Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

*Antonella*
*Antonella*

Dottore Calì posso permettermi un suggerimento per l'incontro di novembre? Cosa ne direbbe di approfondire il ruolo di chi ha la "fortuna" di vivere accanto a una RFS? se parliamo di mariti o compagni finora abbiamo conosciuto il farfallone, il vigliacco, poi l'estremo opposto, leggi Max o Alex, ma ... tra i due estremi? Certo ci vuole Pazienza con la P maiuscola per stare con noi e poi? Basta essere razionali come il marito di Francesca (per la cronaca anche il mio è un informatico, quindi un essere umano per definizione prestato alla razionalità)? il rischio di un memory fault è sempre in agguato... Antonella

Utente 308XXX
Utente 308XXX

@ANTONELLA,è una FORTUNA(senza apostrofi)sicuramente aver deciso di passare la vita insieme alla propria moglie,il fatto che sia una RFS(PROBABILMENTE psicologicamente lo sarà per sempre)è irrelevante,nel senso che non sarà certo uno s.....o venuto dal nulla,a fare di tutto ciò che E' bello ADESSO,qualcosa di brutto,scrivo di cose che riguardano me ovviamente. puoi definire meglio quel ? un abbraccio alex

*Antonella*
*Antonella*

ALex è evidente e bellissimo il sentimento d'amore che provi verso tua moglie, si percepisce anche qui da me, e si che sono lontana mille chilometri... ma indiscutibilmente il cancro ci cambia, cambia le priorità, ti fa rivedere le tue scale dei valori insieme a tante altre cose, e su questo penso siamo d'accordo tutti/e. A pensarci bene questa onda d'urto colpisce anche ci sta accanto no? e gli echi non saranno mai uguali per tutti. Per esempio c'è chi si butta a capofitto sulla cultura della prevenzione, e poi c'è chi diventa ipocondriaco... mi incuriosiva conoscere i retroscena di questo tipo di reazione, tutto qui. Un abbraccio anche a voi. Antonella

Ex utente
Ex utente

cara antonella per quello che mi riguarda e mi ritengo assolutamente fortunata massy (max) è quello che mi riporta sulla "terra" : lui vive l'attimo il suo motto è "la vita è un brivido che vola via" e non solo perchè fan di vasco... e adesso ancora di più... ogni tanto,nei momenti neri, io gli dico chissà se tra qualche anno ci sono ancora e lui mi risponde sempre che per quel che ne sappiamo magari non ci siamo più nenache domani! un abbraccio elisa

Ex utente
Ex utente

ps: per dott. Salvo: oggi io e max siamo venuti a lecco .... siamo arrivati alle 13.44 e mannaggia... l'abbiamo cercata nei vari piani e le infermiere ci hanno detto che era già in sala operatoria!

Utente 308XXX
Utente 308XXX

Ciao ragazze/i , sono Fiorella e oggi il DR. Catania mi ha consegnato l' istologico: 16 linfonodi su 20 intaccati dal tumore! Speravo un po' meno, ma questa è la realtà e da qui devo partire..... Guardavo i disegnini che Salvo mi faceva su un pezzo di carta per spiegarmi l' invasione barbarica e mi sembravano tanti palloncini di luna park che scoppiavano ad ogni x che ci metteva sopra. I palloncini erano fuori di me , erano belli tutti insieme a difendere qualcosa di prezioso che andava salvaguardato. La mia parte razionale ha preso il sopravvento e nel giro di pochissimo tempo era stato già tutto programmato per iniziare la chemio il 19 luglio. Di venerdì così poi ho due giorni di riposo e il lunedì posso tornare al lavoro. Emozionalmente per me questo è molto importante, non voglio sentirmi malata per la terapia, voglio vivere con lei e sentirmi libera di essere chi sono senza l'ombra di vittimismo, perché non è così che mi sento. Nonostante tutti mi dicono che sono una guerriera io non mi sento in guerra contro il mio tumore. Fa parte di me, sono ancora io , con regole sovvertite ma con strumenti per potere riportate un po' di ordine. Ci credo. E arrivano le domande: cosa ha innescato nel mio corpo l' anarchia? Quale è il disordine interiore che ha provocato un danno organico? Dove sta dentro di me lo squilibrio? Cosa devo ancora imparare per essere una persona migliore? Cosa devo ancora fare per aiutare la mia e altrui evoluzione? E poi le paure, non quella della morte amica, ma la paura della ospedalizzazione, , della solitudine nello stare con una flebo attaccata con dentro veleni, benefici ma sempre veleni, la paura di come saranno i prossimi otto mesi con questa strana chimica nel mio corpo, la paura di non sapere se avrò la forza di stare con me con amore e non con rabbia. So che farò quello che occorre fare e la mia attenzione sarà quella di passare dalla funzione di quella che sta curando il suo corpo a tute le atre funzioni del mio quotidiano in modo morbido e senza soluzioni di continuo. Quando lavoro sono quella che lavora, quando cucino sono quella che cucina, quando sto con i miei amici sono con i miei amici, e la Fiorella che è li non è quella che sta curando il corpo malato. Sono molto di più di questo tumore , pur essendo anche lui. I miei pazienti sono già in allerta, in paese la voce si sta diffondendo ma non ho niente da nascondere, non mi vergogno della malattia, sono una di loro e sento il loro grande affetto e rispetto. Vi abbraccio tutte /i con il sorriso del cuore e tanta gioia. Fiorella

