Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Io non mi sono mai sottoposta ad alcun test, né mi è stato proposto dai medici con cui sono in contatto.
Diverse mie conoscenti invece, per risolvere disturbi vari procurati presumibilmente da intolleranze, me ne hanno ripetutamente parlato come di un test efficace...
Luigia
Mi viene in mente il commento di Roberto sulle "energie" della fuffa !
Forse non tutti sanno che tra le varie medicine "complementari" (ovvero non scientificamente dimostrate) permesse dalla legislatura italiana, oltre all'omeopatia ed all'agopuntura ne possiamo trovare altre particolarmente curiose. Una di queste è una medicina tradizionale indiana esistente da secoli, si chiama Ayurveda (più o meno "conoscenza della vita" in sanscrito).
Si tratta di una medicina che, proprio per la sua antica origine, sfrutta idee e credenze secolari e che anche per questo motivo ha molte similitudini con altre medicine orientali ed antiche. L'Ayurveda ha come scopo quello di bilanciare le energie del nostro corpo ed in particolare mente e spirito, purificare l'organismo, integrare la salute e questo condurrebbe alla felicità, oltre che alla salute. I mezzi con i quali si otterrebbero questi benefici sono tutti "naturali", erbe, minerali, massaggi, diete, tutta una serie di rimedi tramandati dall'antichità (quando non esistevano le medicine) ed a volte "modificati" con il tempo. Molti praticanti l'Ayurveda mescolano le pratiche orientali con altre tecniche più o meno attinenti e spesso rendono la loro medicina ayurvedica del tutto differente da quella originale.
I "libri sacri" di queste pratica sono due testi risalenti a 2000 anni fa, che descrivono otto "branche" dell'Ayurveda (tra le quali la chirurgia, la psichiatria, l'ostetricia) e nonostante la sua "anzianità", ancora oggi in India ed in altri paesi orientali, molta gente unisce alla medicina standard anche pratiche ayurvediche. In questi paesi sono comuni delle scuole che insegnano i fondamenti della filosofia ayurvedica.
Si parte dall'idea, abbastanza comune, che il corpo sia connesso con la mente e l'universo attraverso una sorta di "forza vitale".
Ogni parte del corpo è unita all'universo, contiene sostanze che si ritrovano in natura e quando la "connessione" con la natura è sbilanciata, insorge la malattia.
La medicina Ayurvedica si basa su due concetti principali: la costituzione (prakriti) e la forza vitale (dosha). La prima è il rapporto tra mente e corpo che non cambia mai nella vita, la seconda è formata da tre forze vitali il cui squilibrio determina le malattie.
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Ogni dosha è composto da due dei cinque elementi naturali (etere, ovvero l'aria "cosmica", acqua, fuoco, aria e terra) ed ogni individuo ha una sua combinazione variabile dei dosha (quindi una combinazione diversa dei due elementi che compongono il dosha), ma solo uno di loro prevale. Il nome dei dosha è quello originale sanscrito: vata (etere ed aria: controlla la mente, il cuore, la divisione cellulare, è il più importante), pitta (fuoco ed acqua: che controlla sistema ormonale e digestivo) e kapha (acqua e terra: forza, immunità e crescita fisica).
Esistono tanti altri particolari che spiegano le teorie della medicina Ayurvedica ma il discorso diventerebbe molto più difficile da seguire. Come si vede, questa pratica si basa su idee piuttosto comuni a tutte le medicine orientali, le energie invisibili, l'interconnessione con la natura, lo squilibrio delle forze vitali. Bisogna ridurre tutto all'epoca nella quale nacque questo tipo di medicina, quando non esisteva alcuna idea sullo sviluppo delle malattie, sulla loro cura, non si conoscevano i batteri e tutti i mali derivavano da forze sovrannaturali (che comunque erano connesse alla natura umana) che decidevano per noi. Per curare le malattie, la medicina ayurvedica utilizza gli elementi che secondo lei compongono il corpo, si usano quindi erbe o minerali, massaggi per "riequilibrare" le energie, ed altro, come esercizi di respirazione e simili allo yoga.
Alcune delle sostanze usate dagli ayurvedici hanno poteri medicinali, altre sono tossiche ed altre ancora hanno solo un potere "rituale".
