Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

MariaT scusa, ma mi sono un po' persa. Sei riuscita a prenotare quasi tutti gli esami. Comunque è assurdo che non te li abbiano prenotati in reparto. Altro che breast unit e medicina personalizzata... Un abbraccio

Cara Rosa, io ti posso raccontare la mia esperienza con mio padre che da sempre era la mia roccia. Piangevo e "gridavo in silenzio" la notte perché lui non potesse sentirmi. All'inizio provavo a fare anche un po' la "distaccata" per fargli credere che non fosse così grave. Poi pian piano fu lui stesso a guidarmi su come dargli forza. Mi chiese semplicemente di abbracciarlo teneramente. Quando fu poi ricoverato in ospedale, tutte le sere gli mandavo gli sms in cui gli dicevo che avevo pregato la Madonna per lui. Ritornato a casa mi confessò che quei messaggi gli avevano fatto tanto piacere. La consapevolezza di non averlo lasciato solo in quei momenti, mi ha dato la forza di non farmi travolgere dal dolore che pure è stato grandissimo. Vi abbraccio fortemente te e la tua mamma

Condivido anch'io l'agenda di Patri. E bevo volentieri questo caffè in vostra compagnia. Buongiorno a tutti

Bravissima Maria!

Amica

Carissima , ti capisco!
È un'amara scoperta quella di non poter dire più "mamma ho paura!", quella che ti fa capire che le parti sono invertite... non sei sballata o pazza... sei assolutamente normale!
Quando si deve affrontare una malattia grave si stabilisce un'intesa di "nondetti" tra malato e figli
Tua mamma sa che sei in ansia e vorrebbe anche lei invertire le parti, credimi...
A te il compito di sorriderle ...lei sa che ti costa fatica e per questo ti sarà grata...

Ti abbraccio

Purtroppo succede un po' i tutti gli ospedali, per la serie arrangiatevi. Buona giornata Nina, buona ricerca Maria

Buongiorno!
Abbraccio le persone in agenda oggi, e grazie a Patri!!

Da me oggi c'è allerta meteo arancione per piogge e temporali e il sindaco ha chiuso le scuole, per cui ho fatto la pigrona stamani!

Angel sei incredibile!...corrisponte alla sazietà semantica.... a forza di rimanere esposta ad uno stimolo passa la paura!

Sarò brevissima....si abbraccia sorridendoleNoi sappiamo il dolore che vi provochiamo e credimi a volte non si vorrebbe mai essere nate! Parlo per me...vedervi sorridere e vivere la vostra vita normalmente è l'unico conforto....sfoga le Tue paure qui e non su di Lei che ha già le Sue
E andrà tutto bene, vedrai

MariaT
Bravissima!...non era per niente facile ed è un risultato straordinario...

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La mia esperienza !

6 maggio 1976 Friuli sin dalla prima notte e ci restai come chirurgo a Gemona per un mese mentre la terra continuava a tremare giorno e notte.

23 Novembre 1980 dalla prima notte come chirurgo e ci restai sino al 5 Dicembre in tempo per vedere nascere il mio primo figlio.

Ricordo bene soprattutto nelle prime 24 ore il lavoro incessante sui feriti gravi non ancora trasferiti negli ospedali in luoghi coperti di fortuna che cadevano a pezzi.
In Irpinia dentro una palestra il cui soffitto si sbriciolava abbiamo lavorato su un ragazzo per cercare di strapparlo alla morte mentre brandelli del soffitto cadevano sulle ferite che cercavamo di medicare.
Ricordo bene che quando al mattino ci siamo allontanati con un amico chirurgo dell'Ospedale Niguarda di Milano di poco per fare una piccola pausa caffe' in una tenda approntata al momento in un piazzale antistante, al ritorno la palestra non c'era piu'!

Noi ci avevamo lavorato per ore e concentrati sul nostro lavoro non ci eravamo resi conto del pericolo che correvamo e non avevamo avuto alcuna paura del terremoto.

Eroi ? Ma quando mai !!!!!!
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A riprova che quando la paura la si guarda in faccia non c'e' piu' ragione di aver paura.
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Spesso la paura e' solo paura della paura !

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❤️

Ragazze sono commossa per tutte le parole che avete speso per me!
Commossa e divertita. Lacrime e sorrisi.
Vi voglio bene
Ripenso a quando ho visto il dottore in ospedale e a quanto mi ha fatto felice, a tutte le vostre bellissime testimonianze d'affetto...
Siete speciali, lo dico senza retorica.
E questo Brip1 lo considero un gene da fuori di seno, esattamente come voglio essere.
Perchè un pò matti bisogna esserlo, vero Francesca?

Io credo che il blog abbia questo potere terapeutico grazie al dottore che si, ci accompagna con la sua professionalità a ritrovare la fiducia perduta ma anche perchè riesce ad uscire dallo stereotipo del medico!
Ed è meravigliosamente fuori di seno!

Rosa1977 è proprio difficile quello che stai passando!
Concordo con Dada e se posso dirti qualcosa anche io, non lasciare passare questi giorni così solo nella tristezza, prova a pensare cosa piace fare alla tua mamma e fatelo insieme! Uscite, passeggiate, ricami, film, non so! Il tempo passerà, voi vi distrarrete un po'
e sicuramente sarete un po' meno tristi!
Aggiungete vita al tempo!