Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Ex utente
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Dada 62:
Poi ha attaccato la filastrocca.

Potevi rispondere: non ci sono più le mezze stagioni!
Ex utente
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Grazie a tutte. Analisi fatte...referto in settimana.
Incrocio le dita in mezzo a tutti i fili colorati che mi avete inviato

MariaT
MariaT
salvocatania:
E sbagliano quindi quelle che non ci seguono qui per sottrarsi al contagio. .........
perche' " meglio non pensare "..
Come se dopo un trauma del genere cio' fosse possibile !

Grazie
MariaT
MariaT
Ardesia:
Incrocio le dita in mezzo a tutti i fili colorati che mi avete inviato

Movimento bacino in atto....si unisce ai fili colorati...
Sara Padova
Sara Padova
salvocatania:
L'ansia e' strettamente correlata a sintomi come il dolore. Maggiore e' l'ansia maggiore e' il dolore, minore capacita' quindi di tollerare gli effetti collaterali delle terapie.

Grazie Dottore, quanto mi rilassa leggerla!
Cristina
Cristina
Patri:
Oggi pioggia di fili colorati per:

- Pepeli ❤️
che farà visita di controllo con il chirurgo

- Elisa moglie di Emiliano ❤️
che ha la 2 infusione

-Creamy [/b ❤️
Che fa ecocardio

- Simi ❤️
che fa mammografia e visita senologica

- Ardesia ❤️
che fa le analisi

- Tania 70 ❤️
che che le analisi e la visita oncologica

Nonna Gilly [/b ❤️
che dovrebbe iniziare la nuova terapia

- [b]Daniela Sicilia ❤️
che in questa settimana farà gastroscopia ma non sappiamo il giorno

Fili colorati per tutte le altre RFS impegnate in visite, terapie, controlli, attese ... ❤️

Buongiorno blog

GRAZIE [b]PATRI
Per la tua preziosa agenda che puntualmente posti tutte le mattine

Mi unisco anche io e vi invio matasse di fili colorati a tutte voi
Cristina
Cristina
amica
Vedrà che la mamma si riprenderà presto e riuscirai a partire per Roma
Cristina
Cristina
rosa

P@ola
P@ola

Ho letto saretta, e polda e le altre, delle loro paure. Quando mi chiedo se ho avuto paura io non so rispondere. Se ho paura io non lo so. Cosa vuol dire avere paura? Avere pensieri neri riguardo il futuro? Ecco se questa è la paura io lho avuta per qualche tempo. Agli inizi di questa storia. Paura di lasciare la mia famiglia sola. Per me non ho avuto paura. Ho provato tristezza e commiserazione all'idea di ammalarmi ancor più gravemente o di morire. Mi spaventa la sofferenza fisica ma non la morte. La morte è un dolore di chi rimane. Io sono stata e sono una donna ricca di fortune, se muoio domani ho vissuto meglio e più a lungo di tanti, non potrei lagnarmi di niente. Ho fatto ciò che volevo, ho amato, ho avuto 2 figli meravigliosi, non mi viene in mente nulla di sbagliato. Quindi dopo aver pensato ciò e dopo aver avuto paura ho deciso che continuerò come ho sempre fatto, senza paura. Quando e se sarà il momento di affrontare altro ci penserò all'ora, è assurdo rovinarmi le giornate con pensieri neri sul futuro. Chissenefrega, ci penserò. A furia di pensarlo è diventato un automatismo. E ora penso ad organizzarmi qualche viaggio incastrandolo con i futuri controlli. Penso alla chemio e a quello che ho imparato dal dott catania, nn aspettando i sintomi ne ho avuto di meno che la prima volta. E quelli che ho avuto dopo li ho oltrepassati con uno stato d'animo assai differente. Del resto se sto a compiangermi non migliorano, anzi.
Più vado avanti in qsto percorso e più ho imparato ad accettare anche la mastectomia e la testa pelata. Sono cose che di superano, l'importante è vivere al massimo. Sempre. Ingoiare pastiglie di menefotto funziona davvero alla grande

Cristina
Cristina
Maria T
Mi è venuta voglia di torta di mele.......
Vorrei provare a prepararla con del pane raffermo (da noi si chiama torta di pane) ma in versione mele e noci !!!
Devo tornare a sperimentare ricettine

