Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Sì, ho visto che ha raccontato la sua storia e Le risponderò nel consulto in dettaglio appena avrò tempo https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/334055-per-il-dott-catania-la-mia-storia.html Qui mi preme sottolineare ( a Lei serve poco nella sua situazione) che nella sua storia ci sono però anche informazioni molto corrette ed opportune . Ad esempio l'invito ad allattare a lungo [(senza abbandonare mai la sorveglianza !)] è confermato da un recentissimo studio australiano che ha valutato l'effetto protettivo dell'allattamento al seno sul rischio di cancro ovarico. http://ajcn.nutrition.org/content/97/2/354.abstract?sid=ae11af93-5d1c-4890-bc88-33b4a69c171a "L'ovulazione aumenta il rischio di mutazioni cellulari che possono causare il cancro - scrivono gli autori - poiche' l'allattamento al seno spesso allontana l'ovulazione, siamo riusciti a dimostrare che se questo dura per 20 mesi si ha il 50% in meno di probabilita' di sviluppare il tumore e che, per avere un effetto sostanziale, bisogna allattare almeno per un anno."

Utente 277XXX
Utente 277XXX

Mi scusi ma prima aveva scritto che nel periodo della gravidanza ed allattamento andrebbe aumentata la sorveglianza, mentre conclude con un invito all'allattamento per lunghi periodi per ridurre il rischio. Qualcosa forse va chiarita meglio.

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

E lo riconfermo ! Se Lei sta viaggiando in autostrada da Milano a Bologna in auto lo fa con un margine di sicurezza dettato dal comune buon senso. Se si mettesse a piovere (gravidanza +allattamento) sa benissimo che questi margini prudenziali (es. tempi di frenata) devono essere modificati giocoforza. Cioè maggiore prudenza. Non c'è alcuna contraddizione. Porti a termine il suo viaggio sino a Bologna, ma se piove aumenti

Utente 278XXX
Utente 278XXX

Seguendo questo blog e le sue risposte ora mi sono chiari quali siano i fattori di rischio reali, informazione molto importante per me essendo una donna ad alto rischio familiare. Tuttavia ogni giorno siamo bombardati da informazioni su veri o presunti fattori di rischio sulla insorgenza dei tumori in generale e non soltanto della mammella. Purtroppo non siamo in grado noi utenti di poter discernere tra l'informazione corretta e quella che non lo è, in considerazione anche del fatto che queste notizie presentano fonti dubbie e talvolta nemmeno datate. Sfruttando la sua esperienza sul Web potrebbe elencare quali sono secondo lei le principali bufale che circolano sulla rete sulle cause e fattori di rischio dei tumori ? In altro blog ho chiesto già sulle radiazioni del forno a microonde.

