Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Grazie mille
Ne avevamo discusso anche qui in passato
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Per evitare di farvi arrivare a conclusioni affrettate con le vostre imprudenti ricerche senza guida sulla rete, stavolta sono io a riportare uno studio pubblicato su
che riguarda un disturbo comune tra le donne in menopausa o dopo ormonoterapia
ATROFIA VULVO-VAGINALE ( post 20.408)
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-1361.html
Nulla di disponibile ancota perche' si tratta di uno studio in fase 2, ma che apre molte speranza.
Lo studio, pilota non randomizzato di fase 2, è stato effettuato su 20 pazienti sopravvissute al cancro al seno come alternativa alla terapia con estrogeni, in postmenopausa (età media 60,8 anni) con sintomi di secchezza vaginale e atrofia vulvovaginale, mediante la somministrazione di iniezioni nella parete posteriore della vagina di un totale di 4ml del composto formato da piastrine autologhe e acido ialuronico.
L'unione di queste sostanze iniettate localmente nella mucosa vaginale, potrebbe promuovere la rigenerazione dei tessuti attraverso la stimolazione di un mix di fattori di crescita forniti dalle piastrine prelevate dalla stessa paziente, in presenza di un supporto fornito dall'acido ialuronico che promuove la differenziazione e la migrazione cellulare.
Per le donne in menopausa che hanno avuto un cancro al seno, la secchezza vaginale dovuta alla carenza di estrogeni determinata dalla menopausa può essere un problema difficile da risolvere, specialmente laddove ci sono controindicazioni alla terapia ormonale.
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Non vorrei aumentare la confusione e diminuire le speranze di coloro, e sono tante, che presentano anche a causa delle terapie una ATROFIA VULVO-VAGINALE.
Allego una sintesi dell'ultimo studio che se non altro scoraggia spot su rimedi presentati come miracolosi e per questo costosissimi
Menopausa: ormoni, idratanti e placebo danno effetti simili contro l'atrofia vulvovaginale
A sostenerlo uno studio pubblicato su Jama Internal Medicine
DI ATROFIA vulvovaginale soffre una donna su due in post-menopausa: un esercito di donne che a causa della carenza degli estrogeni perdono elasticità dei tessuti, e sperimentano secchezza, prurito e anche dolore durante i rapporti intimi. Recentemente uno studio , pubblicato su Jama Internal Medicine, ha confrontato gli effetti dei prodotti più utilizzati contro questi sintomi, ovvero estrogeni e idratanti locali, con quelli ottenuti applicando un gel lubrificante usato come placebo. Il risultato? dopo 12 settimane di cura i benefici dei trattamenti erano sostanzialmente gli stessi.
"Il fatto che estradiolo a basso dosaggio, gel idratante e gel lubrificante intravaginali siano stati in grado di ridurre i sintomi in maniera simile è una grande notizia per le donne, dal momento che significa che l'uso regolare di uno di questi è probabile dia benefici, sia che costi 20 o 200 dollari", spiega Caroline Mitchell, del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia del Massachusetts General Hospital e co-autrice dello studio. Ma il fatto è, ricorda la stessa ginecologa, che moltissime donne interrompono le cure dopo pochi mesi, allora "bisogna domandarsi se i benefici di questi interventi siano sufficienti da continuarli. Le donne - aggiunge Mitchel - sono alla disperata ricerca di un qualche tipo di intervento. E lo dimostra la velocità con la quale abbiamo raccolto il campione: 300 donne in meno di un anno".
LO STUDIO
Gli autori della ricerca hanno arruolato 302 donne la maggior parte tra 55 e 64 anni con sintomi da moderati a gravi di prurito, secchezza, irritazione o dolore durante i rapporti sessuali . Le hanno poi distribuite in modo casuale in tre gruppi: quello di chi avrebbe utilizzato l'estradiolo e il placebo, quello di chi avrebbe applicato l'idratante e il placebo, e infine il gruppo di chi avrebbe usato doppio placebo, in pratica solo lubrificante. Lo studio era a doppio cieco, vale a dire che né il personale sanitario coinvolto né le pazienti sapevano chi avesse applicato cosa. Dopo tre mesi l'attenuazione della sintomatologia è stata simile nei tre gruppi, così come è risultato sovrapponibile il miglioramento della funzione sessuale (il sintomo indicato come più fastidioso dalla maggior parte delle donne era appunto la sensazione dolorosa durate i rapporti intimi). Una dimensione dell'effetto placebo che ha sorpreso gli stessi autori dell'indagine.
