Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Dr. Catania
Questo non riesco a spiegarmelo anche perché mi risulta che l'incidenza in Emilia sia piuttosto alta non conosco la percentuale Lombarda e a livello telematico l'Emilia e' ben fornita e ben disposta
Ma con che criterio e' uscito 25?
Mi piacerebbe fare il conteggio in rapporto ad abitanti/ammalati per Lombardia ed Emilia
Didi
Dott Catania io penso che la differenza la faccia lei...
Sono soprattutto le persone che entrano in contatto con lei (che lavora e vive in Lombardia) con la sua positività ed energia, che comprendono l'importanza del sostegno reciproco e animano il forum.
Oltre, naturalmente, a coloro che navigando si imbattono autonomamente nelle "RFS"...., e qui probabilmente la differenza è dovuta alla maggior facilità di connessione...
Luigia
Sono d'accordo con Luigia... avrei scritto la stessa cosa stasera!
... Un abbraccio a rossella e alle nuove ragazze!
Elisa
Didi, contraccambio l'amicizia, gli auguri per l'anno nuovo estesi al dr. Catania e a tutti i passeggeri del bus, auguri a tutti, me compresa, per un viaggio coraggioso ... poiché sembrerebbe che...."la fortuna aiuta gli audaci". Elsa
Elsa ...non sembrerebbe ...è assodato da tempo
(cliccare per ingrandire)
Luigia ed Elisa, non nego che l'invito diretto di pazienti che incontro nella vita reale abbia maggior valore rispetto agli inviti tramite lo strumento virtuale.
Ma occorre dire anche che se sulla rete, non nella vita reale, invito una lombarda che non ho mai conosciuto le probabilità che accetti sono significativamente superiori rispetto ad altre utenti di altre regioni. Eppure l'invitatore è sempre la stessa persona.
Non trovo una spiegazione plausibile.
Con tutta calma mi aiuti a capire meglio.
Lei emiliana anonima, nel settembre 2014 scrive questa richiesta di consulto
https://www.medicitalia.it/consulti/oncologia-medica/433299-ca-seno-mastectomia-scavo-ascellare-con-linfonodi-positivi-a-seguire-chemio-radio-e-terapia-ormonale.html
Rileggendolo non mi sento orgoglioso di averle dato un contributo che ha poco di speciale ( rispetto ai suoi oncologi della vita reale) da indurla ad accettare l'invito di venirci a trovare nel blog.
Se io non c'entro ...cosa l'avrebbe spinta allora ad accettare l'invito...ed infatti è ancora qui con noi ???
Curiosità...o cos'altro ??
Non sapremo mai ovviamente perché invece altre emiliane come Lei ...abbiano fatto spallucce al mio invito.
Mi ha fatto un certo effetto rileggere a distanza di tanto tempo la sua replica finale nel consulto
>>La ringrazio moltissimo dottore e' vero la seconda malattia mi perseguita giorno e notte.
Vado a letto e l'ultimo pensiero è Cancro, recidiva, metastasi. Mi sveglio al mattino e il primo pensiero e' l'ultimo della sera.
Buona giornata e grazie x aver avuto la cortesia di dirmi NORMALE che non sentivo più mia. >>
Cosa è cambiato rispetto a quella espressione sul concetto di normalità ?
E soprattutto il blog è stato determinante o meno nel farla sentire NORMALE ?
@Dott. Catania
La prima risposta che mi è venuta in mente è la stessa di Luigia ed Elisa: lo "sponsor" principale di questo forum, cioè lei, lavora in Lombardia e suppongo che la conoscenza diretta aiuti ad abbattere la diffidenza verso uno strumento, il forum, che magari non si è mai usato. Probabilmente questo può spiegare perché anche le donne lombarde che non sono sue pazienti rispondono comunque in misura maggiore: perché per loro lei è comunque una presenza fisica, cui è possibile anche chiedere consulti reali, che fa parte e conosce bene le strutture sanitarie regionali e può aiutarle ad orientarsi in quel mondo. Questo aspetto - credo - sia meno efficace per chi abita in altre regioni.
