Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Buongiorno a tutte, mi chiamo Fiorella e svolgo l'attività di medico di base in provincia di Lecco.Sul mio recente cammino ho incontrato questo blog segnalatomi dal Dr.Catania che mi ha operato da pochi giorni e che stimo molto per la competenza e la passione che mantiene anche dopo che si toglie la mascherina e si allontana dal pezzo operatorio. Voglio raccontarmi la mia storia di donna che ha vissuto e continua a vivere con una "diagnosi" che mi fa alternare il ruolo medico/paziente con il ruolo paziente/medico. La prima cosa che ho imparato è che un conto è parlare di cancro e un conto è avere il cancro , un pò come parlare di acqua bollente e sentire la pelle bruciare quando ti sei scottata! Ma andiamo con ordine: nel 2004 prima diagnosi di k mammario ( da tempo sento un nodulo, ma le dimensioni variano con il ciclo mestruale per cui mi autodiagnostico un fibroadenoma e aspetto, solo dopo che ad alcune mie pazienti devo fare diagnosi di tumore, mi viene qualche dubbio e faccio la mammografia!). Ma come, anche a me? non sono mai stata ammalata un giorno nella mia vita!Sono frastornata e in contemporanea due mie pazienti muoiono di tumore al seno, dopo anni che le seguivo con empatia e vicinanza. La paura esplode...nella mia testa ero arrivata al capolinea nonostante tutte le cose che mi sembrava dovessi ancora fare prima di andarmene!!e cominciano le attese: di conoscere il risultato dell'ago aspirato, di fare l'intervento, di avere in mano l'istologico, di iniziare la radioterapia e per fortuna che non dovevo sottopormi alla Chemio! Da medico non mi ero mai resa conto di cosa significhi aspettare, di quante risorse si debbano mettere in atto per non frasi logorare dalla paura dell'ignoto!E la mia testa metteva in scena tutti gli scenari possibili e impossibili, come avrei voluto essere una paziente e basta, con accanto un esperto che mi dicesse cosa fare e di cui fidarmi ciecamente! Ma ad un certo punto so che me la cavo , ho la certezza di aver preso in tempo la malattia e faccio la centratura per i punti di repere per l'imminente radioterapia.Ma qui arriva il bello, con la Tac al torace compare , come da nulla, un altro tumore al polmone destro. Metastasi o tumore primitivo? e qui sono di nuovo graziata, è un altro tumore in contemporanea ma staccato dal primo. Insomma un compri due e paghi uno....mi tolgono un lobo del polmone ( che male!) e volto pagina, la vita ricomincia! Vi lascio solo immaginare il mio stato d'animo e non smetterò mai di ringraziare il mio amico psichiatra che mi ha dato la chiave per tornare a sorridere, quando mi ha detto " Fiorella, vivi pienamente fino a che non sei morta! Non vivere da morta, hai una grande opportunità davanti, usala!". E sono passati 9 anni, io sono cambiata, i miei valori si sono riaggiustati, mi sono sbarazzata delle cose inutili e dei falsi problemi, il mio rapporto con i pazienti è migliorato con più capacità di ascolto e sano accompagnamento. Vivo bene e conosco la gioia nel quotidiano, di cancro si vive ed è un grande maestro! Passano 8 anni e tutti i controlli sono sempre perfetti, tanto che lo scorso anno, assorbita completamente nel lavoro, ritengo di poterli posticipare perchè altre cose mi sembrano più importanti. Cosi, fiduciosa più che mai, il mese scorso decido di fare questa benedetta mammografia , più che altro per tranquillizzare le persone che mi amano, e.... altro tumore all'altra mammella. Doccia fredda e sconforto e incredulità. Come medico so che il tumore alla mammella ha buone probabilità che , prima o poi si ripresenti, ma comunque non me lo aspettavo. E' un pò come quando sai che una persona sta morendo ma poi quando accade veramente ti stupisci e non sei pronto! rendo l'idea? Ora sono di nuovo in attesa , la settimana prossima ci sarà l'istologico, ho fatto lo svuotamento ascellare perchè linfonodo sentinella positivo e molto probabilmente ci sarà la chemioterapia. Dopo il primo momento, la mia reazione si è trasformata: mi occupo del mio corpo ma non mi preoccupo, c'è tanta vita che mi aspetta! Mi sento serena , ancora di più oggi è la qualità della vita che mi dà gioia, non è più la quantità. E' un ' ottima occasione per occuparmi di più di me stessa, cambiando alimentazione, ritmi, godendo nella natura che in questi giorni sta dando il massimo di se stessa, amando la vita in tutte le sue forme e sorridendo con il cuore al cuore di tutte le persone che incontro. La morte fà parte della vita, non mi fà più paura, è diventata amica e consigliera. Avrò momenti di crisi profonda e so che ci sarete anche voi a sostenermi, ma sono pronta e fiduciosa. Vi abbraccio tutte sinceramente
