Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Dottor lei nel suo sondaggionparla di cure alternative noi nn ci abbiamo mai pensato avevamo letto su internet veramente qua non c entra niente mamma aveva letto la ricetta di padre romano zago quella del aloe herborescence che alleniva i sintomi della chemioterapia e preveniva il cancro mamma nn sapeva dove trovare il L infuso perché ci era stato sconsigliato comprarlo in farmacia o erboristeria. La ricetta diceva che doveva eseere preparato al buio ora nn ricordo il passaggio ricordo che mia cugina andò in montagna e trovo piantaggioni di questa pianta e porta all incirca 10 pianti pari a 40 o 50
Foglie anche di più e di sera al buio seguimmo passo
Passo
La
Ricetta e preparammo 2 barattoli .il giorno successivo mamma aveva la chemio e ne parlo con il
Suo oncologo il dottor iodice il quale le vieto L
Assunzione dato che lei faceva il taxolo e disse che questo infuso contestava L effetto
Del taxolo le consiglio invece L
Aloe vera a succo .lei cosa ne pensa ?questa è L unica cura alternativa che abbiamo pensato nn navighiamo nel oro e io mi sono licenziata L anno scorso per stare vicino a lei ..
Posso raccontare questo nel su sondaggio ?
Certamente. Non c'è fretta, faccia tutto con calma ma deve rispondere numero per numero ed eventualmente alle lettere,
Esempio
1) Aloe,
2) Aloe
b) ad integrazione
ecc ecc
Dell'Aloe ne parlo nel mio sito
http://www.senosalvo.com/invenzioni_folli_e_false_medicine_anticancro.htm
La notorietà come rimedio anticancro è stata aiutata dalla pubblicazione di un libretto scritto da un frate, tale padre Romano Zago, brasiliano, che descrive nel suo testo proprietà miracolose di una delle specie di aloe, l'arborescens, la quale sarebbe capace di guarire tumori anche in fase avanzata, in breve tempo e senza particolari effetti collaterali. Non è difficile immaginare che, le affermazioni fatte nel libro di Padre Zago (che ho letto) sono piuttosto esagerate ed inattendibili: guarigioni quasi immediate dal cancro dopo bevute di estratti di aloe assolutamente non credibili, nel testo non è riportato alcun dato statistico né sono mostrati referti o numeri da studiare, sembra un romanzo e forse lo è. Altri libri di medicina alternativa parlano di effetti dell'aloe vera, altra specie della pianta. D'altra parte c'è da dire che è già da tempo che si studiano gli effetti di alcuni componenti di questo vegetale che hanno mostrato sperimentalmente la capacità di inibire le cellule neoplastiche di alcuni tipi di tumore, l'attenzione degli sperimentatori si è quindi concentrata sui meccanismi che permettevano questo risultato.
Chissà per quale motivo la "fama" di antitumorale è diffusa in Italia ma molto poco in altri paesi nei quali la pianta è utilizzata, sempre nella medicina popolare, ancora come cicatrizzante e lassativo e proprio con quest'ultima indicazione l'aloe è in vendita nelle farmacie come farmaco da banco sotto forma di estratti in sciroppo o succo e ne esistono decine di tipi e marchi differenti. La proprietà cicatrizzante sembra essere dovuta all'azione di stimolo nei confronti dei vasi sanguigni che così velocizzerebbe i normali processi di riparazione della cute, anche se in realtà queste sono poco più che ipotesi visto che gli studi non hanno confermato del tutto questa possibilità: uno studio inglese ha misurato la capacità dell'aloe nel migliorare le complicanze dermatologiche della radioterapia e non ha notato alcun effetto benefico particolare. Le proprietà lassative sono dovute soprattutto alla presenza di antrachinoni, sostanze irritanti per l'intestino. Altri effetti studiati sono quello "ipoglicemizzante" (che abbassa il valore di zucchero nel sangue) ed antimicotico (che combatte le infezioni da funghi). Estratti di aloe sono contenuti in molti cosmetici e prodotti ad uso casalingo e possono avere un blando effetto antibatterico, antivirale e disinfettante.
La tossicità della sostanza è scarsa, la dose letale per le cavie (di aloe vera) è di 200 mg per chilo, nell'uomo quindi, un effetto tossico sarebbe possibile solo per dosaggi elevatissimi, anche se non è da sottovalutare il potenziale effetto negativo del suo potere lassativo (perdita di sali, disidratazione). In alcune nazioni (Inghilterra e Germania ad esempio) esistono formulazioni di aloe in fiale da iniettare ed in questo caso sono stati segnalati effetti collaterali molto gravi e persino qualche caso letale.