Ovviamente questo può aiutare a capire la prevalenza della Lombardia, non l'assenza della Puglia, che è il caso pessimo, ma non unico.
La questione è certamente culturale, ma nel senso più esteso possibile del termine che va dal rapporto spesso non facile con il pc (anche a parità di accesso alla rete), al timore di esporsi, di sbagliare, di passare per lo scemo del villaggio globale soprattutto per chi non ha un elevato grado di istruzione, fino ad arrivare al modo in cui ci si rapporta alla malattia e al medico.
Riguardo quest'ultimo aspetto posso testimoniare che anche nella mia regione l'atteggiamento culturale sta - lentamente ma fortunatamente - cambiando. "Ha un guaio" è stata per anni l'unica espressione per dire che qualcuno aveva un tumore o un cancro. Ed era un'espressione che non ammetteva repliche. Oggi se ne parla decisamente di più anche a causa di una realtà nient'affatto rosea e di allarmi epidemiologici che vengono periodicamente lanciati (http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/29/salento-e-emergenza-tumore-ai-polmoni-ma-a-nessuno-interessa-sapere-motivi/726641/). Ma se ne parla ancora solo in termini di cura della malattia (talvolta è carente anche questa), non del paziente nel suo complesso. E comunque è ancora forte una visione del medico simile a quella di un meccanico: "ho qualcosa che non va nella mia macchina: la aggiusti". Ciò fa comodo al paziente perché si sente sollevato da ogni responsabilità come se la cura non dipendesse anche da lui e quasi non lo riguardasse, e fa comodo al medico che può evitare di dare troppe spiegazioni. L'effetto lo si può notare nelle statistiche sul consumo di farmaci: la Puglia come buona parte del Sud ne fa un uso superiore alla media nazionale. Prendere una pillola è più facile che cambiare abitudini: la via della prevenzione primaria è ancora lunga.
D'altra parte è anche vero che non può essere un caso che sia stato lei a creare questo spazio. Voglio dire: questo forum è nato come (in)naturale evoluzione dello spazio usualmente riservato ai commenti ad un post. Ma perché le cose accadano è spesso necessario che siamo pronti a riconoscerle per farle accadere: se lei non avesse compreso attraverso le sue precedenti esperienze l'importanza della medicina narrativa, si sarebbe probabilmente fatto prendere dal panico ( "Mi dicevo "fermati Salvo perchè rischi di trasformare una esperienza virtuale in UN ALBERGO DELLE DONNE TRISTI"") e questo spazio sarebbe morto prima ancora di nascere. Ovvero: questo forum è figlio anche dell'ambiente culturale (lombardo) che ha respirato e che ora contribuisce a mutare.
Roberto
Didi, questa notte è proprio sfortunata per Lei
Dopo avere scritto l'ultimo comento è arrivata questa richiesta di consulto.
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/549147-tumore-al-seno.html
Non potevo girarmi dall'altra parte ! Ho pensato subito a Lei, che ha parametri simili a quelli della mamma di questa nostra giovane angosciata per la mamma (è al secondo tumore, dopo un altro all'intestino).
E' angosciata per le metastasi a 2 linfonodi ascellari. Lei ne aveva 4 : chi meglio di Lei può rassicurarla attraverso la messaggistica privata ...e invitarla qui ???
Roberto, scrivevamo insieme, che bella sorpresa e grazie per il suo interessantissimo contributo.
E grazie per avere citato "UN ALBERGO DELLE DONNE TRISTI" , un libro che merita di essere letto e che, ricordo bene, avevo divorato d'un fiato sotto l'ombrellone al mare qualche anno fa con colpevole ritardo (il libro è stato pubblicato nel 1997 )
(cliccare per ingrandire)
Sa che il suo accostamento all'albergo delle donne tristi è veramente azzeccato per alcune analogie con il blog ?
