Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Brrrrrrividi....
Racconto pieno di suspence ma con il lieto fine
Luce sia!
Ma fai guidare l'autobus a Mafalda!? ...andiamo bene!!
Brava Amica69!
Potenziare le cellule sane! Mi piace come approccio!
Ora sei disorientata ma hanno ragione le compagne! Sei bravissima
Star
La mia situazione non Ti deve condizionare...il mio organismo è diverso dal Tuo ed abbiamo storie oncologiche diverse
Appena riesco a capirci qualcosa Ti racconto...spero presto.
Devo ancora prendere confidenza con questa questione.
Per le ovaie è stato più facile.
Un abbraccione
Le fai settimanali?
Incredibile!
Vengo a farti da badante ...almeno facciamo 2 risate!
Non pulisco il bagno!!! :
Goditi le vacanze!
Amica69 grande! L'ho letto con apprensione
Sono sicura che anche a te ha fatto bene scrivere il racconto.
Chiaretta hai sentito un altro parere e ti hanno rassicurato anche lì, non mi sembra una cosa di poco conto! Cerca di prendere il positivo di oggi che non era scontato.
Un abbraccio.
Lori grandissima Lori, spero stia bene
Ecco la mia storia di fantasia spero di non essere andata fuori tema, ma la penna ha guidato la mano
Santuzza era siciliana, scura come un tizzone, con due occhi neri che se non smettevi di fissarli ci cadevi dentro. Era figlia di una terra di sentimenti, passioni ataviche, rossa, calda, una terra arsa da un sole che sapeva riscaldare, ma anche soffocare.
Santuzza era figlia unica. Non era brutta, ma nemmeno si poteva dire bella. Era alta e magra, una pertica, ma ogni notte sognava di svegliarsi e scoprirsi sbocciata come una rosa a maggio. Ogni sera, prima di andare a letto, si specchiava , controllava che le sue minne fossero cresciute e i suoi fianchi curvassero come quelle strade tortuose che si inerpicavano su per la collina dove il paese in cui era nata e cresciuta sonnecchiava.
Non era andata a scuola, perché suo padre diceva che la donna si doveva occupare della casa e della famiglia. Gli studi, i libri, roba per i figli maschi. Santuzza così passava le sue giornate a lucidare l'argenteria di famiglia, a ricamare, a cucinare seguendo l'esempio delle altre due donne di casa, sua mamma, e sua zia, la sorella di suo padre, zitella. Le sue uniche uscite erano la domenica mattina per andare alla Matrice.
Santuzza sognava un principe che la sposasse e la portasse via da quella casa , da quel padre violento e da una madre indifferente che parlava senza emettere suoni. Solo la zia zitella pareva, a volte, capirla, perché i suoi occhi sembravano inumidirsi guardandola. Forse si rivedeva in quell'esserino senza forma che sognava di diventare una rosa.
Conobbe Rosario una sera a cena. Le avevano messo il vestito della domenica, impreziosita con i gioielli di famiglia e profumata con acqua di colonia. Rosario era un ragazzo non troppo alto, ma nerboruto. Parlava poco, ma aveva uno sguardo sicuro e fiero. Santuzza ancora non lo sapeva , ma Rosario sarebbe diventato, da lì a poco, suo marito. D' un tratto la rosa sfiorì, insieme al profumo e al principe che l'avrebbe colta e fatta sua. Il matrimonio fu una grande festa, una festa per tutto il paese. Si festeggiò per giorni. Tutti ridevano, si congratulavano, si baciavano, lei inerme, passiva, ma dentro un mare arrabbiato le agitava il cuore. La prima notte e le notti a seguire non fecero "all'ammore". Fu, come dire, più la monta di una puledra selvaggia. Imparò presto a chiudere gli occhi e a correre libera tra girasoli e campi di papaveri. I figli non arrivarono, nonostante le cavalcate notturne e questo a Rosario non piaceva. "Ma cu minchia maritai? Manco nu figliu sapi fari!" Le gridava in faccia, umiliandola, nel suo essere donna. Rosario, ormai, non la toccava più, la sera non rincasava e il giorno la evitava. Santuzza per lui non c'era più, forse non c'era mai stata.
Una notte, Santuzza si guardò le minne, come faceva ogni sera ormai da anni e le parvero grandi. Gioì, ma subito un pensiero torvo le aggrottò la fronte e un velo scuro le scese sul viso.
