Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
È fatta un bel sospiro di sollievo
Dadaaaa ,, sono contenta , bega eliminata , recupero effettuato, operazione riuscita ottimo direi, ora ti ci vuole una buona dormita di recupero, che te la meriti tutta
Buonanotte cara
Buona sera a tutte, quando vado a lavoro ho il fuso orario notturno per scrivere!! Oggi ho lavorato e poi la sera lezione di salsa, domani sera ho anche di nuovo una esibizione... il saggio è piaciuto e ce lo fanno fare in giro nei locali salseri, che ridere... direi il momento giusto per tenermi distratta!!Vabbè se non altro ho una settimana di cazzeggio prima di iniziare di nuovo le terapie!
Oggi mi ha chiamata l'oncologa, ha detto che la terapia scelta per me é taxolo settimanale +trastuzmab e pertuzmab ogni 3 settimane. Che palle è estate... che palle ho finito la chemio lo scorso 11 luglio, "festeggio" l'anno ricominciando... che palle con la terapia ogni settimana le ferie diventano complicate... vabbè, vabbè, vabbè... Inizio lunedì 8! Ho tanti dubbi ma mi sto convincendo che funzionerà e che in effetti non è identica alla terapia già fatta, perché il pertuzmab è una cosa in più! Dunque...l'anno scorso avevo fatto le 4 rosse e poi docetaxel ...con il docetaxel avevo avuto di brutto la bruciatura alle piante dei piedi e palmo delle mani,tipo scottatura (mi ridussero la dose per questo dopo la prima, e causò pure un rimando di una settimana per far recuperare la pelle), facevo cortisone 3 giorni prima e poi fino a 10 giorni dopo insieme ad antistaminico per limitare i danni... stavolta ha detto l'oncologa che non serve e che il taxolo è meno allergizzante! Speriamo!! Con il docetaxel mi erano cadute ciglia e sopracciglia... ai capelli ci avevano già pensato le rosse... solo con taxolo dopo quanto tempo cadono i capelli? Che palle l'ho già detto??? Vabbè... funzionerà, funzionerà, funzionerà... Speriamo che siano le ultime mazzate per questo k e che poi se ne vada per un bel po' AstaccatoFanculo!!
Domano mattina ho Eco seno e mammografia prescritte in tempi non sospetti... che altro deve uscire?! Poi pomeriggio alle 4.30 ho infilato ecocardio ed ECG da portare lunedì per iniziare la chemio! Forse nel tardo pomeriggio faccio anche un secondo consulto in altra struttura giusto per dormire più tranquilli!
Intanto ne ho fatto uno via mail, tramite un'amica ho chiesto la rivalutazione della storia clinica ad un'altra oncologa (sempre in IFO dove sono in cura ma oncologia A, io sono nella B).Anche se è lo stesso ospedale comunque lo considero un consulto utile perché so che tra le due oncologia A e B non corre buon sangue, quindi se c'era qualcosa da ridere lo avrebbero detto. Ha confermato che la terapia di elezione è quella suggerita, e anche se alla prima con solo trastuzmab sono risultata resistente non ci sono evidenze scientifiche che mostrino che sia necessariamente resistente anche al doppio blocco(trastuzmab +pertuzmab). Vi terrò aggiornate!!
Che goduria !!! Sei un tesoro, anzi il mio tesoro !
Ora leggo le novità. Bacioni
Lori
vede, che chi sa cosa si prova ha anche capito cosa scrivere?
Quella del commento sul sorriso si è salvata in calcio d'angolo.
Le altre hanno scelto il silenzio nell'incertezza... nella paura o in chissà cosa...
Grazie per il prof, ma è presto.
Qui l'unico PROF è Salvo Catania!
Gli dia un aiutino con la prossima foto del tipo "sono orgogliosa di come stanno ricrescendo" o qualcosa del genere, poi da lì inizia a fare scremature! ;)
Tempo totale forse 1 quarto d'ora...
no... niente..... te e Dada siete un connubio perfetto!!
Funzionerà, funzionerà e funzionerà.
Mi collego al volo perché volevo leggere notizie di dada, felicissima che il recupero del relitto sia andato alla grande
ale mi dispiace per la sorpresa delle analisi, un po' di riposo e si riparte alla grande
creamy funzionerà, certo che funzionerà!!!
