Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Il suo rimando ai (falsi) allarmi, dottor Catania, calza a pennello anche con la mia ansia... e giusto per aiutarmi a disinnescarla, questa bomba, definitivamente... mi dica sinceramente, ma della IPERPLASIA ATIPICA e di questa ADENOSI MICROGHIANDOLARE, quanto devo aver paura? Perchè, di queste due cose, non mi ha dato una risposta? Nella mia mente contorta è un omissis che mi mette molto in agitazione... la prego dottore, mi aiuti a chiudere questa parentesi...
... sono contenta che lei mi abbia invitata in questo forum... sarò felice di condividere con voi anche altre esperienze, soprattutto altro... virtualmente sono molto vicina a tutti/e voi, ho letto qualcosa nei post passati e vi trovo persone straordinarie!
PS. Dottore Catania, ma lei in Sicilia non esercita? Neanche sporadicamente? Virtuale è buono, live è meglio... sarei già dietro la porta del suo studio... con dei cannoli
dimenticavo di firmarmi... Marina (sicula)
Dott.Catania aiuto mi sono incasinata allora riassumendo il fibroadenoma mi ha già detto che era benigno quindi l'iperplasia lobulare trovata non indica nulla di preoccupante per il futuro?no perchè l'argomento novità di Marina delle percentuali di sviluppare tumori mi ha fatto pensare di farne parte
che poi io ne faccio parte vista la familiarità ma questo sarebbe una situazione in più da tenere sotto controllo Dott.Catania mi faccia chiarezza per piacere
monica.
Marina (siciliana)
infatti il dr. Catania ci ha tutte invitate qui non per curare il cancro, ma PER CURARE (testuali parole) la "seconda e più grave, perchè meno curabile, malattia : la PAURA DEL CANCRO."
Chiedo scusa non mi ero firmata : sono Elena (Lombardia)
Ho replicato a Marina di getto, mentre mi apprestavo a scrivere su LUIGIA, che con il suo bell'esempio di donna metastatica in bicicletta ha dato anche a me una magistrale lezione di vita, che ho subito trasmesso ai figli così fragili e sprovveduti sulle tragedie della vita. Così sprovveduti da cercare esempi di eroi moderni che si gettano dal sesto piano per dimostrare chissà cosa. Oppure pseudo-eroi che trovano pace solo nell'alcol o nella droga.
Sempre Elena
Sono stata invitata anche io per questo... forse è il caso che io precisi qualcosa in più, non voglio passare per la web stalker del dottore Catania o, peggio, per colei che interviene a gamba tesa in un forum disseminando dubbi e paure (Monica, ad esempio, non farti suggestionare dal mio istologico...)... Ma i dubbi, come vengono e perchè? I dubbi vengono spesso perchè la classe medica comunica poco! L'istologico viene consegnato con due parole contate: "si deve controllare, c'è rischio, arrivederci!"... e allora vai sul web e addio! Parlare di vita, di hobbies, di famiglia, va bene, ci sta, è necessario, essenziale, ma prima, prima di tutto questo viene il diritto di sapere, di capire!!! La paura diventa panico solo se non sai da dove proviene, contro chi devi lottare, ma una volta individuato il "nemico", e puoi guardarlo in faccia, a meno che non si stia parlando di gente smidollata (e qui non ce n'è, da quello che ho potuto vedere io) ebbene: la paura si trasforma in coraggio!
Sono approdata qui proprio per questo, lasciata a me stessa nel cercare di comprendere cose che per me sono inarrivabili, liquidata con semplici "sei a rischio, fai controlli" o degli odiosi "ma dai, esageri sempre!". A me interessa SAPERE, a tutte noi il diritto di pretenderlo... facciamola questa rivoluzione, non arrendiamoci, pretendiamo informazione e facciamola girare!
quando mi hanno fatto la core biopsy, tornata a casa, ho postato su youtube, sotto un video che la mostrava, "non fa male! no pain!" perchè sul web tutte scrivevano di dolori che non esistono... spero di avere alleviato l'ansia di altre donne... ma prima di fare ciò ho provato, ho conosciuto e ho potuto rassicurare altre persone perchè potevo dire "io l'ho fatto, state tranquille!"
