Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

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Mi perdonidottore, aveva chiesto i commenti, non le frasi.
Questi sono quelli da cui avevo estrapolato le frasi

rosawlavita:
Ciao a tutte care compagne di viaggio RFS. Grazie per il caffè, per i fili colorati, per la condivisione.

Mi spiace scrivere solo ora, anche se so che ci vuole davvero poco, in questo periodo la testa e il corpo sono tanto stanchi. Non è una situazione che amo o accetto, o almeno, non fin'ora.
Da primavera mi sono ritrovata più fragile e forse mi sono lasciata più andare.
Cerco e ricerco sempre la bellezza e la gioia di vivere ma mi sono resa conto che in questo ultimo periodo la stanchezza fisica e il dolore mi hanno bloccata.
Tra qualche giorno saranno trascorsi 16 anni da quando ho avuto la fortuna di essere stata operata dal dott. Catania e non posso che essere grata a lui e alla vita.
Ho sempre da imparare però e, in questi ultimi mesi in cui la carcinosi peritoneale mi limita tanto, mi rendo conto che devo trasformarmi ancora: come un camaleonte trovare un nuovo equilibrio. Dal disagio cercare un frutto e accglierlo.
Ora è solo per mandarvi un abbraccio, ringraziarvi, dirvi che vi penso e cercherò di condividere di più.
Auguri a Francesca per Gio, a stella stellina per il suo piccolo e a tutte.
A presto