Ieri invece ho fatto uno strappo alla regola e per cena ho preparato il ragù di cinghiale

Cenetta (romantica) con tagliatelle e un bicchiere di buon vino rosso
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Bava:
Saretta cara come posso non capirti..l'anno prox faccio 40 anni e fino a poco tempo fa pensavo che sarei stata a metà vita ..ora invece ogni volta che leggo o sento di qualcuno morto di tumore calcolo quanti anni é vissuto con la malattia e se questi anni mi basterebbero per arrivare ai 18 di mia figlia.Vero è anche che sarei cmq potuta morire giovane una mattina sotto il filobus uscendo di corsa dopo aver urlato muoviti ai bambini come una pazza, ma era una probabilità, ora ho la certezza che a meno di scoperte eclatanti non morirò vecchia.Cronicizzare e vivere godendo dei periodi buoni è l'unica opzione che ho, non è quello che desideravo, ma mi ripeto è l'unica opzione e devo accettarlo.

Questo e' solo un suo, ovviamente comprensibile pregiudizio !
Quando ho iniziato a fare l'oncologo morivano in stragrande maggioranza le pazienti !
Ora me li ritrovo a rompermi gli zebedei quasi tutte !

Quando studiavo medicina gli infartuati, me lo ricordo bene, venivano tenuti a letto di forza per almeno 40 giorni di riposo assolutissimo, se si potesse dire.
Quindici anni dopo quando andavo ogni anno a fare la maratona di New York non solo c'erano squadroni di post-infartuati, ma interi battaglioni di trapiantati di cuore.
E non sempre era facile lasciare dietro nella competizione alcuni di loro.

Se la sua paura restasse immutata intanto la scienza sicuramente continua a far progressi e le dimostrerebbe che il tempo perso di vita frenato dalla paura sia stato solo uno spreco.

Va bene il il danno , ma anche la beffa ?
.

f.bellizzi
f.bellizziPsicologo
Saretta82:
Si sono incazzata nera, perché sono stata sempre molto sfigata nella vita. Seppure io mi impegni a fare bene va sempre tutto storto.
Lavorativamente uno schifo: ho dovuto rinunciare a due supplenze annuali e persino al corso di specializzazione al sostegno superato con tanta fatica perché iniziavo la chemio, mentre l'anno scorso che sono stata bene stavo a spasso. Mi ero ributtata sul lavoro a capofitto dopo una delusione datami dal quel merda del mio attuale marito che sarà pure rinsavito e superpentito visto che sono 4 anni che chiede perdono ma sembra che sbaglio sempre i momenti. Prima mi dedico alla famiglia e lui mi distrugge, poi riparto da me buttandomi a capofitto nel lavoro e ora questo.... avrò mai pace? Mi arrovello il cervello cercando di capire cosa io possa fare per evitare prox sciagure ma credo nulla perché in passato ho fatto il max e non ci sono riuscita. Cerco anche di auto convincermi che non devo lamentarmi perché non c'è mai fine al peggio.
Ma porca miseria avró diritto ad un po' di sana serenità e fortuna anche io?


ecco a Lei ed a Polda 1vi hanno risposto in tante RFS sulla rabbia e sul fatto che è naturale anche questa emozione e che hanno provato anche loro.
Tra le righe dovete anche leggere che vi hanno risposto RFS-Esperte, che cioè piano piano, lettera dopo lettera, parola dopo parola, hanno fatto la loro esperienza e sono dove sono oggi. Ma son partite anche loro da una fase simile alla Vostra.
Ci vuole pazienza anche qui.

Ora, Saretta82 scendo più nel personale, dato che di carne al fuoco ne ha messa tanta... ma proprio tanta...

Il minestrone è buono, ma poi si perdono i sapori delle singole verdurine, se abbiamo fatto il passato.



Se vuole risponde, se vuole ci pensa su senza rispondere, se vuole ci pensa su e risponde, se vuole va da uno psicologo tutto per sè! ;)
Insomma, scelga quello che va bene per Saretta82.
Certo, scegliere comporta il rischio che le cose vadano male o vadano bene.
E si sbaglia solo se c'è un protocollo stabilito e definito, ma non sempre la vita ci offre nella realtà protocolli e procedure standard, dato che tante incognite possono capitare [tra cui la fortuna\sfortuna che lo psicologo le risponda passo passo al Suo post! ].