La verità fu come l'eruzione dell'Etna, improvvisa, violenta, distruttiva. Le parole del dottore come lava bruciavano, incenerivano ogni pezzo di quel suo corpo malato. È stata sempre tradita da tutti, dal padre, dalla madre, dalla zia, ma stavolta era la vita a tirarle lo sgambetto.
Fu operata d'urgenza. Si svegliò sola in una piccola fredda stanza di ospedale. Non ricordava più nulla, non voleva ricordare nulla. Un signore in camice bianco con due occhietti piccoli dietro un paio di occhiali un po' sbilenchi le disse "Signora lei è fortunata, aveva un brutto male, ma siamo arrivati in tempo!". Poi dopo una breve pausa proseguì "Starà in ospedale per altri due giorni e poi potrà tornare a casa dalla sua famiglia. Dovrà seguire una terapia, prendere delle pillole, ma starà bene e, con un po' di fede, tra qualche anno, potrà provare ad avere dei figli".
Il terzo giorno, si alzò, si rivestì e lasciò l'ospedale. Aveva una piccola valigia con sé, lo stretto necessario e pochi soldi donati dalla zia che teneva con sé per le emergenze. S'incamminò, ma in direzione opposta a quella prevista, verso il porto, non si voltò mai più indietro, ma qualcuno giurò di averla vista sorridere.
Complimenti...che suspence! con un'accurata descrizione di ogni personaggio e della scena..sembra proprio di essere all' interno di un film horror...però questa volta con un lieto fine!!
Ps. Anche io sono un'appassionata del genere horror
meraviglioso
Quali sono state le sue emozioni e sensazioni di fronte a questa nuova immagine di sè e di fronte a questa nuova storia?
Grazie doc!
Mai frase fu così azzeccata...sei troppo forte!
E' la prima cosa che mi e' venuta in mente...FANCULO! Credo che se non vi avessi conosciuto mi sarei data alle lacrime e sarei andata in confusione. Invece ho fatto l'interrogatorio al dottore, che ha risposto senza esitazione e mi ha motivato la richiesta, ma non mi ha dato la sensazione di dovermi preoccupare. Per cui sono andata direttamente dal parrucchiere che ha fatto un miracolo con i miei capelli!
Poi ho prenotato la visita senologica per l'8 maggio perché il 24 aprile parto per 4 gg e poi il 29 vado a trovare i miei per 5gg.
Laura io avevo gli stessi sintomi e gli esami del sangue relativi al cuore sballati. Mi hanno prescritto un farmaco che si chiama bisoprololo e mi tengono ancora sotto controllo dopo un anno.
Se continua avvisa in oncologia, magari ti fanno un elettrocardiogramma.
Spe amica Sissi
Ciao a tutte, buonasera Dott Catania
entro senza leggere, è stata una lunga giornata.
Il mio nodulino: dall'eco si vede ma non sanno cos'è perché è troppo piccolo (3mm) e non si riesce a caratterizzare. Mi hanno messa a stretto monitoraggio, ripeto eco tra pochi mesi (mi diranno poi tra quanti). L'oncologo dice che se fosse recidiva sarebbe attraccata alla pelle invece la pelle scivola su di esso.
Il chirurgo è sereno e dice che è meglio rifare eco perché la risonanza potrebbe captare e metterci in ansia x niente. Dice che nodulini di liponecrosi dopo la mastectomia sono frequenti e che lui starebbe tranquillo. E che è passato poco tempo da intervento
Quanto al quinto ciclo di capecitabina, gli esami erano ok ma ho mani e piedi fracassati per cui faccio ancora una week di pausa e ricomincio mercoledì prossimo. Mi han già dato la fornitura
Quindi questa settimana vacanza dalle cure e tanti pediluvi con amuchina e crema all'urea
Sono esausta
Scusatemi, mi eclisso
Anche se questa storia sembra avere tutte le premesse e le caratteristiche di una tragedia, è la storia di una rinascita, dell'acquisizione della consapevolezza del proprio essere. Per assurdo la malattia, la cosa che minaccia, che sembra mettere un punto alla vita di questa donna, alla fine è il suo riscatto, il suo biglietto per imporsi finalmente a se stessa e alla vita.
Vorrei finalmente essere serena e avere delle buone notizie
Bello...si!
Mi hai emozionata ...
Qua si leggono romanzi....si toccano vette poetiche, trame complesse, personaggi fiabeschi ed astronavi astrali...
Il mio racconto è stitico...
Come me :
Mi sto tenendo stretta...
Vado dietro alla lavagna?