Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
e quindi dovrò scrivere tutto...ma anche la mia attenzione in generale non è più come prima.
Tu quoque?
Menomale che non lavoriamo insieme, o andrebbero falliti!
Care rfs e caro dott Catania. Sono stati giorni super impegnativi al lavoro,ho dovuto correre,tanti nervosi ma che mi hanno fatto sentire viva e attiva.
Sono riuscita a leggervi cmq un pochino.
Stasera entro e leggo del piccolo ANDREA di juventina,ho visto le foto: complimenti,un vero ometto,tanto tanto carino,la mamma è fortunata ad averti ma tu ancora di più ad avere lei come mamma. Juventina hai un figlio splendido e coraggioso e questo è tutto merito tuo!!
Heriano mi dispiace molto x ciò che state passando, si che niente consola in questi momenti.
Volevo solo permettermi di dirti di non preoccuparti x la ciste sul rene,mia mamma ne ha diverse e non sono niente di preoccupante. È che vista la storia di tua moglie,come sempre dicono anche a me, bisogna essere scrupolosi,ma vedrai che sarà aria fritta. So che è difficile ma cercate di distrarvi un poco. Vi abbraccio forte!
Grazie dottore, ci sto provando..ogni giorno
Come stai Tania?
Perdonami heriano credo di essermi confusa con il nome di tua moglie. La testa è quella che è...
Rinnovo l'abbraccio
Sto abbastanza bene, solo un po stanca..anche settimana scorsa il 1° e 2°giorno stavo cosi. Il fatto è che io ho cercato di fare tutto come sempre, pulizie, camminate..tutto insomma! E invece dopo é arrivata un po di nausea e tanta voglia di dormire, e così ho fatto
Chissà come sarà questa volta..ma la vivrò giorno per giorno cercherò di ascoltare meglio il mio corpo e lo asseconderò
Buona Pasqua
A chi risorge sempre
A chi si asciuga le lacrime
e torna a sorridere.
A chi si rialza dopo una caduta.
A chi guarisce da una malattia,
da un amore malato,
da un lutto,
da un distacco non voluto,
da una passione che fa solo male.
A chi non sta guarendo
per avere la forza di crederci
e di sperare.
A chi sa assistere al miracolo
di un fiore che sboccia,
di una pianta che rinasce,
del sole che viene fuori
da dietro alle nuvole.
A chi riesce ad emozionarsi ancora
e ad essere vivo
senza aver paura,
o anche avendo paura.
A chi riprende a correre,
ad andare,
a porsi obiettivi.
A chi, nonostante delusioni e batoste, riesce ad amare ancora.
A tutti quelli che non vedono mai il sole
Con l'auspicio di rinascere
Alla speranza e alla vita
Buona rinascita a tutti noi ❣️
Ti sono vicina
A chi risorge sempre
A chi si asciuga le lacrime
e torna a sorridere.
A chi si rialza dopo una caduta.
A chi guarisce da una malattia,
da un amore malato,
da un lutto,
da un distacco non voluto,
da una passione che fa solo male.
A chi non sta guarendo
per avere la forza di crederci
e di sperare.
A chi sa assistere al miracolo
di un fiore che sboccia,
di una pianta che rinasce,
del sole che viene fuori
da dietro alle nuvole.
A chi riesce ad emozionarsi ancora
e ad essere vivo
senza aver paura,
o anche avendo paura.
A chi riprende a correre,
ad andare,
a porsi obiettivi.
A chi, nonostante delusioni e batoste, riesce ad amare ancora.
A tutti quelli che non vedono mai il sole
Con l'auspicio di rinascere
Alla speranza e alla vita
Buona rinascita a tutti noi ❣️
La condivido
Gentile Dottore,
Sono Luisa, ho quasi 40 anni e da alcuni mesi nel periodo perimestruale avvertivo dolore ad entrambe le mammelle e in particolare alla mammella destra, dove sottomano sentivo (con l'arrivo delle mestruazioni si avverte di meno) una zona dura e dolente in special modo a destra. Ho fatto un primo controllo ecografico:
"Regolare il profilo e lo spessore cutaneo bilateralmente.Creste di Cooper normo orientate, senza evidenti significative alterazioni strutturali. Nei limiti il piano muscolare retromammario. Campi mammari con aree ghiandolari maggiormente rappresentate in sede retroareolare e ai QSE, dove si presentano fortemente addensate e ad ecostruttura finemente disomogenea con note di displasia adenosica.
