Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Anche io provo a dare il mio contributo a
del ????
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1980 alle ore 19,35
I telegiornali delle 20 fanno intuire IMMEDIATAMENTE l'enormita' del disastro .
Si temono migliaia di morti.
Alle 20, 45 sto uscendo dall' Ospedale per tornare a casa. Il portiere mi blocca e mi passa una telefonata (non esistevano i cellulari) con il telefono fisso.
Mi cercano dalla Regione Lombardia perche' stanno organizzando una colonna di soccorso da mandare in Irpinia con l'invito a fare presto
Allora non esisteva ancora la Protezione Civile e il mio nome si trovava negli elenchi della Regione Lombardia per aver partecipato per un mese intero ai soccorsi per il terremoto del Friuli del 1976 come chirurgo.
Corro a casa per richiamare la Regione certo che avrei rifiutato perche' mia moglie era entrata all'ottavo mese di gravidanza e mai avrei potuto sopportare l'idea
di andar via lasciandola sola anche se la data del presunto parto era lontanissima.
Giunto a casa mia moglie comprende quanto ci tenessi a rispondere a quell'appello e mi incoraggia a partire perche' tanto ci vuole un mese per il parto ".
Combattutissimo la carico in macchina, la porto nel mio Ospedale dove c'era una accettazione ostetrica . Il mio amico ginecologo la visita e mi dice ." Parto imminente ?ci rivediamo a Natale "
Alle 23 mi presento con il mio zaino all'aeroporto di Linate dove era stato concordato l'appuntamento del mio vecchio gruppo del Friuli ed un folto gruppo di chirurghi, anestesisti, ferristi dell'Ospedale Niguarda di Milano.
Viaggio travagliatissimo, ma gia' alle 5 del mattino , veniamo "scaricati" nell'epicentro del sisma alla periferia di TEORA quasi completamente rasa al suolo
I burosauri lombardi in previsione di un terremoto estivo ci avevano fornito materiale assolutamente inadeguato per quell'altezza e quel clima rigidissimo .
PIOVERA' E NEVICHERA' per tutti gli undici giorni della mia permanenza.
Allestiamo un ospedale di fortuna nell'unica struttura rimasta in piedi perche' di cemento armato : la palestra, che sembrava pero' dovesse crollarci addosso da un momento all'altro mentre lavoravamo con I feriti estratti dalle macerie perche' le scosse violente di assestamento continuavano a susseguirsi con sadica regolarita' .
Faceva un certo effetto dover continuare a lavorare sui feriti, molti gravissimi, mentre sentivamo la terra ballare sotto I nostri piedi e sopra di noi , in un silenzio spettrale specie di notte interrotto dal periodico frastuono provocato dal crollo di vecchie case intorno alla palestra.
Infreddoliti, sempre bagnati e sporchi cosi' sono trascorsi i giorni del mio lavoro sino al .
Quello era un giorno speciale per noi : sarebbero arrivati i colleghi da Milano per darci il cambio. Giorno atteso perche' finalmente rientrando a Milano avremmo potuto riscaldarci e lavarci e dormire per 10 ore di fila.
La mattinata trascorre tranquilla tra saluti e abbracci con gli amici che avevamo conosciuto sul posto.
Il programma prevedeva che il mio gruppo sarebbe ripartito per mezzo di una colonna di camper con comodi lettini alle 16, mentre un pullman scomodissimo (si era guastato il riscaldamento) avrebbe riportato indietro tutto il gruppo dell'Ospedale Niguarda con I quali avevamo lavorato fianco a fianco e sarebbe partito alle 14
.
A mezzogiorno riesco tramite un telefono dell'esercito a chiamare mia moglie che non aveva mie notizie per informarla che sarei rientrato nella notte.
Mi dice che tutto procede benissimo.
Contento e sereno faccio uno spuntino in piedi alla mensa dei terremotati e improvvisamente comincio a star male. Un male d'ansia incontrollabile. Avevo studiato gli attacchi di panico, ma non avendone mai avuto uno in tutta la vita, non immaginavo cosa si provasse veramente. Stavo male in modo visibile a tutti che
mi chiedevano cosa mi stesse succedendo e io non sapevo spiegarlo e leggevo negli occhi di tutti " Salvo e' crollato"
No Salvo non era crollato ma aveva avuto una improvvisa frenesia " devo partire devo tornare immediatamente a Milano !" Non riuscivo a parlar d'altro :tornare immediatamente a Milano.
