Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Ti inizio a inviare tantissimi fili colorati per domani un abbraccio
Grazie per il vostro affetto
Patri
Una cascata di fili colorati tutti per te
Grazie Didi sei un tesoro
Fili colorati e tantissimi fili rosa anche per Elena, auguriamoci che arrivino i risultati attesi e che possa così iniziare con l' antibiotico mirato
Una cascata di fili colorati tutti per te
Dr. Catania, dopo averlo abbracciato, ha preso carta e penna e ha scritto : Supporto Psicologico
Detto questo, non è detto che tu debba avere questi effetti collaterali. Io, a parte la neuropatia (formicolio le mani e ai piedi), subentrata, tra l'altro, a fine terapia, non ho avuto null'altro.
Grazie mille tutti questi consigli li tengo salvati che mi saranno molto utili nei momenti un po' brutti.
buonanotte BLOG
Domani ti sedano, giusto? Se è cosinon ri accorgerai di nulla...dopo avrai la sensazione di aria nella pancia per un poc...ma almeno l-avrai finita! Ti invio matasse colorate, stupenda creatura!
Sì mi faranno una leggera sedazione, grazie Lauretta
Grazie anche a te Annina. Mando un abbraccio a te e a nonna Gilly e ... buone passeggiate !!!!
In bocca al lupo per domani.
Marigi che tenera che sei anche a me l'oncologo ha parlato di due settimane e poi 21 giorni di stop. Non mi ha detto però di andare il giorno prima, ma direttamente il giorno stesso (a proposito, inizio martedì prossimo). Nel dubbio lo contatterò un paio di giorni prima, non vorrei sia un particolare che mi è sfuggito nella mia quasi nulla lucidità
Leggo che molte fanno gli esami la stessa mattina della terapia.
Da me invece sono organizzati diversamente.
Per me..giovedì prelievo, venerdì terapia.
Perciò dicevo....una gran rottura di balle.
Magari da te sono organizzato un pochetto meglio su questo, almeno non fanno stressare a far fare su e giù dall'ospedale.
E pazienza..
Ti auguro buonanotte cara.
Un abbraccio
Provo ad andare a nanna, anche se prevedo ancora passaggi in bagno
buonanotte
Infatti io vado con mio marito, proprio per questo motivo.
Quando esco non mi ricordo mai nulla.
Anche cominciare subito la chemio, lo.trovo positivo.
A me hanno fatto fare una serie di esami prima. Per cui ho cominciato la chemio oltre un mese e mezzo dopo l'intervento. (Altra crisi)
Vabbè...ri-buonanotte
Patri e Marigi buonanotte anche a voi, stelle belle
Argomento controverso e quindi aspettate a spaccare il capello in quattro per comprenderne il significato pratico.
L'allego soltanto perche' in questo blog ci sono molte ragazze con mutazioni e far comprendere loro che quando si parlera' in futuro di Sindrome di King, non stiamo parlando di una sindrome nuova.
Ad esempio Dada potrebbe essere interessata a questa informazione, anche se solo come conoscenza.
Sindrome di King
.
Mutazioni BRCA ereditarie ora denominate "sindrome di King"
Secondo Nature....
L'attuale denominazione della sindrome oncologica mammario-ovarica ereditaria (HBOC), che viene comunemente impiegata nelle pazienti con mutazioni genetiche BRCA1 e BRCA2, dovrebbe essere cambiata in quanto fuorviante.
Brotman Baty dell'università di Washington, ritiene infatti che essa confonda chiunque, fra cui pazienti, famiglie e medici in quanto implica che queste mutazioni conferiscano un rischio soltanto alle donne, e che questo rischio riguardi solamente i tumori mammari ed ovarici, mentre invece il rischio riguarda entrambi i sessi, ed è associato a molteplici altri tumori compresi quelli del pancreas e della prostata, ma questo messaggio va perso.
Per questo motivo è stata proposta la nuova denominazione di "sindrome di King", in memoria del ricercatore che per primo ha compreso che i tumori mammari ed ovarici ereditari sono associati ad un singolo gene.
La situazione sarebbe analoga a quella della sindrome di Lynch, che denota un elevato rischio di tumori intestinali, ma che implica anche un incremento del rischio di tumori endometriali, gastrici e vescicali.
I ricercatori sperano che questo cambiamento possa incrementare la frequenza dei test in entrambi i sessi, anche se prevedono che l'incremento maggiore si riscontrerebbe negli uomini.
Le attuali linee guida sono state aggiornate solo di recente ad includere il test delle mutazioni BRCA nei tumori della prostata, il che dovrebbe essere considerato oggi una pratica standard.
Ciononostante, dato che si tratta di un cambiamento recente, questi test in molti casi non vengono praticati, ma il l'introduzione della sindrome di King potrebbe incrementare la frequenza dei test in tutti gli uomini con tumori prostatici metastatici, non solo allo scopo di guidare la terapia, ma anche per identificare i membri della famiglia a rischio mediante lo screening a cascata.
La nuova denominazione della HBOC potrebbe anche aprire la strada ad una più ampia discussione sui nomi confusionari di altre sindromi oncologiche genetiche, come ad esempio la sindrome del tumore gastrico diffuso ereditario, una rara condizione ereditaria associata ad un incremento del rischio di tumori gastrici legata ad una mutazione CDH1 che però nelle donne determina anche un elevato rischio di tumore mammario lobulare e nei bambini incrementa il rischio di alcune malformazioni congenite come il labbro leporino.