Le assicuro dottore Catania che se vorrà rispondere al mio post di stamane #10922, non si tratterà di accontentare le fantasie di una ipocondriaca allarmata e petulante, ma di fare un po' di giustizia a una persona che ha vissuto un iter diagnostico sofferto, passando per mille patologie, incomprensioni e sottovalutazioni. Perchè la paura si sconfigge anche così.
Un bacio a tutte
Marina from Sicily
Ciao oggi pensavo alle parole del Dott Catania curare la più grave malattia ...la paura del tumore..ho conosciuto donne che hanno avuto il tumore al seno 20 anni fa ,15 anni fa...insomma dati rassicuranti..ma quando penso a me io non riesco a pensare al futuro..e poi dott Catania lo chiedo a lei siccome io ho fatto la mastectomia nella mammella c'erano 2 noduli di 1 cm ciascuno e poi c era scritto invasione vascolare focale...ho un dubbio che mi assilla da quello che ho capito è che l invasione era nel pezzo che ho tolto ??invasione circoscritta e corretto??ho letto un articolo del vecchio Veronesi che diceva che l invasione vascolare con la mastectomia viene tolta e se è scritta nell' istologico e che era nel pezzo ,se era disseminata era più grave la cosa ..grazie
Risponderò a tutte. Però per favore firmatevi sempre , se no non ci si capisce più nulla.
Dimenticavo dott Catania sono Daniela di Palermo
Ma come non Le ho risposto ? Le ho allegato 3 volte il link dei fattori di rischio e rischio relativo .
Le riallego solo la parte che la riguarda (iperplasia atipica)
"4) Biopsie mammarie e rischio relativo
- Solo il 30 % delle donne sottoposte a biopsia chirurgica per lesioni benigne hanno un rischio aumentato e riguarda solo le lesioni cosiddette proliferative.
- Se l'iperplasia è moderata il rischio aggiuntivo è del 2%, se si osservano atipie è del 4,5 %. Tuttavia esistono condizioni di sinergismo, nel senso che se la proliferazione si associa alla familiarità il rischio relativo è raddoppiato (RR=3-4), se contiene atipie associate a familiarità il rischio è triplicato (RR=9).
Importante è il fattore tempo: se entro dieci anni dalla biopsia che rivela una iperplasia con atipie non si manifesta un cancro il rischio relativo si dimezza.
- Fibroadenomi "complessi": i cosiddetti fibroadenomi complessi (http://www.senosalvo.com/approfondimenti/fibroadenoma.htm), contenenti cisti, adenosi sclerosante, calcificazioni epiteliali o alterazioni di tipo apocrifo e papillare, presentano un rischio superiore (RR=3) rispetto ai comuni fibroadenomi.
- La "radial scar" aumenta il rischio relativo di 2 volte e di 3 volte se si associa ad iperplasia. "
Da cui si evince per Lei un modesto incremento del rischio relativo che va comunque interpretato (senza alcuna paura) come un segnale di allarme e che va controbilanciato con uno stile di vita in grado di ridurre questo aggiuntivo fattore di rischio.
Monica, non è riuscita neanche per un giorno a godersi che il controllo clinico-strumentale sia risultato negativo (come io avevo previsto da mesi !) e già è entrata in fibrillazione per il suo fibroadenoma (RIMOSSO E SEPOLTO !) per la sua moderata "iperlasia", che rispetto a quella di Marina comporta un incremento del rischio quasi trascurabile. La raccomandazione sulla PREVENZIONE PRIMARIA per Lei vale come per Marina, anche per me, per via della familiarità.
Continuate a scrivermi, lo comprendo e continuate pure a farlo, ed a spaccare il capello in 4 sui fattori prognostici, sulla Prevenzione Secondaria (=controlli), ma perché non mi parlate pure del vostro impegno sulla PREVENZIONE PRIMARIA, in grado di dimezzare tutti i fattori di rischio ?
Daniela,
Veronesi non si è mai sognato di dire quello che scrive Lei. Ci sono tante leggende metropolitane su quanto "avrebbe detto" Veronesi.
Ma ammesso e non concesso che l'avesse detto, Lei è stata TRATTATA proprio tenendo conto del fattore prognostico che descrive (invasione vascolare....) e di altri fattori (plurifocalità ecc)
Se continua a seguirci imparerà che i fattori biologici predittivi hanno valore prognostico, ma servono soprattutto a noi per PREDIRE il tipo di trattamento adeguato. Quindi nel suo caso mi scorderei e non mi farei turbare i sonni da quel "vascolarizzato" .