Altri effetti negativi segnalati sono il danno riproduttivo (nelle cavie maschio), quello teratogeno (cioè che causa malformazioni nel feto) ed abortivo (sempre in cavie) soprattutto per le formulazioni per via orale, gli effetti collaterali più gravi (fino a casi di morte) sono stati segnalati, come detto, solo per le formulazioni endovenose.
Gli effetti sulle cellule cancerose, anche se interessanti, sono contrastanti a volte anche notevolmente ma sicuramente aprono qualche speranza.
L'aloe emodina (una degli antrachinoni contenuti nella pianta) ha mostrato di ridurre i tumori in cavie ed in vitro ma sembra essere pericolosa perchè se "stimolata" dalla luce solare o da altre radiazioni, è capace di favorire tumori cutanei, un'altra delle sostanze contenute (l'aloina A), ha causato tumori nelle cavie e per questo motivo la FDA ha chiesto la sua rimozione dagli integratori in vendita. Sembra comunque che l'effetto antitumorale della sostanza (soprattutto nei confronti dei tumori intestinali) abbia come costante parallela un effetto dannoso (di stimolo del tumore, benigno o maligno) a livello cutaneo ed in altre cellule. Non sono pochi gli esperimenti che hanno sottolineato questo dato.
Le proprietà immunostimolanti, antiossidanti ed antiproliferative dell'aloe comunque, hanno fatto ipotizzare un suo reale potenziale anticancro (non per forza curativo ma almeno preventivo) e per questo motivo negli ultimi anni gli studi su queste proprietà si sono moltiplicati a dismisura, anche se proprio il sospetto di gravi effetti negativi ha sempre fatto consigliare molta cautela nelle conclusioni, l'interesse è rivolto soprattutto proprio al suo contenuto di antrachinoni.
In cellule in vitro è stato dimostrato un ruolo immunostimolante, sia per azione su alcune cellule immunitarie che per lo stimolo di alcuni enzimi essenziali nel processo di morte cellulare (le cosiddette caspasi) ed esiste anche uno studio sull'uomo che ha associato l'aloe alla chemioterapia, dimostrando un possibile ruolo nel miglioramento dei risultati della terapia e della sopravvivenza dei soggetti trattati. Già nel 2000 uno studio è stato effettuato anche presso l'università di Padova, analizzava la capacità dell'aloe-emodina di inibire la crescita tumorale (su tumori specifici, i neuroectodermici) in cavie. Gli studi in vitro sono incoraggianti (ne esiste anche uno su cellule leucemiche che ha dato risultati positivi), è vero che sono tantissime le sostanze capaci di eliminare o rallentare le cellule cancerose in laboratorio e quindi non si può che parlare di risultati ancora molto preliminari, ma la buona notizia è che è stato scoperto anche il meccanismo d'azione che sembra legato all'azione degli antrachinoni contenuti nell'aloe, altro fattore positivo è che non sembra esserci un particolare pericolo di tossicità per l'uomo. C'è però un altro dato che consiglia di non esagerare con l'entusiasmo nei confronti di questa sostanza: sembra che l'uso di aloe, contrasti direttamente l'effetto "apoptotico" (cioè che induce la morte cellulare) della chemioterapia (in particolare della doxorubicina e del paclitaxel), consentendo alle cellule neoplastiche danneggiate dai farmaci di rigenerarsi. Inoltre è stato ipotizzato (ed in parte confermato) un ruolo favorente nei confronti dei tumori del colon. Le conclusioni contrastanti di diversi studi hanno quindi limitato notevolmente l'idea di un uso routinario nella cura delle malattie neoplastiche e per questo motivo bisognerà probabilmente aspettare l'isolamento di un derivato dell'aloe da provare sull'uomo quando si avranno sufficienti certezze sulla sua efficacia e sicurezza, cosa che attualmente non esiste.
In questa vicenda c'è anche un particolare "interessante" e che risponde al tormentone che vorrebbe i "rimedi naturali" non brevettabili (chissà perché) e le autorità mediche ed accademiche compatte nel nasconderne le proprietà.
Non bisogna comunque credere all'"elisir" che cura il cancro, non è sicuramente bevendo un bicchiere di aloe che possiamo sconfiggere questa brutta malattia, ma se riuscissimo a sfruttare le capacità benefiche del suo contenuto potremmo avere qualche beneficio.
Bisognerà approfondire l'argomento e non cedere al facile entusiasmo ma nella storia dell'"aloe anticancro" una base promettente esiste.
