Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Ciao Daniela ti confesso che i dubbi che hai tu un po' sono gli stessi che ho pure io. La gente ti guarda, pensa che ti sei operata hai fatto chemio e radio e tutto finisce lì. Nessuno veramente sa, se Non chi ci è passata direttamente o magari è di grande ampiezza di vedute, quale coacervo di sentimenti contraddittori, ansie e paure ci portiamo dietro, un bagaglio invisibile che ci portiamo dietro. Poi i rapporti col prossimo si sintetizzano in un "ti vedo proprio bene" e noi con un sorriso di circostanza assecondiamo l' ennesima pacca sulla spalla che ci viene data spesso solo per formalità (fatte comunque Salve le espressioni di vera solidarietà che comunque ci sono). Tutto questo per dire che con una diagnosi di tumore al seno e per di più infiltrante ci incamminiamo lungo un sentiero impervio di cui non conosciamo i tratti più o meno accidentati che siamo comunque chiamate a percorrere. Spesso mi viene in mente Luigia con le sue riflessioni di saggezza maturate su un costante lavoro che sta facendo di educare la mente, nutrirla di pensieri positivi. Sto apprendendo molto da lei, pur con risultati per ora piuttosto scadenti, perché tendo ad essere un po' ipocondriaca affogando spesso nel marasma dei miei dubbi e del poco sprint che poi mi ritrovo. Ed è un male perché così poi ci si allena a pensare in negativo invece che in positivo. Mi viene in mente un immagine: mi imnagino che un po' infangata, a mo' di naufraga quasi, sto uscendo da un torrente un fiume agitato, e la riva è lì, è vicino a me e posso salire sulla riva. Io mi vedo così. Del resto in che altro modo potersi vedere? Alla fine ci sarà sempre un istinto innato che ci porterà a mettere in atto comportamenti mirati a vivere, sempre e comunque. Dobbiamo però allenarci a farlo, ed è quello che fa Luigia, ad esempio e che spero di riuscire a fare anche io, proprio per evitare di abbatterci se il sentiero dovesse farsi più accidentato. Cerca di non pensare alle metastasi. Come dato di fatto è un'eventualità che può verificarsi ma anche non verificarsi. E chi ci dice che magari presi dall angoscia per questi pensieri maturiamo uno stress cronico che alla lunga ci fa male e magari ci viene un infarto o un ischemia? Nel secondo episodio di fibrillazione atriale che ebbi ad esempio mi misi a pensare "qua magari non mi uccide il tumore ma mi uccide il cuore". Un esempio banale per dire che non possiamo prevedere nulla. E allora a che serve affliggerci per cose che non sappiamo se si verificano o meno. Abbiamo già dato, abbiamo già sofferto. Ora è la vita che è in debito con noi. Alleniamo noi stesse e la nostra mente a credere e sperare che questa vita abbia ancora tanto da offrirci. Nostro compito è saperlo cogliere. Ti abbraccio Daniela. Un bacione.
Patty
Patty...quanto tempo fa ti sei operata...??Io a ottobre devo fare i controlli...e ho il panico...il mio fegato sta bene??È tutto il resto...mi rodo il fegato prima di tutto...xche dicono sempre che le metastasi al fegato sono mortali...ma mi sento troppo infangata...
sarebbe meglio morire
mi sforzo di vivere
Anche scappando non riuscirai a risolvere queste domande che ti poni perché la paura genera questi pensieri distruttivi he non fanno assolutamente bene. Le paure non si aggirano bisogna attraversale per riuscire a vedere la famosa luce in fondo al tunnel
È un lavoro, si difficile, ma soltanto affrontandole riuscirai a dare un senso alla tua nuova vita, non più sforzandoti di viverla, ma apprezzandone giorno dopo giorno i progressi che farai sia mentali che fisici
Quando il tempo riuscirà a farti sentire più forte affronterai il tutto con una consapevolezza diversa, non certo dimenticando la malattia perché nessuna di noi è mai riuscita a farlo, ma assumerà un aspetto che tu riuscirai a gestire e anziché pensare "sarebbe meglio morire" penserai "una nuova giornata da vivere appieno per me è la mia famiglia" e non dirai mai più che ti stai sforzando di vivere perché la vita è speranza e tu potrai godere di tante albe e tanti tramonti in pace con te stessa
Attraversa la paura non aggirarla
Didi
Tranquilla Daniela non andare nel panico. Io quando facevo chemioterapia conobbi una signora che stava lì a fare chemio per delle micrometastasi al fegato da carcinoma mammario avuto quattro anni prima. Apparentemente stava bene. Chiaramente si devono vedere tante cose l'aggressività del tumore l' indice di proliferazione. Comunque questa signora affrontava la cosa piuttosto serenamente. Certo quel che più conta è la tempestività. Non avere paura dei controlli. Io comunque mi sono operata quasi due anni fa a ottobre fanno due anni. Tumore g3 5 linfonodi in metastasi quindi figurati il cervello in fumo per un anno intero per via di questi lindonodi in più sempre col pensiero di mia cognata che se ne era andata dopo la mia operazione dalla sera alla mattina. Nel sonno. Ho ancora forte il pensiero di lei e a volte mi sento una sopravvissuta perché io ci sono ancora. Per dirti quanti pensieri ci facciamo in testa che condizionano i nostri vissuti ciò che pensiamo e facciamo. Comunque non pensare alle metastasi al fegato ti fai solo del male e poi bisognerà raccoglierti col cucchiaino perché il cervello se ne è andato in fumo. Una signora che fa la psicotetapia di gruppo con me al pascale (melanoma dopo molti anni che aveva avuto tumore alla tiroide) sai che cosa dice in prossimità dei controlli che fa? Ovviamente è ansiosa ma dice sempre "qualsiasi cosa tengo già schierati i missili 3d di terza generazione!" Di una simpatia infinita. Stai serena Daniela. Lo so è una rottura di scatole tutto avere il pensiero i dubbi fare i controlli e l' ansia che sale. Ma dobbiamo convivere con queste cose. Non ti amareggiare che alla fine l' umore negativo è anch'esso deleterio. Un bacione.