Ma come fa un medico ayurvedico a stabilire se l'equilibrio di un individuo sia corretto? Come scopre le sue patologie?
Anche qui dobbiamo pensare ad un'epoca che non disponeva di strumenti diagnostici e quindi tutto si basava sull'esame del paziente, sulla sua dieta, lo stile di vita, lo stato della pelle, dei denti, della lingua, il battito cardiaco e la voce.
In seguito all'esame sono prescritti i rimedi più adeguati che hanno diversi scopi:
·Eliminare le impurità: con il "panchakarma" si purifica il corpo eliminando l'ama, ovvero il cibo non digerito che "ostruisce ed incolla" i tessuti determinandone il loro cattivo funzionamento.
·Ridurre i sintomi: con l'esercizio fisico, la meditazione, la respirazione o i massaggi, il paziente vedrà migliorare il suo stato.
·Aumentare la resistenza alle malattie: con le erbe, minerali, vitamine, tutto basato sulle descrizioni dei testi originali.
·Ridurre la tristezza ed aumentare l'armonia: evitando le emozioni negative e pensando positivamente.
Naturalmente è certo salutare una filosofia (perché di questo si tratta, più che di una medicina) che invoglia al pensiero positivo ed al contatto con la natura. Migliorare la propria alimentazione, lo stile di vita, dedicarsi del tempo per curare la propria vita, sono tutti princìpi che non possono essere dannosi. Ma anche in questo caso, dietro ad una pratica apparentemente innocua, si possono nascondere alcune insidie. Molti "ayurvedici" non limitano la loro opera solo per la cura di piccoli malanni, malattie psicosomatiche, stati di stress, ma vanno molto oltre dicendosi capaci di curare malattie gravi (cancro compreso). Vi è un altro pericolo che si nasconde nella tendenza ad acquistare le sostanze "terapeutiche" direttamente dai produttori dei paesi orientali (pure tramite web). Molte erbe e minerali infatti, sono sottoposti a scarsi controlli e la loro qualità è molto scarsa quando non sono direttamente dannosi.
Sono in aumento infatti i casi di avvelenamento (anche letale) da prodotti ayurvedici. In particolare sono stati segnalati diversi casi di avvelenamento da piombo.
Nella medicina ayurvedica è previsto l'uso di olii, spezie ed erbe medicali e mentre l'uso esterno è raramente fonte di rischi (tranne alcune forme di dermatite), quello interno può essere molto pericoloso. Per questo motivo la pratica di questo tipo di medicina è riservata ai medici abilitati alla professione e vale sempre il consiglio di utilizzare prodotti controllati e di fonte conosciuta, in Italia la vendita di prodotti erboristici ayurvedici è consentita come quella di "integratori".
Tra gli ingredienti dei rimedi ayurvedici ci sono molti minerali come l'oro ed il piombo ma spesso non è nota nemmeno l'esatta composizione dei rimedi, è questo il pericolo reale.
In un'indagine statunitense, su 70 prodotti ayurvedici, bel 14 contenevano livelli di piombo, arsenico e mercurio pericolosi e, come detto, sono decine di casi di intossicazione da uso di erbe importate, fenomeno descritto anche in Europa (come qui, in Francia).
Gli studi scientifici sugli effetti di questa pratica non sono tanti, ne esistono diversi che si presentano come poco accurati e precisi e servirebbero per questo lavori più corretti per stabilire definitivamente il valore curativo di questa medicina tradizionale. E' chiaro che è la stessa base teorica dell'Ayurveda a non trovare conferme in campo scientifico, le fantomatiche "energie", la "forza vitale", l'equilibrio con l'universo sono tutti concetti filosofici che hanno pochissimo in comune con la medicina e la clinica, bisogna quindi analizzare gli eventuali effetti derivanti da quello che si usa in ambito ayurvedico. In generale non si ha un effetto terapeutico su malattie fisiche particolarmente significativo ma sembra che la correzione dell'alimentazione, accompagnata da una maggiore attenzione allo stato del proprio fisico, possa apportare benefici alla salute generale del paziente. Non sono conosciute malattie guarite con l'Ayurveda ma sono descritti stati di malessere psicologico notevolmente migliorati. Alcune erbe sono conosciute per il loro potere disinfettante e risolvente e per questo sono state utilizzate anche in piccoli interventi chirurgici. Il risultato è stato buono ma il dolore post operatorio superiore a quello dell'intervento classico.
