Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Buongiorno ragazze
Non so veramente che dire ho letto tutto da due giorni ormai ci penso alla nostra chiaretta che colpo al cuore all inizio fino a stamattina ho avuto la reazione di juve cioè scomparire non scrivere più dimenticare è troppo uno scioc una batosta
Ricordo i suoi messaggi quando diceva di non riuscire ad alzarsi dal divano tanta era L ansia e L angoscia poi quella speranza quando ha mandato la foto seduta su una sedia fuori al suo giardino così giovane così bella e solare piena di speranza per la nuova cura ecco e questo che mi fa male pensare che quella speranza era falsa quella attesa era inutile
Poi ho aperto il link del dott e letto i suoi messaggi e Pian piano sto vedendo la cosa sotto in altra luce
Però la pena nel cuore rimarrà e i suoi messaggi resteranno nel mio cuore
Ciao bella chiaretta spero che adesso hai trovato una dimensione che ti dia serenità
"Verso il Mare "
(la parte più Gioiosa libera!!! e Felice di Chiaretta)
Per caso, mi è capitato di ascoltare questa canzone e questi versi mi hanno fatto pensare a lei, lassù da qualche parte...
Vasco Rossi - Gli angeli
Quello che si prova
non si può spiegare qui
hai una sorpresa
che neanche te lo immagini
dietro non si torna
non si può tornare giù
Quando ormai si vola
non si può cadere più...
Vedi tetti e case
e grandi le periferie
E vedi quante cose
sono solo fesserie
è straziante, davvero....
Spero solo che ora sia in un posto migliore .
Al ristorante l'ascoltavo mentre raccontava le sue mirabolanti esperienze vissute, di quando, ad esempio, i tuareg l'hanno abbandonata nel deserto del Tenere' o di quando il suo aereo ha preso fuoco, facendo paventare una caduta repentina sull'Oceano Indiano, l'ascoltavo come una bambina che con occhi e bocca spalancati ascolta le narrazioni dei nonni, grandi saggi, persone navigate, davanti al focolare domestico, nelle notti d'inverno. Un misto di avventura, sensazionalità, ma soprattutto forza, una forza non fisica, quella che si usa per combattere, attaccare qualcuno o qualcosa, ma quella psicologia, la forza che tiene i nervi saldi, quella che non ti fa vacillare davanti ai "perché", ai "forse", quella che ti fa agire e non ti paralizza dietro mutismi o assenteismi.
Lei è un grande esempio e l'ho invidiata perchè la distanza che ci separa è enorme, ma so che giorno per giorno le sue parole, le sue "gesta", perché di gesta parliamo, entreranno dentro di me, si sedimenteranno e le farò mie. Voglio seguire Lei e non le mie paure.
Grazie glielo dico sempre, ma non mi sembra mai abbastanza
Quanto mi piace "villaggio delle fiabe"...
Anche se la trovo una cosa un po' macabra,la versione artistica dei teschi mi piace.
Grazie per aver suggerito questo posto,me lo segno immediatamente.
Beh sì, in effetti non sappiamo mai realmente che cosa sia la resilienza, se non vivendola giorno per giorno. Magari a furia di viverla nemmeno ce ne rendiamo conto perché alla fine diventa un "modus vivendi" a noi connaturato. E la finalità dovrebbe essere proprio questa, benché, credo, non ci sia un punto di arrivo. Siamo sempre in viaggio. La percezione di questo viaggio, di questo cammino che facciamo è forse lo strumento attraverso il quale ci rendiamo conto che procediamo sulla strada della resilienza che avrà un termine solo quando non ci saremo più. La morte allora è una realtà che non ci tocca, estranea al nostro discorso di resilienza? Paradossalmente è così. È un "post", un dopo di cui non abbiamo cognizione perché nessuno è ritornato indietro a raccontarcelo. E allora l'unica è viverci il presente, forse semplicisticamente e riducendo il discorso all'osso direi di cogliere l'oggi, senza troppe preoccupazioni sul domani, incluso il discorso morte. Salvo poi scontrarci con eventi davvero crudeli come la scomparsa di Chiaretta che ci riportano alla nostra umanità fragile, ci sentiamo piccoli, cerchiamo spiegazioni, il perchè. Sono eventi che ci colgono impreparati. Non si è mai pronti. Io ho avuto voglia di fuggire, di scappare di fronte a questo evento doloroso che appariva peraltro anche decisamente surreale in rapporto all'atmosfera di gioia del convegno. Questo come reazione immediata. Viene fuori la parte più fragile di noi e mandare giù certe cose è difficile. E spaventosamente umano. Perché capiamo che siamo piccoli, troppo piccoli al cospetto di emozioni di così grossa portata che non siamo in grado di gestire in modo ottimale. E poi qual è questo modo ottimale? Ognuno si rapporta al dolore sulla scorta del proprio vissuto e del proprio background emozionale. Ciò che mi interessa, dopo un momento di doloroso ed ossequioso silenzio nel pensiero di Chiaretta, è trarre un insegnamento da questo accadimento, un input che mi induce, certamente in mezzo a tante indecisioni ed incertezze, a continuare ad aprire il portone che ho davanti con più mandate (immagine fornitaci da Stella). Non stanchiamoci mai ragazze di aprire quel portone. Mille e mille volte.
Patty
Stamattina mi sono svegliata con un'eritema su mani e braccia..ovviamente la mia prima reazione è stata :e mo che è?
Ho iniziato a telefonare al dh oncologico per chiedere se fosse normale,Non mi rispondevano .Così ho pensato di farci un salto..mi sono preparata ,Ma poi ho pensato:Ma sti cazzi dell'eritema!..così ho presa mia figlia e abbiamo fatto una luuuunga passeggiata,siamo andate al mercato e abbiamo preso frutta e verdura.Sono stanca ma l'ansia per l'eritema non c'è più.
Sapete...ieri sera ho guardato in tv un poco del concerto di Vasco a San Siro.
Mamma mia quante lacrime ho visto scendere sulle facce della gente durante la canzone Vivere, quante....ed erano tutti molto giovani. Mi è venuto da pensare che nessuno è privo di dolori e sofferenze psicologiche a questo modo e a quanto grande possa essere il bagaglio di ognuno, a qualunque età.
Quanto sarebbe consolante sapere che ci sono persone che non conoscono l'angoscia o la preoccupazione....
Fatta isteroscopia. Hanno anche tolto il polipetto, fastidioso ma non doloroso.
Bene ! Ti sei tolta un peso
Sto guardando le foto come siete belle Ely Creamy Stella Speranza Maddy Nina quanta vita in queste donne
max
Andrà bene vedrai
Io credo che dopo la morte ci sia altro quindi per me sono serena quello che mi fa soffrire come tutti è per chi rimane
maddy idea grandiosa quella di imprimere Chiaretta su una tela grazie! Credo ci farà bene
Che belle le foto, ricordi emozionanti.
Io, anche 'sta volta, niente selfie col dottore e mi tocca venire volentieri al prossimo incontro