Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Cara Daniela, ho letto di quello che hai letto, dal parruchiere, sul fatto del tumore al seno. Io però vedrei la cosa in un'ottica lambita più dalla razionalità che dall'emotività. E chi può comprenderti più di me o altre persone come noi che pure si sono trovate con una diagnosi di carcinoma duttale infiltrante. Io ho passato mesi impietrita nella paura e ben comprendo il tuo sconforto nel leggere l'articolo sul tumore al seno. Già solo leggere di tumore al seno a pochi mesi dall'intervento getta nello sconforto più totale. L'ho provato anche io, so quello che si muove e si sommuove dentro. Nell'anima. Però proviamo a isolare un pò il tutto. In primo luogo tu hai letto questa cosa su una rivista che non ha l'autorevolezza della letteratura scientifica in fatto di salute e quindi anche di tumori. Le informazioni che vi troviamo possono sicuramente corrispondere al vero. Ma non sappiamo come e in che misura. Inoltre spesso il taglio giornalistico è di tipo divulgativo su temi che possano far presa sui potenziali lettori e quindi le informazioni che arrivano a noi sono un pò preconfezionate ad hoc. Si fa leva sui nostri sentimenti di paura ed apprensione circa certi temi e l'articolo viene costruito con la finalità che abbia un impatto emotivo su chi legge. Bisogna in primis quindi, per chi scrive, assicurarsi che ci sia un pubblico che lo legge. Tutto questo indipendentemente dal fatto che chi scrive sia più o meno titolato a farlo sotto il profilo delle competenze conoscitive circa ciò che scrive. Fatta questa premessa e quindi operando una sorta di sospensione del giudizio circa ciò che si è letto, proprio per non arrivare a conclusioni affrettate, sarebbe opportuno analizzare il tutto anche sulla base di quello che noi sappiamo sull'argomento e riunire così come in un puzzle tutti gli aspetti che sostanziano l'argomento stesso. Ora non so come era impostato l'articolo ma se mettiamo insieme il tumore in situ, o anche tumori benigni come il fibroadenoma, o formazioni cistiche e poi il carcinoma lobulare e il duttale infiltrante, non se ne esce più. Comunque pur volendo concentrarci sul carcinoma duttale infiltrante è chiaro che è grave già solo rispetto al carcinoma in situ. Ma esistono altre forme pure gravi come il carcinoma infiammatorio. Poi ogni caso è a sè, non si può generalizzare, puoi avere un carcinoma duttale infiltrante con basso indice di proliferazione e questo ti migliora la prognosi, ad esempio. Prendi comunque col contagocce queste cose che sto scrivendo, che sono quelle che io so da profana, da "non addetta ai lavori", poi sicuramente il dott. Catania ti darà autorevoli delucidazioni in merito.Per quanto riguarda la progressione della malattia nei linfonodi francamente neanche io so se prima di andare in circolo nel resto del corpo le cellule tumorali devono passare prima per tutti i linfonodi. Cioè nemmeno io ho chiaro il fatto se ci sia una progressione della malattia prima a livello linfonodale e poi superate tutte le barriere dei linfonodi le cellule tumorali vanno negli altri organi. Forse sì, forse no, forse può essere tutte e due le cose insieme. Però quello che penso io, Daniela, a che serve macerarsi immerse in pensieri catastrofici che non ci fanno bene? Dopo aver letto poi queste notizie su una rivista rispettabilisima, ma che certamente non è letteratura scientifica in materia. A che serve? Ora dobbiamo pensare solo a curarci, c'è chi farà cure più aggressive, chi meno, ma dobbiamo trovare la naturale serenità per poterlo fare. Te lo dico perchè anche io per mesi e mesi mi sono macerata nel mio carcinoma duttale infiltrante con annessi 5 linfonodi metastatici. Sicuramente è un percorso che stai facendo anche tu, di dolore, di sofferenza, che peraltro taglia in lungo e in largo l'autostrada dei propri progetti, che uno vede minati, compromessi. Non lo permettere mai e coltiva sempre i tuoi sogni. Sono sicura che arriverai ad una nuova consapevolezza che forse ti farà vedere il tutto in modo meno traumatico e più salutare, anche per poterti curare in serenità. Ti abbraccio.
Patty
Ciao Giulia, un grande abbraccio, un abbraccione. Dormi serena. Andrà tutto ok. Domani penseremo tutte a te e sarai libera finalmente dal brutto intruso. Un solo grido, un solo coro ASTACCATOFANCULO. Tranquilla.
Patty
Ciao Milena, benvenuta, qui sarai a casa, certa di poter esprimere sempre dubbi, perplessità, stati d'animo tristi ma anche felici, noi siamo qui ad ascoltarti e supportarti. La fase dell'attesa è estenuante. Prova a pensare a mille altre cose. So bene che è difficile perchè giri e ti rigiri e il pensiero va sempre lì. Però almeno provaci. Non sei sola. Un abbraccio.
Patty
tutte
@Giulia un grande abbraccio per domani
Dott.Catania questo è il referto del radiologo
A livello della nodularita apprezzabile nella parte inferiore del cavo ascellare si evidenzia un area iperecogena non ben definibile in tutti i suoi contorni del diametro di 13mm localizzata nel tessuto adiposo sottocutaneo (fibrolipoma?area nodulare infiammatoria?)
Non linfoadenopatie dimensionalmente significative.
Ho fatto eco il 19 luglio e la nodularità non era così spiccata poi io ci sono andata in torno ed è uscito un nodulino piu palpabile
Sono sicura che è spuntato da poco perché lavandomi l ascella prima non lo sentivo
È possibile che abbia fatto ingrossare un po la zona tanto da essere più palpabile?
La dottoressa me la fa togliere oggi mi vede il chirurgo
Spero non sia niente di maligno
Comunque non è un linfonodo mi ha detto il radiologo
In bocca al lupo Giulia!
Rossella(lombardia)
Dott.Catania per piacere può darmi il suo parere? Non so neanche se si può togliere in ambito ambulatoriale....mi ha spiegato che è probabilmente la mia conformazione ma sono sicurissima che lavandomi se l avessi sempre avuta me ne sarei accorta
Spero che si sia ingrossata la zona per il mio insistente toccare quel punto
Stasera dopo la visita dal chirurgo la aggiorno..
Domani il chirurgo in anestesia locale mi opera per togliere questo nodulo nonostante ecografia non abbia chiarito cosa sia me lo fa togliere e analizzare secondo lui potrebbe essere un linfonodo reattivo o lipoma ma vista la rapida crescita pensa più alla prima ipotesi che poi sarebbe quella della mia oncologa
Poi non so perché il radiologo facendomi eco non abbia visto un linfonodo....il chirurgo mi aveva proposto di aspettare settembre con una terapia antinfiammatoria e poi vedere ma con la mia paura a mille ha trovato spazio domani
Mi auguro che finisca in fretta e per il meglio
ASF Giulia! FORZA!!!
Francesca
Ciao didi contenta di aver trovato una devota di Santa Rita come me...❤ci sono andata spesso a Cascia ormai l anno prossimo spero di ritornarci...mi sono sposata il 22 maggio...x farti capire un abbraccio
dott Catania..io ho scritto un trattato e lei mi dice solo Balle??cmq al convegno le daro un grosso abbraccio se lo merita...dimenticavo biglietto fatto...