Collega Fiorella, intanto la ringrazio per aver voluto condividere con tutti noi la sua incredibile esperienza. Le avevo segnalato questa discussione dopo l'intervento chirurgico ma non credevo che sarebbe intervenuta. Sono lieto di essermi sbagliato. Le avevo segnalato questa discussione perchè ero certo che anche a Lei come medico-paziente, e per questo forse ancora di più, [ http://www.senosalvo.com/progetto%20chirone.htm ] nonostante il pregiudizio opposto proprio nel momento in cui il medico si ammala di ciò che cura, egli rischia di entrare in crisi “dappertutto” perché i sentimenti di precarietà legati alle insidie della malattia cancro non possono spesso essere curati dalle conoscenze e dalle competenze del ruolo (che, anzi, gli suggerisce il peggio). La crisi della persona e la crisi del ruolo professionale tendono a unirsi, sovrapporsi e coincidere per molti aspetti. È un mutamento sofferto, che rivela tutti gli aspetti conflittuali di un cambiamento profondo dell’immagine di sé come professionista. Il ritratto del medico che emergeva dalle indagini e dagli studi di medicina sociale degli ultimi decenni, dipinto come professionista che difende il potere di un ruolo paludato, che parla un linguaggio tecnico poco o nulla comprensibile ai malati, che non ascolta il paziente e gli impone le sue prescrizioni in modo paternalistico, chiuso nella sua torre d’avorio, insomma, sembra che si stia lentamente sgretolando. E nell'esperienza sua (TRE TUMORI METACRONI PRIMITIVI !) c'è la prova che sia questo ruolo e potere paternalistico del tutto sgretolato. La ringrazio quindi anche per l'umiltà con la quale ce l'ha rappresentata. P.S. Sono costretto a chiarire alcuni aspetti da Lei sollevati per evitare che mi spaventi le altre ragazze fuori di seno. 1) I suoi TRE tumori sono metacroni, cioè si tratta di tumori indipendenti l'uno dall'altro, tant'è nella mammella Lei è stata operata dal mio amico Orefice a sinistra nel 2004 ed ora è toccato a me per la destra. Il tumore primitivo polmonore fa altra storia a sè. 2) Il mio rimprovero è rivolto non a Lei come medico (perchè in questo caso prevale la figura di paziente) ma a TUTTA LA CATEGORIA DEI MEDICI, inclusi molti oncologi : a) dopo un tumore primitivo con Rischio X, alla propria scheda di Rischio personale va aggiunto un Rischio relativo di 4-5 che eleva significativamente il rischio di avere un nuovo tumore Di questo ne parla mai nessuno ? b) Non solo se ne parla poco (pur curando la malattia di base correttamente) ma sono gli stessi medici che ingenerano nei pazienti la convinione, che sia sufficiente fare gli esami di controllo di follow-up per fare PREVENZIONE . c) Prevenzione ? MA QUANDO MAI ! Il controllo previene cosa ? Gli esami di follow-up ci dicono , e solo in tal senso sono utili, quando lo scarafaggio è tornato o quando ne è insorto uno nuovo. Sarebbe questa Prevenzione ??? d) La Prevenzione Primaria è altra cosa. Qui ho scritto più volte che non possiamo sostituirci al Padre Eterno (100 %), ma sino a S.Gennaro, cioè a far sciogliere le ampolle (50%), ci possiamo arrivare . PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita) (Alimentazione + attività fisica) https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Aggiornamento Partecipazione Forum e ADESIONE incontro Milano • Lombardia. Laura 1 e Laura 2, Sonia, Rosa, Mara, Marzia, Elisa + Max, Yaya, Lucia, Alex e Silvia ,Fiorella. • Emilia Francesca, Annarita, Patrizia • Veneto Chiara, Catia, Lori, Antonia • Calabria Mery * Sicilia Antonella (Catania) • Utente 291727 (nome ? ) (Milano • Stella ( ?) • Simona ? • Psicologi Gianluca Calì (Palermo) e Fernando Bellizzi (Roma) • Medici Alessandro Scuotto (Como), Vito Barbieri (Catanzaro), Chiara Lestuzzi (Pordenone), Cinzia De Falco (Roma) Adesione INCONTRO NOVEMBRE 2013, Milano # mercoledì 6 Novembre 2013 #mercoledì 13 Novembre # mercoledì 21 Novembre: 1)Calì, 2)Catania, 3) Laura 1, 4) sorella di Laura, 5) amica di Laura, 6)psiconcologa di Laura,7) Giulia, 8) Lori, 9) Patrizia, 10) Mery 11) Elisa 12) Max 13 ) Annarita
dott catania buongiorno e grszie delle tassicurazionia io mi ero gia spaventata.ma hp bisogno di un chiarimentp.se non r' prevenzione il flow up possiamo considerare prevenzione le cute che facciamo per evitare che in u. futuro qualcosa si ripresenti? poi ho lettonotizie ckntrastanti su soya e tumore seno......grazie come sempre di tutto giulia
Semplifico sperando di non banalizzare e/o minimizzare. Se Lei contrae una polmonite e si cura con gli antibiotici, vuol dire che questi ultimi PREVENGONO nel futuro altre polmoniti ? No curano e basta. Le cure hnno scopo preventino nel momento in cui vengono fatte, ma a sospensione di queste finisce l'azione preventiva. *Soia Sì, naturale (no integratori di soia, no prodotti industriali spacciati per soia che contengono di tutto tranne che la soia ) http://www.senosalvo.com/la_soia_tumore_seno_prostata_menopausa.htm nel contesto di un regime alimentare oculato http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
si l esempio e' chia dott. catania.non mi e pero chiaro allora perche danno cure preventive solo per cinque anni....e non mettono in menopausa definitivamente ad esempio...