Questo naturalmente ha attirato orde di avvoltoi (già lo fanno quando la "cura" è implausibile...) e così esiste un commercio molto florido di prodotti a base di aloe. Integratori, frullati, estratti, vendita on line. Tra mezze parole e promesse sussurrate, questi prodotti sono venduti come "anticancro" quando ancora siamo ben lontani dal definirli curativi e sicuri. Esistono anche conventi ed associazioni religiose note per la preparazione di "frullati" di aloe. In genere, le preparazioni "artigianali" hanno una ricetta ben precisa. Il frullato di aloe è diluito in miele o in alcol e deve essere conservato al riparo da luce e calore. I preparati in vendita come integratori in genere contengono pochissimo principio attivo che quasi sempre ha perso ogni sua proprietà benefica (la sostanza è altamente sensibile alla luce, al calore ed agli sbalzi di temperatura e si degrada molto velocemente perdendo quasi tutte le sue qualità), in questo modo è davvero molto improbabile che un preparato "commerciale" possa avere effetti curativi almeno vicini a quelli notati in laboratorio. In ogni caso occhi sempre aperti, sia agli sviluppi futuri ma anche a chi pensa a guadagnare qualche soldo approfittando della malattia, ad oggi, chi vende "estratti di aloe" per curare il cancro, è solo un ciarlatano
SONDAGGIO
Sono Patty provo a rispondere al sondaggio sperando di aver capito tutto.
1) Quali sono le cure alternative che hanno destato il tuo interesse, curiosità, attrazione?
0
1 Omeopatia
2 Di Bella
3
N.B. hanno destato il mio interesse semplicemente perchè ne ho sentito molto parlare in relazione ad una loro presunta efficacia ma non perchè avessi mai pensato di provarle personalmente
2) Quali terapie alternative hai utilizzato e con quale finalità?
a) in sostituzione alle terapie convenzionali
b) ad integrazione delle terapie convenzionali
Nessuna terapia sia in riferimento al punto a) sia in riferimento al punto b)
3) Secondo te la fuga dalle medicine convenzionali chiama in causa i medici perchè
a) dedicano poco tempo all'informazione
b) non comprendono le nostre paure sugli effetti collaterali delle terapie
c) sono superficiali, poco empatici, e di conseguenza poco capaci di rassicurare
d) si occupano molto della patologia e poco della persona
Risposte
Assertive in riferimento ai punti a) b) c). Sul punto d) direi che oltre ad occuparsi poco della persona si occupano poco pure della patologia, spesso non si aggiornano, e rimangono arroccati sul piedistallo delle conoscenze acquisite.
Patty
Buongiorno a tutte, è un pò che non scrivo ma leggo sempre i post e come prima cosa ritornando a scrivere ho provato a rispondere al sondaggio promosso dal Dott. Catania sperando di aver ben rispettato lo schema delle domande.
Veniamo a noi, al nostro grande gruppo di mutuo-aiuto. Avrei voluto essere più positiva affacciandomi stamane al blog ma l'aver letto l'intervento di Princesse Aurora in cui parla di una signora andata via da poco e che aveva metastasi a polmoni, fegato e cervello, partendo da una situazione di partenza di 4 linfonodi intaccati sono entrata un pò nello sconforto, perchè a me hanno trovato 5 linfonodi intaccati. Insomma questa faccenda dei linfonodi con metastasi è un pò un cruccio che ogni tanto mi ritorna e se non ci fossero stati affronterei più serenamente il tutto. Dalla mia ho che i recettori ormonali sono il 75% per estrogeno e 50% per il progesterone, her2+ che però so che si considera negativo perchè la fish non è uscita amplificata. Ovviamente G3 e poi Ki67 al 35%. Siamo sempre al solito discorso e cioè che non abbiamo la palla di vetro per prevedere quel che accadrà, però è brutto pensare che ti ritrovi sempre con una spada di Damocle sulla testa. Penso che è una condizione che viviamo in tante. C'è qualcuna fra voi che ha avuto linfonodi presi e nel tempo come sono andate le cure?
Archiviata la mia situazione personale (anche perchè rischierei la paranoia) stamane mi ero affacciata sul blog per fare tanti auguri a Marina per essere diventata nuovamente nonna. I bambini danno un'energia speciale e poi comunque sono il senso della vita che continua, che va avanti, anche se non sono i tuoi (e lo dico pur non essendo mamma).
Poi un abbraccio speciale a Luigia, che ora starà affrontando le nuove terapie modificando forse i medicinali che già prendeva. Ciao Luigia, ti abbraccio forte.