Ho barattato il mio posto sul comodo camper con il posto di un collega sullo sgangherato pulman senza riscaldamento. Tutto per guadagnare 2 ore.
Centinaia di testimoni hanno assistito al mio show plateale per occupare un posto sullo scomodo bus.
A mezzanotte arrivo del bus al Niguarda. Da li' chiamo mia moglie "prendo un taxi, se mi fanno salire, e arrivo entro mezz'ora a casa. Per favore fammi trovare un sacco della spazzatura sul pianerottolo per spogliarmi del vestiti prima di entrare in casa
"
Arrivo a casa mi spoglio sul pianerottolo , mi infilo nella vasca da bagno e mi addormento profondamente.
Mia moglie ha raccontato poi che mentre ero in quella posizione di avermi detto (io non me lo ricordo) "Temo che si siano rotte le acque " e, dice lei , io non me lo ricordo , che io le avrei risposto avendo capito male "sapessi quanta acqua ho preso io in questi 10 giorni !" riprendendo a dormire semisommerso.
Poi....me lo ricordo bene ...sento chiaramente che qualcuno sta chiudendo dall'esterno la mia porta di casa. Salto fuori dal bagno e seminudo con l'accappatoio inseguo mia moglie che sta scendendo le scale per prendere un taxi che nel frattempo aveva chiamato.
Ovviamente rientro in me, l'accompagno......... e mio figlio nasce dopo neanche mezz'ora dall'ingresso in ospedale e io ero PRESENTE in sala parto.
Nello steso pomeriggio del 5 dicembre mi reco in Regione Lombardia dove era in programma un summit di tutti i partecipanti all'azione di soccorso per scrivere un documento sull'operato dalla prima notte del terremoto.
Quando mi hanno incontrato i colleghi hanno continuato a prendermi in giro per quella mezz'ora di fuori di testa a Teora, ma sono sbiancati tutti in viso quando ho raccontato loro che avevo assistito alla nascita di mio figlio solo perche' avevo preso quel bus, mentre se fossi partito con I comodi camper appena 2 ore dopo avrei avuto i sensi di colpa per tutta la vita.
Domanda : perche' ho preso quel bus sgangherato ?
Non lo sapro' mai.
prendo nota. Grazie
Ho potuto rispondere solo adesso per via della linea che mi sta dando di nuovo problemi. Certo che la sua esperienza è molto strana, anche a voler credere ostinatamente alle coincidenze devo ammettere di trovare la cosa alquanto straordinaria.
Non so dare una spiegazione ma il termine "paranormale" in questa vicenda ci sta tutto.
Buongiorno a tutti e scusate l'assenza. Ho avuto e avrò ancora giorni pieni di lavoro. Meglio così perchè mi distraggo dal pensiero del risultato istologico! Essendo impegnata intensamente almeno fino a questa domenica, vi confesso che a questo punto spero che non arrivi nessuna telefonata in questa settimana.
Ho letto i vostri commenti sul TEMA FEDE.
Dott. Catania
Il suo racconto è affascinante ma non mi meraviglia. Ho sempre creduto che tutti siamo un pò telepatici e un pò veggenti. Ma siamo troppo distratti dalla frenesia della quotidianità che spesso non ci accorgiamo di quante coincidenze ci capitano in ogni istante della vita. Ce ne rendiamo conto solo quando sfiorano fatti personali importanti. E quindi parliamo di paranormalità.
L'uomo ha, secondo me, dei poteri straordinari assopiti da qualche parte che ogni tanto vengono fuori. Non credo ai miracoli di un Dio ma a quelli che compiamo noi ogni giorno senza rendercene spesso conto. La veggenza è sempre esistita fin dall'antichità. Tanti testi ce lo tramandano! Nell'era moderna invece l'uomo è preso da così tante cose tanto che questi "poteri" si sono assopiti.
Questo è il mio pensiero....non prendetemi per svitata
Questo è il mio pensiero....non prendetemi per svitata
Angela, se tu sei svitata allora sei in buona compagnia perché io la penso esattamente come te!
Dina88 più ti leggo e più mi accorgo di quanto abbiamo in comune nel modo di vedere. IL TUO AMICO HA RAGIONE! Sei più credente tu di molti altri! E siccome anch'io ho sempre messo in discussione tutto, mi piace pensare che questo sia un messaggio pure per me (siamo in tema di coincidenze).
