Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Non saprei cosa risponderle e non credo che da medici si possa dare il contributo che si aspetta.
Provo ad interpretare quanto descrive e Le rispondo con l'esperienza di oltre 40 anni di attività sportiva agonistica.
La mia sensazione, con il beneficio dell'inventario, è che Lei sottovaluti i Principi di Paracelso validi nello stesso periodo della scoperta dell'America (1492 ) e validi ancora oggi
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Mi spiego meglio sempre a sensazioni :
* è probabile che la dose di una ora al giorno sia eccessiva per la sua preparazione fisica di base
* è probabile per la stessa ragione che il tempo dedicato al recupero per Lei sia insufficiente. Ciò accade quando non si da tempo all'acido lattico di essere smaltito. E' più frequente ovviamente in attività agonistiche molto intense, ma ciascuno di noi ha la sua soglia che può essere bassa se non si è sufficientemente allenati.
Consigli pratici per verificarlo : resettare tutto
*domani, cioè oggi venerdì mezz'ora di attività fisica
*sabato mezz'ora di attività fisica
* DOMENICA RIPOSO ASSOLUTO ...cioè normali attività
* Lunedì , mezz'ora di attività fisica
*martedì riposo
*mercoledì mezz'ora di attività fisica
*giovedì riposo
*venerdì mezz'ora.......e così via sino alla scomparsa completa dei dolori
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se sembrano eccessivi i giorni di riposo si può provare a recuperare in piscina con nuotate rilassanti
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Quando i dolori saranno spariti quasi del tutto, ricominci la settimana successiva aumentando da mezz'ora a 40 minuti per volta, intervallati sempre da un giorno di riposo, e poi la settimana successiva a 50 minuti , così sino ad arrivare ad una ora consecutiva, ma sempre intervallati da un giorno di riposo o nuoto in alternativa.
Se i dolori non si ripresentano più si possono cominciare a provare giorni consecutivi di attività fisica., man mano che l'organismo comincia ad adattarsi ai vari carichi di lavoro
Tenendo sempre presente che il RECUPERO nell'attività fisica è fondamentale per non correre rischi di
Voi sapete meglio di me cosa voglia dire un giorno sentirsi dire "signora lei ha un cancro "!
Qui non stiamo certo ad elencare i pericoli di depressione, paure adattive, paure disadattive, ma a sottolineare l'evidenza che una cosa sia affrontare tutto ciò in solitudine oppure in gruppo...in branco mi piacerebbe dire.
Non solo la narrazione, ma persino il solo fatto di stare in gruppo contribuisce a mutare la percezione stessa della malattia, che si traduce in una sfida alla solitudine e al silenzio che in genere si accompagnano ad essa. Sulla rete quello che scriviamo può essere letto da chiunque e può essere commentato, in tempo reale. Si intreccia con altre vite, altre storie, raramente simili e spesso molto diverse, specie riguardo alle modalità con cui si reagisce al trauma.
Tutti aggiungono contributi personali su quali risorse mettere in campo di fronte ad ostacoli che sembrano insormontabili e soprattutto di fronte all'ignoto. E c'è chi non ce la fa proprio a condividere questa visione attraverso la scrittura, ma finisce per confessare che resta comunque incollata al forum perché talvolta basta il conforto della lettura, per comprendere gradualmente che non esistono esperienze indicibili, inenarrabili.
Basta talvolta la semplice rassicurazione di altre esperienze per esorcizzare l'aspetto mitologico di questa malattia che tanta paura continua a fare.
Cara Lau,
comprendo bene il desiderio di pensare al futuro e di tenere viva una progettualità , ti aiuterà a non focalizzarti sulla negatività di questo periodo, ma condivido il pensiero del dottor Salvo riguardo alla gravidanza perchè adesso è meglio concentrarsi su altro.
Ci sono molte donne che hanno avuto un bambino dopo il tumore, ne conosco personalmente diverse perchè lo scorso anno, essendo tra queste, ho portato insieme a loro la mia esperienza diretta ad un convegno dedicato a questo argomento.