In generale, visto che la pratica dell'Ayurveda in Italia è affidata a medici, si preferisce considerare questo tipo di approccio come utile complemento ad altre cure. Regolare le proprie abitudini di vita non può che tenerci in un binario di educazione sanitaria utile in qualsiasi caso, bisogna invece diffidare pesantemente da quei medici ayurvedici che mescolano la pratica indiana con altre pratiche del tutto non scientifiche e pericolose. Sono noti casi di medici che uniscono all'Ayurveda anche le teorie di Hamer (il medico psicopatico che sostiene che le malattie siano causate da traumi non risolti), che trattano con l'Ayurveda malattie gravi consigliando la sospensione della terapia medica o che compiono veri e propri riti magici per "rinforzare" gli effetti della respirazione o dello yoga, rasentando il plagio psicologico.
Per concludere quindi: diffidare da prodotti non sicuri e non certificati. Affidarsi solo a medici iscritti all'albo ed abilitati, parlare sempre con il proprio medico curante per capire se si può ricorrere a questo tipo di pratica o se non fosse consigliabile vista la propria patologia.
Basti sapere che la medicina Ayurvedica, da noi considerata quasi un "capriccio" un po' stravagante, in India è utilizzata dalla classe più povera (perché spesso praticata da guaritori improvvisati) ma che per le malattie vere, anche in quel paese, si rivolgono agli ospedali, quando esistono.
perché sin dalla laurea mi sono sentito dire da pazienti e medici che TUTTE le medicine alternative per lo meno sono
*naturali
[Se è per questo anche i più tossici e potenti chemioterapici provengono dalla natura e sono PIOMBO-FREEE ]
* e sarebbero INNOCUE .....(sic!!)
E fa bene il collega a chiedere cifre spropositate "di mercato" e proprio per questo ha attese e code interminabili.
Ma il mercato lo fate voi pazienti e non certo i medici !
Ricordo bene che negli anni 90 stavano per essere lanciati "sul mercato" diversi centri di eccellenza tra cui l'IEO, Humanitas ed il Policlinico Multimedica.
Firmai un contratto come responsabile di tutte le attività chirurgiche con il Policlinico Multimedica. Mi chiesero di fare degli articoli per la stampa e di aprire una attività ambulatoriale di lancio a prezzi calmierati. Io rifiutai e chiesi di farlo gratuitamente una volta alla settimana. Nonostante la promozione fosse presente settimanalmente sui principali quotidiani di Milano, per due anni, dico due anni, non si presentò una sola paziente per una visita GRATUITA, forse, anzi senza forse proprio perché gratuita. Si annunciò dopo 2 anni che le visite erano passate a tariffa piena e dal giorno dopo ci voleva la raccomandazione per poter pagare una visita con me e quindi code interminabili.
Oltre a parlare sempre delle colpe dei medici...qualche volta, se vogliamo essere obiettivi...riflettete anche sulle vostre responsabilità di cui nessuno parla mai.
Brava Valentina, bello pensare anche ad altro e alla lista della spesa che ognuno di noi ha. E allora concentriamoci su.... Cuba! Poi ci farai sapere. Un bacione. Ciao!
Patty
Ciao Rossella si può e si deve riprendere in mano la propria vita. Percorriamo spesso strade anche molto tortuose per impadronirci di quel pò di autonomia e serenità che ci mettono nuovamente sulla "nostra strada". Non è facile. Se avessi scoperto questo forum all'inizio del mio percorso ne avrei trovato sicuramente un maggiore giovamento e forse sarebbe stato più semplice tentare di "rimettermi in carreggiata". Mi sono sentita molto sola, insieme ai miei mille dubbi e paure e in mezzo a gente che bene o male pensa che ti sei operata, hai fatto chemio e radio e tutto finisce lì. E invece non finisce niente lì, anzi è proprio quando hai finito le cure che entri nel panico e hai quasi la sensazione di sentirti "senza copertura" e dici "e mò che faccio?". Che ne sanno gli altri di tutti questi nostri pensieri? Vedrai, pian piano senza nemmeno accorgertene scoprirai che ritorni pian piano sulla tua strada e anche questo blog, questo nostro spazio sarà un valido supporto in tal senso. Ciao!
