Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
juve
Ti avrei scritto esattamente le stesse cose! Ed è solo un episodio
I mal di testa come vanno?
Buongiorno blog
Stamattina ho iniziato a leggere quanto scritto dal dott. Catania...e stavo per farti al lavoro e non sono riuscita nemmeno a scrivere.
Fili colorati per chi ha visite e terapie.
Io appena finisco lavoro vado dall'oncologa a vedere che faccio lunedì.
Torno a lavoro, a più tardi
Se risultano interessati e' gia' una risposta certa. In caso di negativita' e' decisiva l'analisi del Linfonodo sentinella intraoperatoria
Sono d'accordo....qui non siamo alla pari con il Dottore.Siamo alla pari fra Noi ,ma non con il Dottore.Occorre una guida autorevole di uno che ne sappia sia di Medicina sia di Medicina Narrativa. Da lì naturalmente e spontaneamente nasce già il supporto psicologico di cui abbiamo bisogno.Chi ha paure disadattive verrà consigliata diversamente ...questo è il mio pensiero
La pressione risente degli stati d'animo, secondo me.Non puoi mentire a te stessa.La morte del piccino e la ripresa malattia della Tua Doc ti hanno segnata....sei profondamente empatica ...malattia incurabile ma gestibile!
Buongiorno blog.. oggi mi sembra dj stare un pochino meglio ma sempre pressione sotto i piedi e questi cavoli di drenaggi che buttano fuori roba rossa.
Ho letto le riflessioni di salvo Catania l'idea del manuale delle giovani marmotte mi pare meravigliosa. E la nostra Nina e' la spalla perfetta..
Quanto al blog senza prof.. ah ah ah ah ah ah ah ah ah ... no aspettate.. ah ah ah ah ah ah ah ah... viva le dittature..
scherzo. Aspetto con impazienza il seguito anche per poter capire questo discorso del blog senza di Lei prof. Perché Lei non scrive mai a caso.
La pressione risente degli stati d'animo, secondo me.Non puoi mentire a te stessa.La morte del piccino e la ripresa malattia della Tua Doc ti hanno segnata....sei profondamente empatica ...malattia incurabilema gestibile!
Verissimo. Come sempre dada riesce a capire il nocciolo dei problemi e trovare le parole giuste
Un grande onore e privilegio per me, dottore!
Sull'andare via dal forum non ho capito... In che senso? Lei è il senso del forum, quello che lo distingue da altri posti in cui la paura regna sovrana e incontrollata
Buongiorno blog, fili colorati a tutti.
Io ho eseguito il prelievo e visita oncologica, sono in attesa della terapia.
L'oncologo si è mostrato contento, secondo lui la parte infiltrante con la chemioterapia l'abbiamo fatta fuori e quello che si vede all'ecografia è la parte in situ.
Vorrei avere il suo suo stesso entusiasmo, ma ancora ogni tanto la paura prende il sopravvento.
vorrei dire due parole
....e le risponderò alla maniera di Maddy
Gennaio di quest'anno ho deciso di dedicare tempo -cuore- e cervicale per realizzare uno dei lavori più belli tra cuore e Arte che io abbia mai fatto ...
Risposta del Mondo?
Una parte- Emozione pura ! (come lei le ricordo ha scritto sul librone)
Una parte- Ma cosa stai facendo potresti dedicare del tempo per realizzare quadri da vendere !
Una parte -ti ammiro ma non vengo alla mostra perché mi angoscia ! ( Ed io invece provavo una emozione e felicità che solo Nina e Beatrice di incontradonna ne sono testimoni nella preparazione )
Una parte- voglio Venire perché tanto lavoro merita di essere visto ( le mie cugine -compagno e suoceri )
Prof Catania Non si può purtroppo pensare di comunicare e andare bene a tutte le persone del Blog L'importante è che anche se qualche tela non è arrivata o ha potuto ferire alcune persone ...le Rfs sappiano che le ho fatte con il cuore-preparazione e studio ...