Buonanotte a tutti, io sono appena tornata a casa dopo giornata fuori e sto crollando dal sonno!!!
Lori
Jenny, Laura, Mare64, Cramy, Tania70, Ex-Utente, Cristina e altre....vi ringrazio del pensiero che mi giunge sempre gradito. Ciao
Buonanotte, a domani
Lori
Non ci aveva dato molti dettagli su questa sua terribile esperienza.Ne aveva fatto cenno come se fosse stata una esperienza capitata a tutti i mortali.Noi alla fine di ogni corso che si teneva l'ultimo venerdi' del mese insistevamo perche' ne volevamo sapere di piu'
E lei si scherniva e svicolava sino a che ci promise che avrebbe proiettato alcune foto di quella esperienza all'ultimo corso dell'anno che cadeva a giugno.
Era evidente che non volesse parlarne con nessuno ma ormai si era spinto oltre e non poteva fare marcia indietro. Sembrava quasi pentito di essersi lasciato scappare quella confidenza.
All'ultimo corso ha portato le diapositive.Foto scioccanti della sua borraccia con la sua urina, foto dei suoi pasti di emergenza ed una lezione magistrale sui frutti del deserto quasi tutti velenosissimi e la scelta oculata di quelli disgustosi, ma non letali.Per sopravvivere !
Ne parlava come se parlasse dei chemioterapici !Non passo' sotto tono il fatto che per avere fatto le scelte salvavita evidentemente aveva studiato prima fauna e flora del deserto !Quindi la conclusione facile era dentro di noi che per sopravvivere occorrono anche le conoscenze.Ho stampate quelle foto nella mia mente. Una ad una.
Tutte quelle che erano presenti , da Clara, Federica, Vanessa ecc le hanno stampate chiare e nitide nella loro mente.Ma lei lo sa cosa ha provocato in noi tutte ?Ci ha stanate dal guscio ed abbiamo smesso per la prima volta di lamentarci di qualcosa !
Lei ha operato , non so se fosse nelle sue intenzioni, un vero miracolo !Quindi non scriva che le sue esperienze non servirebbero ad altri !Sono trascorsi 7 anni ed io le ho tatuate nella mia mente e le richiamo tutte le volte che mi sento stanca e fragile.
Non ci scrivero' mai un libro per le ragioni che ho spiegato , ma credetemi e' estremamente difficile raccontare in un solo commento una vicenda complicatissima che mi e' capitata circa 20 anni fa .
Provero' solo a darne una stringata idea.
La vicenda si svolge nel deserto del Tenere' ( significato "il nulla") in Niger.
Che ci facevo io li' nel "nulla"?
2 anni prima mi ero adoperato in Italia per raccogliere una quantita' enorme di attrezzature sanitarie in disuso da noi ma perfettamente funzionanti e portarle in una parte del mondo dimenticata da tutti
Nel deserto del Sahara esiste un popolo che, pur essendo da secoli una Nazione, non ha la sua terra e vive in esilio. Questo piccolo e fiero popolo resiste in parte nelle tendolopoli all'estremo sud del deserto algerino ed in parte nel suo antico territorio oggi "occupato" dal Marocco: è il popolo dei Saharawi.
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Non mi dilungo su questa esperienza che merita un racconto a parte perche' accompagnato dal sottoscritto il materiale venne imbarcato alla base di Sigonella di Catania e trasportato in aereo sino a Tindouf in Algeria , dove mi aspettava un funzionario Nigerino dell'Onu con il quale con una carovana di fuoristrada abbiamo portato il materiale sino a quella parte di deserto dimenticata dal mondo.
Abbiamo percorso quasi 350 km di deserto in condizioni precarie e pericolosissime : facevamo la pipi' a ridosso dei fuoristrada perche' fuori della pista tutto il deserto era stato minato dai marocchini.
Dopo la consegna, l'amico nigerino proveniente da una tribu' di Tuareg mi ringrazia e si mostra disponibile ad esaudire tutti i miei sogni , avendo appreso durante la traversata della mia malattia per il deserto. Parlava diverse lingue tra cui il francese.
" Mi piacerebbe attraversare il deserto del Ciad " replico subito io !
E lui " troppo pericoloso e poi non saprei come aiutarti "
"Allora mi piacerebbe partecipare ad una traversata del sale da Bilma ad Agadez (oltre 600 Km)
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. Accontentato !