Per la verità io non sono proprio un caso da prendere come esempio, sebbene la mia storia sia abbastanza singolare, la gravidanza non era affatto prevista e ha suscitato molte perplessità , dubbi e paure anche tra i medici che mi seguivano. Oggi sono una sorta di vanto per l'oncologia del mio ospedale.
Sono rimasta incinta a soli cinque mesi dalla fine della chemio e a due dalla radio. NOn avevo fatto il trattamento per la conservazione degli ovuli, nè quel farmaco di cui mi sfugge il nome che ti mette a riposo le ovaie perchè si erano dimenticati di propormelo. Poi essendo tripletta non ho dovuto fare cura ormonale, ma mi avevano detto che la fertilità era con molta probabilità compromessa.
Ah...la vita è davvero meravigliosa, nessuno dico proprio nessuno ha il controllo su di lei.!
Una gravidanza dopo un tumore è possibile, ma un corpo dovrebbe almeno riprendersi dopo le terapie per affrontare uno stravolgimento del genere, considerando anche i rischi a cui la tempesta ormonale ci sottopone (il fatto che il mio tumore non fosse ormonale non mi rassicurava granchè). Io ero ancora stremata dalle terapie, la radio poi mi aveva dato il colpo finale, in più ero alle prese con gli attacchi di panico e mi stavo facendo seguire da uno psichiatra.
E' stata una gravidanza molto difficile anche per altri motivi .Il dottor Salvo mi scrisse una mail molto bella che è stata pubblicata anche nel libro di Francesca.
Nonostante ciò a volte bisogna solo andare dove ti porta il cuore e questo bambino che oggi ha 18 mesi mi ha salvato in tutti i modi possibili in cui si può essere salvati.
Accogli quello che la vita ha in serbo per te cara Lau, senza troppe pretese.
E leggiti queste storie, che sono bellissime e piene di speranza
http://ferrari.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/05/10/la-vita-oltre-il-brca/
http://ferrari.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/11/29/maternita-e-cancro-un-tuffo-nella-vita-lontano-dagli-stereotipi/
Grazie dott Catania ....l ansia anticipatore c è perché questa persona ha 40 anni e ha già una bimba ma essendo lei figlia unica e senza genitori vorrebbe evitare alla sua bambina di ritrovarsi magari nel futuro sola come è successo a lei
Le ho chiesto se voleva partecipare al blog ma quando mi ha detto che aveva paura di deprimersi non ho insistito .
Nadine grazie .....avevo letto la tua storia ..... il quesito della gravidanza non era per me che sono un po vecchietta per avere un figlio ....ho quasi 49 anni e tra l altro dovrò fare cura ormonale per cinque anni .....finisco a 54 anni ....era per un mio caro .... anche lei tripletta come te ...... la sua paura è di dover aspettare anni e quindi essere ormai troppo grande per affrontare una gravidanza .
Mi piacerebbe leggere il libro di Francesca .... potreste dirmi il titolo ????
In questo senso ironicamente mi riferivo a Lei come esperta. Proprio perché ha dovuto approfondire più di altre il problema.
Questa considerazione è proprio bella ! Mostra come anche per le "triplette" il bicchiere possa essere visto come ... pieno !
Eccolo ! cliccare per ingrandire
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/6614-la-storia-di-una-ragazza-fuori-di-seno.html
Grazie dott Catania
Mi sono affacciata al blog x dirvi che ieri ho fatto terapia e sto bene, i miei globuli non si sono alzati granché e mi e' stata ridotta. Esiste anche questa possibilità quindi non vi stressare x i vostri globuli.
Mi affaccio e leggo la bellissima frase di Nadine
La vita... E' davvero meravigliosa nessuno e dico nessuno ha il co trollo su di Lei.
Mi ricorda una frase di mia mamma : " Ah ...la Vita... Ti sorprende sempre...quando meno te lo aspetti."
