Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Roberto
Grazie di cuore lascerò che volino tranquilli sopra la mia testa ma non riusciranno a fare
nessun nido, la mia mente rimarrà limpida e forte per poter essere preparata a ciò che la vita ha in serbo per me. Quello che dovrò fare lo farò non con l'angoscia ma con la serenità che tutti voi mi state trasmettendo.
Questa è una famiglia
Francesca Valentina Elsa Marina e tutte voi
non immaginate quanto mi state aiutando
Grazie Didi
Dr. Bellizzi
Mi scuso per non averla ringraziata ma vista l'età...
Didi
Paura degli squali in piscina, con un Ki 67 inferiore della metà a quello di Valentina
ùhttps://www.medicitalia.it/consulti/senologia/551984-carcinoma-duttale-della-mammella.html
In che senso?
Son piccolo?
Mica tanto... sono un quaranteenager (cit. Vladimir Luxuria).
Classe 1970, anzi diciamo 71 essendo di dicembre.
Comunque mi conservo bene, devo dirlo!
La foto del profilo? Avevo un 37 anni li
Comunque ai posti di blocco passano da un confidenziale "tu" ad un "voi" non appena vedono il documento.
Il cardiologo 50enne: "Vediamo un po' perché questo ragazzo deve fare questi cintrolli"
L'infermiera, che aveva la scheda anagrafica: "Sembra, ma non é tanto ragazzetto..."
Un tempo son stato ricoverato parecchio. A mia moglie 4 persone chiesero: cosa ha suo figlio...
Buonasera Dott. Bellizzi ho letto più volte il suo post sul pensiero e il cervello perchè davvero mi ha colpito molto. In definitiva possiamo scegliere che cosa pensare, e quindi, in un certo senso siamo noi che possiamo decidere quale nutrimento dare al nostro cervello. Potrebbe sembrare una banalità, un'ovvietà. Ma se penso a quante volte ci arrovelliamo in pensieri che non portano a nulla almeno si può provare a dare una certa dritta al cervello e, come dire, forse "educare"il pensiero, fare in modo che il cervello si nutra di "buoni pensieri". Poi, si sa, ognuno ha un suo concetto di "buoni pensieri", ma questo è altro discorso. Se effettivamente il nostro organismo trattiene ciò che gli serve ed elimina ciò che è scarto allora anche per il cervello non può che essere la stessa cosa. Era qualcosa su cui non avevo mai riflettuto. Insomma mi par di capire che quel che si pensa e come si pensa può far la differenza.
Patty
Dr. Bellizzi
Lei un ragazzo io un'anziana signora sessantacinquenne (dai 65 anni si diventa improvvisamente anziani) e la mente alle volte dimentica come ho fatto io nei suoi riguardi
La sua risposta è molto simpatica e mi ha fatto sorridere
Didi
Ho cambiato il nick e mi son perso la foto da "pischelletto"!
Mi sa che mi tocca l'agiornamento immagine!!!
Questa è più recente, ma qualche chilo fa'
Patty,
diciamo che abbiamo qualche grado di libertà nel cogliere "altri" aspetti della realtà e che delle volte possiamo anche scegliere cosa guardare e come guardarlo.
Da una parte come vediamo la realtà è indice dei pensieri, ma il più delle volte i nostri pensieri colgono solo una parte della realtà. E delle volte basta poco per capire quale filtro stiamo applicando.
È in parte la storia del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Valide entrambe le affermazioni. È una scelta, delle volte spontanea, delle volte volontaria su come considerare la situazione. E l'immagine qui sopra ci fa considerare tanti possibili aspetti e tante possibili filtri per leggere quella realtà o per immaginare possibili realtà
Certo, bisogna stare attenti a mantenere il contatto con la realtà, ma sognare aiuta, anche. Daltronde, passiamo buona parte della nostra vita in uno stato d'incoscienza chiamato sonno...
Noi interpretiamo il mondo e codifichiamo le informazioni che ci arrivano. Ognuno secondo i propri occhi, la propria prospettiva e secondo la propria necessità. Ma non è detto che quell'interpretazione sia l'unica possibile.