Saretta82:
Si sono incazzata nera, perché sono stata sempre molto sfigata nella vita. Seppure io mi impegni a fare bene va sempre tutto storto.

Occhio che con questa frase alimenta l'impotenza appresa e da forza a quella cosa che chiama "sfiga".
Nel blog le è già capitata la frase "la vita è al 10% i fatti occasionali ed al 90% la nostra reazione ad essi?".
Se non l'aveva già trovata, ora l'ha trovata.

Saretta82:
sono incazzata nera [...]
Mi ero ributtata sul lavoro a capofitto dopo una delusione datami dal quel merda del mio attuale marito che sarà pure rinsavito e superpentito visto che sono 4 anni che chiede perdono ma sembra che sbaglio sempre i momenti. Prima mi dedico alla famiglia e lui mi distrugge,

E qui mette tanta di quella roba nel calderone della rabbia che diventa difficile capire ogni elemento con che quota contribuisce a quella incazzatura nera di cui sopra: come passiamo dal nero alle 50 sfumature?

Saretta82:
avrò mai pace? Mi arrovello il cervello cercando di capire cosa io possa fare per evitare prox sciagure ma credo nulla perché in passato ho fatto il max e non ci sono riuscita.

Sbagliato... e qui mi perdoni se vado giù pesante.

Le prossime sciagure non le può evitare. E le prossime sciagure saranno ancora più pesanti fintanto che non risolve i nodi precedenti.
Ha presente le catenine attorcigliate ed aggrovigliate che sembrano impossibile da sciogliere? Nodi su nodi che si ammassano. O forbice o un nodo alla volta! ;)

Vuole la pace? Risolva il pregresso. Il futuro è incerto e si vedrà man mano.

Avrà pace? Intanto son 4 anni che vive nella rabbia col marito? A che pro? Vendetta? Va bene, glielo scrive un vendicativo! Ma bisogna colpire ed avere un bel piano per vendicarsi. E sentirsi soddisfatti.
E' soddisfatta di questi 4 anni di vendetta? Se si bene, se no, allora si sta rovinando per nulla e deve trovare una vendetta più soddisfacente! ;)

Qui però è Saretta82 che deve decidere!

Daltronde anche il tumore l'ha sradicato, no?

Saretta82:
Cerco anche di auto convincermi che non devo lamentarmi perché non c'è mai fine al peggio.

Lamentarsi va bene se qualcuno ascolta il suo lamento e l'aiuta.
Va bene il bambino che si lamenta sapendo che un adulto l'aiuta.
Va bene lamentarsi da adulti per fare il punto della situazione e, di nuovo se un adulto ti aiuta [vedi tumore: mi lamento e oncologo e chirurgo aiutano], oppure se ti stai lamentando con te stesso per poi agire e risolvere il risolvibile.

Lamentarsi per lamentarsi serve a poco: è cosa eccellente se serve a fare di meglio, in prima persona [...ma prima deve togliersi quell'aura d'impotenza appresa].

Saretta82:
Ma porca miseria avró diritto ad un po' di sana serenità e fortuna anche io?

Si!!! Non appena scoprirà che le mani che l'aiuteranno a costruire la serenità e la fortuna sono quelle in fondo al proprio braccio! ;)
Giorgia 72
Giorgia 72

La vita va vissuta , ci proverò, anche se non è facile

MariaT
MariaT
Cristina :
Mi è venuta voglia di torta di mele.......
Vorrei provare a prepararla con del pane raffermo (da noi si chiama torta di pane) ma in versione mele e noci !!!

Slurppppp e una spolverata di cannella?? Siii

Cristina :
Cenetta (romantica) con tagliatelle e un bicchiere di buon vino rosso

Hai fatto benissimo issino issimo.
Lucy46
Lucy46
Saretta82
Butta i fardelli che hai, viaggia con il bagaglio a mano leggero. Non guardare indietro non ne vale la pena, quel che fatto è fatto. Pensa che il corso di specializzazione lo potrai frequentare la prossima primavera senza svolgere di nuovo le prove, da decreto dovranno esserci tre tfa sostegno. Non capisco perché hai rifiutato due supplenze?
- Modificato da Lucy46

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