Il 50 per cento delle donne dopo la menopausa soffre di atrofia vaginale Ciononostante il disturbo è sottotrattato: per esempio nel nostro paese il 63% delle donne non sa che col tempo la secchezza vaginale peggiora e oltre la metà non affronta di sua iniziativa il problema con il proprio medico.
Sempre battagliera da quando ci siamo conosciuti.
Mi fa comunque piacere che in nostra compagnia non pianga piu' da mattina a sera e non parla, quasi, piu' del suo Triplo Stronzo !
Direi che, se anche questo esame sarà negativo come gli altri, potrò tirare un sospiro di sollievo e dedicarmi con serenità alle mie cure.
Grazie di a tutte voi che siete e sarete le mie compagne d'avventura..Volevo condividere questo pensiero ricco di gratitudine e positività.Vi abbraccio tutte insieme
Vedra' che in tempi medi anche lei acquisira' quella competenza pratica che sara' utile non solo a lei,.
Nina hai avuto l'esito della Tac ?
Io mi perdo con gli arretrati e poi mi accorgo che perdo le notizie più belle.
Raffa 6° ciclo di chemio, siamo tutte con te, ma come va?
A tutte le altre che hanno avuto esiti favorevoli un fortissimo abbraccio!
Lori
Aspettiamo l'istologico definitivo e poi mi riassume tutta la storia compresa la mutazione BRCA2 che comporta un aumento del rischio teorico per l'altra mammella di circa il 49% (il Brca1 del 57 %) e dell'ovaio del 18% (il Brca1 del 40%) e ne discutiamo in dettaglio.
Pero' per favore si deve firmare sempre, anche con un nome di fantasia
Il peso...si combatte con l'ironia
e fare I conti con la bilancia
Questa e' la dura realta'. Sbagliatissimo l'approccio ! Mafalda con ironia invece
Vedo che sia difficile comprendere cosa intendiamo per equilibrio
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«In 10 anni di diete sono ingrassata 30 kg»
Stare a stecchetto un mese per la prova costume può essere l'inizio di una spirale sbagliata che (a lungo termine) porta il peso ad aumentare sempre di più. Il famigerato effetto «yo-yo» esiste ed è dovuto proprio ai continui regimi dimagranti spesso sbilanciati
Questa di Francesca (nome di fantasia) è una storia vera. Per lei inizia tutto con una semplice, quasi «banale», dieta dimagrante: dopo il parto della prima figlia, a 32 anni, dal suo peso-forma di 55 kg per 165 cm di altezza (Body Mass Index 20.2, quindi normopeso) si ritrova a 72 kg (Bmi 26.4, cioè sovrappeso). Per fare in fretta, dato che l'estate è alle porte, decide di seguire un regime alimentare «di moda, che usano moltissimi divi di Hollywood».
Mascherata con nomi più o meno esotici, altro non è che la classica dieta iperproteica sbilanciata: a colazione, caffè nero senza zucchero e una tisana «drenante»; a pranzo e cena, abbondanti proteine animali (ad esempio una bistecca di manzo da 250 g, oppure un petto di pollo alla griglia sempre da 250 g, o ancora un filetto di merluzzo da 350 g) e verdura scondita, un bicchierone di acqua e limone «che scioglie i grassi, come il limone che mettono nel detersivo per i piatti», confessa timidamente. All'inizio, il risultato è rapido ed entusiasmante: dopo solo un mese perde 12 kg, nonostante piccoli acciacchi che accusa da subito (stanchezza, mal di testa, stitichezza, alitosi e, soprattutto, sbalzi d'umore). Molto meno incoraggiante dopo i primi tre mesi, quando Francesca è alla vigilia delle vacanze: comincia ad accusare «strane voglie» per tutti i cibi che si è proibita e il peso risale di qualche chilo fino a 65. Durante le vacanze, piano piano, il peso continua a salire, per poi esplodere verso dicembre dello stesso anno, arrivando fino a 78 kg (Bmi 28.7, cioè sovrappeso). Negli anni successivi prova svariate diete, più o meno ipocaloriche e più o meno iperproteiche, quasi sempre troppo squilibrate. L'andamento è sempre a «yo yo»: rapide perdite e altrettanto rapidi recuperi di peso «con gli interessi», come dice lei, fino (a 42 anni) a una condizione di aperta obesità (85 kg, Bmi 31.2).
Mal comune...