295006:
Ciao Francesca e ciao a tutti io mi chiamo Rosa e in questi giorni sono riuscita a leggere tutti i tuoi contributi sul blog e a seguire il tuo percorso fino a qui. Ti ho immaginata in "attesa" e con le tante domande e timori per la creatura che portavi in grembo e per te, come donna, madre, moglie. Ti immagino ora con il tuoi due bambini e tuo marito cercare con forza e dignità attravesare la quotidianità, pur nella fatica e nel turbinio di ciò che vi "ha toccato". E mi commuove la tua autenticità, il tuo voler condividere con il dott. Catania e con altre "compagne di viaggio" che grazie a te si sono manifestate,tifano per te e hanno raccontato su questo blog la loro esperienza. Dicevo io mi chiamo Rosa, abito a Milano e sono stata operata di tumore con mastectomia a 35 anni. Da appena un anno mi ero dolorosamente separata da mio marito che prima era stato il mio fidanzato storico e, ancora immersa in quello che consideravo il grande fallimento della mia vita, non davo peso al dolore che provavo al seno da mesi. Quando ho scoperto che dovevano asportarmi un seno e ho conosciuto il dott. Catania gli ho subito chiesto: "dottore ma potrò ancora avere figli?" La sua risposta brusca ma determinata mi riportò con la testa e i piedi per terra : " non si è appena separata? voleva farlo ora un bambino? ora lasci suo marito e gli altri su un altro pianeta e pensi a sé!" Cominciò un percorso non semplice, dovevo bloccare il ciclo per diversi anni e a 35 anni mi sembrava di non aver realizzato nulla: non una famiglia, non la possibilità di avere dei figli. Passo dopo passo ho imparato a conoscere il "nemico" che mi abitava e a "farmelo amico" in qualche modo per camminarci accanto, per limitarlo e isolarlo, debellarlo se possibile. Mi sono "affidata" a chi mi sembrava come medico si prendesse cura della mia persona e non solo delle mie cellule (come mi disse il guru orso dott. Salvo), imparando a discernere tra quei medici oncologi, tra quelle amiche e donne che avevano attraversato una esperienza simile alla mia, che amplificavano le mie ansie, senza in realtà poter prenders cura di me. Capii, facendo tre visite in tre ospedali diversi prima di cominciare la chemio, che nessun medico, nessuno specialista più specialista di altri, aveva la risposta a tutte le mie domande, al perché, ai se, ai ma (non ho mai preso la pillola, non ho mai fumato, ho sempre avuto una alimentazione priva di eccessi)... capii che la vita, questa volta, aveva "toccato me" con questa esperienza e che potevo, dovevo decidere, se "lasciarmi andare" o "andare avanti" nonostante tutto. E comprendevo, qusto grazie tantissimo al dott. Catania, che sono "verità sconosciute" i tumori, ancora almeno in parte e che quindi potevo, dovevo imparare ad avere "cura di me", davvero cura di me, affidandomi alle cure mediche per ciò che riguardava la medicina, e imparando a "volermi bene, maggiormnete bene" per ciò che riguardava me. Avevo fino ad allora, portato in giro il mio corpo come una carcassa leggera, senza darglo troppo peso. Cerco di fare dei passi avanti per non tenere te Francesca e le altre compagne di viaggio troppo legate qui a leggere. Ecco dicevo che non era un momento semplice: a 35 anni mi sentivo fallita come donna e moglie e senza una prospettiva di famiglia. Ho fatto i miei passi, piccoli, cercando di accettare la mia strada, quella strada su cui ero io e solo io e cercando di cogliere ciò che di buono avevo. Ho conosciuto attivecomeprima e ho seguito solo qualche incontro. Ho cercato sempre di arginare le domande cui non c'era risposta ( perché a me? e se..? ) e di camminare,passo dopo passo, anche con fatica, ma con qualche colore bello che riconoscevo far parte della mia vita. Dopo qualche anno ho incontrato un uomo, Enrico, ed è stato un regalo, un regalo stupendo che la vita mi ha fatto. Una rinascita. L'amore tornava, come la vita dopo l'inverno e provavo una diversa bellezza, una gioia di vivere nuova. E il desiderio di famiglia si rifaceva strada. Enrico mi trovava bella anche senza un seno, anche un pò robusta per le cure. Dopo un anno che stavamo insieme e che avevamo deciso di sposarci a Enrico è stato trovato un tumore al fegato. E' partita una clessidra del tempo. Il tempo che potevamo avere ancora da vivere insieme. Non c'erano possibilità o cure. Ci dissero il tempo che avrebbe avuto davanti a sè...E la vita mi chiamava, ci chiamava in questo caso a fare i conti ancora con questo nemico, con cui io avevo famigliarizzato e che invece per lui era molto aggressivo. Tante cose avrei da raccontarvi ma ciò che volglio dirti Francesca è che per assurdo, la mia esperienza col tumore, mi è stata utile per stare accanto ad Enrico, per accompagnarlo dall'altra parte delle travesata. Sentivo che erano nati dei frutti , di consapevolezza, di forza, di esperienza, che mi permettevano di spronarlo quando non voleva alzarsi per andare a fare la chemio, che mi facevano essere allegra insieme a lui, nonostante tutto, perché insieme abbiamo trovato, provato, vissuto un amore. Un amore che non è durato tanto, ma l'AMORE della mia vita. E ho colto proprio che il tempo non è nelle mani di nessuno, il modo di vivere si. Enrico aveva il desiderio di lasciare un figlio, a me, ai suoi, al mondo. E io ero disposta, pur sapendo che lo avrei cresciuta senza il suo papà, ma l'oncologo dell'IEO che mi segue mi disse che non era una buona scelta la nostra. Io ero ancora sotto cura ormonale e interrromperla non sarebbe stato opportuno. Da donna malata ero diventata care giver. Enrico non c'è più e io,essendogli stata accanto fino all'ultimo, ho sentito ancor più una forza e una voglia di vivere. Io, se pur con le mie fatiche ci sono, lui no. Non so come dirti: provo e provavo una sorta di rispetto e di ringraziamento per la vita, che non è lineare, è piena di curve e di buche, però è un dono. E non sappiamo fino a quando ci è data. PEr questo è commovente pensare a te che scrivi di notte e allatti il tuo bambino. A te che cerchi con onestà e con gli strumenti che un bimbo piccolo può avere, di spiegare al tuo primo figlio, che ci si può ammalare, che è la vita, e che si affronta tutto insieme.come famiglia. Vi immagino una famiglia bella e allora Francesca io spero che ora tu troverai sempre più momenti e risorse per te , per momenti di bellezza tuoi e con tuo marito, con i tuoi figli. Io ora sai, ho una ragazzina in affido. Dopo che è mancato Enrico ho aspettato un pò e poi ho "sentito" che la mia maternità poteva essere questa, una strada altra. Sono mamma affidataria da quattro anni. Anche questo è un dono: della vita, di Enrico. Di una vita che non era come me la immaginavo o come desideravo quando ero una ragazza, ma che cerco di vivere pienamente come posso. Fino a che posso. L'anno scorso il tumore si è ripresentato, sulle ossa cervicali questa volta. Non ti nego che quest'ultima volta un pò di stanchezza e di rabbia mi ha preso: basta! cavolo ho detto! e prima io e poi Enrico e poi ancora io! Però, ora, dopo un anno di lotta come un bravo soldatino un pò sbiadito, sono ancora qui, con la voglia di andare avanti al meglio. Spero che le tue cure proseguano e terminino presto e spero di conoscerti e conoscere le compagne di viaggio nell'incotro di settembre. Ciao Francesa, abbi cura di te, non colpevolizzarti e abbraccia te stessa, che se la cosa più preziosa che hai al mondo e la tua famiglia. Si, perché se tu non ti senti preziosa, come puo abbracciarli tutti? Rosa