Come lei fa tutti i giorni
con la sua presenza
con il suo lavoro
con la sua empatia
Sul Blog....
con affetto Maddy
Le mie osservazioni su di lei non sono la Bibbia o il Vangelo e quindi il mio e' solo un parere personalissimo e frutto solo di lunga esperienza.
Perche' parlo di Kit di sopravvivenza nel bagaglio a mano, perche' servono pochi strumenti per la prima emergenza psicologica, poi va bene tutto il resto, la meditazione, attivita' fisica, Yoga, fede religiosa ecc ecc.
Questi ultimi servono senz'altro ma dopo che si e' usciti dal guscio o dall'acquario e di questo parleremo.
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Sino a che si resta dentro il guscio o dentro l'acquario non ci sono motivatori esterni che possono farci sentire la loro voce come vedremo.
Io le avevo consigliato di venire a Roma perche' sarebbe stato un passo decisivo compiuto in una sola giornata. Avrebbe scoperto che si puo' vivere una giornata intera senza neanche far cenno al cancro . Infatti nei nostri incontri il cancro e' il grande assente . Si ride abbracciandosi tra persone che non si sono mai incontrate prima.
Nina e chiedo di confermarlo se lo vuole, partiva da una situazione ben differente da quella di Pepeli, ma sa, e anche questo e' un personale discutibile parere,
quando Nina ha bruciato le tappe del suo cambiamento ?
Quando riuscii a convincerla a liberarsi del guscio di Nina e presentarsi pubblicamente con il nome di Lara, il suo !
Non e' stato facile neanche per Nina , ma fece il grande passo scrivendo l'articolo a firma Lara Facondi.
https://www.medicitalia.it/news/senologia/7898-blog-ragazze-fuori-di-seno-bilancio-all-ottavo-anniversario.html
Quello e' stato il momento decisivo per Nina....ooops....per Lara !
Nina
Lara
Se non si fa questo passo si conferma a se' stessi che al cancro non c'e' scampo, che con il cancro non si puo' ridere ed in Calabria direbbe Lisaf non si puo' neanche accendere la musica.
Si conferma che se si va a trovare Stella che deve essere operata si deve stare silenziosi , compunti e fare esercizi di recitazione facendosi venire gli occhi umidi per entrare nella parte delle donne che una volta in Sicilia venivano pagate per piangere.
E invece con Stella abbiamo liberato la parte migliore che ci ha regalato proprio il cancro , quella parte che ci fa
RIDERE, RIDERE, RIDERE
perch'e ci sono anche i momenti delle lacrime !
Ma tutti gli istanti in cui si puo' ridere
Su questo tema avremo senz'altro occasioni di tornarci su.
Io ho scritto che preferisco parlare di "mortalita" , che e' un aspetto naturale della vita e non di morte.
Inoltre in questi giorni sono talvolta entrato a gamba tesa su qualche post creando anche qualche perplessita' legittima sul ruolo della psicologia in questo blog.
Ho deciso allora di fare tutti i passaggi non certo per giustificare il mio atteggiamento, ma per spiegare meglio le ragioni che hanno generato tensioni e soprattutto confusione a causa mia.
Se ho creato tensioni o confusione intanto chiedo scusa.
Voi continuate pure a discutere come prima ed io in questi giorni spieghero' a puntate e con tutti i dettagli quale sia lo scopo e la finalita' di questo gruppo dal mio punto di vista. Il punto di vista di chi ha pubblicato questo blog trasferendo dal reale dei miei corsi "Dottore si spogli" che ho tenuto ad AttiveComePrima per decine di anni, al virtuale di questo blog.
Alla fine, ma aspettiamo le conclusioni, ne discuteremo e decideremo insieme se questo blog fa bene ancora a voi, per tutte voi, per alcune di voi, o se sia preferibile per me e per voi che io lasci questo gruppo in modo da decidere voi autonamente (cioe' anarchicamente secondo il mio punto divista ) intenti, finalita', strumenti e linguaggio da utilizzare.