Lo scrivo per tutte ed in particolare ad una di voi che da giorni privatamente mi chiede lumi sull'agopuntura. Queste sono le conclusioni sullo stato dell'arte, anche se la terapia viene applicata persino in diversi centri, definiti di eccellenza.
Nel secolo scorso anche io mi sono sottoposto ad agopuntura e assunto prodotti omeopaticii per arrivare alla conclusione mano mano che i capelli si "ingrigivano" che si tratta di
PLACEBO, e al massimo qualcosa di più del placebo, che come sappiamo tutti è un farmaco efficacissimo.
L'agopuntura è una pratica alternativa, che afferma di poter curare diverse malattie infliggendo dei sottili aghi in diversi punti del corpo, i cosiddetti "punti di agopuntura", invisibili ed anatomicamente inesistenti ma conosciuti per "tradizione"; esistono dodici canali chiamati "meridiani" ed ognuno dei quali corrisponde, connettendosi ad esso, ad uno zang fu più o meno un "organo" condizionandone le funzioni; in questi meridiani, scorre un flusso energetico che normalmente è in equilibrio, quando l'equilibrio si perde, per qualsiasi motivo, insorge una patologia.
Secondo la teoria della tradizione medica cinese l'agopuntura funziona normalizzando il "flusso" del Qi (si pronuncia "chi"), cioè l'energia vitale del corpo.
Esistono tecniche complementari che utilizzano le teorie dell'agopuntura ma al posto degli aghi agiscono sui punti con il calore, con la pressione o con piccole scariche elettriche.
Un riassunto su Wikipedia, lo trovate quando volete
Chi racconta che l'agopuntura ha origini antichissime, non si basa su elementi certi ma su supposizioni. In antichi testi cinesi si faceva riferimento a trattamento con aghi oppure ci si basa sul fatto che sono stati ritrovati aghi in scavi archeologici in Cina e così via. Nessuno però si è mai soffermato sul punto che gli aghi descritti negli antichi testi erano grossi utensili più utili ad incidere ascessi e ferite che ad essere infissi nella cute. Nessuno ha sospettato che le tecniche dell'epoca non permettevano di costruire aghi tanto sottili da essere usati come per l'agopuntura e nessuno fa caso al fatto che se ritrovassimo un ago di legno preistorico in Italia, penseremmo ad un utensile (magari per cucire) e non per praticare medicina.
In effetti, i più antichi testi cinesi che parlano di infissione di aghi, sono nati in un'era che non conosceva la cellula o il sangue o gli organi. Non era mai stata fatta nemmeno una dissezione anatomica e le tecniche parlavano di infliggere aghi per restituire equilibrio ed armonia al corpo, non per guarire malattie.
La diagnosi nell'antica medicina cinese si basava essenzialmente su due cose: le pulsazioni del cuore (che erano considerate di sei tipi) e l'aspetto della lingua. E le malattie erano considerate causate dalla contrapposizione di yin e yiang, due forze naturali che rappresentavano rispettivamente il femminile e passivo ed il maschile ed aggressivo.
Gli antichi testi medici cinesi oltretutto, assegnavano agli organi non la loro funzione reale, ma un collegamento a stati emozionali, sensazioni, a colori ed elementi naturali, ad animali e piante. Nessun collegamento quindi tra la reale anatomia umana e la diagnosi e la terapia di una malattia.
Ancora: i meridiani, che sono la base dell'agopuntura, sono punti totalmente immaginari, che non hanno corrispondenza con nulla che sia di biologicamente o anatomicamente definito. Un meridiano non corrisponde ad un organo o al decorso di un'arteria o di un nervo, è un punto totalmente immaginato.
Su che base quindi dovrebbe essere influenzato dall'agopuntura?
Se vi dicessi che l'agopuntura auricolare è nata in Francia nel dopoguerra e che il termine "meridiani" è stato inventato sempre da un francese pochi decenni fa?
