Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Da una parte indubbiamente lo stress è collegato allle difese immunitarie, e probabilmente in qualche modo ha influito, ma di certo non possiamo afffermare che sia la causa unica.
Certo, questo pensiero rassicura sé stessi, dato che trovando il capro espiatorio, sappiamo con chi prendercela...
E quest'idea rassicura anche chi non ha forti stress, dato che rappresenta una specie di clausola di salvaguardia.
Tra l'altro questa è una posizione simile a quella Hammeriana, almeno nella teoria della genesi delle patologie. La psicologia ha provato ad individuare la personalità C, che sarebbe quel tipo di personalità incline al cancro, ma senza successo...
Forse vale per qualcuno, ma non per tutti.
La malattia è un evento di vita. Poi cosa ci tiriamo fuori, dipende solo da noi.
È Nadine ad aver saputo vedere quel bicchiere mezzo pieno ed aver saputo cambiare, mettersi in discussione.
E di nuovo, questo non vuol dire che tutti devono e possono farlo: realmente non sappiamo quanto la genetica e la struttura cerebrale ci permettano di esercitare il libero arbitrio o quanto siamo costretti.
Un esempio estremo? Per quanto un uomo voglia rimanere incinto, naturalmente è impossibile.
Forse, ma proprio un forse picolo piccolo, potrebbe sviluppare una gravidanza isterica?
La mente può modificare il corpo? E allora perché le modifiche sono sempre quelle "tragiche" e mai quelle positive? Come mai posso farmi venire un tumore, ma non (metafora) allungarmi un dito? E come mai, l'efficenza autodistruttiva non è uguagliata dalle forze mentali costruttrici?
E non dimentichiamoci che queste sono costruzioni mentali a posteriori .
Diverso è scegliere su cosa focalizzare l'attenzione
Dott. Bellizzi, è interessante leggere la sua risposta.
Io non ho mai pensato che la causa del mio tumore fosse unicamente lo stress, ma essendo responsabile della mia realtà, ho fatto di tutto per peggiorare il mio stato di salute: fisicamente ero uno straccio, svolgevo tre lavori contemporaneamente e macinavo km in macchina da un posto all'altro. Psicologicamente anche meglio: ero tormentata dal passato.
In più per mesi sono stata spesso ko per l'influenza che non si staccava mai alternando febbroni a tosse asmatica, raffreddori perenni.
'Na ciofeca.
So che non c'è alcuna validità scientifica perchè questa domanda l'ho posta tante volte in sede di convegno.
Però io stavo messa in questo modo e non c'era bisogno di alcuna stronz...ta hammeriana per convincermi che mi stessi trascurando.
Mi spiace per la nosta Michela che si è addentrata nel ginepraio nonostante l'avessimo messa in guardia.E' scivolata giù, anche lei, con un salto netto come Alice nel buco dell'albero.
Forse dovevi cadere nel buco per entrare dentro di te e capire cosa fare. Michela troverai tanti pezzi di noi altre là dentro e in mezzo a tutta quella confusione anche qualcuno o qualcosa che ti restituirà fiducia in te stessa, in quella realtà dove il cancro avrà solo l'importanza che merita e non tutte le tue giornate.
Forse come dice il Dott. Bellizzi non abbiamo il dovere di farlo, ma sicuramente provarci ne varrà la pena.
Se da una parte è bene preoccuparsi, dall'altra è anche bene tenere a mente che, umilmente, noi non sappiamo cosa passa per la testa del medico o del tecnico.
Idealizziamo il nostro eroe salvatore medico, dimenticandoci che anch'esso umano...
E dobbiamo anche tenere a mente che la medicina non è matematica, per cui 2+2=4 non è proprio così certo.
Una mia amica fu traumatizzata dal ginecologo durante un'ecografia ipotizzando non ricordo bene quale malattia del pargolo in pancia.
Subito a casa fu contattato il cugino ginecologo al quale furono chiesti lumi. Il cugino si mise a ridere e disse che la patologia diagnosticata aveva un incidenza di uno su milione, e che al mondo i casi si contavano sulle dita di una mano.
Adesso un episodio personale. Moglie ricoverata per la gravidanza. Ecografia di controllo. Ginecologa e tirocinante.