Ma questo lo vedremo dopo che io spieghero' il mio punto di vista
Ho rallentato intanto molto il progetto dell'associazione , ma solo perche' il tempo e' tiranno. Ma indipendentemente da qui l'associazione si fara' anche soltanto perche' promesso sul letto di morte a Rosa, che mi ha incatenato rispondendo con un sorriso.
Esattamente un anno fa ho conosciuto Nina a Roma (c'era anche Creamy, Ely e Lora)
Piano piano ho imparato a conoscerla meglio sul blog . Ancora molto coniglietta e balbettante in fatto di resilienza, ma mi stupiva ogni giorno per la sua rapida crescita e cambiamento rapido. Ci ho visto grandi potenzialita'.
E soprattutto mostrava di capire al volo tutti i progetti che al suo vaglio sottoponevo.
Mi sono piu' volte confrontato con lei, cosa che ho sempre fatto nella mia vita professionale, per verificare che le passioni che mi passano per la testa siano non solo fissazioni di un presuntuoso innamorato delle proprie idee strampalate ma condivisibili anche dalla "parte della paziente".
Queste idee sono state incoraggiate in passato da Ada Burrone e dallo stesso Umberto Veronesi e che io ho iniziato a coltivare sin dal 1980 quando in maggioranza voi non avevate varcato la soglia della scuola elementare.
In quegli anni sempre con la prefazione di Umberto Veronesi fu tracciato il primo solco di questo percorso senza sapere dove ci avrebbe portati quella traccia labile
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Primo libro di Medicina narrativa al mondo.
Poi di libro di Medicina Narrativa ne presentai un altro all'Expo di Milano nel 2015.
Grandi complimenti e riconoscimenti da parte di colleghi ed amici mentre io invece la sera stessa della presentazione dissi tra me e me " questo libro fa veramente schifo perche' e' gia' vecchio "
Perche'contemporaneamente facevo tante scoperte nuove sulla natura di questa tremenda malattia e ancora di piu' sulla complessa relazione medico-paziente.
Chiesi immediatamente di bloccare l'uscita del libro e l'Editore che aveva compreso bene le mie ragioni non solo non mi fece pagare la penale del contratto ma stampo' una edizione limitata e me la regalo' ! Dicendomi " professore sa che e' il primo autore che fa una cosa veramente fuori di testa e per una ragione cosi' profonda rinunciando alla pubblicazione? Di solito mi fanno fretta per pubblicare !"
Nel dicembre pero' del 2019 , mentre Nina mi raccontava delle sue iniziative anche all'estero, presi su due piedi una decisione e la comunicai a lei .
Una decisione molto importante per me. Perche' per la prima volta avevo la consapevolezza di avere le idee chiarissime sul 'kit di sopravvivenza completo" che ciascun paziente dovrebbe avere a portata di mano per contrastare e lasciare alle spalle questa malattia.
Dalla paura prima di avere il cancro, dalla sentenza che viene vissuta come sentenza di morte, dalle terapie con i suoi effetti indesiderati sino alla fase piu' temuta , cioe' quella metastatica.
Io avevo le idee chiarissime per la prima volta ma non ero certo che corrispondessero fedelmente ' dalla parte della paziente".
E Nina non solo era donna "tumorata" ma anche metastatica e che che comprendeva bene il mio linguaggio.
Io sono del segno dei Gemelli e prima di chiamare Nina, il gemello razionale che c'e' in me si e scontrato con quello istintivo.
Il gemello di MENTE urlava all'altro " tu sei scemo a fare una proposta che comporta tempi lunghi ad una donna metastatica . Aspetta almeno la prima Tac di Nina e poi rischia pure se vuoi"
Il gemello PANCIA replico' senza esitazioni " echissenfrega della Tac di Nina . Nina e' diventata una marmotta ed io scommetto su di lei e non me ne frega nulla delle statistiche e dei fattori prognostici ....che la riguardano"
Chiamai senza indugi Nina e le spiegai che mi serviva la sua collaborazione per approntare FESTINA LENTE un manuale delle giovani marmotte studiando ed approfondendo persino le le pieghe del blog.