Francesca è un caso emblematico. È una persona che non ha (dapprima) gravi problemi di peso (obesità) o disturbi alimentari, non ha patologie che richiedono di seguire un regime alimentare rigoroso (come diabete, ma anche celiachia): vuole semplicemente «recuperare (e mantenere) il peso forma». Rappresenta insomma buona parte della popolazione dei Paesi occidentali: persone periodicamente in lotta con la bilancia che tentano le diete più disparate (e di moda in quel momento) con scarsi (o pessimi) risultati a lungo termine,
Alzi la mano chi non ci è «cascato» almeno una volta nella vita, magari a gennaio dopo le feste. Molti studi sulla perdita di peso indicano che la maggior parte delle persone riacquista tutti i chili persi e più di due terzi ne guadagna ulteriormente. Perché accade? Il diffuso stato di «dieta cronica» influenza la psicologia cambiando per sempre il rapporto con il cibo, ad esempio amplificando la tendenza alle abbuffate; ma anche il fisico subisce cambiamenti che si porterà appresso per lungo tempo, basti pensare alla prima (e non unica) «risposta» dell'organismo alla restrizione calorica: il rallentamento del metabolismo. Qualcosa non funziona in questi programmi dimagranti. Ed è proprio lo «stare a dieta» quel che non va. Ecco perché.
Cambiamenti a breve termine
Le diete più in voga (quindi non bilanciate sulla persona con l'aiuto di un nutrizionista) implicano soprattutto cambiamenti a breve termine, il che equivale anche a risultati a breve termine. La chiave per la perdita di peso è invece l'adozione di uno stile alimentare sano, gradevole e sostenibile a lungo termine. La ricetta in poche parole è: capire quali alimenti è bene mangiare di più, limitare le porzioni per tutti gli altri e non tagliare interi gruppi alimentari (come capita spesso, ad esempio con i carboidrati).
Metabolismo rallentato
Il sistema di regolazione del peso del cervello considera il peso da cui si parte come quello corretto, indipendentemente dal fatto che il medico sia d'accordo. Se qualcuno inizia a 100 chilogrammi e scende a 60, il cervello «dichiara» uno stato di «emergenza carestia» e usa tutti i mezzi che ha a disposizione per riportare il peso alla «normalità»: di solito rallentando il metabolismo e facendo in modo di consumare meno per trattenere più sostanze nutritive.
L'alimentazione «emotiva»
Tutti, prima o poi nella vita, sperimentano l'alimentazione «emotiva» e per alcuni diventa la norma: significa mangiare qualcosa non sulla base di un bisogno nutrizionale e neanche sulla base di un bisogno gastronomico (ricerca di gusto), bensì alla ricerca di un effetto antistress, cioè usare il cibo contro emozioni negative come noia, rabbia, tristezza o delusione. Di fronte a un problema di alimentazione «emotiva» il classico schema dietetico non solo non è efficace, ma spesso è controindicato perché rischia di aumentare il numero di episodi di abbuffata.
Troppi pochi grassi
Molte diete prescrivono, erroneamente, una drastica riduzione dei grassi. Il problema è che senza grassi ci si sente meno sazi e, soprattutto, si è più ossessionati dagli alimenti che non è concesso mangiare, quindi più a rischio di recuperare i chili persi.
Cibo come incombenza «da togliersi»
Ai pazienti si insegna che il modo migliore per saziarsi a lungo è «saziare» i sensi preparandosi un pasto con le proprie mani, considerando il cibo come fonte di piacere e scambio. Non a caso spesso, dopo aver cucinato qualcosa, capita di sentirsi meno affamati.
Un altro problema e' che quando abbiamo scelto gli alimenti poi ci si sente in obbligo di consumarli. Ho letto che ad esempio che quando si va a fare la spesa conviene non essere mai del tutto a digiuno per non condizionare la scelta degli alimenti.
«Magro» non vuol dire per forza «sano»
Lo scopo di una dieta è raggiungere peso inferiore il più rapidamente possibile, il che è praticamente impossibile da farsi senza compromettere anche in parte la salute. Basta chiedere come stanno le persone che fanno drastiche diete iperproteiche: dopo un'euforica fase iniziale, cominciano a sentirsi cronicamente affaticate, con umore instabile e «un cattivo sapore in bocca».
Fonte di stress
Un cervello a dieta troppo stretta funziona male: pensa troppo al cibo, fa fatica a rimanere lucido e concentrato. Ricordiamo però che è anche vero il contrario: un cervello sovraccarico di cibo-spazzatura funziona male nello stesso identico modo. Aiutiamo quindi il nostro cervello a ritrovare un punto di equilibrio.