Patty
Anto giallo dorato che bello rileggerti dopo tanto. Non stare piu' cosi' a lungo senza farti sentire. A TUTTA VITA!
Lori bello riaverti non piu' sonnecvhiante ma bella pimpante.
Grazie Veronica, Elisa e Laura ( che mi ha subito scritto mess su cell conoscendo mie problemi di connessione) E' bello far tornare il sereno quando dubbi e paure si insinuano nella testa!
@ dott. Salvo ma io non sono gia' unCASE REPORT? Unica e irripetibile( speriamo)!
@ Daniela ...ho cercato tanto tempo questa parola: GUARITA! Poi mi sono detta " ma chissenefrega! L'importante e' stare bene! " e quasi x incanto questa parola non mi assilla piu'.
Bella la tua considerazione dell' uomo sulla Luna e la gente muore di cancro. Credo che soa anche perche' non si investe sufficientemente nella RICERCA per questo la ricerca ha bosogno anche di noi. Io sono testimonial AIRC e poi... Penso alle ultime parole lasciate dal prof. Veronesi in un bellissimo video dove dice che gli sarebbe piaciuto vedere il tempo on cui il cancro sara' sconfitto e con fiducia e speranza conclude ARRIVERA'!
Francesca
1) Il "senologo" Mi fa sorridere il termine perche' per occuparsi di senologia non occorre alcuna specializzazione. iNFATTI NON ESISTE LA SPECIALIZZAZIONE IN SENOLOGIA. iO AD ESEMPIO MI PRESENTO COME CHIRURGO ONCOLOGO, mai come senologo. Umberto Veronesi era un chirurgo oncologo, non un senologo. Anche la mia parrucchiera, essendo inesistente la specializzazione si potrebbe definire senologa.
Quel senologo....dovrebbe cambiare mestiere :
a) perche' non esiste malattia con garanzia di guarigione al 100% : si muore di appendicite, pancreatite , pleurite , Ada Burrone e' morta di polmonite dopo 45 anni dall'esperienza di un cancro aggressivo.
Si muore sulle strisce pedonali, si muore in macchina, in bicicletta, di terremoto......
b) E ammesso e non concesso che il cancro possa riservare la sorpresa di una o piu' metastasi la letteratura e' piena di guarigioni della malattia non solo in fase metastatica , ma persino in fase terminale . e non si tratta di miracoli.
c) Quel senologo non solo dovrebbe cambiare mestiere ( e non mi importa di sapere di chi stiamo parlando) perche' in fatto di comunicazione abbiamo a che fare con un individuo AUTISTICO, cioe' con un circuito empatico a livello 0, ma perche' .............
NON STUDIA ed evidentemente HA sempre poco studiato.
Basterebbe sbattergli in faccia la letteratura che io ho allegato in bibliografia in occasione dell'articolo che mi aveva ispirato la nostra "metastatica" LORI
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/terapia_speranza_determinazione.htm
Lo legga attentamente, rifletta a lungo, poi lo rilegga e lo studi bene, poi lo stampi e lo regali al suo senologo con il mio invito personale (faccia pure il mio nome) di cambiare mestiere.
....ma quando ci vuole...ci vuole !
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10193022
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1025476
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10992730
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11824888
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12203070
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12745644
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15246199
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16292100
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2546879
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7544955
ecc ecc
....che si potesse mettere in discussione il ruolo di
Ciao a tutti.
Un particolare ringraziamento va al Dott. Catania per il suo lavoro anche nella ricerca degli alloggi per il convegno : insuperabile.
Grazie anche a Lella e a Elisa
Un abbraccio a tutti.
Vera (Basilicata)
Eccomi, ho letto le 37 pagine .....ma quanto scrivete !