Anch'io, come ti ho già detto, ho letto un bel pò di cose. Ho tirato le mie somme. Nell'antichità, prima della nascita delle religioni più note, c'è sempre stato il culto degli dei. Un motivo ci sarà! Anche nei primi capitoli della Bibbia si parla di più "entità" (ho letto e riletto la Genesi milioni di volte). Risposta: credo di più che siamo il risultato di un'invenzione aliena intelligente che di una divinità.
Per quanto riguarda, Lourdes, senza voler urtare la sensibilità di nessuno, io rimango scettica. Mi chiedo...perchè eventi come quello di Lourdes, Medjugorje o Fatima, ecc..oggi non accadono più? Sono state invenzioni della Chiesa? eppure se accadessero oggi sarebbero più facilmente documentabili con l'avvento della tecnologia, no? pensa se all'epoca fossero esistiti i telefonini (oggi fotografiamo anche le cose inutili, figurati...).
Io penso sempre a una cosa. Se fossi nata in un altro Paese qualsiasi, mi avrebbero inculcato allo stesso modo testimonianze di altri credo (vedi musulmani, buddisti, ecc...). Per questo mi viene spontaneo credere che bisogna scavare fino alle origini per sapere un pò di verità.
Scusatemi, so che il mio modo di pensare può dare fastidio a qualcuno. Spero che il mio intervento non mi abbia reso antipatica Buona giornata a tutte
Angela
A me non ha dato nessun fastidio anzi come ho detto a Dina88 mi piace molto leggere le varie interpretazioni e i pensieri di chi per diversi motivi cerca di capire
Io dal mio punto di vista, che come spiegavo è semplicemente il credere senza perché,
leggere i vostri punti di vista mi arricchisce
Tu hai detto "come mai eventi come Lourdes ecc, non accadono più
Nel mio piccolo una spiegazione me la sono data se ci pensi queste apparizioni sono avvenute sempre al cospetto di bambini, anime pure ed innocenti, umili, anche questo per me ha un significato cioè il proporsi attraverso i racconti di chi per natura non può che dire la verità (tralascio volutamente Medjugorie perché non trovo dentro di me una spiegazione che mi dia serenità)
Didi
Didi credi che oggi non ce ne siano più?
Avrei anche io una storia da raccontare, ma ero titubante a farlo perché non mi coinvolge in prima persona. È una vicenda che mi riporto' il mio bisnonno (classe 1915) anni fa, prima di morire.
Il mio bisnonno ha combattuto nella seconda guerra mondiale in Crimea e Russia ed è stato lui a farmi appassionare alla cultura russa. Nonostante la guerra quei luoghi gli erano rimasti nel cuore e fino all'ultimo ricordava ancora la lingua, infatti spesso mi chiamava iozik (che vuol dire riccetto, ma non so se l'ho scritto correttamente).
Adesso non conosco bene i particolari perché l'ultima volta che ho sentito questa storia avevo circa 13 anni, ma provo a raccontarla.
