Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Ma dove ha letto una tal
Francesca e' (cioe' ERA !) un triplo negativo, Nadine e' un triplo negativo, Cristina e' un triplo negativo, Antonella e' un triplo negativo, Michela, Valentina, Giovanna, Vanessa, Clara e l'8o% di questo forum sono tutte
e....sono TUTTE (100%) e VIVE E VEGETE !
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Se scorre l'elenco degli iscritti al nostro Convegno potra' verificare che ho gia' coinvolto 2 giornaliste del Corriere della Sera, 2 di La Repubblica, una de Il Giornale e non e' finita qui.
Se partecipa al nostro Convegno possiamo dir loro tutti insieme che
Mi sono gia' mosso per portare questa bella lezione di vita al nostro Convegno....stavolta impartita da un maschio per un tumore alla mammella
http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/09/29/news/luca_colombo_mai_provato_vergogna_a_parlare_del_mio_cancro_condividere_la_malattia_mi_ha_dato_piu_forza_-176881510/
Eh eh E' il jet leg da gita scolastica!!!!
Ps scusi se insisto. Anch'io cerco di applicare nelka realta' quello che ho imparato qui ma .. ....c'e' qualcosa che non va. Naturalmente negli altri
Allora qual e' il concetto di sana competitivita' \ l'ambizione di voler vedere il proprio figlio vincere ? Lo chiedo a Lei che e' uno sportivo mentre io ho sempre praticato lo sport del divano e qui invece di andare avanti ci siamo fermate piu' volte stando al passo delle altre formando una bellissima squadra.
Sono io che sbaglio a paragonare le due cose?
Francesca
Dott Catania...io faccio walking..e mi diverto tantissimo..e fuori dalla palestra cammino sempre a piedi non prendo mai un bus..poi a Palermo non siamo come a Milano che i mezzi sono stra efficienti...meglio a piedi...
Forse non mi sono spiegato bene .
Ho fatto una distinzione :
1) Una cosa e' allenare la resilienza collettiva tenendo il "ritmo" degli ultimi .
Si' possiamo fare il paragone con il jet leg della gita scolastica
2) Altra cosa e' poi affrontare la competizione ...con la vita , dove piu' le prove sono dure e dolorose e piu' c'e' necessita' di RESTARE SOLI , per istintiva e libera scelta.
E anche Lei mi e' testimone del fatto che quando qualcuna di voi non scrive piu' ....mi prende la frenesia di STANARE il latitante per verificare cosa stia succedendo.
Vero Rosa ?
Comunque questo e' un tema molto interessante e come l'ho esposto per ragioni di tempo potrebbe non essere del tutto chiaro.
Sto uscendo per andare a correre (= allenare la MIA resilienza) ed in giornata lo riprendero' senz'altro
P.S.
Quello e' un tema scottante che merita altrettanto approfondimento.
Le cronache sono piene di genitori che si azzuffano sugli spalti ai bordi di campi dove I loro pacificissimi figli stanno giocando.
E' sempre sana ambizione di veder competere il figlio...o tentativo di rivalsa proiettato nel figlio per le proprie frustrazioni sportive ?
Ottimo :
questo previene altre 21 malattie...oltre il cancro......e ridimensiona ulteriormente quel 6% di rischio personale, che tanto turba i suoi sonni.
Io invece che per ragioni anagrafiche se dovessi fare una ricerca sul dr. Google (come imprudentemente fa Lei) mi ritroverei con un numero a due cifre molto importante, invece me ne STRAFREGO ....e me ne vado a correre per VIVERE OGGI ! (*)
E non avrei neanche per un istante in comune a Lei alcuni pensieri suoi se non fosse che correndo a braccia nude....... finisce per sudare anche il mio tatuaggio
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(*) .....in tal modo alleno la FORZA DI VIVERE...piuttosto che concentrarmi sulla PAURA DI MORIRE !
Dott Catania ha davvero questo tatuaggio??
Strepitoso..
E qui Francesca si apre un mondo... complesso o semplice?
Dipende dall'età del pargolo... [lo so che scrivo ad una che va a scuola... da impiegata, giusto?]
Innanzitutto direi che dovremmo sentire se il figlio vuole o meno vincere. E anche qui c'è la subdola trappola che percependo nel genitore il desiderio di vederlo vincere dica che vuole vincere, ma solo per compiacere il\i genitore\i.. [e qui siamo nella proiezione... cioè nell'appioppare all'altro qualcosa di nostro senza poter ammettere che è nostro] [Esempio. Il bambino che ha paura e non ammette di aver paura, preferirà dire che il suo orsetto Teddy ha paura].
Poi ci sono quei cambi di motivazione ed intenzione nel bambino, che delle volte sono difficili da comprendere... [ma diciamolo pure che se delle volte è difficile capire\capirsi gli adulti, figuriamoci un bambino]
In sintesi, se si vuole aiutare il bambino, bisogna chiedere al bambino in che modo vuole essere aiutato... consapevoli del fatto che abbiamo un bambino di una certa età.
Vale la stessa regola per gli adulti, eh... un conto è aiutare ed un conto è costringere...
Se è pronto a saltare, posso aiutarlo a saltare, altrimenti lo sto solo lanciando nel vuoto...
Buonasera,
Innanzitutto un bacione ad Onde, sono contentissima! !!
Poi avrei una domanda, oggi ho litigato con mia mamma, diciamo pure mooolto animatamente, e di solito evito per la sua salute, cerco sempre di far finta di niente quando dice o fa' qualcosa che mi infastidisce, per evitarle arrabbiature, ma oggi non ce l'ho più fatta e sono scoppiata! Ora non vorrei averle provocato qualche danno..... sono contemplate le litigate furiose??
Dottor Catania, può andar bene la lunghezza della scheda che le ho mandato?
. se ho bisogno d'altro mi faccio sentire io
Ma dai Sonica anche se e' riduttivo rispondere solo con un
sono ben altri i problemi della vita che e' fatta soprattutto di incomprensioni.
Ma quale danni potrebbe averle provocato ?
.....e lo so' Dott. Catania, ma come lei ben sa' le mamme che hanno/hanno avuto il cancro sono fragili ed al contempo particolarmente rompi...... si crogiolano anche un po' nel loro ruolo di ex-malate facendoci correre come delle matte e tutto il resto, ed oggi sto parafulmine l'ho fatto esplodere, ma povera era davanti a me talmente costernata che ho avuto paura di aver esagerato.... nel senso che forse nel rispetto di tutto avrei dovuto essere anche meno aggressIva!( che già c'era il suo bel triplonegativo che fortunatamente non c'è più ad esserlo ) Però quando ci vuole ci vuole!! Uno non può continuare a sentirsi malato a vita ed aver paura di tutto! Ecco.