La faccio breve. La ginecologa era titubante e mezza cecata per cui non leggeva bene i numeri e chiedeva continue conferme al tirocinante. Ad un valore si era allarmata dato che era sfuggita la virgola.
Morale della favola ho passato 2 ore calmare la moglie che credeva di avere chissà quale problema che gli veniva nascosto: Amo' tu non l'hai vista sistemarsi e pulirsi gli occhiali 3 volte... E non hai visto le facce del tirocinante che non sapeva coe correggere colei che aveva in mano il suo tirocinio
Così è la vita.
salve a tutte , sono Maria
ieri ho finalmente fatto la biopsia: tutto ok per quanto riguarda l'interventino ( a posteriori di "ino" si è trattato); discorsetto tranquillizzante del dottor Catania su squali e piscine ed esito istologico tra tre settimane...Sapete cosa vi dico? Mi prendo tre settimane di "sospensione di giudizio" alias ferie del pensiero! Poi si vedrà. Da quando partecipo a questo blog ho imparato una serie di termini, espressioni, modi di dire, che esprimono stati d'animo, a volte ansiogeni, con ironia e distacco e dunque infondono serenità. E questo vale un po' per tutte le situazioni, anche le più difficili: proprio ieri ho raccontato al dott. Catania la preoccupazione, manifestatami solo dopo, di mia sorella e di mio cugino, medici entrambi, nel sentirsi dire subito dopo l'intervento di mastectomia che erano visibili ad" occhio nudo" tre linfonodi con metastasi: "Chissà cosa evidenzierà l'istologico!!!" Ebbene TRE LINFONODI CON METASTASI!
Va da sé che l'affetto dei familiari prevale sulla professione che si esercita...
E poi un'altra considerazione voglio condividere con voi: sembra banale il discorsetto tranquillizzante "ti preoccupi di morire di tumore, poi cadi x strada, batti la testa e rimani secco", nei fatti banale non è (vedi tragedia di Rigopiano) se ci abituiamo davvero a vivere intensamente ogni giorno e a non aver "paura della paura", come dite voi, anche se poi talvolta si cade in tentazione...
Concludo con la risposta di Snoopy a Linus
"Sai Snoopy tutti un giorno dobbiamo morire" "Sì, ma tutti gli altri giorni no!!!"
Grazie a tutti e soprattutto al dott. Catania che ha tanto caldeggiato la mia partecipazione a questo blog
Maria
Buonasera a tutte.
Ciao Didi, spero va un pò meglio e che i pensieri ti diano meno preoccupazioni. L'attesa è estenuante, un'infinità di idee e turbinii emotivi che scuotono la mente. Qui ci teniamo per mano e affrontiamo tutto con maggior forza, la stessa che non ti lascerà in questi giorni di attesa. Sono con te. E poi....sempre incrociare le dita e che tutto sia ok.
Un pensiero per Michela e Marina, un abbraccio anche a voi che non avete avuto giornata facile con gli ultimi esami. E ancor di più per Michela, che ha avuto anche l'infortunio al dito.
Patty
In parte responsabile della propria realtà... magari la volontà fosse così magica!
Vero che, come ha scritto Salvo, nessuno sa fin dove può arrivare fin tanto che non ci prova, ma è anche che esistono dei limiti, dei confini, e non sempre sono solo "mentali.
Il daltonico non ha colpa e non è responsabile del fatto che non vede determinate sfumature di colore, e deve anche compiere un atto di fede nel dover credere che quei colori esistano veramente...
Oggi sappiamo che i mancini non sono creature demoniache, e che non è proprio volontaria la cosa.
Certo, alcuni riescono nel cambio mano, ma non tutti.
E tenga a mente sempre che è facile parlare a posteriori, e che non dobbiamo dimenticare di relativizzare tutto al contesto esistente all'epoca.
È bene guardare al passato, ma il passato va anche visto con gli occhi di allora.
Oggi sa cose, che all'epoca non sapeva!!
Oggi è diversa da allora!