Ebbene, il mio bisnonno e un suo compagno erano reduci da una battaglia veramente bruttissima e vagavano nei boschi per non farsi sorprendere dai nemici quando finalmente scorsero un villaggio. Purtroppo tutte le case erano abbandonate o distrutte(la guerra non perdona), solo una sembrava "viva". Si vedeva chiaramente del fumo uscire dal comignolo e una fioca luce dalle finestre. Mio nonno e il suo amico erano affamati, stanchi e infreddoliti e di certo non si fecero problemi a bussare alla porta, con le dovute misure di sicurezza chiaramente. Vennero ad aprire due signore di circa 70 anni, vestite dignitosamente (il mio bisnonno ricordava nettamente che una di loro portava un fazzoletto bianco al collo tenuto fermo da una spilla d'oro e corallo e, naturalmente, si chiese come fosse possibile giacché tutti i preziosi o erano stati strappati via oppure erano stati venduti per mangiare). Le due signore si dimostrarono subito molto gentili, ospitali e ben disposte ad aiutarli, diedero loro del latte e delle zampe di papera (che poi ho scoperto essere dei biscotti.....fino a pochi anni fa credevo che avesse mangiato le zampe del povero volatile! ) e un giaciglio per passare la notte. Il mio bisnonno confessò di aver dormito bene per la prima volta dopo mesi. La mattina dopo si congedarono, non prima di aver ringraziato le signore, e proseguirono il cammino. Dopo un paio d'ore di marcia l'amico del mio bisnonno si rese conto di aver dimenticato nella casa i guanti (ne portavano due paia, uno sopra l'altro) la pistola e la fondina, ma siccome erano quasi arrivati alla base, si dissero che l'indomani sarebbero ripassati con il camioncino per prenderli (scusate, non conosco i termini militari, abbiate pazienza). Il giorno dopo arrivarono davanti la casa (e qui c'è la parte paranormale) e notarono che già da fuori sembrava diversa. Una volta entrati si resero conto che quella non poteva essere la casa che li aveva accolti solo la notte prima. Innanzitutto delle signore non vi era neanche l'ombra, i pochi mobili rimasti erano coperti di polvere e rotti, il camino non vedeva un fuoco acceso da tempo immemore, tutta la casa aveva un aspetto fatiscente, come se fosse stata abbandonata da anni. Ma la cosa più incredibile è che i guanti, la pistola e la fondina erano sul tavolo della cucina, in bella mostra, prova che erano stati davvero in quella casa la notte prima.Il mio bisnonno e il suo amico si spaventarono talmente tanto che fuggirono via, convinti di essere stati ospiti di due fantasmi. Fino all'ultimo avevano questa convinzione. Mia nonna mi raccontò che una volta questo suo amico, dopo anni ,venne a trovarli e la prima cosa che fece fu confermare la vicenda.
Vi dico la verità, da bambina rimasi veramente impressionata da questo racconto e ancora oggi mi chiedo cosa sia successo realmente. Fantasmi? Allucinazioni? Non saprei dirlo. Fatto sta che tutta la mia famiglia conosce questa storia e tutti l'hanno presa sempre con serietà. Purtroppo il mio bisnonno non c'è più, perché vorrei riascoltare di nuovo questa testimonianza, magari adesso che non sono più condizionata da una mente infantile potrei trovarci delle falle, dei punti deboli, delle discrepanze. Voi cosa ne pensate?
P.S. Scusate gli errori, sto scrivendo dal cellulare
Angela
Assolutamente si ma io mi riferivo a quello accaduto allora
Ora non lo so perché non accadono più io non penso alla tecnologia, alla documentabili ta',penso solo sia finito il tempo
Io sono vissuta in una famiglia dove sin dal mattino il primo pensiero era rivolto a Dio
per ringraziarlo della nuova giornata che ci regalava,del pranzo della cena e la sera prima di dormire l'ultimo pensiero era sempre per Lui per ringraziarlo della giornata trascorsa
Ora le cose sono diverse anche mio figlio che penso abbia l'età della maggioranza di voi ragazze mi pone i tranelli ma io rimango ancorata a quello in cui credo è che mi dà pace e serenità
Ho un assoluto rispetto per tutte le idee che non sono le mie ma il condividerle mi riesce difficile
Didi
Angela, se ti avessi vicina ti abbraccerei!
Finalmente ho trovato una persona che la pensa come me!
Dina88
Ecco questa è per me la dimostrazione che quanto avvenuto lo imputo a Dio, loro avevano bisogno di riposo e cibo e ciò hanno avuto
Vedi la tua storia può essere interpretata in vari modi, alcuni come il mio altri che forse riusciranno a trovare una motivazione logica e ben accessibile senza scomodare l'Onnipotente
Didi
Credo che qualsiasi verità a cui vogliamo credere (che sia di entità cattolica, musulmuna, buddista o di aspetto alieno) l'importante è CHE CI FACCIA STARE BENE con noi stessi e con gli altri.
Non riuscire invece a credere assolutamente a nulla ci renderebbe persone vuote, incomplete e infelici.
Lori, noi non ci facciamo certo abbattere da una sconfitta, vero?
Ieri abbiamo preso il tè con una squadra falsa, il cui proprietario (il figlio viziato di un emiro) può permettersi di dare a Guardiola 200 milioni solo per acquistare la difesa. Mi viene in mente quello spot "TI PIACE VINCERE FACILE? "
Dottor Catania, io non la farei così semplice.....quell'Icardi è un prezzemolino. ...
A proposito: è morto Peppe Massa, qualcuno di voi lo ricorda?