Delle volte non dobbiamo inventarci niente, ma semplicemente spostare l'attenzione su altri aspetti.
.... e se facciamo bene i conti con la realtà, una fantasia...
..può creare una delle tante possibili realtà..
Non le avevo risposto perché non avevo capito che fosse una domanda.
E comunque una risposta non ce l'ho. Semplicemente non mi sono neanche posto il problema: mi è venuto naturale continuare a seguirvi, come vecchi amici, e l'ho fatto.
Tutto ciò che posso dirle è che non sono rimasto perché sono buono, per altruismo o cose del genere. Al contrario: sono rimasto per me stesso, perché le "Donne di questo blog sono l'esempio più bello di come si vive affrontando sofferenze" (Lori).
E a me la sofferenza fa sempre paura e la loro forza meraviglia.
Roberto
ps:
Chi può dirlo?
Sa che mi legge nella mente ?
Io sono fissato con le metafore. Almeno una volta all'anno organizzo un Master sulle tecniche di comunicazione per gli oncologi. Spesso vengono anche degli psicologi. Ho sempre avuto degli psicologi nel mio lavoro, non negli ambulatori, ma addirittura in trincea in prima linea: la sala operatoria.
http://www.senosalvo.com/psico.htm
Riguardo alle tecniche di comunicazione le metafore (ma anche gli ossimori come hanno un ruolo non secondario nella comunicazione in oncologia soprattutto dopo la scoperta della malattia, nell'immediato post-shock. Per fare un esempio le utilizzerei in continuazione se avessi di fronte Michela, Patty, Claudia, Lau (sardegna....)
Quando ho visto il film IL POSTINO
ed avendo letto la storia e le poesie di Neruda, in occasione della prima vacanza mi sono precipitato a Salina per visitare la casa del poeta cileno.
Non so neanche se esista ancora perché sono trascorsi molti anni. Troisi era ancora in vita.
La metafora : musica per le mie orecchie, Grazie Roberto......ma il fatto che legga i miei pensieri ora mi inquieta
Neruda: "La metafora...come dirti...è quando parli di una cosa paragonandola a un'altra...per esempio quando dici <<Il cielo piange>> che cosa vuol dire?"
Troisi: "Che...che sta piovendo?
Neruda: "Sì, bravo. Questa è una metafora."
Troisi: "Allora è semplice...ebbè perché ci ha questo nome così complicato?"
Neruda: "Gli uomini non hanno niente a che vedere con la semplicità o la complessità delle cose."
Troisi: "A me mi piaceva pure quando avete detto...<<Sono stanco di essere uomo>>, perché è una cosa che pure a me mi succede però non lo sapevo dire...E quando l'ho letto m'è piaciuto molto."
Troisi: "Pure a me mi piacerebbe fare il poeta."
Neruda: "No, è più originale continuare a fare il postino. Almeno cammini molto e non ingrassi mai. Noi poeti siamo tutti obesi."
Troisi: "Eh...però...con la poesia posso fare innamorare le donne...come, così...come si diventa poeti?"
Neruda: "Prova a camminare lentamente lungo la riva sino alla baia, guardando attorno a te..."
Troisi: "E mi vengono le metafore?"
Neruda: "Sicuramente."
Troisi: "Mi so' sentito come una barca sbattuta in mezzo a tutte queste parole."
Neruda: "Come una barca sbattuta dalle mie parole. Tu lo sai cosa hai fatto, Mario?"
Troisi: "No, che ho fatto?"
Neruda: "Una metafora."
Troisi: "No..."
Neruda: "Sì."
Troisi: "No...ma veramente?"
Neruda: "Sì."
Troisi: "Vabbè però non vale perché non la volevo fare."
Neruda: Volere non è importante perché le immagini nascono casuali."
Troisi: "Cioè voi che volete dire allora, che il mondo intero no? il mondo intero proprio...dico col mare, col cielo, con la pioggia, le nuvole..."