Legga
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/4700-dare-sempre-speranza-i-fattori-predittivi-sono-una-mera-informazione-non-una-condanna.html
La stessa cosa ha scritto Veronica e Clara.
Sono d'accordissimo ! Luigia è un bell'esempio di chi nonostante le metastasi è riuscito a riprendere (=fiducia) in mano la sua vita, senza piangersi addosso, senza proclami di FORZA e Coraggio, ma semplicemente tornando alla normalità .
Anche a me piace molto la metafora della donna metastatica che ....investe in bicicletta l'imprudente pedone sano !
Per le nuove entrate spiego qui che avevamo nominato sul campo come FIDUCIARIE di questo forum quelle donne che , dopo almeno 2-3 anni di frequentazione del blog, avevamo mostrato quelle caratteristiche che ho riassunto nell'altro blog
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/6986-blogterapia-ragazze-fuoridiseno-rfs-bilancio-al-sesto-anniversario.html
Luigia è tra noi solo da circa 1 anno e quindi non avrebbe i requisiti, ma eccezionalmente ( intravedo già altre eccezioni) , sperando che non si metta ad investire tutti i pedoni sul marciapiede (la scambierebbero come adepta Isis ) , Le chiederei se accetta di rappresentare come FIDUCIARIA questo forum.
A Daniela presto risponderemo sulla sua prima richiesta. Ieri si è infatti concluso a Chicago il Convegno mondiale dell'ASCO. Lasciateci qualche giorno per leggere tra le pieghe di centinaia e centinaia di contributi. L'impressione ad una rapida sorvolata d'insieme è che non ci siano epocali svolte, ma solo ottimistici progressi tendenti a personalizzare le cure, a ridurne le dosi e tossicità. In altre parole la chemioterapia resta l'arma principale da affiancare alla chirurgia e alla radioterapia. Paradossalmente (molti restano straniti a questa mia affermazione) , tra le modalità di cura, la chemioterapia resta quella più NATURALE. Perché si basa su composti presenti in certi microrganismi o nelle piante, nelle loro foglie o nella corteccia, che poi vengono sintetizzati chimicamente.
Non è stata quindi scalzata dai più moderni farmaci a bersaglio molecolare. Quelli alla base della cosiddetta "medicina di precisione" o "terapia personalizzata" che sfrutta molecole capaci di neutralizzare i difetti genetici responsabili del tumore.
Purtroppo sono pochi i tumori che hanno una sola alterazione genetica, come ad esempio certe forme di leucemia e certi tumori dell'intestino chiamati GIST e che rispondo bene. Gli altri ne hanno molte di mutazioni, e spesso i farmaci funzionano con benefici transitori : il tumore si adatta e il suo DNA produce nuove mutazioni.
Ecco perché si sta investendo sui test genetici per identificare le alterazioni del DNA in modo da somministrare farmaci in maniera più mirata.
Ed infine l'IMMUNOTERAPIA, che invece di agire sul tumore stimola il sistema immunitario a ribellarsi contro il tumore.
Purtroppo ci sono in circolazione un esercito di imbonitori che vendono prodotti in grado di stimolare il sistema immunitario .
L'attività fisica moderata ma costante stimola il sistema immunitario ...ed è GRATUITA !
L'immunoterapia sta dando buoni risultati per alcuni tipi di tumori (melanoma, carcinoma del rene, testa e collo e tumori non a piccole cellule del polmone).
Purtroppo non più del 30 % dei tumori rispondono perché altri tumori sono "freddi", cioè non rispondono alle stimolazioni immunitarie per molte ragioni che sarebbe lungo elencare.
Grazie Dott. Catania per questo approfondimento, sapere che la Scienza continua a lavorare per noi mi rende un po' più ottimista per il futuro...
Magari quando la mia Marta sarà grande, il tumore non sarà più una malattia che spaventa come oggi...
Rossella (lombardia)
Ps il mio midollo ha risposto alle punture e ieri ho fatto il 3° ciclo di Paclitaxel. Ora vedremo di settimana in settimana cosa succederà.. incrociate le dita per me