Avrei potuto scrivere io un libro che magari avrebbe avuto successo, ma sarebbe stata l'ennesima ridicola dimostrazione di forza non certo dalla parte della protagonista della vicenda.
Ora ci stiamo lavorando ed ancora siamo in alto mare, ma grazie alla produzione quotidiana del blog, e quindi di tutti voi(abbiamo scritto 260 volumi di 225 pag/cad. ) credo che gran parte di questo studio stia iniziando a prendere corpo.
Intanto cresce l'interesse di molti media sulla vita del blog.
Domani pomeriggio (venerdi') accompagnero' Pietro, il fratello e la mamma di Rosa al Corriere della Sera . Sin qui abbiamo fatto 2 ore e mezza di registrazione con il sottoscritto e domani ascolteranno la mamma che portera', immagino la sua emozione e commozione, le foto di Rosa anche quelle scattate da bambina. Non mi aspettavo tanto interesse se si tiene conto che Rosa non avesse la fama di Nadia Toffa.
Il blog va a gonfie vele e con il vostro contributo e che Nina va raccogliendo cercheremo di spiegare perche' parliamo di allenamento alla resilienza, di impotenza appresa e come si supera, di Placebo Nocebo, che ci aiutano a tollerare meglio le terapie e di tanto altro.
La nostra fonte non e' la letteratura ma la narrazione nostra e di chi, anche fuori del blog, puo' insegnarci con le sue esperienze come si diventa resilienti.
Cerchero' di spiegare ad esempio perche' se mia figlia Stella mi mostrasse il video di Pepeli sulla meditazione le risponderei " certamente va bene , qualsiasi cosa va bene per te "
Se me lo inviasse invece la mia seconda figlia Pepeli per la quale nutro stesso affetto e stima le risponderei " per te Pepeli sino a che resti nel guscio
https://www.youtube.com/watch?v=0C1xn2H5Xcs
E a Pepeli ho spiegato piu' volte quale sarebbe stato il passo cruciale per la sua crescita. Si riveda i commenti del periodo del Convegno di Roma.
Ma non abbia fretta Pepeli adesso a replicarmi e lo faccia pure dopo questi miei approfondimenti.
Questo e' un blog di Medicina Narrativa e per questo la psicologia come disciplina non c'entra nulla con noi.
Noi ci occupiamo qui delle FISIOLOGICHE PAURE , che non necessitano di un trattamento psicologico.
Se un paziente mi chiedesse un consulto per un dolore al seno io l'indirizzerei dal medico curante non dall'oncologo.
Se l'indirizzassi doll'oncologo gli trasmetterei la percezione di un rischio oncologico. Se l'invio dal curante trasmetterei il messaggio di qualcosa di funzionale e quindi non preoccupante
Se per una paura adattiva indirizzassi un paziente dallo psicologo lo ammazzerei all'istante in autostima riguardo alla resilienza e incrementerei il suo livello di impotenza appresa.
Come certificare " Tu da solo senza badante non puoi andare da nessuna parte" ed il paziente quanto piu' e' fragile tanto piu' se ne convincerebbe.
Un vero disastro !
Diverso il problema in caso di paura disadattava e voi mi siete testimoni che sono il primo ad avere indicato ad alcune utenti ( tracui Daniela, Giorgia, Monica e due anni fa persino la Psicologa Michela...che dopo si premuro' a ringraziarmi"
"DEVE APPOGGIARSI AD UN SUPPORTO"
Il cancro non fa venire le paure disadattive.
Il cancro puo' "slatenizzare" paure disadattive antecedenti alla scoperta della malattia.
Mi pare ovvio che il cancro non abbia lenito quanto accaduto ad Ardesia prima , ed e' evidente che a quest'ultima sarebbe stato utile un supporto anche se non fosse arrivato il cancro.
Il suo dolore era antecedente al cancro.
Con il cancro senza dubbio si puo' cadere in una profonda depressione, ma se diamo alla paziente il kit di sopravvivenza, nella mia esperienza sono di piu' le pazienti che hanno abbandonato psicoterapie e farmaci antidepressivi che assumevano prima , che quelle che vi hanno dovuto ricorrere.