C'è un bellissimo studio che ha mostrato effetti placebo (miglioramento del dolore) sia con l'agopuntura VERA, cioè infiggendo gli aghi, che con l'agopuntura FALSA , detta agopuntura SHAM. In questo caso ai pazienti ignari venivano applicati aghi retrattili che SEMBRAVANO INFIGGERSI, ma che in realtà non scalfiscono affatto la pelle.
Una "cura" che non ha basi logiche nè scientifiche, che non ha mai guarito nessuno e che non ha dimostrato più effetto di un placebo, come la vogliamo chiamare? Nessuno studio scientifico (nemmeno "di parte") ha mai dimostrato l'esistenza dei "meridiani", dei "flussi energetici" o dei "punti di agopuntura", ci si basa, come spesso accade, su ipotesi (mai dimostrate).
Pochi sanno che paradossalmente l'agopuntura è richiesta dalla fascia più povera della popolazione che non può permettersi cure costose, mentre in Occidente la utilizzano le fasce medio-alte della popolazione
Cosa riesce a fare l'agopuntura? E' stato dimostrato che un trattamento con agopuntura, aumenta il livello di endorfine (sono ormoni che vengono rilasciati in seguito ad uno stimolo, per lo più sensoriale) nel nostro organismo ed uno studio recente avrebbe dimostrato che l'introduzione degli aghi riesce anche a stimolare la produzione di adenosina, un mediatore chimico che entra in gioco nel controllo del sonno, del dolore e di alcuni meccanismi infiammatori. Ma anche cadere battendo la testa a terra aumenta le endorfine e pure una pugno in faccia stimola il rilascio di adenosina. Ma allora, a che serve? Cosa guarisce, perchè si usa?! Soprattutto, come funziona o funzionerebbe? Ecco delle teorie:
·Rilascio di endorfine (sostanze simil-anestetiche rilasciate dall'organismo). Il Naloxone, che è un antidoto agli oppiacei ha dimostrato di ridurre l'analgesia prodotta dall'agopuntura. In ogni caso esistono metodi molto più semplici e non invasivi per causare rilascio di endorfine (per esempio i massaggi).
·Rilascio di adenosina: un "trauma" cutaneo (come l'infissione di aghi) stimolerebbe il rilascio di adenosina, una molecola che controlla il dolore a livello cerebrale. In questo modo l'agopuntura diventerebbe blandamente efficace per migliorare alcune patologie dolorose.
·La "gate theory." Suggerisce che se le fibre del dolore trasportano impulsi da un punto di agopuntura, gli impulsi di un organo dolorante non riescono a raggiungere il cervello e quindi non provocherebbero percezione del dolore. Non esistono spiegazioni anatomiche o fisiologiche che dimostrino questo fenomeno.
·Distrazione. L'attenzione può essere spostata da un sintomo, stimolando o irritando un altro punto del corpo.
Se avete un dolore al seno......e io vi do una martellata al ginocchio , vi assicuro che immediatamente vi concentrate sul dolore al ginocchio.
·Meccanismi psicologici. Includono suggestione, condizionamento dell'operatore ed altri meccanismi psicologici, ognuno dei quali può essere coinvolto nell'effetto placebo.
Sono riportate testimonianze (anche molto attendibili) su effetti straordinari dell'agopuntura, interventi chirurgici a cuore aperto ed a cranio aperto con il paziente sveglio o che addirittura beveva o mangiava qualcosa.
Non sono stati mai effettuati controlli però, in quanto si tratta di casi singoli e racconti aneddotici.
La possibilità che l'agopuntura agisca su qualcosa che ancora non conosciamo o che la scienza non possa misurare o comprendere esiste sempre, ma allo stato attuale non vi sono prove di efficacia o evidenze che possano fornire spiegazioni sul meccanismo d'azione o effetti evidenti di guarigione. Gli agopunturisti reclamano non solo degli effetti "soggettivi" (il paziente sta meglio) ma anche effetti rilevabili con esami del sangue, produzione di sostanze, vere e proprie modifiche della condizione fisiologica della persona. Tutto vero. Dimenticano però di dire che lo stesso placebo (anche una pillola di zucchero) è capace di evocare le stesse modifiche. Per capirci: se nel sangue di chi ha praticato agopuntura si assiste alla formazione ed all'aumento di particolari cellule presenti nel sangue (e quindi questa sarebbe una dimostrazione di effetto), le stesse modifiche sono riproducibili con un placebo.