Perche' gli azalai o carovane del sale esistono ancora
https://www.luomoconlavaligia.it/viaggi/niger-tuareg-carovane-del-sale
A volte anche adesso agli amici racconto la vita di circa 20 giorni e notti con i tuareg, fierissimi nel loro abbigliamento blu e che mi incutevano inizialmente un certo imbarazzo quando intorno ai loro falo' della sera lentamente con gesti sempre misurati consumavano il rito del te' mentre io fremevo, occidentale solo in apparenza civilissimo, per ingozzarmi subito della mia cena .
La carovana del sale prevede una regola brutale ma ineludibile.
E tutti ne sono a conoscenza.
Chi si trova in difficolta' viene abbandonato, uomo o animale, per non compromettere la vita di tutta la carovana.
Tutto e' andato bene per circa 20 giorni e i miei amici mi guardavano increduli aspettando di vedermi crollare sotto i 50 gradi di mezzogiorno o vicini allo zero di notte quando ci si arrampicava sui rilievi.
Li' il terrone ero io perche' loro non parlavano mai mai neanche tra di loro !
Si guardavano attraverso lo spiraglio del loro velo e si capivano senza profferire parola. Minchia...non parlavano mai neanche tra di loro!
Sino a che e' scoppiata una tempesta di sabbia. Chi non l'ha vissuta non puo' immaginare cosa voglia dire essere investiti da una tempesta di sabbia, Non si vede nulla e se si lascia un solo cm di pelle scoperta questa viene smerigliata sino al sangue dalla furia del vento con la sua sabbia.
Poiche' una tempesta di sabbia secondo i Tuareg puo' durare un numero di giorni dispari cioe' 1,3,5,7 giorni...chiaramente la carovana va avanti lo stesso.
Durante la tempesta solo in quella occasione si cavalca il cammello . Perche' I cammelli sono carichi di sale.
Io ho cercato di salire su quello assegnato a me sul quale avevo il mio bagaglio compreso l'occorrente per sterilizzare l'acqua. Il mio cammello bastardello evidentemente si rese conto che non fossi il suo dominante e rifiuto' con le brutte di farsi montare. Tutto in piena oscurita'. Allora per evitare di perdere ogni riferimento a tentoni piano piano mi spostai in testa alla carovana dove ci stava il Madugu che e' un personaggio (il mio parlava francese) che mi ha affascinato al punto da studiarlo da mattina a sera. E' una professione ambita quella del madugu e richiede molte doti. Capo carovana e guida della carovana. Sin da piccoli imparano ad orientarsi nel deserto di notte e di giorno senza utilizzare alcuno strumento.
Mi affiancai a lui in piena tempesta e mi resi conto pur vedendoci pochissimo che aveva apprezzato molto il mio grande coraggio.
Minchia.... Ma quale coraggio...tutta colpa del cammello che mi aveva scalciato.... al punto di contringermi ad affiancarmi a lui.
La tempesta e' durata circa 10 ore e quando si cominciava a rivedere il deserto il madugu (come io faccio con Titina) mi rimprovera con lo sguardo perche' non mi aveva visto bere . A gesti gli faccio capire che la mia acqua sterilizzata e' sul cammello. Allora lui mi offre la sua. Ho pensato "Salvo non lo fare !" ma ovviamente non ho potuto rifiutare . I Tuareg sin da piccoli si adattano a bere acque con cariche batteriche per noi assolutamente fuori soglia.
Ci fermiamo per la sosta e verso l'una del mattino devo correre nel cagatoio delle dune. Una due ,tre, quattro...non mi ricordo quante volte . Il mio mega orologio con tutto incorporato (bussola termometro temperatura cutanea) impietoso con il suo sensore mi segnala febbre a 40 C.
Alla ripartenza le mie condizioni sono veramente precarie . Il madugu impietosito mi fa legare sul mio cammello con le corde . Di quella giornata mi ricordo solo I deliri che avevo sotto il sole cocente. Mi svegliavo a tratti ma solo per il dolore provocato da una delle corde del braccio sinistro che era affondata nella pelle sino a scoprire la fascia muscolare. Ne porto ancora una ampia cicatrice.
Alla sera quando ci siamo fermati per la sosta mi sembra di star meglio perche' mi ricordo disteso intorno al loro falo' di avere trangugiato il loro te' !