Utente 308XXX
Utente 308XXX

io non so cosa sto provando nel leggere la sua "lettera",FIORELLA,IN QUESTO MOMENTO le invio un abbraccio virtuale enorme e,non vedo l'ora di leggere la prossima che scriverà.un esempio di VITA. alex

Utente 305XXX
Utente 305XXX

grazie FIorella per questo"flebo" di vita che mi ha regalato.un abbraccio GIulia

Utente 305XXX
Utente 305XXX

grazie FIorella per questo"flebo" di vita che mi ha regalato.un abbraccio GIulia

Utente 308XXX
Utente 308XXX

Sono con voi RFS e un abbraccio caloroso anche a te Alex

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Intanto grazie COLLEGA Fiorella per averci voluto esporre...la sua ferita sino in fondo! Esco ora dalla sala operatoria (ore 21), ma mi ricordo bene di avere fatto più volte stamattina il conto dei suoi linfonodi sul foglio pieno di palloncini (sa noi ci dobbiamo pur sempre arrampicare con le metafore e le metonimie...! ).. Che fa comincia a millantare ?? (^______^) I suoi linfonodi interessati ( tra l'altro alcuni solo parzialmente) sono "solo" 14 e non "ben" 16 !! (^___^). Queste mie non sono affatto battute, non me le permetterei in una situazione come questa, e che faranno trasalire chi legge. In realtà è un "appello" personale al suo grande senso di ironia che ho avuto modo di apprezzare nei nostri incontri ( persino prima di addormentarsi in sala operatoria e al suo risveglio). So che Lei non le leggerà come battute banali e all'incontro di Novembre glielo dimostrerò ancora con più passaggi. 14 linfonodi interessati/20 esaminati 14/20, non è certo come saprà bene essendo medico, una bella notizia sul piano prognostico. Quella mia di oggi tuttavia non è nè una sentenza, ma solo una verità biologica e quindi non certo una verità assoluta, desunta da dati statistici alcuni dei quali fondati su ipotesi persino incerte e malferme. Si legga bene la storia di Stephene J.Gould cui avevano dato 8 mesi di vita (non sono casi così rari e lo cito per lanciare il dubbio che le nostre "verità" sono fallaci) ed è morto d'altro dopo aver realizzato tutti i sogni della sua vita decine di anni dopo. Le confermo ufficialmente la raccomandazione che le avevo dato in occasione della prima medicazione ["Collega Fiorella, la prossima settimana avremo l'esame istologico. Per non crearle false aspettative Le dico subito che mi aspetto un "disastro" dal cavo ascellare. Ma anche se fosse così....ASPETTI A FARE TESTAMENTO ! "] Lei ha sorriso è non mi è sembrata impressionata affatto dalla VOLUTA provocazione che tendeva in realtà a rassicurarla sulla sua fisiologica, e ben celata, paura della morte " Oggi riconfermo persino le virgole " ASPETTI A FARE TESTAMENTO !!! anche perchè a Novembre ci dovrà spiegare cosa si prova ( Addirittura al terzo tumore ! ) dall'altra parte della barricata.

Antonia fiduciaria
Antonia fiduciaria

Francesca, straordinaria RFS, in questi giorni ho avuto difficoltà di collegamento a internet, oggi tutto mi sembra ritornato funzionante e ne approffitto, perchè non si sa mai che proprio domani al PC ritorni il singhiozzo, per inviarti il mio incoraggiamento per l'intervento di giovedi'. In attesa di risentirti, finalmente LIBERATA DALLO SCARAFAGGIO, per il dopo, ti abbraccio forte e ti bacio. FIORELLA, siamo insieme nel percorso che hai deciso. Un caloroso abbraccio anche da parte mia. Cari saluti a tutte/i. Antonia.