Neruda: "Ora tu puoi già dire eccetera eccetera..."
Troisi: "Eh, eccetera eccetera...cioè il mondo intero allora è la metafora di qualcosa?"
Neruda: .........
Troisi: "Ho detto una stronzata..."
Neruda: "No, per niente..."
Quando avete tempo leggetevi le conclusioni di questa "mia psicologa" che ha condotto lo studio in sala operatoria. Non mi risulta che ne esistano altri
http://www.senosalvo.com/psico.htm
Si possono comprendere anche bene alcuni miei atteggiamenti "schizoidi" (es. ironizzazione) : un momento affettuoso, e il post successivo "spietato", si fa per dire ...e poi ironico anche se non in sintonia con i contenuti che si stanno riversando sul blog in quel momento
Non sono pazzo del tutto.....ma a volte "faccio strategicamente il pazzo" (del resto anche io sono un fuoridiseno no ?)
Didi come stai oggi?non so da te ma qui c'è un bel sole, spero in ogni caso tu abbia una buona giornata.
Dott. Bellizzi, io ho dato la colpa spesso alle tenebre della mia mente in un periodo durato più di qualche mese che ha preceduto la malattia, per avermi aumentato il livello di stress e abbassato le difese immunitarie.
Ho sempre sostenuto che l'esperienza del cancro abbia in qualche modo funzionato per stappare una sorta di bottiglia compressa che era diventata la mia testa, da cui è evaporato tutto quello che non ero riuscita ad elaborare in decenni.
Il cancro mi ha alleggerito mente e cuore permettendomi di stare meglio con me stessa.
Quando a volte ho espresso questo pensiero sui social, qualcuno mi ha dato della poverina perchè il cancro di buono non ha niente.
INfatti il cancro no per carità, ma le esperienze difficili di qualsiasi tipo ti portano inevitabilmente a creare qualcosa di nuovo, per sopravvivere allo schifo. Io non so se sono una persona migliore, ma sicuramente sono diversa, non posso negare che ci sia stata una trasformazione mente-corpo.
Fisicamente a 3 anni dall'inizio di tutto (considerata anche la gravidanza di mezzo) in generale mi sento bene, anche se non sento di avere l'energia di prima, un po' perchè gli anni passano, un po' perchè le terapie mi hanno acciaccato assai.
Il mio medico mi ha detto di essere più o meno come una settantenne e lo sento. Mon dieu.
Insomma il mio corpo è invecchiato, ma all'apparenza non sembra perchè le donne della mia famiglia hanno tutte il dono dell'eterna giovinezza: dimostriamo almeno una decina di anni meno.
Va bene così. Faccio yoga alternato al pilates, di più non riesco. In primavera-estate lunghe passeggiate tra i boschi delle mie colline e corro dietro a mio figlio.
Non so se riuscirei a sostenere un allenamento per una maratona, sarebbe bello. Complimenti a Valentina che ci sta pensando solo dopo un anno.
Ieri mi hanno chiamato per fare una testimonianza pubblica su come ho vissuto i rapporti familiari durante la malattia, per una giornata che riguarda il forum di volontariato nella mia zona.
Mi hanno inoltre chiesto se ho un video da proiettare sull'argomento.
A parte i film, non mi viene in mente niente per adesso che tratti questo tema così delicato....qualcuno può darmi consigli in merito.
Ragazze, dottori?
Grazie
Scusate se pongo ancora domande....ma sono molto preoccupata... ho appena fatto l' ecografia transvaginale e mi hanno trovato una cisti fuori dall' ovaio di 1 cm leggermente ispessita. L' ecografista dice che non è vascolarizzata e che la deve ricontrollare tra 1 mese... Io non ho mai avuto cisti e l' ultima eco risale a luglio... Mi devo preoccupare Dott. Catania? No perché io sto impazzendo...ora sto in fila per l' ecocardiogramma, voglio vedere che altro mi trovano. La cisti può essere un tumore? Un nuovo tumore oppure una metastasi?
Io non ce la faccio più....
Michela