Non è questa quindi la prova che l'agopuntura funzioni. Gli studi analizzati nel corso degli anni oltretutto, hanno dimostrato una mancanza di attendibilità, ricchezza di errori e metodi poco corretti nello studio dell'agopuntura e questo per due motivi: moltissimi studi sono effettuati da centri "alternativi" che non brillano per correttezza scientifica e molti altri non sono di alta qualità, non è semplice infatti ideare e produrre un "placebo" da paragonare all'agopuntura (aghi finti? Pizzicotti?). Per questo motivo uno scienziato ideò la "sham acupuncture" che utilizza degli aghi del tutto simili agli aghi da agopuntura ma che hanno la punta retraibile, pungono ma non infilzano. Sono questi gli aghi utilizzati negli studi più accurati. E' anche vero che lo stesso "pizzicotto" della falsa agopuntura, per qualcuno è "terapeutico" e quindi il metodo non sarebbe attendibile.
L'agopuntura quindi cura o no?
A quanto pare cura quanto un placebo. E' bene utilizzarla? Se fa stare meglio sì. Non c'è motivo per evitare una pratica inoffensiva (se fatta con procedimenti sicuri) che dona un certo benessere. Sono il primo a sostenere che se un placebo ci procura un beneficio, va utilizzato. Non bisogna dimenticare però che l'agopuntura non è totalmente inoffensiva: infezioni, terapia inutile per molte patologie, morti (è conosciuto un caso di pneumotorace, l'ago era stato inserito troppo profondamente fino a raggiungere la periferia dei polmoni), mai prendere qualsiasi trattamento alla leggera.
Se l'agopuntura ha mostrato di funzionare in qualche modo, si guarda soprattutto alle terapie del dolore, delle patologie di tipo ortopedico-muscolare ed a quelle di tipo psicologico (ansia, depressione).
Passiamo agli eccessi: in Gran Bretagna, sta dilagando l'agopuntura per gli animali. Sostengono certi veterinari che la usano, che i cuccioli, tornano felici nei loro studi per sottoporsi ai trattamenti con agopuntura. Chissà come misurano la felicità di un animale, dallo scodinzolamento del cane o dalle bollicine che fa il pesce nella boccia?
La riflessologia è una variante dell'agopuntura-
E' anche vero che esistono decine di varianti dell'agopuntura, creati a volte da operatori "improvvisati" tanto per offrire qualcosa di più esotico, di più invitante, solo a scopo commerciale dunque.
Una di queste pratiche, la si ritrova anche in certi centri estetici. La "COPPETTAZIONE", pretende di sfruttare gli stessi principi dell'agopuntura, utilizzando però delle piccole coppe di vetro nelle quali è stato realizzato il vuoto con una fiamma. Le coppette sono fissate alla cute (quasi sempre della schiena) ed agiscono esattamente come delle ventose.
Quando questa "tecnica" è utilizzata in maniera "artigianale", in centri estetici, in centri massaggi, facendo scorrere velocemente le coppette sulla cute oleosa, si ottiene un effetto minore dei massaggi manuali classici ma che sfrutta l'esotismo, la particolarità della tecnica per renderla più attraente.