Senza andare lontano andate a guardarvi (vedi indice ) la storia di Elisa fiduciaria
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cliccare per ingrandire
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Che ho operato quando giovanissima e veniva da 10 anni di psicofarmaci per disturbo compulsivo ossessivo e che dopo il cancro, e chi la conosce lo puo' confermare, non solo ha staccato da farmaci e supporti, ma oggi potrebbe aprire uno studio per curare gli psicologi oncofobici.
Non solo non c'entra nulla la psicologia con il nostro percorso , ma puo' essere persino dannosa perche' puo' creare aspettative fuorvianti.
Mi fa sorridere quella mamma che manda il figlio dallo psicologo perche' troppo "timido". E da quando la timidezza e' diventato un disturbo da curare ?
Ecco perche' il video per Pepeli, e me ne assumo la responsabilita' nelle mani di Pepeli non solo e' una stronzata, ma puo' essere persino dannoso. E possiamo spiegarlo nei dettagli piu' avanti ma adesso e' fuori tema e ci porterebbe lontano.
Nel nostro Kit io faccio riferimento per la resilienza non ai sacri testi di psicologia ma alle narrazioni di chi vive sotto i bombardamenti perennemente. E' solo un esempio.
Ne faremo tanti di esempi .
Io per citarne uno ho avuto una educazione severissima ,e ne vado fiero perche' mi ha fatto bene (forse troppo) dai gesuiti.
Sapete come azzeravano la nostra timidezza all'istante i gesuiti quando studiavo con loro ? Altro che nello studio di uno psicologo che magari conduce l'interrogatorio solo con domande chiuse come in quel lager di Bibbiano . E purtroppo ne ho conosciuti di questi disgraziatamente nella mia vita tra me e mio figlio !!!
Io mi sono iscritto alla prima media dei gesuiti da bambino perche' i miei genitori benestanti volevano solo i costosi gesuiti, che passavano per gli insegnanti migliori dopo che avevano avuto la pessima idea di farmi fare in un anno la quarta e la quinta elementare. Per un anno cioe' sono andato a scuola al mattino frequentando la quarta e privatamente al pomeriggio la quinta elementare e io non avevo neanche la mia pianticella asfittica con la quale parlare e attaccare il cappio al collo
A pranzo dai gesuiti i poveri bambini di prima media a turno leggevano , mentre un centinaio di commensali mangiavano il primo, brani della vita di Sant'Ignazio di Loyola o di S.Francesco Saverio . Lettura in silenzio assoluto cadenzato dal rumore delle posate.
E ad ogni errore di pronuncia del povero bambino di turno, di pause non rispettate per la punteggiatura o accento sbagliato scoppiava una fragorosa risata di tutta la sala . .
Non avevo 10 anni , ma mi passo' presto la timidezza al punto che diventai come sono adesso : non solo sfacciato ma persino scostumato come il gesuita Papa Francesco. Non mi traumatizzo' quella esperienza affatto come qualcuno vorrebbe farmi credere e ripenso con gratitudine a quel mio radicale cambiamento
in meglio.
Senza tener conto che mentre la Medicina esagera gli effetti collaterali delle sue terapie (effetto Nocebo !! ad esempio nella chemioterapia e ormonoterapia) il mondo della psicologia nasconde gli effetti collaterali della psicoterapia , malgrado ormai ci sia vasta letteratura raccolta dagli stessi psicologi.
I DANNI DELLA PSICOTERAPIA
Ci possiamo scrivere volumi,
Prima che qualcuno possa pensare che siano idee preconcette di Salvo Catania per chi volesse approfondire ...poiche' il nostro blog e' strapieno di laureate in psicologia, tra cui le piu' attive Nina e Stella, e' sufficiente per farsene una idea , approfondire su questi studi ( uno su 15.000 pazienti in altri parliamo di metanalisi)
Fonti
1) Craword M. et al.Patient experience of negative effects of psychological treatment...In British Journal of Psychiatry . vol 208, p 260-265, 2016
2) Barlow D.H. Negative effects from psychological treatments..... in American Psychologist. Vol 65 , p 13-20, 2010
3) Lilienfeld D.S. Psychological tratments that cause harm in Perspective on Psychological Science, vol 2 , p 53-70, 2007
E gia' dai titoli si parla di effetti negativi e HARM (danno!)