Ci tenevo a dirvi che mi sono immersa nei vostri problemi, nelle vostre paure con animo da prima preoccupato per questi tempi di attesa e di vergognosa burocrazia, di medici incompetenti e faciloni poi ho sentito tanta confortante condivisione, tante risposte in aiuto e........."tanto lavoro " da parte del dott. Catania che non smette mai di prodigarsi verso tutte e ho ritrovato il nostro blog. Non potrei trovare altro modo di confortare Milena, Giulia, Monica e Daniela Sicilia se non con le parole che Patty, Didi, Francesca, Veronica, Luigia sempre presenti.
Vorrei solo aggiungere qualcosa per Daniela Sicilia che mi ricorda i miei momenti di crisi per la scoperta delle metastasi. Innanzi tutto Daniela non pensare che possa succedere a te anche questo, levati dalla testa questi pensieri negativi che ti fanno solo che male....nessuno sa quale destino ci aspetta, ne sei convinta anche tu e rincorrere pensieri negativi non ti permette di goderti momenti belli e positivi che sono la vita, quella che ti sei guadagnata dopo la sofferenza con il tuo coraggio. Poi ti voglio raccontare che questa vecchietta che ti scrive è stata operata 21 anni fa e da cinque anni vive con le metastasi alla colonna vertebrale in modo normale, ovviamente mi sto curando e non posso smettere perché il cancro è sempre lì (dicono) ma io sto bene e intendo vivere ancora a lungo. Ti faccio fare i conti : avevo 57 anni quando mi sono ammalata e sono ancora qui a godermi la vita e a tenermela ben stretta intenzionata a non lasciarmela scappare. Ti confesso che ho molta fiducia nelle cure che ho e coltivo la speranza che un domani si possa anche guarire dalle metastasi, per ora come avrai sentito Rosa e Luigia siamo riuscite a convivere con il cancro in modo normale o quasi, ognuna trovando dentro di sé un modo per farlo. Io non ti volevo assolutamente dare lezioni perché so quanta sofferenza e paura si ha in questi momenti, però vorrei che tu pensassi di più a te stessa e cercassi di vivere ogni giorno per quello che è, un giorno di vita bellissima che ti sei guadagnata e che meriti. Sfogati con noi quando sei triste e raccontaci cose belle quando sorridi. Un abbraccione
Antogiallodorato felice di rileggerti, ci sei mancata e speriamo proprio che tu rimanga qui a raccontarci cosa succede (se vorrai). Per ora un benritornata !
Onde sei nei nostri pensieri, un affettuoso abbraccio e accarezza per noi il pancino (pancione) dove dorme Alessandro.
A tutte un caro saluto e ....buonanotte
Ciao Lori buongiorno, felice di rileggerti. Il tuo post con le rassicurazioni a Daniela mi ha commosso, ha rassicurato anche me. Hai la capacità di esprimere sempre tutto con molta serenità e attenta alle mille sfumature che colorano emozioni, sensazioni, paure. Grazie per il tuo contributo ed incoraggiamento. Ci fa davvero bene. Ciao.
Patty
Help! Un piccolo aiuto che esula un po' dalle cose di cui di solito parliamo ma poiché ha a che fare con la paura.....condivido con voi questa cosa. Giovedì dovrò fare la prova da sforzo, quella cosa che ti fanno camminare sempre più veloce su un tapis roulant che si muove pure lui. Il medico di base me lo ha prescritto a seguito della fibrillazione atriale del mede scorsi e in più sono ipertesa da tanti anni. Io però ho paura che facendo questa cosa mi posso sentire male o mi si può scatenare un' aritmia. Ovviamente dirò questa cosa anche al medico che farà questo esame, fermo restando che sul tapis roulant ci dovrò salire. Qualcuna di voi ha fatto questo esame. Come ci si sente? Dopo poi mi mettono l' holter cardiaco delle 24 ore. Grazie a tutte. Buona giornata.
Patty
Patty
Durante la prova da sforzo sei monitorata continuamente perché se la pressione sale molto viene interrotto e di solito oltre al tecnico c'è anche il Medico
È un esame tranquillo
Ciao
Didi
Patty, è una passeggiata........ sul tapis roulant. Diciamo che è un vero esame ma come dice Didi sei controllata ed è fatta da un medico. Io ovviamente data l'età ( sic ) lo faccio a periodi insieme all' holter e ti posso assicurare che puoi stare tranquilla, hai fatto di molto peggio. Ciao
Lori
RFS e Dottori, buongiorno!
Sono tornata da poco dalle vacanze, partita il giorno dopo l'ULTIMA CHEMIO!!!
Mi sono presa 20 giorni per me e la mia famiglia, e non ho voluto leggere nulla, perchè avevo bisogno di una pausa mentale dalle parole triplo negativo, istologico, metastasi... Però ora ci sono e torno a viaggiare con voi. Prometto di leggere gli arretrati appena possibile.
Spero stiate tutti bene
Vi abbraccio una ad una!
Rossella(lombardia)