P.s. un amico daltonico non capiva perché capitasse spesso che la gente lo guardasse strano e perché spesso gli dicevano non aveva gusto nel vestire. Poi arrivò la diagnosi. Pretendeva di controllare la cosa. Ma per quanto si sforzasse non ci riusciva. Piano piano trovo' il compromesso. Sceglieva un capo che gli piaceva e poi chiedeva alla commessa di suggerire il resto del guardaroba. Certo, spendeva una tombola ogni volta che si comprava qualcosa. Ed a casa aveva tutto sistemato per gruppi di capi. Oggi ci ride sopra, ma è consapevole che durante l'addolescenza è stata dura e difficile ed era parecchio arrabbiato con il mondo
Posso sembrare banale e stupida, ma scusate ho bisogno di conforto e di sfogarmi visto che non parlo di queste cose con nessuno, perché nessuno capirebbe. Scusate se non ci azzecca nulla con ciò di cui state parlando. Voi siete tanto forti e tanto coraggiose, ma io non riesco ad esserlo e leggendovi ogni giorno e ammirandovi mi dispiace persino scrivere queste cose, qui. Non riesco più a vivere la mia vita in modo normale, questa cosa del tumore al seno di mia madre mi ha sconvolta e mi ha messo una grande paura addosso. Mia madre è una persona solare, bella dentro e fuori, forte, giovane e ne ha passate parecchie in vita sua. Chissà come poteva stare tranquilla dopo 13 anni dal tumore all'intestino e dopo varie cose accadute, arriva quest'altra batosta. Io non voglio neanche sfiorare l'idea che un giorno non lontano la malattia possa tornare e possa portarmela via. Fino a poche settimane fa non riuscivo a dormire e la notte facevo gli incubi. Non riesco a capire come facciano i miei fratelli ad essere normali.. a divertirsi, uscire, essere spensierati, comportarsi come sempre... ok, anch'io non lo do a vedere, ma loro sono diversi.. (mia madre lo sa che ne soffro, ma non immagina nemmeno cosa provo).. a breve devo dare esami all'università e non sto concludendo il resto di niente.. non riesco a non pensare a quei due linfonodi positivi e a come sia cambiata la nostra vita.
Non ho ancora accettato il fatto che le sia venuto un secondo tumore e non mi do pace. Inoltre mi sento anche un po' responsabile di non averle detto prima di fare dei controlli, perché in quest'ultimo periodo alcune circostanze accadute mi facevano spesso pensare a come sono fortunata ad avere una madre come lei e a come fossi stata male se le fosse accaduto qualcosa. E la cosa che più mi spaventa è che quel qualcosa le è realmente accaduto. Poi, quest'estate scherzavamo spesso sul fatto che abbiamo avuto un'ondata eccessiva di coccinelle e che queste ci avrebbero portato sfortuna... e ho trovato giusto ieri una foto in cui una coccinella si posò proprio sul suo braccio sinistro che ora le fa un po' male per via dell'operazione.
Sono anche arrabbiata e scocciata perché prima che scoprisse del tumore una sua amica le disse che l'aveva sognata morta (che brutta parola.. non mi piace nemmeno scriverla) e la cosa brutta è che ho sognato anch'io (però dopo che scoprissimo del tumore) la stessa cosa.. e l'ultima volta che mi è capitato di sognare la morte di qualcuno l'indomani che mi svegliai quella persona realmente morì (ok, strane coincidenze), ma lo scrivo perché spesso mi è capitato di sognare cose che poi sono accadute per davvero e sognare questa cosa in questo momento mi ha scossa ancora di più. Possono sembrare stronzate o film mentali.. vorrei solo svegliarmi da quest'incubo. Ero felice di intraprendere una nuova strada, l'università, ed è proprio qui che la mia vita si è stravolta...
Sono una persona abbastanza forte e combattiva, ma mia madre è il mio tallone d'Achille. Ovviamente lei da me riceve tutto il supporto e la forza possibile e cerchiamo sempre di ridere e scherzare e goderci l'attimo come abbiamo sempre fatto. Però, quando non sono con lei non posso fare a meno di scoppiare e di sfogarmi, anche piangendo. Scusate, sono momenti di debolezza, imparerò ad essere più forte. Ora vado da lei, mi sta chiamando
Cara Claudia la tua mamma e' veramente fortunata ad avere una figlia come te! Tu non immagini nemmeno quanta forza le trasmetti perche' lei capisce sicuramente dalle tue premure e dai tuoi gesti quotidiani quanto le vuoi bene e questo e' davvero importante. Starle vicino e' una medicina insostituibile forse la piu' importante ma anche tu devi reagire per continuare a sostenerla...... forza sei una ragazza in gamba! Un abbraccio
Dott, Catania non volevo cercare informazioni su internet ma l'ho fatto e ho scoperto che una formazione sulle ovaie in menopausa non e' fiosiologica ma patologica......