Non c'e' da stupirsi perche' non e' facile affidarsi ad uno specialista e quando accade non sempre sono tutte rose e fiori come confermato dal nostro impietoso sondaggio.
Intanto non e' raro l'abbandono del percorso terapeutico
Altre volte la terapia non va per il verso giusto e si prolunga oltre le aspettative del paziente e in questi casi ne risente anche il portafogli.
A volte magari dopo un inizio promettente il trattamento si dimostra non solo inefficace ma persino dannoso.
Del resto e vale anche per la Medicina "tutte le terapie che funzionano hanno un rischio iatrogeno, dai farmaci alla chirurgia, e non c'e' motivo per cui anche le psicoterapie dovrebbero fare eccezione.
Le terapie come emerge da questi studi considerate a piu' alto rischio di danni sono :
* La comunicazione facilitata per aiutare i bambini autistici a comunicare assistendoli nel muovere le mani su una tastiera. In realta' i messaggi scritti "dai bambini" sono composti inconsapevolmente (si spera) dagli stessi facilitatori
* Le famigerate (ne so qualcosa!!) tecniche di recupero di vecchi ricordi
di vecchi ricordi tramite sollecitazioni mnemoniche , ipnosi e immaginazione guidata,, che frequentemente producono falsi ricordi
·* Le terapie ispirate alla teoria dell'attaccamento che mirano a far sfogare la presunta rabbia della separazione dai genitori , anche con tecniche aggressive e cruente (registrati decessi)
·* Alcune terapie per il disturbo dissociativo di identita' che mirano a fare emergere le "personalita' nascoste" con metodi suggestivi, come l'ipnosi rischiando di fare aumentare la confusione.
·* Il counselling per il lutto che puo' facilitare l'elaborazione in chi lo vive in modo traumatico, ma rischia di ostacolarla in chi lo vive in modo normale
·* Alcune terapie espressive,, basate su una sorta di catarsi emotiva in cui si lascia libera espressione a emozioni forti come la rabbia. Sebbene utili ad alcuni e solo ad alcuni, sembrano dannose per altri , aumentando l'ostilita' e altre emozioni negative.
Dottore buongiorno
Ho letto il suo approfondimento e vorrei provare a rifletterci un po' su.
Condivido da sempre la perplessità sulla psicanalisi (e sulle standardizzazioni del pensiero, della mente e delle performance).
Credo di essere una delle poche qui che non è stata dalla psiconcologa, non riesco a vedere un nesso tra la malattia e la psiche.
Non riesco però a mettere insieme questa parte con l'insieme.
Non riesco a a trovare il collegamento tra i diversi punti (associazione, futuro del blog, gesuiti e Nina, pensiero sulla morte).
Sui gesuiti: anche mio padre è andato a scuola dai gesuiti neĺla Torino dell'immediato dopoguerra.
In ogni caso, se ha tempo e voglia, mi chiarisce un po'?
Come in quegli esercizi della settimana enigmistica, se tracci linee che uniscono i punti, viene fuori l'immagine.
mi scusi dottore quindi gia senza attendere la risposta della biopsia ai linfonodi non posso piu sperare che non ci sia niente di brutto giusto?
Per questa ragione sono partito da lontano !
Con la premessa che ho scritto stanotte.
"Che c'azzecca la psicologia come disciplina di competenza con il malato di cancro ?"
Nulla nella fase di reazione adattiva !
Puo' essere chiamata ad integrazione se la reazione diventa disadattiva.
E questa senz'altro va curata.
Che poi se ne servano molti oncologi ...per scaricare le proprie responsabilita e' altro discorso ancora.
Ma ancora siamo alla premessa indispensabile perche' si erano creati molti equivoci.