Una connotazione negativa
La parola stessa «dieta» fa venire in mente un piatto di insalata scondito, oppure qualcuno che a una festa di compleanno vorrebbe una fetta di torta ma non può averla. Nella nostra società, la parola ha ormai assunto una connotazione negativa. Non dimentichiamo, invece, che il significato originario, da riscoprire, della parola «dieta» è «stile di vita» in generale: quindi non indica soltanto che cosa si mangia, ma anche quanto ci si muove, quanto e come si dorme, quante relazioni interpersonali soddisfacenti possiamo annoverare
Lara
Stia tranquilla perche' il suo rischo globale non e' particolarmente alto e se consideriamo l'unico caso in famiglia come tumore sporadico ( dopo i 50 anni) il suo rischio e' quello medio della popolazione generale.
E' vero che il seno denso sia da considerare un fattore di rischio, ma questo vale in eta' postmenopausale mentre la densita' delle sue mammelle e' fisiologica alla sua eta'
Consigli :
1) Cambiare bilancia ! C'e' l'imbarazzo della scelta
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Seguendo questa prassi tutta la famiglia perdera' peso in poco tempo !
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Ora che sono finiti i festeggiamenti di maggio.....basta chiedersi " preparo a cena una sorpresa per Andrea, la mamma.....", ma chiedere sempre a loro cosa preparare
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Seguendo questa semplice prassi tutta la famiglia
perde peso in tempi brevi !
Il radiologo si para il culo .
Se la scrive l'ipotesi vuol dire che sia l'unica ipotesi ed e' sicuro di questa.
Se avesse altre ipotesi chiederebbe un approfondimento.
https://www.medicitalia.it/eventi/senologia/1115-quando-il-virtuale-si-confronta-con-il-reale.html
Confermata la stupenda sala (vale la pena di andare a Roma solo per vederla) dell'Oratorio del gonfalone in via del Gonfalone .
Zona molto bella di Roma . ( Campo dei Fiori, Piazza Navona....)
L'aula puo' contenere 180 posti a sedere.
Alle 14 appuntamento alla fontana della scalinata di Trinita' dei Monti per foto di gruppo , sperando che siano aperte le uscite della metropolitana Spagna e Barberini
Trasferimento a piedi alla sede del convegno (circa 2 km) attraversando i posti tra i piu' suggestivi di Roma
Inizio ore 15 ...seguira' programma dettagliato.
Intorno alle 19 (tutto da confermare) aperitivo
https://www.google.com/search?q=mappa+via+gonfalone+roma&rls=com.microsoft:en-US:IE-Address&ie=UTF-8&oe=UTF-8&sourceid=ie7&rlz=1I7ADSA_itIT490&gws_rd=ssl
1) Nina
2) Salvo Catania
3) Maddy 4) Marito
5) Faby 6) Mamma
7) Speranza
8) Fernando Bellizzi
9) Angy 73 10) Marito 11) figlia
12) Ninni 13) Marito
14) Creamy 15) Marito
16) Ely
17) Claudina 2
18) Ardesia
19) Wonder
20) Stella
21) Valter Vita (staff Medicitalia)
22) Cle73 23) Marito
24) Nussi
25) Lori
26) Nella 27) Marito
28) Alexa 29) Mamma
30) Francesca 31) Alessio ?
32) Amica 69 . 33) Marito
34) Angel 1983
35) Dada 36) Marito
37) Luky 46. 38) Compagno
39) Luna 79 40) marito
41) Marcella
42) Alessandra
43) Beatrice Duranti
44) Viviana
45) Jenny
46) Sara Padova
47) Heriano
48) Grazia62
49) Ex-Utente
50) Titina 51) Sorella
52) Marty 79
53) Pollon
54) Patri
55) Star 76
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P.S.
https://www.youtube.com/watch?v=WqTgrRd4bDs
Aperta fermata SPAGNA dal 7 maggio
Di nuovo chiusa la fermata SPAGNA il 9 maggio
Cistone sospetto....si.
È andata e ringrazio Dio
Che bello Dada62
Buongiorno rgs e salvocatania
Aspetto il caffè di Patri
Un abbraccio caloroso a chi oggi è impegnato in visite esami e terapie.. E chi oggi deve ritirare esiti.
Volevo chiedere una informazione..
Per il metodo di contrasto del 7 giugno l'oncologo mi ha prescritto le analisi del sangue azotemia e creatinina.. È troppo presto se le faccio questa mattina o domani?
Grazie
Buongiorno famiglia RFS ❤️
buongiorno con caffè schiumoso o thè fumante e sorriso
Tantissimi auguri di buon compleanno al figlio di Luna 79 che compie 4 anni
Buongiorno Luna come procede? Spero che tu sia riuscita a preparare la torta con le barrette al cioccolato per il tuo cucciolo, come desideravi ... Comunque oggi festeggiamenti a go go ...