Un abbraccio a Francesca. Bene che i globuli bianchi siano un pò saliti. Questa cosa dei globuli riconosco che è stressante, anche per me è stato così, sempre in neutropenia e a dover aspettare che risalissero. Si ha quasi la sensazione che l'organismo non voglia collaborare, uno pensa già devo fare la chemio, poi non la posso fare perchè i globuli bianchi rischiano di scendere troppo. Come dire abbandonati dal proprio stesso fisico. Poi pian piano si riprende anche quello e stiamo meglio anche noi. Ciao Francesca, un abbraccio.
Infine benvenute a Marta e Clara e un saluto a tutto questo nostro fantastico bus e ai dottori.
Patty
[quote=PATTY]
Buongiorno a tutte, è un pò che non scrivo ma leggo sempre i post e come prima cosa ritornando a scrivere ho provato a rispondere al sondaggio promosso dal Dott. Catania sperando di aver ben rispettato lo schema delle domande.[/quote]
1) Eccellente "compitino" Patty, sia perché ha risposto in ordine sia perché completo in tutte le sue parti. E poi è la prima ad averlo fatto.
Da oggi oltre alla firma , per evitare confusioni (es. ci sono una decina di Laura) oltre che a firmarvi aggiungete la regione di provenienza.
Es. PATTY (Campania)
2) Sapevo bene che classificando la mamma di Aurora avrei scatenato le ansie di altre. Ma lo scrivevo per dimostrare che non ci sono casi uguali e che i vari istotipi in maggioranza hanno fattori prognostici favorevoli accanto ad altri sfavorevoli. E in questo bus la maggioranza sono VIVE E VEGETE, e presentano più fattori sfavorevoli che favorevoli e molto più sfavorevoli di quelli di Patty.
3) I linfonodi metastatici ? Chieda, ma è solo uno dei tantissimi esempi, a Maria che ha scritto nei giorni scorsi e che avevo operato quindici anni fa con oltre 10 linfonodi metastatici a conferma che
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/4700-dare-sempre-speranza-i-fattori-predittivi-sono-una-mera-informazione-non-una-condanna.html
1) In ordine (segnalarne da 0 a 3) quali sono le terapie alternative che hanno destato il tuo interesse, curiosità, attrazione maggiore?
Esempio :
Omeopatia, Medicina Germanica di Hamer, Cura Di Bella, Escozul (Veleno di scorpione), Laetrile (vit B 17, semi di mandorla, pesca, albicocca), Cura Pantellini (antiossidanti e vitamine, in particolare la vit C), il bicarbonato di Sodio (cura Tullio Simoncini), Cura di Padre Romano Zago e l'Aloe arborescens, altre......
http://www.senosalvo.com/invenzioni_folli_e_false_medicine_anticancro.htm
2) Quali terapie alternative hai utilizzato e con quale finalità
a) In sostituzione alle terapie convenzionali
b) Ad integrazione delle terapie convenzionali
3) Secondo te la fuga dalle medicine convenzionali chiama in causa anche i medici perché
a) Dedicano poco tempo alla informazione
b) non comprendono le nostre paure sugli effetti collaterali delle terapie
c) Sono superficiali , poco empatici e di conseguenza incapaci di rassicurare
d) Si occupano molto della patologia e poco della persona
e) altro
Hanno partecipato al sondaggio :
Patty (Campania)
Veramente impietosa, ma interessantissima l'osservazione di Patty, sorprendente anche per me
>>direi che oltre ad occuparsi poco della persona si occupano poco pure della patologia, spesso non si aggiornano, e rimangono arroccati sul piedistallo delle conoscenze acquisite>>
Mi raccomando queste osservazioni portano contributi importanti : nella DIAGNOSI occorre essere pessimisti e cinici, nella PROGNOSI sempre ottimisti.
L'osservazione di Patty mi costringe ad accettare il suggerimento e pertanto lo aggiungo sul sondaggio che modifico così
1) In ordine (segnalarne da 0 a 3) quali sono le terapie alternative che hanno destato il tuo interesse, curiosità, attrazione maggiore?