Quando invece questa tecnica è applicata come spesso accade nei paesi orientali (e sempre più negli Stati Uniti quando invece non ho notizia di simili usi in Italia), si tratta di una vera e propria "tortura" inutile ed anche pericolosa. Sono conosciuti diversi casi di gravi lesioni cutanee, un caso letale di embolia da grasso, diversi casi di ustioni gravi ed anche recentemente è stato pubblicato in diversi giornali il caso di un bambino morto dopo "coppettazione". Il minimo che ci si aspetta comunque, dopo essersi sottoposti ad una tortura del genere, è ritrovarsi la schiena piena di ematomi, a volte molto dolorosi senza averne tratto nessun beneficio (ammettendo che il masochismo non sia considerato benefico). Pubblico un link ad un video con una seduta di coppettazione (cupping in inglese), avvertendo che non si tratta di uno spettacolo gradevolissimo. Ho scelto comunque uno dei meno "impressionanti" perchè esistono video e foto di sedute di coppettazione davvero sconcertanti.
Bibliografia e riferimenti:
- Dr. Robert Imrie
- http://www.ncahf.org/pp/acu.html
- G. Dobrilla: Le alternative.
- Unschuld P. Medicine in China: A History of Ideas (Comparative Studies of Health Systems and Medical Care). University of California Press, 1988.
- http://www.sram.org/0302/bias.html
La cosa che mi ha sempre meravigliata è che queste tecniche vengono spesso pubblicizzate in strutture sanitarie pubbliche ... l'omeopatia ad esempio viene proposta dal farmacista spesso senza neppure informare che, appunto, trattasi di prodotto omeopatico.
Addirittura so si gruppi religiosi che usano, assieme alle preghiere di guarigione (non abbastanza efficaci?), tecniche tipo riflessologia o simili ... no comment ... cosa si fa per cercare nuovi adepti anche nei rami cattolici!
Il mio disappunto sta nel fatto che tutto ciò sfrutti la sofferenza dell'uomo, che nei momenti di debolezza abbocca facilmente a tutto, nella speranza di guarire!
CRistina
Io ho fatto una seduta di massoterapia per curiosità e ne ho ricavato solo un aumento del dolore e lividi per vento giorni.Ho letto che per la terapia del dolore può essere utilizzata l'ipnosi, alcuni studi dentistici la propongono.
Buon pomeriggio.Antonia
Ci sono migliaia di proposte alternative per il dolore e tutte hanno un buon risultato in quanto placebo, ed è dimostrato che in quanto placebo più sono costose più risultano efficaci (studio del 2016), più sono "esoteriche" (in clima da stregoni con apparecchi che emettono luci colorate) e più costano e più sono efficaci.
Abbiamo visto, come per l'agopuntura, che per i dolori ci pensa il nostro organismo a produrre ENDORFINE in grado di lenirlo o curarlo.
Spesso non bastano ed occorre allora esaltarne la produzione e l'azione.
Ma non si è obbligati a spendere !
L'attività fisica serve a questo, ma non si deve improvvisare come abbiamo visto più volte.
Anche la palestra va benissimo, ma dimentichiamo che abbiamo a disposizione una palestra gratuita, disponibile a tutte le ore e vicinissima a casa : le scale del condominio !
A noi serve, per produrre endorfine e gli effetti preventivi, aumentare la frequenza cardiaca e il consumo di ossigeno . Ed in salita (in discesa meglio l'ascensore perché i vantaggi sono esigui) si hanno i massimi vantaggi (provare indossando un cardiofrequenzimetro)
Si dà per scontato che non ci siano controindicazioni cardiovascolari, né osteoarticolari.
In tal caso ottima alternativa è il nuoto dove i carichi sono attenuati soprattutto a livello osteoarticolare.
Fare attività fisica non improvvisando vuol dire rispettare alcuni criteri : il primo è la gradualità per arrivare ad adattamenti personalizzati. Gli adattamenti non necessariamente devono essere misurati da esperti : se stiamo meglio (=senso di benessere) vuol dire che siamo già adattati per quel carico che stiamo svolgendo. Se non stiamo bene (+ insonnia ad es.) allora vuol dire che ci sia qualcosa da rivedere. Resettare tutto, come suggerivo a Marina, e ripartire dall'inizio considerando sempre come necessari i TEMPI DI RECUPERO.