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Volentieri proviamo a fare una sintesi . Il compito è reso semplice perché la sua stessa domanda è passata al vaglio di un gruppo di esperti inglesi che ha formulato una lista di bocciati e promossi tra le leggende metropolitane più diffuse sulla rete. 1) Promossi, nel senso di essere stati confermati scientificamente, i seguenti fattori di rischio che si possono aggiungere ai fattori genetici : l’invecchiamento e lo stile di vita (cattiva alimentazione, fumo, sedentarietà). A questi vanno aggiunti alcuni virus, alcuni metodi di cottura (carne alla brace ed in genere ad alte temperature). 2) Tutto il resto che circola sulla rete sarebbe senza alcun fondamento scientifico. Ma quali sono questi elementi bocciati dagli esperti, per quanto riguarda il loro presunto potere cancerogeno? a) BEVANDE CALDE - Il tè caldo è stato collegato a un aumentato del rischio di cancro dell'esofago in uno studio iraniano, pubblicato sul "British Medical Journal": bere liquidi ad alta temperatura e in brevissimo tempo sarebbe associato a un aumento del doppio del rischio di cancro dell'esofago. "Tuttavia", avvertono gli esperti che hanno revisionato le ricerche, "in Gran Bretagna si tende a bere tè più freddo; inoltre si aggiunge il latte, che ha un effetto di raffreddamento e dunque elimina sostanzialmente il rischio". b) TRAUMI AL SENO - Questo gruppo di esperti ha dimostrato che non ci siano evidenze scientifiche dopo che uno studio condotto dagli scienziati dell'università di Lancaster (Gb), aveva concluso che un trauma fisico alla zona del seno potrebbe scatenare la malattia. c) TELEFONI CELLULARI - All'inizio del 2011 l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha ammesso che i telefoni cellulari potessero provocare il cancro. Una revisione delle prove ha suggerito che non può essere escluso un aumento del rischio di un tipo di tumore maligno al cervello. E raccomanda misure pragmatiche per ridurre l'esposizione, come l'uso di kit vivavoce, gli sms invece delle chiamate". In parole più semplici e per evitare equivoci la conclusione di questi esperti è che "A causa della mancanza di studi a lungo termine, non si sa veramente se vi è un rischio, ma se ne esiste uno, è probabile che sia molto piccolo". d) STIPSI - Alcune persone credono che la stipsi aumenti il rischio di cancro intestinale. Ma non è la stipsi in sé a contare, quanto il tipo di alimentazione che si segue: "Sappiamo", spiegano i ricercatori, "che l'incidenza del cancro del colon è più bassa, ad esempio, nella popolazione orientale che mangia più fibre e verdure. Quindi consumare questi prodotti può ridurre il rischio di sviluppare la neoplasia". e )PLASTICA – In risposta agli scienziati della "Tufts University School of Medicine" (Usa) che avevano suggerito alcuni anni fa che il composto bisfenolo-A (Bpa), utilizzato nei contenitori per gli alimenti in plastica, potesse essere collegato al tumore del seno, il commento degli esperti inglesi: "L'evidenza su questo legame è molto scarsa". f) MICROONDE - L'esposizione alle radiazioni elettromagnetiche che questo tipo di forni utilizza per scaldare i cibi, si dice possa causare il cancro. "Le radiazioni non ionizzanti utilizzate nei microonde", rispondono gli esperti, "non sono in grado di modificare la chimica delle cellule". g) POLLO - Tra le cause dei tumori al seno sono stati additati anche gli ormoni usati nell'allevamento del pollame. La risposta del team di controllo: "Per aumentare sensibilmente il rischio di sviluppare un tumore del seno, bisognerebbe mangiare l'equivalente di due polli ogni giorno”

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Buona sera, sono la ragazza con BRCA1, che ha scoperto di avere il nodulo in >gravidanza grazie alla sua informazione di farmi vedere perchè in questo >periodo si scatenava la tempesta ormonale. E quindi di aumentare la sorveglianza piuttosto che diminuirla. >Come promesso le scrivo per raccontarle che ho partorito il 7 un bel bambino >di 2,700gr. >la cosa più bella insieme alla cosa più brutta perchè in attesa dell'intervento dovrò fare la chemioterapia che incomincerò domani. spero che tutto vada bene e che questo brutto momento passi presto.>>

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Buona sera, sono la ragazza con BRCA1, che ha scoperto di avere il nodulo in >gravidanza grazie alla sua informazione di farmi vedere perchè in questo >periodo si scatenava la tempesta ormonale. E quindi di aumentare la sorveglianza piuttosto che diminuirla. >Come promesso le scrivo per raccontarle che ho partorito il 7 un bel bambino >di 2,700gr. >la cosa più bella insieme alla cosa più brutta perchè in attesa dell'intervento dovrò fare la chemioterapia che incomincerò domani. spero che tutto vada bene e che questo brutto momento passi presto.>>

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

>>spero che tutto vada bene >> Mi ha scritto anche una mail con maggiori dettagli sull'istotipo del tumore. E' aggressivo, ma proprio per questo sono certo che risponderà bene alla chemioterapia neoadiuvante. Dopo oltre 20 anni di chemioterapia neoadiuvante, dalla revisione dei risultati ottenuti, sappiamo che: * una elevata percentuale delle pazienti ( circa l’80%) ottiene una riduzione delle dimensioni tumorali e puo’ essere sottoposta a chirurgia conservativa. * Le migliori risposte sono ottenute nelle pazienti con tumori meno differenziati ( grading 3), con quadro recettoriale per estrogeni negativo, con elevata frazione di crescita ( Mib1 o Ki67), con istotipo duttale. * Una quota delle pazienti trattate con chemioterapia neoadiuvante ottiene una remissione completa patologica(pCR), consistente nella scomparsa del nodulo tumorale non piu’ rintracciabile anche all’esame istologico eseguito dopo l’intervento chirurgico. La percentuale delle pazienti in cui si ottiene tale risposta e’ variabile, a seconda del regime chemioterapico impiegato : tra il 3 e 30 % delle pazienti. Quindi non è solo una speranza.......

