Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Sembra l'ambientazione per un film di Tim Burton. Sul tema morte c'è un documentario che ha girato morgan freeman. È molto interessante perché mostra come popolazioni diverse affrontano il tema. Ad esempio per gli indiani è considerata una specie di liberazione, nella speranza di non incarnarsi più. Mi hanno molto impressionato due americane, una coppia. Una delle due ha creato un robot identico alla compagna in cui ha caricato ricordi, idee, modi di pensare. Così, dice, se dovesse morire lei avrebbe comunque il robot. La trovo una cosa allucinante, soprattutto perché il ricordo resta nel cuore ma un feticcio a cosa serve se non a illudersi che quella persona ci sia ancora?
Lo staff stamattina postera' le foto che io non riuscivo a pubblicare.
Roma e' un passo avanti nella nostra crescita collettiva.
Ci sta benissimo insieme al dolore per Chiaretta , che cominciava , ma non ha fatto in tempo, a gattonare con noi.
Io sarò ingenua ma penso che nessuna scapperà dal blog!
Ho letto il link lo avevo già fatto ma l'ho riletto e conferma solo quello che penso è che provo
Sono scappata anche io da alcuni gruppi socials e ho smesso di fare ricerche su internet su cancro e ogni altra patologia, nuovo dolorino, etc. Ho imparato a chiedere ai miei oncologi o qui sul blog a voi.
Viglio però spezzare una lancia a favore di alcune malate di cancro al seno che hanno istituito un gruppo facebook dedicato al triplo negativo ed un altro per la 048 e che ogni giorno dedicano il loro tempo a persone bisognose e moderano con competenza i vari messaggi. Sono gruppi chiusi, seri, pieni di gente come noi. Nessun allarmismo, solo info utili e solidarietà.
Mercoledì saremo tutte con te!
Quel fiore tra i capelli e il tuo sorriso è il ricordo più bello che mi sono portata da Roma!
In bocca al lupo Piccola
Anche io sono rimasta colpita dal tuo fiore nei capelli, che ho visto in foto. Sei bellissima Creamy. Domani tutte con te, tesoro!
Vi ricordate ? Ne abbiamo parlato a Roma !
Chiaretta e' quel 10 %
Possiamo fare qualcosa , oltre a prenderne atto, per modificarlo ?
Quel restante 90 % siamo noi !
Possiamo modificarlo (non reagendo ma proagendo) ?
Come esempio di PROAZIONE ........
Ada Burrone (1976) con cui ho lavorato per oltre 35 anni
.
A 36 anni lavorava all'Istituto dei Tumori quando scopri' di avere un tumore aggressivo.
Allora veramente pochi pazienti sopravvivevano al cancro e quei pochi al prezzo di
terapie aggressive, dolorose e invalidanti.
Ada subi' un MASTECTOMIA ALLARGATA , ovviamente senza ricostruzione. Lasciava praticamente visibili le coste !
Decide di fondare la prima associazione di donne operate.
Il direttore dell'Istituto la convoca e le dice " Ada avrai tutto il mio appoggio ma ti consiglio di andare in archivio e scegliere le cartelle cliniche di pazienti con buona prognosi. Partiamo da 6-10 pazienti. Mi raccomando perche' se una di queste muore in poco tempo l'associazione si sgretolerebbe in un attimo"
Ada si seppellisce nell'archivio e torna dal direttore con 6 cartelle .
Il direttore le sfoglia ad una ad una e arrivato alla sesta dice ad Ada
" le altre vanno benissimo, ma questa assolutamente no ! Ha una prognosi particolarmente sfavorevole. Potrebbe morire proprio agli esordi dell'associazione e getterebbe nel panico le altre "
Ada sorridendo (mai vista senza sorriso) guarda gelidamente il direttore e
" Grazie professore perche' per la prima volta apprendo con esattezza la mia prognosi. Quella e' la mia cartella e intendo fondare lo stesso l'associazione"
Ada e' morta 42 anni dopo di polmonite e ha fatto in tempo ad accompagnare ai loro funerali i due chirurghi che avevano formulato quella prognosi particolarmente sfavorevole nella sua cartella
Buongiorno a tutti.
Patri grazie per il caffe'!
Sissi
Grazie Bellizzi il blog in questo momento lo sento cosi'. Quando ho avuto la conferma di quello che era successo ho sentito la necessità di condividerlo sul blog e quel silenzio, comprensibilissimo, mi faceva star male...
Ti abbraccio forte splendida Raffa
Laura è da tempo che ti dico che da quello che scrivi ho subito trovato una connessione con te e mi stai particolarmente simpatica. Ho anche chiesto ad alcune rfs al convegno di portarti i mei saluti. Detto questo quando ho visto la foto di una di noi senza parrucca ho immediatamente capito che eri tu. Anche io sono andata pelata in giro con nonchalance. Come va? Come stai?
bene, sono felice per te Didi!!
Ciaoi Girasole!
Ex-Utente
ti dovevo una risposta: ho detto al mio onco che mi bruciano spesso gli occhi e che mi dà fastidio il trucco, me li fa colare. Mi ha detto che è la capecitabina.
Dottore ho letto le sue osservazioni sulla morte; vero, al malato si nasconde che è giunta la sua ora ma forse ci si comporta così perché penso sia sicuramente più difficile confortare qualcuno in punto di morte che negare a lui e a se stessi quel momento. E' difficile aspettare la morte insieme, io non ne sarei capace. Come potrei trasmettere tranquillità se ancora vivo il dramma della morte? Ripensando alla morte di mia madre, mi rendo conto ora, che mi sentii più serena solo quando capii che lei non era più cosciente.Grazie per le sue riflessioni che aiutano e stimolano tanto le mie
Oggi sono passati 18 mesi dalla scoperta del cancro. Dopo i primi mesi angoscianti, ho ripreso a vivere con normalita'.
Il suo lacrime e sorrisi dott. Catania sono uguali a quelli che chiamo " i miei cicli di vita".
I cicli di profonda gioia sono intervallati da quelli di profondo dolore, sempre... Ogni volta che ne arriva uno so che passera' e tutto diventa un ricordo e si va avanti..
Oggi sono in partenza mi aspetta il mare tanto desiderato l'anno scorso...mi godo quel che ho..
Ma lei come sta? Come si sente?
Perché noi nn glielo chiediamo mai...
Brava Ju!
Prof salvocatania ieri ho fatto la biopsia ad entrambi i seni.. È normale che esce un po' di sangue ogni tanto dalle piccole incisioni?
Alla fine hanno analizzato 3 noduli e non 2...
Lei poi ha avuto modo di leggere il referto della RMN? Non la voglio disturbare ma il suo parere per me è fondamentale.