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salvocatania:
Siamo sicuri che non abbia un Herpes Zoster ?

Eh, era anche il mio dubbio, ma il mio.curante stamani mi ha detto che finché non si vede eruzione cutanea, che per ora non c'è tranne un arrossamento, non mi può curare per quello. Dietro la scapola per adesso mi fa mettere menaderm (cortisone)
Annie.
Annie.

Chiedo scusa Dott. Catania ho riletto meglio la sua richiesta di copiare commenti e e mi sa che non avevo capito. Lei ha chiesto solo commenti che ci hanno colpito
io ho copiato post interi troppo lunghi.Avevo capito post che riassumevano la storia
di Rosa. Pardon Pardon

Ex utente
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salvocatania:
"Pietro PURTROPPO l'associazione formalmente non esiste ancora, mi dia un po' di tempo e faremo in modo che il desiderio di Rosa venga rispettato"

Come si fa a dire no a Rosa ?
Questa e' la brutta notizia per me !

E bellissima per tutte noi
Annie.
Annie.
Amica69, sai che anche io oggi avevo pensato allo sfogo di S.Antonio, perche pochi mesi fa lo ha avuto mia madre ed i sintomi mi sembravano quelli.
Anche mamma non aveva grosse eruzioni cutanee ma solo 2 macchiette che si vedevano appena. Poi non so, o magari non è quello.. Speriamo comunque che tu possa risolvere presto questi fastidi
Ciao bella, Buonanotte
Venus69
Venus69
DarkElena
DarkElena:
Venus69
Benvenuta

grazie DarkElena!!!
Venus69
Venus69
Arcobaleno
Arcobaleno:
Buongiorno MondoBlog e benvenuta Venus.. Arcobaleno di fili a tutti noi.
Un altro tnunami arrivato sulla nostra family.
Mio suocero, operato di melanoma a febbraio, ha severi secondarismi su polmone, fegato, milza, prostata, ossa. Ovunque. Abbiamo inviato tac oncologo ma penso che...
Ed io ora dovrei essere care giver.
Sono a terra.

Arcobaleno cara, questa notte ho pregato la Madonna per tuo suocero....
Venus69
Venus69
Annina
Titina
Grazie care vi abbraccio forte anch'io
Venus69
Venus69
Arcobaleno
Arcobaleno:
SEI GRANDE VENUS..

no Arcobaleno, la più grande qui tra noi due, sei tu perché riesci a trasmettermi una grande forza interiore sapendo che dovrai assistere anche tuo suocero
Venus69
Venus69
Dada 62:
Venus69:
A chi mi chiede di insegnare la resilienza , rispondo che sarei ben lieta di mettere a disposizione la mia esperienza

Ciao...io sono tutta orecchie

Dada per me tu sei la resilienza fatta in persona... riesci ancora a tirar fuori la fanciullina che è in te nonostante le avversità che pure ti hanno colpita.

Dada 62:
Intanto complimenti perchè dopo la prima malattia hai fatto una cucciola!...anche altre compagne qui hanno avuto bambini dopo la diagnosi.Questo vuol dire che sei guarita e non ti sei fatta paralizzare dalla paura!