Placche di displasia adenosica atipica, pseudonodulari con sovrapposta flogosi si apprezzano al QSE Dx di circa 14mm e di sx di max 9 mm, da monitorare dopo terapia.
Assenza di ectasie duttali retroareolari da ambo i lati. apprezzabili alcuni sovracentimetrici linfonodi ascellari da ambo i lati con le caretteristiche strutturali, morfologiche e colorimetriche delle forme reattive metaflogistiche".
Il dottore, molto rassicurante mi ha messo in terapia con bromelina e mi ha detto di ripetere il controllo tra 3 mesi. Passati 20 giorni dalla terapia, data la mia ansia, ho ripetuto l'ecografia facendo anche la visita senologica: "Mammelle con struttura parenchimostromale diffuse a media nodularità adenosica diffusamente disomogenea. Placche bilaterali fibrodisplasiche la maggiore al QSEdx di 14 mm e a sx di 7mm modica vascolarizzazione periferica. Cavi ascellari liberi da linfonodi alterati nella struttura.
Utile controllo con RM mammaria con mdc dopo terapia di 3 mesi."Il senologo mi ha detto che la risonanza la devo fare a fini precauzionali, però questa cosa mi mette agitazione.
Sospetta forse qualcosa? perchè allora non farla subito la RM? Se ci fosse stato un tumore dalla ecografia si sarebbe visto? La situazione in cui si trova la mia mammella è pericolosa? cosa faccio... ascolto il primo medico, che con me è stato molto rassicurante, finisco la cura e torno da lui o tra 3 mesi faccio la RM?
NON ho storia familiare di Tumore al seno o all'ovaio. Ho fatto in passato diverse terapie ormonali (3 Fivet). Grazie della sua disponibilità
LUISA
Ritengo che la sua preoccupazione sia ingiustificata.
1) Non c'e' nulla di sospetto in senso oncologico nelle caratteristiche delle lesioni descritte
Anzi e' improprio parlare di lesioni, ma di addensamenti ghiandolari che rendono poco leggibile tutto il quadro, trattandosi probabilmente di normale rappresentazione delle sue ghiandole che rendono il suo seno denso e quindi difficilmente interpretabile.
2) Concordo con quanto scrive che se i colleghi avessero ravvisati elementi di sospetto avrebbero richiesta una Risonanza immediata e non a 3 mesi.
Se il quadro non dovesse , non probabile, diventare piu' chiaro la Risonanza ha lo scopo di 'vedere meglio" anche in assenza di un sospetto.
Quindi prescritta non per necessita' ma a scopo prudenziale.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/quando_perche_fare_RMM.htm
Molto bella
Buona Pasqua!
Sto preparando il mio Tommy a venire a vivere in città, in un condominio...gli parlo e lui si volta dall'altra parte oppure si alza e se ne va ,alzando la coda storta.... gli spiego che non potrà più andare nelle fragole a fare la cacca.Gli racconto un pò di cose...lui è abituato libero .Ormai è vecchio ma è altero e testone e gli piace casa sua...
Avrò 2 balconi ...gli basteranno? Ho paura che si butti giù! Lo chiuderò in casa...
Vabbè
ALESSANDRA
Egr. Dott. Catania
come da Suo consiglio le invio nuovamente il messaggio.
Mi chiamo Alessandra, ho 50 anni e il 3 Aprile scorso sono stata sottoposta a quadrantectomia mammella destra con esportazione della stazione linfonodale sentinella presso l'Ospedale San Raffaele di Milano.
Volevo un parere sull'esito dell'esame istologico che ho ritirato ieri dal chirurgo che mi ha operata.