Patty
Ciao Lau, come va? Se non erro in questi giorni devi aver compiuto gli anni quindi innanzitutto "Auguriiiiii!!!!!!". Leggo che non hai fatto i markers tumorali. Non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che se si fa solo la radioterapia come mi pare sia per te i markers tumorali non si fanno e si fanno invece se uno ha fatto la chemioterapia. O forse sto dicendo una sciocchezza. In fin dei conti a pensarci bene ipoteticamente una recidiva ad esempio può venire sia a chi ha fatto solo radio, sia a chi ha fatto radio e chemio. Concludo che forse ho detto una sciocchezza e probabilmente ti prescriveranno i markers alla prossima visita onclogica. Ciao!
Patty
Dott. Catania e' vero cio' che dice, pero' spesso si associa gratis - sanita' pubblica - tempi lunghi di attesa - ambulatori affollati - poco interesse verso il paziente. Non sempre e' cosi' per fortuna, ma questa e' in generale l'idea che la gente si e' fatta. Le faccio l'esempio delle visite oncologiche di controllo. Sono routine ma, almeno nel mio centro, non sai mai quale medico ti capita e invece sarebbe giusto che sia un medico solo a seguirti per poter instaurare un rapporto di fiducia. Cosi' molte persone, nei limiti delle possibilita' economiche, scelgono la visita in libera professione.
Anche io come Nadine, non ho mai sentito parlare di altri test come il Vega test o altri test. A parte il test del capello, sempre se si tratta di quello che periodicamente viene proposto dalle farmacie, non saprei. Comunque non per essere polemica oserei dire che spesso i medici stentano a proporti e pianificarti gli esami convenzionali che tutti conosciamo, figurarsi se te ne propongono altri. Bisogna già sudare 7 camicie per farsi monitorare con gli strumenti diagnostici disponibili. Insomma avrete capito che la mia esperienza con gli oncologi non è delle più felici. Ma voglio sperare che le cose possano andar meglio. Il problema è che sono anche oberati di lavoro, troppe persone da seguire e ciliegina sulla torta una profonda disorganizzazione di cui fa le spese il malato ma anche l'oncologo (una sparuta minoranza) che ce la mette tutta per essere attento e seguire bene i pazienti.
Patty (Campania)
Proprio così Marina, purtroppo ci si sente un pò abbandonati. Bisogna ritrovare pure le energie per stare dietro ai medici, vedere chi ci cura meglio, a chi affidarsi.
Patty (Campania)
Ciao Patty saturday night forum anche per te vedo
Infatti. Ciao
Per chi non avesse partecipato al sondaggio (ne mancano tante)
Pertanto per chi non ha ancora partecipato al sondaggio
1) In ordine (segnalarne da 0 a 3) quali sono le terapie alternative che hanno destato il tuo interesse, curiosità, attrazione maggiore?
Esempio :
Omeopatia, Medicina Germanica di Hamer, Cura Di Bella, Escozul (Veleno di scorpione), Laetrile (vit B 17, semi di mandorla, pesca, albicocca), Cura Pantellini (antiossidanti e vitamine, in particolare la vit C), il bicarbonato di Sodio (cura Tullio Simoncini), Cura di Padre Romano Zago e l'Aloe arborescens, Gerson, Fiori di Bach, Essiac (tisana anticancro), Artemisia annua, Medicina antroposofica, Vischio, Ayurveda,
2) Quali terapie alternative hai utilizzato e con quale finalità
http://www.senosalvo.com/invenzioni_folli_e_false_medicine_anticancro.htm
a) In sostituzione alle terapie convenzionali
b) Ad integrazione delle terapie convenzionali
3 )Come ha avuto questa informazione riguardo a terapie alternative?
a) Internet ?
b) giornali
c )televisione ?
c) passaparola ?
d) medici o infermieri ?