chiara.lestuzzi
chiara.lestuzziMedico Chirurgo

Gentile signora, aggiungo il mio commento semi-professionale (sono cardiologa in un cerntro oncologico, e seguo da 30 anni soprattutto pazienti con tumori al seno sottoposte a chemioterapia; e quando vedo una paziente mi leggo tutta la sua storia oncologica) al suo caso, di cui avevo già discusso in privato con il dott. Catania. In effetti, casi come il suo (nodulo insorto in gravidanza e non scoperto appunto per eccesso di ottimismo)- e talvolta aggravati da ulteriore ritardo diagnostico dopo il parto quando il nodulo viene scambiato per "ingorgo mammario" o trattato con antibiotici pensando a una mastite- ne ho visti diversi (il più drammatico ha colpito una collega oncologa senologa, moglie di un oncologo!). Comunque posso dire, a conferma di quello che scrive il dott. Catania con competenza sicuramente molto maggiore della mia, che mi capita con una certa frequenza di vedere pazienti in cui dopo la chemioterapia neoadiuvante (preoperatoria) all' intervento il tumore è completamente scomparso! Le auguro di cuore che questo sia anche il suo caso.

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Grazie per l’incoraggiamento alla nostra giovane paziente, che ci legge, e che ne ha gran bisogno per ovvie ragioni. Ma qui il quadro che abbiamo di fronte è molto complesso e preferisco approfondirlo quel tanto da, si spera, scoraggiare la nostra ragazza a cercare informazioni incontrollate sul Web. Pur riconfermando il cauto ottimismo espresso nel post precedente la nostra amica è informata, come del resto la maggior parte delle pazienti, che il suo tumore è aggressivo perché si tratta di un TRIPLO NEGATIVO. Può sembrar strano che un triplo negativo possa accrescersi rapidamente in gravidanza nonostante si tratti di un tumore ormono-non responsivo. Invece non è affatto strano anche perché non sappiamo a quando possa risalire la sua insorgenza e poiché siamo di fronte ad una mutazione genetica accertata, trova conferma l’ipotesi di alcuni studiosi del Dana-Farber Cancer Institute di Washington, secondo i quali il triplo negativo riconoscerebbe una base genetica, trovando ben 15 geni associati responsabili di una cascata di segnali cellulari necessari al tumore per crescere. Questi segnali sono coinvolti anche in alcuni tipi di tumori del sangue e ci sono già dei farmaci in sperimentazione per la cura per i quali sono stati organizzati dei trials a tale scopo, cioè per verificare come possano funzionare anche per il tumore al seno.

chiara.lestuzzi
chiara.lestuzziMedico Chirurgo

Salvo, mi spieghi perché il tuo ottimismo del post 71 è così scemato? Hai saputo solo dopo che era un triplo negativo? Ciononostante nel post 85 eri ancora abbastanza ottimista. Da quel che ho capito io, essendo molto aggressivo dovrebbe rispondere bene alla CT (per questo le ho augurato di avere almeno il sollievo di non trovare tumore alla chirurgia). Il problema sarà quello della recidiva/progressione a distanza di tempo. Sbaglio? Scusa le domande, sempre per mia cultura personale.

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

NO NON E' AFFATTO SCEMATO L'OTTIMISMO CHE RICONFERMO RAFFORZATO DAI CARATTERI MAIUSCOLI. No non è scemato affatto l'ottimismo, che continuo a sostenere anche nelle comunicazioni private con la nostra ORMAI amica virtuale (alla faccia degli psico-guru che sostengono che l'empatia virtuale sia una bufala colossale !). Ma le nostre utenti-pazienti ormai sono informatissime, spesso molto più degli stessi medici. Purtroppo l'informazione proviene dalla rete piuttosto che dagli oncologi curanti. La nostra amica è informatissima, purtroppo più volte tramite Internet, in quale categoria prognostica sia "inquadrato" il tumore triplo negativo e quindi voler minimizzare vorrebbe dire dare l'impressione di sottostimare il problema solo a scopo consolatorio. Invece non è così : anche io mi aspetto una OTTIMA risposta alla chemioterapia e questo potrà verificarlo da sè la nostra amica già dopo 1-2 mesi di neoadiuvante, senza neanche dover ricorrere alle indagini strumentali di controllo. Le mie considerazioni CINICHE avevano lo scopo di spiegare cosa si deve intendere veramente per TRIPLO NEGATIVO pur se controcorrente a quanto si trova disponibile su Internet e a quanto viene sbattuto in faccia dai motori di ricerca alle nostre pazienti. 10 minuti fa ho voluto fare una ricerca e mi sono visto sbattuto il termine LETALE nelle prime tre parole !!!!! Ma stiamo scherzando ? (continua....perchè mi richiamano in sala operatoria....sto scrivendo tra un intervento e l'altro)

Rispondi