Le cure oncologiche non si possono certo fare a vita (ora si cercano conferme sul Tamoxifene a 10 anni). Ecco perchè quella alimentare+attività fisica alla fine risulta la più efficace anche perchè previene altre malttie croniche. P.S. Giulia non dimentichi di firmarsi sempre perchè talvolta scriviamo in contemporaneità con altri.
dott catania la ringrazio cone vede la paura e' sempre con me...credo che il mio problema sia stato l iniziale poca fiducia nei medici.per il tamoxifene a dieci anni ....a me non hanno detto nulla.mi hanno soli detto di cobsuderarmi ora guarita e delle buone probabilita di guarigione totake....forse devo solo lasciarmi attraversare dalla paura e accettarlacome componente di tutti noi....grazie ancora...giulia
@Silvia: piacere di conoscere il suo nome, finalmente! Anche se a dire il vero ormai mi ero affezionato a Sue Ellen... ^___^ Ed un "grazie!" ad Alex per aver atteso con pazienza ed averci presentato la sua signora! @Francesca: attualmente il giardinetto davanti casa è pieno di calcinacci, pietrisco e terra, ma con un pò di fantasia potrebbe sembrare un paesaggio nordafricano... ^___^ Sto cominciando a buttar giù qualche idea per l'incontro di Novembre, e colgo l'occasione per dire a tutto il nostro gruppo che se c'è qualche aspetto che finora abbiamo discusso insieme e che vorremmo approfondire a Novembre non esitate a suggerire, ho bisogno anche del vostro aiuto! @Fiorella: man mano che leggevo la sua storia non mi accorgevo che il mio volto assumeva un'espressione incredula. Poi sono arrivato ad una parte, quella in cui lei scrive: >>Dopo il primo momento, la mia reazione si è trasformata: mi occupo del mio corpo ma non mi preoccupo, c'è tanta vita che mi aspetta! Mi sento serena , ancora di più oggi è la qualità della vita che mi dà gioia, non è più la quantità. E' un ' ottima occasione per occuparmi di più di me stessa, cambiando alimentazione, ritmi, godendo nella natura che in questi giorni sta dando il massimo di se stessa, amando la vita in tutte le sue forme e sorridendo con il cuore al cuore di tutte le persone che incontro. La morte fà parte della vita, non mi fà più paura, è diventata amica e consigliera. Avrò momenti di crisi profonda e so che ci sarete anche voi a sostenermi, ma sono pronta e fiduciosa. Ed in quel momento ho sentito una fitta al petto, non dolorosa come quando si è tristi, ma semplicemente una specie di calore. Il suo non mi sembra per niente "pensiero positivo". Mi sembra "semplicemente" aver preso atto e vivere la sua vita, con quello che le riserverà, e forse aver trasformato un momento di "crisi" della sua vita in una straordinaria occasione per mettere da parte la robaccia, ed occuparsi di più di quello che per lei è davvero importante. Spero, quando la vita mi offrirà momenti difficili e dolorosi come quelli che ha incontrato lei, di ricordarmi di come è possibile vivere appieno ANCHE quando fa male.
@Giulia: >>forse devo solo lasciarmi attraversare dalla paura e accettarlacome componente di tutti noi... Forse potrebbe essere un modo molto equilibrato di vivere le comprensibili paure che vive SENZA lasciarsi condizionare dalla PAURA DELLA PAURA...
