Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Nel frattempo la mia "amica" continuava:"anche mia zia ... Senza chemio, ora ha la metastasi... Una volta che ci si ammala non si guarisce più... La terapia ormonale non sempre funziona..."
lucy
Vacca troia, meno male che esistono le long survivor... Tu bravissima
Io in realtà qsta cosa del tunnel ormai lho modificata. Sento di intraprendere una salita, come una delle tante, che prevederà discesa. E poi la vita è bella così, con i suoi imprevisti e le sue probabilità, per giocare un po' a monopoli. Non sono sfiduciata, sapevo che ci sarebbero stati momenti faticosi come quelli di arcobaleno e di tante altre. momenti più che difficili anche. La cosa che fatico ad accettare è l'invasivita' di questa malattia nel quotidiano. Perché si, anche se non te ne fai emotivamente una tragedia ogni giorno c'e' una menata pratica con cui devi convivere. E il dottore, e la ricetta, e le medicine e.. Io non ho nessuna intenzione di abituarmici a questa cosa. O il giorno che mi ci abituo non avrò la spinta emotiva per uscirne. Se c'e' un sentimento che non sopporto è la rassegnazione.
Scusate, non volevo ammorbarvi con qsti pensieri inutili, chi non è stufo???
Ciao P@ola, è normale avere questi pensieri... Però ti posso dire che ho incontrato una signora che è 15 anni che combatte e fa chemio, ma mi ha sorriso e mi ha detto: finché sono ancora qui, va bene tutto! Il periodo di cure e controlli è stressante però vedrai che riuscirai a ritagliare dei momenti per una mini vacanza, molte di noi sono riuscite a fare delle piccole "scappatelle" anche tra una terapia e l'altra! Certo ti viene l'ansia a prenotare un viaggio a lungo termine...ma sai che ti dico? Facciamolo! Se ci investe una macchina, se ci ammaliamo, se viene la febbre ai nostri figli sono tutte cose che non possiamo prevedere ma che potrebbero succedere e annullare i nostri impegni! Pensa che il cancro sia lo stesso, non possiamo prevederlo ma possiamo tenerlo a bada e farlo fuori con le terapie mirate!
Credo di essermi espressa male. Mi d
Mi dispiace se non è arrivato quello che volevo dire, non ho dubbi che anche tu abbia la tua sofferenza, che sia d'estate o d'inverno, come tutti noi comuni esseri umani, chi per un problema chi per un altro. Anzi, ribadisco, mi dispiace davvero di non essere riuscita a farmi capire. Solo mi sembrava un tantino superficiale definire un tunnel un problema di salute... Però è solo un mio pensiero.
Ognuno può interpretare la vita come vuole, io ne ho visto abbastanza per sapere che non sono tutte rose e fiori...
È lo stesso sconforto che provo anche io.
No, rassegnarci mai, ma accettare si. E non è meno doloroso, anzi forse di più. Io sono nel mezzo del guado, mentre sposo le parole bellissime di maddy ho ancora dei momenti di rabbia, ma mi dò tempo, mi sto ricostruendo, se avrò tempo ne verrà fuori qualcosa di bellissimo. Già lo è, per tutto quello che ho affrontato,al 90% col sorriso. Quel 10% lo condividiamo qua, sempre. Capito arcobaleno? Questo non è un blog per parlare solo dei momenti belli....
Di nuovo salve a tutti...e ancora grazie al dottor Catania per la risposta...la scintigrafia nella zona bacino dice iperaccumulo del radiocomposto di dubbio significato patologico...cosa potrebbe significare?grazie
Saluti!
Pepeli che succede?
Niente di che,niente di nuovo.
Prima stavo anche bene...
Ti capisco benissimo, questa pesantezza la provo anche io...
E' banalmente ingiusto essere costrette a spendere tempo della nostra vita in questo modo...
Però penso che questa è comunque la realtà della mia vita attuale, non posso aspettare di essere guarita per vivere una vita degna di essere vissuta. Non credo di essere rassegnata, mi definisco realista, cerco di vivere al meglio quello che ho davanti, nel bene e nel male, e contemporaneamente di sfruttare a pieno tutti gli spazi di libertà che posso trovare!
è il vivere il presente
Quando si incontrano queste patologie impegnative ci troviamo di fronte
1 alla paura che ci fa la patologia in sè,
2 alla paura di soffrire e di aver paura
3 e infine la difficoltà di dover riorientare, reimpostare tutta la nostra vita in maniera diversa
E pure 'ultima cosa per me è stato un grosso scoglio... lasciare il lavoro, gestire le relazioni con i cari e le altre persone alla luce di ciò che mi stava accadendo.... ci si sente depredate delle nostre zone confortevoli, ma nessuno dice che non ci si possa ricostruire un percorso di vita che ci faccia stare bene con noi stesse
Prima di cosa?
E' vero Paola io non posso capire, e non mi posso arrogare questo diritto, la mia esperienza è diversa ..., anche se non piacevole
Ed esattamente tre anni fa, in un'estate calda e bellissima, mia madre veniva ricoverata per il suo linfoma cerebrale, lei che amava l'estate più di ogni altra stagione. Siamo stati rinchiusi in ospedale fino al venti settembre, sbattuti lì dentro con lo sguardo perso, seduti nei corridoi ad aspettare l'orario di visita, litigando con le infermiere acide e rincorrendo i dottori stronzi, mangiando poco e dormendo ancor meno, mentre mamma cominciava a spegnersi e io a perdere chili su chili e a guadagnare rughe e sconforto.
Mi rivolgo anche a P@ola e a tutti gli altri che in questo periodo stanno in pigiama e non in spiaggia, sottoposti a cure o in ansia per i propri cari: l'ospedale è orribile, ed è una vera ingiustizia. E io sono solidale con voi.
Ma voi, a differenza di mia mamma, avrete tante altre estati, perché per lei non c'era speranza mentre voi avete tantissime armi per averne. Vi abbraccio tutti quanti!