Esempio :
Omeopatia, Medicina Germanica di Hamer, Cura Di Bella, Escozul (Veleno di scorpione), Laetrile (vit B 17, semi di mandorla, pesca, albicocca), Cura Pantellini (antiossidanti e vitamine, in particolare la vit C), il bicarbonato di Sodio (cura Tullio Simoncini), Cura di Padre Romano Zago e l'Aloe arborescens, altre......
http://www.senosalvo.com/invenzioni_folli_e_false_medicine_anticancro.htm
2) Quali terapie alternative hai utilizzato e con quale finalità
a) In sostituzione alle terapie convenzionali
b) Ad integrazione delle terapie convenzionali
3) Secondo te la fuga dalle medicine convenzionali chiama in causa anche i medici perché
a) Dedicano poco tempo alla informazione
b) non comprendono le nostre paure sugli effetti collaterali delle terapie
c) Sono superficiali , poco empatici e di conseguenza incapaci di rassicurare
d) Si occupano molto della patologia e poco della persona
e) si occupano poco della patologia e della persona. spesso non si aggiornano, e rimangono arroccati sul piedistallo delle conoscenze acquisite.
f) ALTRO...........................
Hanno partecipato al sondaggio
Patty (Campania)
SONDAGGIO
1) In ordine (segnalarne da 0 a 3) quali sono le terapie alternative che hanno destato il tuo interesse, curiosità, attrazione maggiore?
1-Terapia metronomica di frutta e verdura / alimentazione (dott. Berrino)
Nota. Per formazione professionale, non sono portata ad interessarmi e informarmi su cure alternative non riconosciute dal mondo scientifico. Forse ho sbagliato a segnare la terapia di cui il Dott. Salvo parla sul sito come terapia alternativa, nel caso, chiedo scusa e correggo
2) Quali terapie alternative hai utilizzato e con quale finalità
1- b) Ad integrazione delle terapie convenzionali
Nota. Come punto precedente.
3) Secondo te la fuga dalle medicine convenzionali chiama in causa anche i medici perché
b) non comprendono le nostre paure sugli effetti collaterali delle terapie
d) Si occupano molto della patologia e poco della persona
Nota. Sono in cura in uno dei centri di eccellenza italiana e ho molta fiducia nel fatto di ricevere la miglior cura possibile, tuttavia se posso trovare un difetto nei miei oncologi è proprio quello della poca "umanità".
Rossella (lombardia)
Patty come ti capisco... E' durissima quando ti schiaffano in faccia queste storie, bisogna proprio fare un grande sforzo per provare a pensare che ogni paziente è a se, soprattutto quando come nel mio caso non c'è un solo fattore prognostico favorevole (manco uno eh!)
Rossella (lombardia)
Buongiorno a tutte .
Mi dispiace se ho generato ansie e non volevo assolutamente schiaffare in faccia a nessuno la storia della signora morta era solo per chhiedeee al
Dottor Catania una cosa dato che era
Stata
Curata con la stessa terapia di mia madre .non volevo generare ansie per voi ..
1) In ordine (segnalarne da 0 a 3) quali sono le terapie alternative che hanno destato il tuo interesse, curiosità, attrazione maggiore?
Risposta:
Terapia metronomica di frutta e verdura ,
Curcuma;
(anche se non so se considerarle terapie)
2) Quali terapie alternative hai utilizzato e con quale finalità
Risposta:
Terapia metronomica di frutta e verdura , Curcuma
ad integrazione delle terapie convenzionali (b);
3) Secondo te la fuga dalle medicine convenzionali chiama in causa anche i medici perché
Risposta:
a) Dedicano poco tempo alla informazione ( al paziente)
b) non comprendono le nostre paure sugli effetti collaterali delle terapie
d) Si occupano molto della patologia e poco della persona.
Vera (Basilicata)
Mi dispiace se ho generato ansie e non volevo assolutamente schiaffare in faccia a nessuno la storia della signora morta era solo per chhiedeee al
Dottor Catania una cosa dato che era
Stata
Curata con la stessa terapia di mia madre .non volevo generare ansie per voi ..
Princesse aurora non preoccuparti, non mi riferivo in particolare a te, ma a qualcosa che mi tocca vivere praticamente ogni giorno (leggendo i giornali, guardando la TV, o dal panettiere...). Perdonami se il tono è stato brusco, ma spero tu possa capire quanto è difficile sentire certe storie e provare a passare oltre...
Rossella (lombardia)
Si posso capire perfettamente .il mio riferimento era dovuta al esempio della cura che sta facendo mamma e che L aveva fatta la persona che conoscevo nn ti preoccupare baci .
Dottor Catania mi scusi ora ho letto un po' meglio tt vorrei capire perché ha detto a patty che classificando
Mia madre avrebbe scatenato le ansie di altre persone , nn capisco proprio cosa vuol dire talmets che è grave la situazione che genera l ansia di altre persone?