Fiorella ti/La ringrazio di aver raccontato la tua/Sua esperienza e le emozioni nella doppia veste di paziente/Medico. Anch’io ho dovuto affrontare il ritorno del cancro dopo essere stata ufficialmente dichiarata “guarita” e essere stata tranquillizzata sulla possibilità di diradare i controlli di follow up. Devo dire che a due anni dall’ultimo evento non sono ancora emotivamente in grado di affermare di non avere più paura della morte anche se razionalmente so che la morte dopo la nascita è l’unico evento futuro che non necessita di doti di preveggenza. Ma non ne sono più angosciata grazie anche a questo blog. Ho voglia di vivere bene la vita, in qualunque punto del mio metro di misura della vita mi trovi ORA. Grazie! Antonia
Benvenute Giulia, Silvia e benvenuta anche lei Fiorella. Le RFS aumentano ogni giorno e ogni giorno la vita continua e se ne infischia altamente delle nostre paure:incidenti, terremoti, tumori che se ne fregano se la paziente e' incinta, recidive che si presentano anche se ufficialmente sei stato dichiarato guarito, non importa e sei giovane o meno, se sei medico oppure casalinga...mi ha colpito molto la frase "vivi pienamente la vita finche' non sei morta, non vivere da morta", dovrebbero prescriverla come fosse una medicina insieme al resto delle cure, grazie Fiorella per averla condivisa. @ Francesca in bocca al lupo per il 26 @ dottore Catania dovrei completare i controlli a ottobre quindi non ho preferenze per i giorni a novembre. Mi piacerebbe se riuscissimo a esserci tutte. Un abbraccio . Antonella
Fiorella, benvenuta fra di noi ! Grazie per averci raccontato la sua storia che mi ha commosso per il coraggio e la serenità con cui ha affrontato e affronta la vita. Un abbraccio Lori
E allora viste le adesioni cominciamo a lavorare sulla data dell'incontro a Milano : 21 NOVEMBRE 2013 , mercoledì. Adesione INCONTRO NOVEMBRE 2013, Milano 1) Benvenuto ai partecipanti e Presentazione di Ada Burrone, Presidente di Attivecomeprima dal 1976. 2) Salvo Catania >> Ragazze fuori di seno e...ASF alle statistiche !>> 3) Gianluca Calì >> Breve relazione (....e cronistoria) sul GRAMAV (GRuppo di Auto Mutuo Aiuto Virtuale di Medicitalia) 4) Osservatore Stefano Gastaldi, psicologo, Presidente Comitato scientifico Attivecomeprima. 5) Partecipazione alla discussione delle e-patient (nel virtuale) nel ruolo di I-PATIENT [ www.ipatient.com , I= INTERACTIVE PATIENT, paziente che interagisce con i medici piuttosto che e-patient (consumatore passivo di informazioni sulla salute da parte di utenti che utilizzano mezzi di comunicazione elettronici)]. 5) In ordine di adesione Laura 1, 6) sorella di Laura, 7) amica di Laura, 8)psiconcologa di Laura,9) Giulia, 10) Lori, 11) Patrizia, 12)Mery 13) Elisa 14) Max 15 ) Annarita, 16 ) Antonella 17) Eventuale (QUESTO E' UN INVITO UFFICIALE) partecipazione di Lorenzo Cecchini, responsabile staff Medicitalia Altre date possibili # mercoledì 6 Novembre 2013 #mercoledì 13 Novembre
Grazie Fiorella, grazie perchè con grande sincerità ci hai raccontato la tua storia, ma ben di più. la tua testimoniaza è importantissima per me per tanti motivi, prima di tutto perchè sei un medico, faccio fatica a spiegarmi ma credo che il fatto di essere medico non aiuti e non aiuti nemmeno nell'esternare le proprie emozioni e sensazioni, e sia difficile dire le paure , le tue parole sono vere, è un pò come quando parlo con il mio prete e mi dice che anche lui ha paura della morte, non mi tira fuori il Paradiso, ma mi dice la verità. Poi è importante sapere che dopo tanta angoscia che è la cosa che proviamo tutte, la vita può riprendere, si può essere ancora fiduciosi , si può amare ancora la vita e tutto quello che ti offre, e ti dici, d'accordo, all'inizio l'ho presa male ( cosa di cui mi sgridano tutti i miei famigliari, ma chi può sapere davvero come reagirà ad una malattia?), ma poi anch'io ho ripreso in mano la mia vita e Fiorella, ne è un esempio. Il terzo motivo è molto personale, io ho perso mia mamma tre anni fa, non ho più voluto pensarla, ma da quando sono ammalata, le sto chiedendo aiuto, almeno una parolina, nelle vostre parole in particolar modo quelle di Lori e le tue sento la sua voce. Francesca