Il 24 Aprile ho la visita oncologica durante mi spiegheranno la chemioterapie e le altre terapie adiuvanti che dovrò affrontare dato l'istologico.- Carcinoma infiltrante del quadrante supero esterno della mammella destra, con estesa componente intraduttale.-
Isotipo: duttale TNS.- Grado istologico: G2.- Invasione focale peritumorale: focale.- Focalità: unica.- Carcinoma intraduttale: presente di tipo prevalentemente solido con focale comedonecrosi.-
Grado della componente intraduttale: intermedio.- Dimensioni componente invasiva: 1,4 cm.- Dimesioni totali (comp invasiva più componente in situ se estensiva): 2,2 cm- Capezzolo: assente.- Cute: assente.- Infiltrato linfocitico stromale intratumorale: 10%.- Margini di resezione chirurgica indenni.- Linfonodi sentinella: metastasi in 1 su 4.-
Estensione extracapsulare: presente.- STADIO: pT1c, pN1a (sn) G2.- ER 70%- PgR 30%- Ki67 27%- c.erb.B2 80% score 3+Dato che Lei é un esperto mi piacerebbe un Suo pensiero sulla mia situazione.
Le chiedo franchezza nel bene e nel male.
Un cordialissimo saluto e una Buona Pasqua a Lei e a tutte le donne del Blog.
Grazie
Alessandra
ALESSANDRA
La maggioranza dei nostri utenti qui presentano istotipi molto piu' aggressivi del suo .
La componente invasiva del suo tumore e' di "solo" 1,4 cm e tutto il resto e' intraduttale
Verissimo che siano presenti diversi fattori prognosticamente sfavorevoli che giustificano la proposta della chemioterapia ( linfonodo metastatico, invasione peritumorale....) , ma sono presenti diversi fattori favorevoli (ormonoresponsivita'...)
che suggeriscono un cauto ottimismo . Tra l'altro si tratta di un tumore con iperespressione HER 2, che va considerato sfavorevole, ma allo stesso tempo rende possibile l'inserimento di farmaci molto efficaci di ultima generazione.
Possiamo dire in conclusione che lei , a differenza di altre, puo' beneficiare di tutte le terapie : chemioterapia , ormonoterapia, Trastuzumab ed altre ancora introdotte nella pratica clinica nell'ultimo anno.
Mi dispiace Heriano !
Ma quale mazzata Heriano ! Se io e lei facessimo una Tac di sicuro di cisti renali con quelle caratteristiche senza alcun significato patologico ne troverebbero a iosa.
A noi serve ben altro per potere ricominciare a vivere una vita non dico normale , ma almeno in grado di uscire dallo smarrimento che caratterizza la scoperta della malattia.
Sono, come tante in questo blog, un Triplo Negativo di 41 anni con Ki 67 del 78% (78 come il mio anno di nascita !!) e non comprendo perche' sulla rete tutte le informazioni confortanti che ci da' lei siano oscurate, come se il nostro destino fosse segnato.Ho scritto questo commento perche' volevo chiederle se l'ATEZOLIZUMAB e' gia' in commercio in Italia.
Grazie
Alida
Le richiamo l'approfondimento che ho fatto recentemente sul'ATEZOLIZUMAB che ho postato pochi giorni fa.
Se teniamo conto che la Food and Drug Administration ha approvato a marzo 2019 il farmaco, dobbiamo aspettarci che gia' in autunno possa essere disponibile anche in Italia.
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per Ely che si lamentava degli scarsi progressi per contrastare le neuropatie periferiche..........
Immunoterapia per il tumore al seno: a che punto siamo?
La Food and Drug Administration ha approvato a marzo atezolizumab, il primo farmaco immunoterapico per le donne con cancro triplo negativo avanzato che esprime la proteina PD-L1. Ma altri studi sono in corso
ATEZOLIZUMAB.
E' questo il nome del primo farmaco immunoterapico per il tumore al seno, approvato dalla Food and Drug Administration (Fda) un mese fa per trattare il carcinoma mammario triplo negativo, così chiamato perché non presenta i tre tipi comuni di recettori che stimolano la crescita tumorale (estrogeni, progesterone e HER 2), e per il quale non esistono ancora farmaci mirati. Il che rendeva molto attesa la notizia della approvazione Usa.
Il marcatore PD-L1
L'indicazione è per la terapia combinata, atezolizumab e chemioterapia con nab-paclitaxel, nelle donne in cui il tumore - inoperabile, localmente avanzato o metastatico triplo-negativo (TNBC) - esprime una precisa proteina: PD-L1.