Ciao care/i RFS, è un bus traboccante di ALTRO!
Didi, aspettiamo insieme il 31 e un ENORME ASTACCATOFANCULO al tuo picco! Didi Fiduciaria RFS docg (denominazione di origine controllata e garantita)
Lori, macché complimenti il Dr. Catania esprime nei tuoi riguardi la semplice nuda verità!
Cara Francesca, te la stai cavando BENE, altroché.
Rosella, eccoti un cesto di mattoncini virtuali per la ri, ri,ri,ricostruzione!
Michela, facendo l'ecografia all'addome io 3 anni fa scoprii una cisti su un rene, .... sta lì punto e basta! ma che fatica per arrivare a poterlo scrivere quel "punto e basta". Mi hanno aiutato le persone speciali che ci sono compagne di viaggio su questo bus.
Maria, grazie per la tua seconda pillola !
Dr. Bellizzi "Un tempo son stato ricoverato parecchio. A mia moglie 4 persone chiesero: cosa ha suo figlio"... hem maaaaa .... sua moglie legge questo blog? Io non credo nella sfiga .... credo nel fattore C!
Cara Claudia confrontarsi con l'idea della morte di un genitore (che sappiamo per certo arriverà) è dura, lo so bene, ma lei ORA è qui . E si, nel cercare di trovare un senso, ci facciamo un film mentale: le coincidenze esistono!
A tutte e a tutti un abbraccio.
Antonia
Claudia tesoro capisco il tuo stato d animo ...capisco la paura che il tumore porta ....anche più forte quando colpisce una persona così importante come un genitore ....ma Claudia come hai potuto vedere con i tuoi occhi qui abbiamo l esempio delle nostre fiduciarie che sono qui a incoraggiarci portando le loro storie e il loro percorso con la malattia che è stato sicuramente in salita ma sono qui con noi ..
.e sono sicura che non appena leggeranno ti sommergerano di parole che faranno bene a te ma anche a tutte noi
Claudia se tu raccontassi a mia madre che hai sognato la morte di tua madre ti direbbe contenta " bene le hai allungato la vita "
Michela e Marina sono sicura che andrà tutto bene ....
Un abbraccio a tutte
Carissima (Lau, Didi, Michela, Marina, Claurdia e tutte le altre...), scrivo a voi per ricordare a voi e a me stessa l'importanza di non lasciare dilagare l'ansia, facendoci del male da sole.
Non troveremo mai la rassicurazione che cerchiamo: lei è guarita e NON si ammalerà MAI più (siamo tutti soggetti all'invecchiamento, alla malattia e alla morte e nessun essere vivente, pianta o animale che sia, è esente da questo destino), ma potremo trovare dentro di noi la forza, la gioia, il coraggio, la consapevolezza per vivere bene ogni giorno pensando che ciò che accade... accade e basta.
È invece nostra responsabilità e il nostro spazio di libertà il "come" vivere il nostro destino.
Io cerco di "guarirmi" affidandomi alle cure mediche, ma anche "dal di dentro" con:
· la prevenzione primaria (esercizio fisico e dieta: sono convinta, e mi convinco sempre più, che ciò che faccio mi farà bene!),
· sani e benevoli pensieri (è una rieducazione faticosa, ma indispensabile per vivere una vita davvero "umana"),
· la meditazione (per calmare la mente proliferante, che mi nuoce)
· inviando messaggi positivi al mio sistema immunitario (cerco di indirizzare le mie energie e risorse per rinforzarlo) e rasserenanti per me.
Da qualche tempo mi sono assunta il compito giornaliero di "coltivare" la FIDUCIA... nelle mie possibilità e capacità di accogliere (scelgo appositamente di non utilizzare la parola affrontare perché richiama la lotta...) ciò che accade nel migliore dei modi, se sarò vigile e serena (NON in preda all'angoscia e alla paura).
Comincio ogni mattina col recitare una poesia: "il saluto dell'alba" (che riscrivo per chi non la conosce)
Il saluto dell'alba
Osserva il giorno che nasce.
E' un giorno di vita,
vita verace della tua vita.