In questo albergo si rifugiano solo donne (noi abbiamo anche i maschi come Lei), accomunate dalla tristezza , che possono soggiornare solo tre mesi. Qui le clienti conoscono altre persone ugualmente vulnerabili, cui confidano errori, ma soprattutto sogni irrealizzati, tentano di liberarsi del proprio passato , di risvegliarsi alle emozioni e alla vita, di riacquistare fiducia in sé.
Di ricomporre i pezzi di "quel sé" che la malattia ha prepotentemente frammentato (=medicina narrativa)
Roberto,
ma l'ho scritto io questo virgolettato ?
Ovviamente sì, dottore: commento 2578 del 7 febbraio 2014, non a caso anche quello tempo di bilanci...
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-172.html#msg2578
ps: dopo una pubblicità tanto appassionata non potei fare a meno di comprare il libro e divorarlo in poche ore...
Roberto
Dr Catania
Se fosse stata solo curiosità non sarei più qui
Io ho dei ricordi bellissimi di questi anni che conservo e mi terranno compagnia e non è certo vero che Lei non si debba sentire orgoglioso per il suo contributo
Era tanto che quando si rivolgevano a me parlavano della malattia in primo piano come se io fossi inesistente "la portatrice della malattia" mi sentivo e mi facevano sentire ammalata!
La prima persona che ha parlato di NORMALITÀ e' stato Lei e mi creda mi ha fatto un gran bene
e a quel l'inizio per fortuna è seguito il blog e' stato come entrare in una grande famiglia dove il concetto normale era predominante su tutto
La malattia era importante assolutamente ma più importante mi sentivo io grazie a tutti voi
Il BLOG E' STATO DETERMINANTE
Io Emiliana ho scritto a Lei ed è stata una delle buone cose che ho fatto per riprendere piano piano a vivere normalmente
Allora per quanto riguarda la giovane figlia spero di avere presto una risposta
Buongiorno a tutti Didi
Roberto,
che bel regalo mi ha fatto stamattina prima di andare a lavorare. A Milano c'è un vento forte che ha ripulito l'aria e sembra di essere in montagna sotto un sole di altre latitudini.
Lei è veramente un angelo, il secondo angelo del blog, il primo è ANTONIA, la memoria storica del gruppo ! Anche lei interviene poco, ma sempre a proposito per rinfrescarci la memoria su accadimenti densi di emozioni. Antonia non l'abbiamo conosciuta nella vita reale, come Lei del resto. Al punto da dubitare della sua reale esistenza . Ho pensato che anche lei fosse una metafora salvatrice per tutti noi, un gradino al di sotto dell'autista di questo bus. Un angelo custode sempre metaforicamente parlando. Ora scopro che ne abbiamo due con differenti compiti non si offenda dell'investitura ufficiale. Mi sarei aspettato che dopo il trasferimento di Dafne , Lei sarebbe scappato a gambe levate dal "nostro ALBERGO DELLE DONNE TRISTI "
ed invece è qui a riesumare quanto io avevo dimenticato di avere scritto.
Eppure da questa estate mi ero letto tutti i commenti dal primo all'ultimo per fare l'ultimo bilancio e siccome ho preso appunti soprattutto sui commenti degli altri questo mi era sfuggito ed ora mi torna estremamente utile.
ll commento che ha richiamato (n. 2578 ) è del primo compleanno, non del blog (nato nel 2010), ma del GRUPPO di AUTO-MUTUO-AIUTO nato all'interno del blog, che si è aggregato piano piano dopo l'A-STACCATO FANCULO di Francesca, che mi aveva indotto a "non girarmi dall'altra parte"
Roberto, in un momento in cui mi sto chiedendo se questo blog abbia esaurito tutte le cartucce a disposizione e se abbia senso, e quale senso, non mollare e restare sul pezzo, la sua dedizione disinteressata, tenacia e fede nella vita che continua a dimostrare, sono per me uno stimolo ulteriore che si possa vivere "fuoridiseno" per ....
(cliccare per ingrandire)
Le risponderò senz'altro appena avrò tempo.