Io ho dimostrato con alcuni studi (ma è sconsigliato a chi non è adattato da molto tempo) che si possono produrre overdosi di endorfine e ossicitocina (combatte la paura)..........sino a produrre stati alterati della coscienza (=FUORIDISENO) a dosi estreme.
http://www.senosalvo.com/sport_estremo_stati_alterati.htm
in grado di gestire le paure, al punto da affrontare pericoli da irresponsabili
http://www.senosalvo.com/sport_estremo_stati_alterati_VI.htm
e soprattutto dolori
http://www.senosalvo.com/il_deserto_parte_XII-I.htm
nelle foto ci sono io dopo una gara di 170 km no-stop nel Mali, tra coccodrilli, leoni, elefanti, savana e deserto. Esempio da non imitare se non si è allenati e......................... non sufficientemente Fuori di seno.
Cristina non condivido le tue motivazioni che fanno pensare si tratti solo di una truffa. Io sono una sostenitrici della medicina omeopatica e non mi importa se sia solo un effetto placebo, fatto sta che mi ha aiutata molto.
Credo sia un grave errore generalizzare o fare di tutta l'erba un fascio, nel senso che dipende anche da chi la propone e come la propone, soprattutto in quale contesto.
Nel mio ospedale c'è un progetto dedicato in collaborazione con l'oncologia, ma gli oncologi non fanno molta pubblicità perchè non ci sono dati sufficienti per considerarla un'evidenza..per adesso , ma il progetto va avanti lo stesso perchè a richiederlo sono i pazienti e quindi non si possono considerare soldi buttati del resto lo scetticismo è la chiave di volta dell'approccio scientifico o.... siamo una gran massa di boccaloni .
Eppure Ippocrate utilizzava solo le erbe perchè prima altro non c'era per curarsi e così per secoli.
In Francia e in altri paesi alcuni farmaci omeopatici sono rimborsati dal SSn.
Ci sarà sicuramente un business dietro, come lo è per il resto, ma credo sia una buona opportunità per tutti, medicina compresa.
VERISSIMO Nadine...infatti ai tempi di Ippocrate la vita media degli umanoidi non superava i 30 anni.
Verissimo che ciascuno abbia il diritto di curarsi come crede, ma Nadine se prova ad ingrandire la foto n 2 , Le chiedo che "c'azzecca" con la Medicina il bugiardino che è meno devastante di quelli della Medicina Convenzionale, ma sembra un rito magico, del quale ricalca le cerimonie, che NULLA C'ENTRA CON LA MEDICINA
.
Verissimo che sia doveroso continuare a sperimentare perché le conoscenze si evolvano.
Verissimo che >>In Francia e in altri paesi alcuni farmaci omeopatici sono rimborsati dal SSn>>,
ma anche vero che molti Stati esteri, Gran Bretagna in primis, hanno o stanno facendo marcia indietro alla luce delle ultime metanalisi (studio australiano) che hanno dimostrato si tratti di acqua fresca.
>>nel senso che dipende anche da chi la propone e come la propone, soprattutto in quale contesto.>>
Verissimo e proprio di questo volevo discutere con voi con un sondaggio e portarlo al Congresso di Roma dove mi è stata affidata una relazione in Oncologia
http://www.comunicati-stampa.net/com/tumori-medicina-pseudocure-e-bufale-il-chirurgo-oncologo-salvo-catania-al-congresso-medicina-e-pseudoscienza-del-gruppo-c1v.html
No, non ci sono boccaloni Nadine. Anche io nel secolo scorso ho provato l'omeopatia come Lei e non mi sentivo affatto un boccalone , ma curioso interessatissimo, ma poi dinnanzi ad un migliaio di evidenze ...ho cambiato idea
Nella mia relazione prendo in esame le ragioni del perché si diventa boccaloni. Una delle ragioni è quella che ha tracciato Lei
>>Credo sia un grave errore generalizzare o fare di tutta l'erba un fascio, nel senso che [b]dipende anche da chi la propone e come la propone, soprattutto in quale contesto.>
[/b]
Verissimo : la visita dell'omeopata segue tutti i crismi della "visita ideale" e molti di loro potrebbero insegnare a illustri cattedratici come dovrebbe essere effettuata una buona consulenza. Il medico tradizionale purtroppo è spesso sbrigativo superficiale, ci chiede i sintomi, ma neanche sa se ci nutriamo bene, se facciamo attività fisica, se c'è una familiarità per malattie ereditarie.