In ultima analisi, utilizzare una nomenclatura che sia semplice e flessibile e non ostica e controintuitiva potrebbe salvare vite migliorando comunicazione e consapevolezza.
(Nature. 2019; 571: 27-9)
.
.
https://www.medscape.com/viewarticle/915217
In particolare a Creamy...alla quale non solo gli oncologi non rivolgono incoraggiamenti riguardo alla attivita' fisica...ma scoraggiano addirittura
Questo e' uno studio pubblicato 4 giorni fa !!!!!!
Per dire in che direzione va lo stato dell'arte
.
Tumori: esercizio fisico su misura migliora la compliance alla chemioterapia
Ott 25,2019
(Reuters Health) – Un esercizio fisico ciclico, calibrato sull'affaticamento indotto dalla chemioterapia, può aiutare i pazienti oncologici ad aderire meglio alla terapia. È quanto suggerisce uno studio condotto da Kristin L. Campbell della University of British Columbia di Vancouver, e colleghi.
La percezione di una maggiore sensazione di affaticamento dopo la chemioterapia normalmente influisce sulla capacità fisica di un paziente e sulla sua volontà di dedicarsi all'esercizio fisico. La periodizzazione sulla base dei cicli terapeutici è una strategia di esercizio che varia l'intensità o il volume del training per massimizzare i miglioramenti nella forma fisica e consentire una ripresa ottimale.
Lo studio
Campbell e colleghi hanno assegnato a caso 12 pazienti a un programma di esercizi aerobici e di resistenza supervisionati dopo la prescrizione di un esercizio fisico periodizzato in base alla chemioterapia e hanno invitato altri 15 pazienti a rimanere nel consueto programma di riabilitazione fisica.
L'affaticamento, valutato tramite il punteggio relativo all'affaticamento totale sulla scala Piper Fatigue rivista (range, 0-10), è aumentato dal basale (media marginale, 3,2) alla vigilia del terzo ciclo di chemioterapia (4,1), è aumentato ulteriormente e ha raggiunto il massimo da tre a cinque giorni dopo il terzo ciclo (5,1) e si è ridotto subito prima del quarto ciclo (4,3).
La partecipazione complessiva durante la chemioterapia è stata più elevata nel gruppo che seguiva la periodizzazione in base alla chemio rispetto a quello coinvolto nell'esercizio standard (78% vs. 63%, P=0,05).
Durante le settimane di chemioterapia, la partecipazione è stata significativamente maggiore nel gruppo periodizzato che in quello standard (77% vs. 57%, P=0,04).
L'aderenza complessiva alla durata e all'intensità aerobica non ha differito tra i due gruppi, ma l'aderenza all'allenamento di resistenza è stata significativamente più elevata per il programma periodizzato che per quello standard.
"Abbiamo utilizzato un approccio periodizzato in base alla chemioterapia nelle donne con un tumore al seno in fase iniziale e abbiamo scoperto che questa prescrizione potrebbe ottimizzare l'aderenza consentendo il trattamento degli effetti collaterali", concludono gli autori. "I risultati riportati in questo lavoro forniscono una parte delle basi per puntare all'approccio ottimale alle prescrizioni di esercizio fisico nelle popolazioni oncologiche".
Fonte: Medicine and Science in Sports and Exercise
Reuters Staff 25 ottobre 2019
.
.
E' normale...anche nei seni non operati e riconosce diverse cause.
.
E' toccato al sottoscritto con la collaborazione di Paolo Veronesi chiarire molti aspetti su questo tema con uno studio su 5000 tumori del seno operati consecutivamente da me.
In questo campione solo in menopausa c'era un 3% di pazienti che aveva manifestato un dolore al seno come unico segno di un tumore al seno.
Da qui ne deriva che in post menopausa in caso di dolore un esame mammografico si raccomanda sempre.
Voi lo fate ogni anno e quindi non e' necessario tenere conto di questa raccomandazione.
Il dolore mammario è quasi sempre funzionale (specie nella giovane) o riflesso (specie nell'anziana) ma in alcuni casi la mastalgia resta un mistero.
I dolori al seno
Abbiamo affrontato questo tema diverse volte e mi siete testimoni in questo blog che non c'e' mai stata una relazione dolore-tumore tra le utenti che se ne lamentavano.
La causa del dolore va chiarita perche' soprattutto nelle piu' fragili (vero Aurora, vero Daniela , vero Monica ?) diventa una fonte di ansia insostenibile.
Le cause possono essere molteplici.
Quelle piu' frequenti riconoscono una causa funzionale (ormonale)
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/72-i-dolori-al-seno-mastalgia-mastodinia.html
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/cura_sintomo_dolore_mamario.htm
Non infrequentemente riconoscono una causa persino EXTRAMAMMARIA (Daniela docet)
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/dolore%20al%20seno...di%20competenza%20ortopedica.htm
Salvo casi particolari ( specie in postmenopausal) dei dolori al seno non se ne occupano gli ISTITUTI DEI TUMORI
bensi' gli ISTITUTI DEI TIMORI
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.