Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

star sono anche io stamattina a careggi per Trastuzumab.. vediamoci

Penso che non ci sarebbe stato nulla da fare per lei.. Anche sapendolo prima, anche con la nuova cura. Penso che Chiaretta essendo un medico aveva capito e forse ha voluto vivere fino all'ultimo così.. In casa sua, non all'ospedale. Partecipando alla sua ultima regata a Portofino dove nonostante i mal di testa. Sorride felice..

Ora chiedo a voi di riprendere la strada, con SPERANZA..

Maddy ( lo commentera' lei) ha fatto gia' un quadro di Chiaretta traendo ispirazione dalla sua passione per la vela

Quando accadra' a me voi che fate non vi occupate piu' dei vostri figli ?
Se un vostro figlio festeggia la laurea il giorno in cui moriro' io che fate voi non festeggiate piu' con lui?
Mi fareste rivoltare nella tomba ! Altro che rispetto e dolore sarebbe un dispetto a quanto cerco di trasmettervi.
Se avro' meritate le lacrime, lacrime in silenzio siano, ma grandi sorrisi per vostro figlio.
Perche' la vita e' questa : lacrime e sorrisi.
Noi a Roma abbiamo ricevuto tutti, anche quelli che non avevano conosciuto Chiaretta, una coltellata improvvisa , ma abbiamo continuato a sorridere alla vita anche per rispetto di chi aveva profuso tanto impegno come Nina, Maddy, Faby , che non finiro' mai di ringraziare, non solo per la manifestazione in se', ma perche' ci hanno regalato il ricordo, ora gia' nostalgia, di un miracolo che riunisce in un abbraccio decine di sconosciute per una giornata, dove il cancro paradossalmente e' assente, spazzato via da quegli abbracci che non hanno bisogno delle parole.
Per rispetto di chi aveva trascorso la notte in cuccetta ( e anche la successiva) per
non mancare all'abbraccio della vita.

Provate a guardare tutte le foto non solo di Roma, ma anche di Parma, Lecco , Milano.
Quante amiche avete abbracciato con la stessa "sintonia" ?
Quante amiche di vecchia data vi hanno compreso senza dire alcuna parola (*) ?

Senza dimenticare che avete abbracciato persone che incontravate per la prima volta.

Come avevamo abbracciato Chiaretta a Parma senza averla mai conosciuta prima.

(*) Ho subito pensato alla lectio magistralis impartita dalla bambina di Stella alla mamma
"Mamma non dire le parole !"
Le parole non servono...servono gli abbracci...non necessariamente usando le braccia... ma soprattutto gli occhi e quelli non mentono.

Chiaretta l'ho immaginata così con il vento in faccia verso il Mare verso il Sole...e un mio amico pittore l' ha commentata così

Il vento sposta i capelli, mentre gli spruzzi di acqua salmastra bruciano gli occhi confondendosi con le lacrime.
L' orizzonte si fa toccare , quando il viaggio che si percorre é l ultimo.

Quante amiche avete abbracciato con la stessa "sintonia" ?
Quante amiche di vecchia data vi hanno compreso senza dire alcuna parola (*) ?

Senza dimenticare che avete abbracciato persone che incontravate per la prima volta.

Come avevamo abbracciato Chiaretta a Parma senza averla mai conosciuta prima.