Io non ci pensavo neanche più ad avere un figlio! Data l'età (44 anni) e con tutte le cure che avevo fatto, avevo messo il cuore in pace. Ancora adesso quando guardo la mia bambina provo un sentimento di stupore e penso che sia un mezzo miracolo.
Dada 62:
Io ho 57 anni e zia proprio non ti chiamo

Perché ancora non sai che il mio avatar non è altro che il negativo di me nella realtà
Venus69
Venus69
Amica69
Amica69:
per assurdo, la mia esperienza col tumore, mi è stata utile per stare accanto ad Enrico, per accompagnarlo dall'altra parte delle travesata. Sentivo che erano nati dei frutti , di consapevolezza, di forza, di esperienza

In questo mi ci ritrovo quando mio padre se n'è andato 11 anni fa per un carcinoma polmonare in soli 4 mesi

Amica69:
nonostante tutto, perché insieme abbiamo trovato, provato, vissuto un a m o r e. Un a m o r e che non è durato tanto, ma l'A M O R E della mia vita.

Bellissimo
Mary74
Mary74
gianna78:
Eravamo sedute in platea ad ascoltare il dottore e una dolcissima ragazza era seduta accanto a me. Durante la relazione del dr. Catania non sono riuscita a trattenere le lacrime e Rosa senza dire nulla mi prese la mano lentamente sorridendomi.

Le parole di Rosa toccavano l'anima con una semplicità e un immediatezza disarmanti, ma, anche se non l'ho conosciuta, credo che i suoi gesti fossero perfino più toccanti...
Il racconto che gianna78 ha fatto qualche giorno fa mi ha dato un brivido : una sconosciuta che ti prende la mano, che ti comunica il suo sostegno, la sua vicinanza, che riconosce il tuo dolore che è anche il suo. È il più semplice dei gesti di fratellanza, eppure se proviene da uno sconosciuto, che oltretutto condivide il tuo destino, che davvero ti può capire, si carica ancor più di significato, di forza, di umanità.
È un gesto spontaneo, quello che ci suggerirebbe il cuore, ma quante di noi lo avrebbero fatto? Io non credo che avrei mai consolato una sconosciuta prendendole la mano, sono troppo carica di sovrastrutture per farlo, avrei temuto di essere inopportuna, magari di ferire ulteriormente, o addirittura di subire un rifiuto, una reazione stizzita e avrei finito per fingere di non accorgermi delle lacrime di una compagna di sventura sebbene pungano sempre il cuore.
Ma Rosa no, lei seguiva la spontaneità del cuore e ti prendeva la mano, dicendoti con parole mute "eccomi, sono qui, sosteniamoci".

Trovo che sia un grande insegnamento e penso che lei e tutte voi mi stiate cambiando, perché forse oggi prenderei una pasticca di "menefotto delle sovrastrutture" e quella mano la prenderei e questo è un altro dei miracoli di Rosa.
Ma è anche un miracolo del forum, perché in fondo è quello che facciamo qui: prenderci per mano, anche se è più facile prendere la mano di una sconosciuta nel virtuale che nel reale.

Ma quanto sarebbe bello se tutti imparassimo a far uscire quell'umanità positiva così spontanea in Rosa, ma che in fondo possediamo tutti, sebbene paradossalmente possa sembrarci sconveniente, inopportuna, fuori luogo e se invece imparassimo a domare l'altro modo di essere umani, quello brutto, quello "disumano" che ci fa sgomitare, che ci fa essere "homo homini lupus" è che inspiegabilmente appare socialmente più accettabile!

Dottore, lo so che non ho riportato un commento di Rosa come da lei richiesto, ma credo che quel gesto rappresenti la personalità di Rosa più di mille parole (almeno per come la immagino attraverso i suoi scritti e i vostri racconti)
- Modificato da Mary74
Venus69
Venus69

Buonanotte cari tutti

Speranza
Speranza
BUONGIORNO Blog



I miei occhietti si aprono con una precisione svizzera

Caffè fumante e pieno di amore in arrivooooo
Speranza
Speranza
salvocatania:
"Pietro PURTROPPO l'associazione formalmente non esiste ancora, mi dia un po' di tempo e faremo in modo che il desiderio di Rosa venga rispettato"
Come si fa a dire no a Rosa ?

Già tempo fa, quando propose di fondare l'associazione ci aveva elettrizzato tutte, ora più che mai vogliamo partecipare alla realizzazione di questo progetto in memoria di chi meglio ci ha rappresentato e ci rappresenta ancora.
Grazie Rosa

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