Questa proteina contribuisce ad evitare che il tumore venga rilevato da parte del sistema immunitario. PD-L1 è, infatti, una proteina espressa dalle cellule tumorali in grado di legarsi ai recettori PD-1 posizionati sulla superficie dei linfociti T, ma proprio questo legame inibisce l'azione dei linfociti contro il tumore.
I farmaci immunoterapici anti PD-L1, come atezolizumab, impedendo invece questo legame "sbloccano" il sistema immunitario, che riesce così a riconoscere il tumore e ad attaccarlo.
Lo studio IMpassion130
La decisione della Fda di estendere l'approvazione del farmaco si basa su un trial clinico di fase III - lo studio IMpassion130 - in cui si è osservato come in questa popolazione di pazienti l'aggiunta di atezolizumab, inibitore di PD-L1, a nab-paclitaxel abbia ridotto il rischio di progressione o morte del 40% rispetto al solo nab-paclitaxel. L'approvazione si basa sui risultati di sopravvivenza libera da progressione e la continuazione dell'approvazione può essere subordinata a dati di prova di conferma.
L'obiettivo dello studio, presentato lo scorso anno al congresso dell'European Society for Medical Oncology (ESMO) di Monaco di Baviera e pubblicato in contemporanea sul New England Journal of Medicine, era valutare l'efficacia e la sicurezza dell'inibitore PD-L1 più chemioterapia rispetto al solo nab-paclitaxel in pazienti con TNBC metastatico che non avevano ricevuto precedente chemioterapia.
Le domande principali alla quale il trial cercava di rispondere erano la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale sia in tutte le pazienti, sia in quelle con maggiore espressione di PD-L1. Come obiettivi secondari, invece, vi era il tasso di risposta globale, la durata della risposta e la sicurezza. I pazienti sono stati classificati sulla base dell'uso precedente di taxani, della presenza di metastasi epatiche e dell'espressione di PD-L1.
Condotto in doppio cieco, lo studio internazionale ha coinvolto circa 900 pazienti (età media 55 anni) che sono state divise in due gruppi in modo casuale: metà di loro (451) hanno ricevuto nab-paclitaxel più il farmaco immunoterapico atezolizumab; l'altra metà, invece, è stata sottoposta solo a chemioterapia più infusione endovenosa di un placebo. Il trattamento è stato somministrato fino alla progressione della malattia o ad una tossicità inaccettabile. Il 63% aveva avuto una recidiva dopo un precedente trattamento (circa il 37% erano state diagnosticate fin dall'inizio metastatiche), la maggior parte presentava metastasi agli organi viscerali.
Risultato? Nel caso in cui i tumori esprimevano PD-L1 (41% delle pazienti), si è registrata una sopravvivenza mediana libera da progressione di 7,4 mesi con la combinazione, rispetto ai 4,8 mesi raggiunti con chemioterapia più placebo. Il cocktail di farmaci ha, quindi, aiutato a rallentare l'avanzare della malattia. Si attendono, però, ancora i dati di sopravvivenza globale che richiedono più tempo per la loro valutazione.
Molte domande aperte
"Molte domande emergono dallo studio", "Qual è il modo miglore di testare i tumori per l'espressione di PD-L1? Il nab-paclitaxel è il 'partner migliore?
Atezolizumab in monoterapia potrebbe essere una buona opzione per un sottogruppo di pazienti? Dobbiamo basarci di più sulla sopravvivenza globale che sulla sopravvivenza libera da progressione? Cosa ci può dire la risposta nella fase neoadiuvante (quando il farmaco viene somministrato prima dell'intervento, ndr.)? Dobbiamo imparare a selezionare le pazienti che hanno maggiore probabilità di rispondere agli inibitori degli checkpoint immunitari".
C'è infatti tutto il capitolo degli altri biomarcatori che potrebbero essere utilizzati per capire l'immunogenicità (cioè la capacità di stimolare il sistema immunitario) dei tumori nelle singole pazienti, come la la presenza di linfociti infiltranti il tumore, il profilo genomico, il carico mutazionale del tumore, frequente nei tumori triplo negativi