Nel breve suo corso s'addensa
la diversità, la realtà del tuo esistere:
la felicità di crescere,
la gloria di agire,
lo splendore della bellezza.
Ieri, lo vedi,
è un giorno già spento.
Domani è ancora soltanto visione.
Ma l'oggi ben vissuto
tramuta l'ieri in un sogno felice,
il domani in speranza sorgente.
Abbi cura, dunque,
del giorno che nasce:
è questo il saluto dell'Alba.
dal "Sanscrito"
...e poi ringrazio di esser viva: "provo la gioia di essere viva" e sono felice.
Affidandosi alla propria interiorità (parte di sé intima e spirituale...) e rassicurandoci dall'interno, si avrà meno bisogno di ricercare rassicurazioni all'esterno (che nessuno ci può dare perché a nessuno è dato di conoscere il futuro...).
Si può vivere pienamente ogni giorno solo se si evita di porre condizioni: "potrei vivere bene a patto che..." mi dicessero che sono guarita. Oppure: "sarei serena se..." non avessi avuto il tumore... , ma lo eravamo davvero prima di questo evento o c'era sempre qualcosa che non andava? (Io ero spesso insoddisfatta...e alla ricerca di una felicità che non raggiungevo mai).
Trasformare la minaccia di una malattia mortale in una nuova capacità di vivere e crescere spiritualmente è stata la mia sfida. Ora, grazie al percorso interiore innescato indirettamente dal "tumore" sto meglio e vivo meglio!
Mentre si è alla ricerca continua di rassicurazioni la vita passa e si crea una spaccatura tra quello che c'è, che si è e quello che si vorrebbe avere o essere... che non va bene e non ci fa bene...
Sono più serena ora...
Anch'io, come voi ho avuto la fase in cui ero "famelica" di notizie: mi informavo sulle cure fino a tarda notte su internet, approfondivo gli argomenti (lo faccio tutt'ora...), ma non ho trovato in questo mio indagare pause di serenità... finché non l'ho cercata dentro di me.
Un abbraccio forte forte a tutti voi, nessuno escluso
Luigia
p.s. l'ansia mi visita ancora e talvolta anche la paura, ma ho gli strumenti per non farmi atterrire...
Ho dovuto recentemente sospendere la chemio per valori del sangue troppo bassi, ora risaliti; ho un doloretto "sospetto" ad una costola, che io penso/spero sia di guarigione... (anche l'oncologa mi ha detto: "perché no?!") ; lunedì prossimo avrò la PET di controllo....
Ho avuto, e ho tuttora, momenti in cui la mente mi ha portato e mi porta ad avere timori, ma con l'esercizio cerco di godere sempre della vita e ringrazio di ciò che quotidianamente mi offre...
Spero che la mia testimonianza vi possa essere in qualche modo d'aiuto...
Luigia
Grazie per laver vicinanza che mi state dando. Stamattina ho fatto i marker tumorali, la mia dottoressa me ne ha prescritti altri oltre al ca 125. Sono molto preoccupata per questa cisti, mi fa anche male....infatti era un po' che dicevo all' oncologa che sentivo dolori alle ovaie. Lei mi aveva detto che il taxolo agendo anche sulle ovaie poteva dare dolore. Invece a questo punto è la ciste che mi fa male.... Dott. Catania, con il fatto che mi fa anche male, mi devo preoccupare?
Mi hanno comunque detto di iniziare la cura ormonale....
Michela
>> il taxolo agendo anche sulle ovaie poteva dare dolore>> dice l'oncologa
Lei invece dai sintomi riesce a distinguere >>Invece a questo punto è la ciste che mi fa male >>...e come fa a distinguere la provenienza del dolore dall'ovaio o dalla cisti .....che si trova sull'ovaio ??????:
Sa che Le dico : possiamo da oggi risparmiarci ecografie e PET/Tac e inviare a Lei tutte le pazienti [Marina compresa, che da quanto scrive può star tranquilla] .
Poi però ci spiegherà come ha fatto ad acquisire questi poteri sovrannaturali
Ahahahah Dott. Catania mi ha fatto proprio ridere!!!!!!!!! Pero' mi creda quando subentrano questi stati d'ansia e' poco divertente glielo assicuro....... capisco Michela perche' anch'io sono fatta cosi e penso subito al peggio. Abbiamo un sacco di lavoro da fare per vincere questa maledetta paura!
Marina