Mi ricordo di avere persino mangiato il loro cibo "energetico" (datteri con formaggio di capra). Di avere assaggiato anche la loro farinata (di solito mangiavo i miei alimenti concentrati liofilizzati degli astronauti).
Sul fuoco di sterpi bolle una farinata di miglio e acqua, cui viene talvolta aggiunto del formaggio di capra secco.
Ricordo intorno a quel falo' il latte di cammella e tè, sempre molto zuccherato.
Pensavo di averla fatta franca perche' mi ero riappropriato della MIA acqua.
Al mattino presto si riparte e penso ormai di potere arrivare con loro ad Agadez anche perche' mancano solo 80 km circa.
Ma non va come avevo sperato ! Torna la febbre altissima e diarrea continua che mi costringe a stare in fondo alla carovana . Sono costretto piu' volte a rincorrerli sino a che su una ultima duna piu' alta delle altre ...li vedo lentamente sparire all'orizzonte.
Dopo 20 anni periodicamente mi succede ancora adesso di svegliarmi...mentre vedo una carovana che sparisce all'orizzonte.
Ogni tanto mi viene in mente la lunga sosta su quella duna con la febbre altissima.
Ogni tanto ripenso ma senza angoscia a quella partita a scacchi su quella duna con un cielo stellato luminosissimo.
Sapevo che se qualcuno avesse voluto cercarmi sarebbe arrivato li' troppo tardi .
Mi fermo qui ma per la prima volta ho compreso il vero significato di
"non sai quanto sei forte sino a che essere forte e' l'unica cosa che ti resta "
Avevo due borracce e , mi stupisco ancora, di averne quasi in automatico riempita una, man mano che mi idratavo, della mia urina, ma sapevo che quella fonte si sarebbe esaurita presto.
Non racconto per molte ragioni i dettagli di quei giorni di speranza e disperazione, ma certamente le conoscenze contribuiscono alla sopravvivenza.
Come si puo' ereditare l'impotenza appresa al contrario si puo' ereditare la potenza (=conoscenza ) appresa.
Il mio amico per la pelle, morto poi sul Mobby Prince, mi aveva educato a prepararmi sempre ad un piano B . E il piano B deve essere studiato in tutti i dettagli prima della impresa.
Io avevo studiato notte e giorno a Milano
a) mappe militari del percorso
b) come gestire il pericolo della ipertermia a mezzogiorno (>50 C) o della ipotermia a mezzanotte ( 0 C). Basta sapere ad esempio che scavando una buca nella sabbia di circa mezzo metro e' possibile ridimensionare la temperatura di 15-20 gradi
c) alimentazione : non ci sono supermercati nel deserto, ma non si puo' mangiare indiscriminatamente tutto cio' che si trova perche' alcuni alimenti possono solo accelerare la morte. E gli animali piu' disponibili a farsi trovare sono quelli striscianti, ma in genere scappano , e questo e' un guaio, piuttosto che aggredire.
Io avevo studiato tutta la fauna e flora commestibile e non commestibile che e' possibile trovare in un deserto.
Ad esempio lo scorpione e' commestibile se si priva delle ghiandole velenifere.
Con un bastone si puo' facilmente immobilizzare e se si ha la pazienza di aspettare prima o poi cerca riparo sotto il sacco a pelo per proteggersi dal freddo della notte.
La flora non abbonda nel deserto dove purtroppo ci sono piu' piante velenose che commestibili.
La ricerca di un frutto non serve tanto per mangiare qualcosa. Si puo' resistere senza mangiare anche a lungo, ma si resiste poco se non ci si idrata ed alcuni frutti servono ad apportare soprattutto liquidi.
Ci sono diverse tentazioni letali nel deserto quando si rischia di morire disidratati
ad esempio quello della
Calotropis Procera: velenosa !
Assomiglia all'avocado e per chi sta morendo di sete e' una tentazione irresistibile !
La linfa di queste piante è talmente potente che se entra a contatto con gli occhi si diventa ciechi, i Berberi la utilizzano come rimedio contro le verruche.
Poteva almeno scrivere...to be continued.....
Vabbè
Vabbè
Che racconto appassionante!
Ma ci racconti come è andata a finire!
Io lo so!!!!
Me lo ha raccontato a Milano ma ....verba volant
Grazie di esistere!