che vivendo ogni giorno come se fosse l'ultimo e quindi impostando il segnale già di allerta massima, senza che se ne rendesse conto, ha vissuto e vive tuttora dopo tanti anni dalla diagnosi di un k grave al seno. Ecco io preferisco così mi metto l'animo in pace e amen.
Intanto la prima cosa che devi fare è non mettere anzitempo nella tomba tua madre! Poi, da figlia di mamma col k (polmone inoperabile)ti dico che i momenti più belli li abbiamo passati quando insieme ne abbiamo parlato, con malinconia lucida. E le cose belle fatte insieme. I momenti piu8brutti sono stati quando si sono creati i non detti, i silenzi, interrotti da frasi a quel punto drammatiche, perché i non detti fanno questi. Da madre col k invece ti dico che io ne parlo con mio figlio, e sono 'felice' se lui mi dice che ha paura, perché così posso abbracciarlo e consolarlo e dargli speranza e forza. E ci riprendiamo la vita. Perché oggi c'è.
ma nel kit di sopravvivenza c'è pure un bel pennello ?emmm però non maliziate sempre!!!
Maddy ancora aspetta l'emoticon del pittore o fili colorati !(scherzo lo so che ci sono cose più importanti)
News
Fonte: Reppublica
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Il tumore resiste ai farmaci oncologici come i batteri agli antibiotici"
torino.repubblica.it
Si chiama "blue moon research", ovvero avventurarsi dove nessuno ha ancora messo piede. Quando la ricerca esplora campi ancora non battuti i risultati possono essere ancora più importanti. Lo studio partito a Candiolo tre anni fa è un esempio concreto di ricerca "blue moon" e ora la rivista Science pubblica il lavoro realizzato con il sostegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e della Fondazione AIRC, un'indagine partita tre anni fa da una intuizione sul comportamento dei batteri quando sono aggrediti dagli antibiotici. Mariangela Russo e Alberto Bardelli, ricercatrice e professore ordinario del Dipartimento di Oncologia dell'Università di Torino che lavorano all'Istituto di Candiolo FPO-IRCCS, si sono ispirati a un fenomeno che accade nell'ambito delle malattie infettive. Sotto lo stress degli antibiotici, i batteri aumentano temporaneamente la capacità di mutare il proprio DNA, acquisendo nuove mutazioni che consentono loro di crescere nonostante la terapia. Alcune volte, sottoposti allo stress generato dalle terapie a bersaglio molecolare, anche i tumori si 'adattano' e cambiano il proprio corredo genetico acquisendo nuove mutazioni che permettono al cancro di sopravvivere alle terapie.
Lo stesso stratagemma adottato dai batteri poteva essere sfruttato anche dai tumori? La domanda da cui ha avuto origine l'approfondimento partito a Candiolo (osservato speciale per il momento è il tumore al colon) ha avuto risposta positiva. Alla ricerca ha contribuito una squadra di trenta persone, biologi molecolari, oncologi, ingegneri matematici, genetisti, bioinformatici. Formazione diversissima e un comune obiettivo che ha permesso un'osservazione a 360 gradi. Si è osservato che una frazione di cellule dei tumori intestinali smette di crescere, ma è in grado di sopravvivere all'assedio delle terapie. Nelle cellule assediate si modificano i meccanismi che regolano la riparazione del DNA e questo porta a un accumulo di mutazioni, che non sono più riconosciute e corrette. Il processo prende il nome di mutagenesi adattativa: mutare per adattarsi, cambiare per sopravvivere. In presenza delle terapie a bersaglio molecolare le cellule tumorali accumulano mutazioni fino a diventare resistenti al trattamento. La conseguenza è il ritorno della malattia, la temuta recidiva. "Il cancro resiste alle terapie come i batteri agli antibiotici", spiega Alberto Bardelli
Finora si riteneva che il ritorno del tumore, spesso più aggressivo di prima, fosse inevitabile, perché all'interno della massa tumorale è presente un piccolo numero di cellule resistenti alle terapia. Lo studio rivela che non sempre è così.
Se la resistenza alle terapie non è sempre un fatto inevitabile, ma è legata a un processo che si attiva durante il trattamento, allora colpire i meccanismi alla base della mutagenesi adattativa potrebbe aumentare le probabilità di successo dei farmaci già in uso. I ricercatori torinesi sono già al lavoro per individuare nel futuro prossimo nuovi bersagli terapeutici nel processo di mutagenesi adattativa che possano consentire di rallentare, o forse addirittura prevenire, l'insorgenza della resistenza alle terapie. Una nuova classe di farmaci, utilizzati finora epr il riparo del Dna. L'efficacia dei farmaci può essere prolungata con conseguenze significative sulla sopravvivenza dei malati. Bardelli domani (8 novembre) sarà a Londra per presentare i risultati dello studio al Congresso della European Society of medical oncology: "Uno studio tutto italiano, un aspetto non così comune".
Siete meravigliosi
L' ho capito subito, appena vi ho incontrato a Fiumicino, che tra voi c'è tanta complicità!
Sapere che è stato piantato un seme che germoglierà forse fra 20 anni, non fa parte del bagaglio a mano....noi siamo vive ora con solo questi farmaci che passa il convento...
Il k diventa sempre più aggressivo , non lo si riesce più a fermare e si muore....dove sta la novità??
Preoccupiamoci quando toccherà a noi....
Buondì a tutte
Buongiorno Dott.Catania
Esami sangue ok la mamma faslodex e palmociclib fatti
Tac.....così cosi
Ultima fatta ad aprile....leggendo Tc cranio ok tc addome ok
Tc torace pressoché stabili cm linfonodo retropettorale quello che ad aprile era aumentato...non so se ricorda?
Mentre si rileva lieve aumento linfonodo ascellare dx 17 vs 13 mm
La oncologa ha richiesto ecografia per il 17 novembre
Altro giro altra ansia...in attesa istologico ginecologico dove per altro non vengono menzionati i miomi
Esami sangue hcg 1.9
Ca 19.9 <0.8
Ca 15.3 9.5
Ca 125 47.3
Fatti il 16 ottobre
Probabilmente come cavegiver ho sbagliato dall'inizio,anni fa avevo i miei figli piccoli e la mente era occupata li....fino ad un certo punto
Poi il susseguirsi delle operazioni della mamma su di me che evidentemente sono una debole e pessimista ha prodotto quella che sono oggi una donna con una sindrome ansiosa ossessiva che ascolta ma alla fine fa sempre come pare a lei......palpare strizzare controllare macchiette e che ha sempre quel dubbio che qualcosa non sia stato visto
Spero che rosa1977 posso viverla serenamente
Ma questa botta di culo delle scuole chiuse a me no?
Mica per niente,ma almeno facevamo i compiti con più calma.