Utente 308XXX
Utente 308XXX

È proprio vero che il paziente recepisce solo quello che può di fronte alle diagnosi che teme! Avrei messo le mani sul fuoco sui numeri che ho registrato e la cosa mi fa sorridere perché ci tengo alle mie mani. Prima o poi mi racconterà cosa ho detto prima dell' intervento e al mio risveglio, voglio proprio farmi due risate. Lo so che che sue non sono battute banali, e apprezzo la sua sincerità nel mettere un onesto limite al nostro limitato sapere. Confido, mi affido e mi fido, di me, di lei e di Lui. Poi il testamento lo faccio ogni volta che prendo l'aereo, figuriamoci ora che sto partendo con l'astronave. E ho una domanda da farle: non crede che la pura della morte sia direttamente proporzionale alla paura della vita? Il mio abbraccio di oggi è la manifestazione di quanto sia grata di averla incontrata e di percorrere questo terzo percorso con una uomo come lei. Anche se non mi vuole più vedere le dico a presto con il mio sorriso. Fiorella

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

>>E ho una domanda da farle: non crede che la paura della morte sia direttamente proporzionale alla paura della vita?>> Domanda CENTRATISSIMA ! ALTROCHE' !!!! Ci vorrebbero un paio di volumi per risponderle . Le mostro una evidenza , spero facilmente comprensibile. Sono in associazione Attive Come Prima che Lei presto conoscerà da oltre 35 anni. Sa in tanti anni quali pubblicazioni sono uscite dalla associazione ? Una ventina di libri tutti incentrati sulle difficoltà...della VITA ! Zero sulla minaccia della morte ! Ecco alcuni esempi : Ada Burrone che conoscerà a Novembre [" La forza di vivere" / " La danza della Vita" / "Il gusto di vivere" / "Decido di vivere" ecc. ecc. Anche per il sottoscritto vale lo stesso ["....e poi cambia la vita !] E sa perchè non si parla della morte che non è affatto rimossa ? *Il più terribile dei mali dunque, la morte, non è niente per noi, dal momento che, quando noi ci siamo, la morte non c’è, e quando essa sopravviene noi non siamo più. Essa non ha alcun significato né per i viventi né per i morti, perché per gli uni non è niente, e quanto agli altri, essi non sono più. (Epicuro) *Gli dei nascondono agli uomini la dolcezza della morte, affinché essi possano sopportare la vita. (Lucano) *Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando succede. (Woody Allen) *L’uomo è un condannato a morte che ha la fortuna di ignorare la data della propria esecuzione. (Roberto Gervaso) *Una vita sprecata è una morte precoce. (Wolfgang Goethe) *Non v’è rimedio per la nascita e la morte salvo godersi l’intervallo. (Arthur Schopenhauer) *Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte. (Italo Svevo) *Noi moriamo soltanto quando non riusciamo a mettere radice in altri. (Leone Tolstoj) *La verità siede sulle labbra degli uomini morenti. (Arnold Matthew) *Il privilegio dei morti: non moriranno più. (Gabriele D’Annunzio) *La vita dei morti sta nella memoria dei vivi. (Cicerone) *Il pensiero della morte ci inganna, perché ci fa dimenticare di vivere. (Vauvenargues) Non per nulla i medici abituati a comunicare non hanno difficolta a fare accettare, perchè loro stessi ne sono convinti, ai propri pazienti che il tasso di mortalità su questa vita sia del 100%. Più difficile esorcizzare il fantasma del cancro che ci perseguita e ci rincorre anche quando non c'è più.

<small>Psicologo</small>
PsicologoPsicologo

Carissima Antonella, la sua idea mi sembra importante, anche se propongo di modificarla almeno in parte. Non ho alcuna esperienza, se non molto aneddotica, dell'"altra metà del cielo di una RFS". E quindi parlerei di parole, non di fatti o esperienze dirette! Se saranno presenti dei "ragazzi fuori di seno", cederei a loro il compito di descrivere questa esperienza dal loro punto di vista. Che ne pensate? @Fiorella: nella mia esperienza (sia personale che professionale), soffriamo emotivamente tanto più quanto ciò che temiamo di perdere è per noi importante. E per questo non serve che lo perdiamo realmente: basta la sola IDEA di perderlo per risvegliare le nostre emozioni. Ha condiviso con noi tante idee che ho letto con molta partecipazione, ed una in particolare mi ha colpito: >>Quale è poi questa grande differenza tra chi sa Di avere un tumore e chi non lo sa ? Tutti dobbiamo confrontarci non solo con la morte ma soprattutto con la Vita, noi con la "diagnosi" ne diventiamo semplicemente più consapevoli, solo quando il tempo diventa più stretto cominciamo a farci le vere domande. È solo un acceleratore di consapevolezza, e possiamo veramente prendere l' opportunità di comprendere la differenza tra illusioni e realtà. Oppure possiamo continuare a non vivere attaccando ci ad una sopravvivenza povera di contenuti che chiamiamo " normalità " Forse questa consapevolezza non è per nulla "automatica". E magari non tutti riescono a rielaborare l'esperienza del cancro ANCHE come una "messa a fuoco" che consenta di occuparsi di quello che per noi è DAVVERO centrale ed importante nella nostra vita. Questo è davvero un tema a me molto caro. Molte volte ho pensato che non conta tanto quanti giorni trascorriamo su questo pianeta, ma COME. Ed i giorni sono sequenze discrete fatte da tanti QUI ed ORA... @Francesca: ci risentiamo dopo, nel mentre non trascuri il suo inno: ASF!!!

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