Ma questo non autorizza affatto i bravi medici a vendere, si fa per dire, acqua fresca. Proprio perché medici hanno l'obbligo di STUDIARE MEDICINA e aggiornarsi e allo stato dell'arte parliamo di acqua fresca . Gli studi VERI sono lì a disposizione di tutti anche non medici e se volete ne possiamo discuterne uno per uno. Io riconosco molti meriti ai medici omeopati, ma li riconosco persino ai medici che vengono difesi dai propri pazienti dopo che gli Ordini hanno scoperto di essere sprovvisti di una laurea e per questa ragione (coda di paglia) erano sempre attenti ed empatici .... Onore ai medici omeopati che coccolano il paziente ( ma dovrebbe essere così per tutti i medici), in altre parole coccolano il paziente perché si interessano globalmente di lui :proprio quello che vorremmo da parte di ogni medico. Poco importa se il suo rimedio è semplice acqua (e di questo ne possiamo parlare approfonditamente) perché si è creato uno stato di empatia difficilmente incrinabile.
Questo ha a che fare con l'effetto placebo ? SI LO RAFFORZA !.
(Vedi Vit C somministrata al nostro paziente Luigi nel secolo scorso per i dolori : la fede nella terapia !)
http://www.senosalvo.com/placebo_intro.htm
L'omeopata in questo gradito contesto potrebbe prescriverci qualsiasi cosa, zucchero o sale, acqua o vino, noi già stiamo meglio appena usciti dallo studio. Accade per i malanni passeggeri o persino nel far regredire masse neoplastiche (vedi storia dell'amabile Mr.Wright nel link allegato ). E il merito va comunque all'omeopata perché ad esempio è dimostrato da uno studio che gli effetti sui dolori dell'artrite non dipendono dal rimedio (sempre di acqua fresca parliamo) , ma....(sorpresa ?)....dalla visita :più approfondita e gradita (=empatica) più l'acqua fresca in granuli mostrava di funzionare.
E gli animali ?. Ovviamente c'è anche per animali e bambini una spiegazione scientifica.
Se poi questi studi nuovi , cui fa cenno Nadine, porteranno a cambiare idea, ben vengano.
SAREMMO TUTTI FELICI E CONTENTI, PAZIENTI E MEDICI
Ho iniziato a fare il chirurgo della mammella eseguendo 400 mastectomie all'anno anche per tumori di 5 mm. Ora sono felicissimo di conservare il seno a quasi tutte con tagli di pochi cm.
Pensate che possa esserci un medico che possa non essere felice di abbandonare tecniche invasive o farmaci carichi di effetti collaterali PER I PAZIENTI E SOPRATTUTTO PER SE' STESSO E I PROPRI FAMILIARI ? Non credo
La mia relazione è proprio incentrata sulle COLPE DEI MEDICI e sugli aspetti psicologici della CREDULITA'.
Nadine, sono molto interessato a discutere con Lei piacevolmente di tutti questi aspetti e la inviterò ad essere molto franca e da tempo (vedi Brigliadori) avevo annunciato un sondaggio per comprendere molti aspetti ...dalla parte della paziente soprattutto in Oncologia.
Quando aspettavo il mio primo bimbo avevo forti attacchi di panico etc etc.. ed ero seguita da uno psichiatra neurofisiopatologo. Mi ha sempre detto che i rimedi omeopatici potrebbero teoricamente funzionare su un corpo che detto un parole povere non ha mai assunto medicinali e comunque dopo anni e anni di assunzione... Questo se non ricordo male perché il principio attivo è appunto naturale e blando... Mi piacerebbe sapere se ho ben capito ...
Elisa