Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Buongiorno,
mi chiamo Silvia ho 59 anni e sono stata invitata dal dr. Catania a raccontare la mia storia per un particolare che lui ritiene molto interessante e che a me ha provocato solo ansie infinite.
Nel 1990 a seguito di una visita nel suo studio con il Prof. Umberto Veronesi sono stata indirizzata al Prof. Catania per un intervento di quadrantectomia e svuotamento del cavo ascellare a causa delle lunghe attese nel suo Istituto dei Tumori (l'Ieo è stato inaugurata nel 1994).
Tutto è andato bene ed ero felicissima per l'esito anche dello svuotamento ascellare, che allora si faceva a tutte, e che aveva registrato 39 linfonodi negativi (tutti).
Niente chemioterapia e solo ormonoterapia e naturalmente radioterapia.
Qui la sorpresa ! Il radioterapista si rifiutò di farmi la radioterapia perchè affetta da una grave malattia del collagene (sclerodermia) in fase attiva,
una controindicazione relativa al trattamento radiante a causa della scarsa tolleranza all'irradiazione stessa e per l'amplificazione delle tossicità segnalate in queste pazienti. Se in fase attiva, rappresenta una controindicazione assoluta e la mia in quel momento era in fase acuta.
Il radioterapista mi consiglia una mastectomia senza indugio.
Disperata , avevo 30 anni, mi precipito dal dr. Catania, che essendo stata indirizzata a lui dal Prof. Veronesi , si premurò di chiamarlo immediatamente al telefono in mia presenza.
Ricordo quella telefonata come un incubo : era evidente che non fosse facile decidere cosa fare .
Mi si era gelato il sangue a sentire il Prof. Catania che diceva al Prof. Veronesi " in altre parole sarebbe la prima paziente che fa la quadrantectomia non seguita dalla radioterapia".
Alla fine decisero di non fare alcuna terapia adiuvante oltre alla ormonoterapia.
Avrei dovuto essere felice per quella decisione, ma in realtà quella mia situazione "sperimentale " l'ho pagata per almeno una decina di anni perchè ai controlli oncologi e radiologi, mi trattavano come se fossero stupiti che io non avessi ancora contratto un secondo tumore nella mammella non irradiata.
Ed io ho vissuto quei dieci anni come una "sana precaria" in attesa di prepararmi al peggio.
Ho iniziato allora a seguire i corsi del Prof. Catania e alla fine di ogni corso mi fermavo, come facevano tutte, a chiacchierare con lui.
Ma mentre tutti gli altri medici ai controlli mi colpevolizzavano come se avessi scelto io di non fare la mastectomia, mi stupivo moltissimo che invece il Prof. Catania mi trattasse addirittura come se io il cancro non l'avessi mai avuto.
Mi stupivo moltissimo che mentre tutti gli oncologi e radiologi guardavano me come responsabile di quello che non era stato fatto , il Pr. Catania se non neparlavo io non aveva fatto mai alcun commento sulla mancata irradiazione della mammella.
Quasi come se la radioterapia fosse da considerare un di più e non una cosa necessaria.
E uscendo dalla sede di via Livigno a Milano dove si tenevano i corsi ero costretta a dirmi " Valli a capire questi medici...ma se non è preoccupato LUI - se no me l'avrebbe detto- perchè dovrei essere preoccupata io ?""
E così sono trascorsi 29 anni senza più notizie del tonto ottuso e non mi chiedo neanche più se tornerà.
Un abbraccio a tutte
Silvia
Un abbraccio a tutte
Che bella storia Silvia, grazie per avercela raccontata.
sana precaria è un'espressione calzante
Tesoro...leggo della zia
Un forte abbraccio!! Brutto momento per la Vostra famiglia...
Dany
Oggi ho fatto un book fotografico con tiranti e divaricatori infilati in bocca e specchi ...chissà come sono venuta bene
Poi impronte...impronte...bleah!
Venerdì si comincia il lavoro vero e proprio . ..passerà
Grazie
Un abbraccio a tutte
Silvia
Grazie Silvia da parte nostra.
Grazie Dott Catania
sana precaria è un'espressione calzante
Proprio così mi sono sentita per almeno un decennio e tale sarei rimasta (sana precaria o sana a tempo indeterminato) se non avessi incontrato il Prof. Catania che invece mi trattava come se il cancro non l'avessi mai avuto.
E devo dire che le prime volte questo atteggiamento mi inquietava perchè mi faceva venire il dubbio che sottostimasse il mio sottotrattamento.
Non saprò mai la verità, ma di certo dopo 29 anni possiamo dire........................
che
AVEVA RAGIONE LUI ??????
E devo dire che le prime volte questo atteggiamento mi inquietava perchè mi faceva venire il dubbio che sottostimasse il mio sottotrattamento.
Non saprò mai la verità, ma di certo dopo 29 anni possiamo dire........................
che
AVEVA RAGIONE LUI ??????
Siii!!! Lo puoi anche urlare!
Avresti dovuto farti un selfie o cedere il tuo cellulare all'assistente di poltrona e farti scattare una foto.
Ma sono certa che con i divaricatori e la linguetta biricchina sei venuta benissimo
So che ogni storia è a sé, ma questo mi atterrisce
Bava mi vesto e ti pisto.... di baci
Silvia
Dovresti saperlo che il Dottore ha sempre ragione! Quindi sei la prima paziente che non ha fatto radio dopo quadrantectomia!ci credo fossi preoccupata ma evidentemente siamo varianza e sono felice tu abbia risolto ugualmente!Ciaone al tonto!
Grazie di averci raccontato la Tua storia così speciale
Grazie per aver condiviso la tua bellissima storia!!
Certo che atterrisce....e quindi non immedesimarsi! Tu cambierai il finale della Tua storia perchè sei un'altra persona
Benvenuta!