4) Secondo te la fuga dalle medicine convenzionali chiama in causa anche i medici perché
a) Dedicano poco tempo alla informazione
b) non comprendono le nostre paure sugli effetti collaterali delle terapie
c) Sono superficiali , poco empatici e di conseguenza incapaci di rassicurare
d) Si occupano molto della patologia e poco della persona
e) si occupano poco della patologia e della persona. spesso non si aggiornano, e rimangono arroccati sul piedistallo delle conoscenze acquisite.
f) ALTRO...........................es. non parlano mai di alimentazione e attività fisica
Hanno partecipato sin qui
1) Patty (Campania), 2) Rossella (Lombardia), 3) Vera (Basilicata), 4) Francesca (Lombardia), 5) Francesca-fiduciaria (Emilia), 6) Valentina (Lombardia), 7) Gabriella (Lombardia), 8) Marina (Friuli), 9) Luigia (Lombardia), 10) Aurora (Campania), 11) Valentina (Veneto), 12) Claudia (Campania), 13) Lau-Sardegna (Padre), 14) Lau-(Sardegna), 15) Nadine -fiduciaria(Toscana), 16) Elsa (Lombardia), 17) Verdiana (Sicilia), 18) Roberto (Puglia) , 19) Clara (Lombardia), 20) Angela 1 (Lombardia), 21) Ludmilla (Lombardia), 22) Angela 2 (Lombardia), 23) Veronica (Lombardia), 24) Lori-fiduciaria (Veneto)
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P.S.
Qualche medico ti ha proposto diagnosi utilizzando macchinari elettrici come ad esempio il VEGA test impiegato più frequentemente per l'identificazione delle allergie alimentari ?
(Vedi approfondimento nel post # 9.595 )
Pe quanto riguarda la mia esperienza di malattia, nel momento in cui ho saputo di non fare chemioterapia nonostante il mio triplo negativo, mi sono chiesta come mai, almeno in questi casi, il servizio sanitario non permettesse altre cure (alternative). L'unica che ha destato il mio interesse è stata la Cura di Bella, ho letto qualche informazione su internet, senza approfondire. Diciamo che essendo contraria a tutte le altre (come già detto qualche post fa riguardo l'omeopatia ecc.) la terapia di Bella è quella che desta in me un interesse maggiore. Non credo sia miracolosa, ma nel mio immaginario (perché , ripeto, non ho approfondito) in casi come il mio, in cui la medicina convenzionale risulta essere troppo rischiosa, potrebbe essere un'alternativa. Ripeto, nel mio immaginario ... nella realtà non so precisamente di cosa si tratti ...
2) Quali terapie alternative hai utilizzato e con quale finalità
Nessuna
3 )Come ha avuto questa informazione riguardo a terapie alternative?
Televisione, internet
4) Secondo te la fuga dalle medicine convenzionali chiama in causa anche i medici perché
a) Dedicano poco tempo alla informazione ... pochissimo!
c) Sono superficiali , poco empatici e di conseguenza incapaci di rassicurare
P.S.
Qualche medico ti ha proposto diagnosi utilizzando macchinari elettrici come ad esempio il VEGA test impiegato più frequentemente per l'identificazione delle allergie alimentari ?
NO
CRistina
PS 20 anni or sono mia madre, al cospetto di mio padre malato terminale ormai senza speranza per metastasi polmonari, consigliata da una zia, gli somministrava la cura di Padre Romano Zago ... Io non sapevo cosa fosse, ma mi dissero che male non faceva e tutti, a turno, portavamo questo intruglio a mio padre, che con grande "fede" lo prendeva ... con il "pietoso" consenso dei medici del reparto, purché la somministrazione la facessimo noi!
Girava un volantino che spiegava l'efficacia, non so da chi lo avessero avuto ma credo fosse una sorta di passaparola. Ricordo la serenità di mio padre nel vederci arrivare per quella somministrazione ... in fondo sapeva, ma era l'unica "cura" che gli era rimasta (oltre a quelle palliative) ...
Grazie CRistina.
Già che c'è quando ha tempo ci traccia una scheda per sua sorella , che aveva un istotipo del tutto differente dal suo ?