Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Grazie a tutte per la famigliare accoglienza. Nel leggere le vostre pagine vedo che le mie paure sono anche le vostre:l'attesa, il futuro, la morte, il dolore, la chemio e quasi quasi (ora dico la sciocchezza) ho dimenticato le banali paure e/o ansie della mia prima vita...Anche ora sono in attesa...il CE125 sale, lentamente ma sale...c è probabilmente qualche linfonodo malato e si aspetta la TAC; si aspetta..Mi fa sempre piacere intervenire in questo forum parlare con voi ; è un gradito appuntamento nonostante ancora vi conosca pochissimo. un abbraccio forte
Io credo che non si possa far finta di nulla per far piacere agli altri. Tu come ti senti Pepeli? Se gli dicessi che ti senti di fare una cosa e magari ti farebbe piacere condividerla anche con lui? Io non credo ti direbbe di no. Provaci, ma lo devi volere fortemente tu in primis.
Io per esempio credo che Parma o Roma siano occasioni per elaborare ulteriormente ciò che ci è successo. È come se il percorso fosse più completo, come se qualcosa prendesse forma. È come guardare in faccia la paura, riconoscere che esiste ma proprio per questo esorcizzarla con l'amore, gli abbracci e le espressioni altrui: la vita!
La mia esperienza a Parma era una tappa che consideravo fondamentale e non me ne sono pentita, mi ha arricchito.
Dottore
Fatta l'ultima chemio
Ora una super mega nanna!!
Super mega nanna ma domani super mega festa!!!
ari non trovo tue notizie come è andata
Grazie a tutte per la famigliare accoglienza. Nel leggere le vostre pagine vedo che le mie paure sono anche le vostre:l'attesa, il futuro, la morte, il dolore, la chemio e quasi quasi (ora dico la sciocchezza) ho dimenticato le banali paure e/o ansie della mia prima vita...Anche ora sono in attesa...il CE125 sale, lentamente ma sale...c è probabilmente qualche linfonodo malato e si aspetta la TAC; si aspetta..Mi fa sempre piacere intervenire in questo forum parlare con voi ; è un gradito appuntamento nonostante ancora vi conosca pochissimo. un abbraccio forte
Io
Tiro ad indovinare...sei Grazia?
Firmati sempre
Se Ti facciamo compagnia siamo felici
per Ely che si lamentava degli scarsi progressi per contrastare le neuropatie periferiche..........
Immunoterapia per il tumore al seno: a che punto siamo?
La Food and Drug Administration ha approvato a marzo atezolizumab, il primo farmaco immunoterapico per le donne con cancro triplo negativo avanzato che esprime la proteina PD-L1. Ma altri studi sono in corso
ATEZOLIZUMAB.
E' questo il nome del primo farmaco immunoterapico per il tumore al seno, approvato dalla Food and Drug Administration (Fda) un mese fa per trattare il carcinoma mammario triplo negativo, così chiamato perché non presenta i tre tipi comuni di recettori che stimolano la crescita tumorale (estrogeni, progesterone e HER 2), e per il quale non esistono ancora farmaci mirati. Il che rendeva molto attesa la notizia della approvazione Usa.
Il marcatore PD-L1
L'indicazione è per la terapia combinata, atezolizumab e chemioterapia con nab-paclitaxel, nelle donne in cui il tumore - inoperabile, localmente avanzato o metastatico triplo-negativo (TNBC) - esprime una precisa proteina: PD-L1.
Questa proteina contribuisce ad evitare che il tumore venga rilevato da parte del sistema immunitario. PD-L1 è, infatti, una proteina espressa dalle cellule tumorali in grado di legarsi ai recettori PD-1 posizionati sulla superficie dei linfociti T, ma proprio questo legame inibisce l'azione dei linfociti contro il tumore.
I farmaci immunoterapici anti PD-L1, come atezolizumab, impedendo invece questo legame "sbloccano" il sistema immunitario, che riesce così a riconoscere il tumore e ad attaccarlo.
Lo studio IMpassion130
La decisione della Fda di estendere l'approvazione del farmaco si basa su un trial clinico di fase III - lo studio IMpassion130 - in cui si è osservato come in questa popolazione di pazienti l'aggiunta di atezolizumab, inibitore di PD-L1, a nab-paclitaxel abbia ridotto il rischio di progressione o morte del 40% rispetto al solo nab-paclitaxel. L'approvazione si basa sui risultati di sopravvivenza libera da progressione e la continuazione dell'approvazione può essere subordinata a dati di prova di conferma.
L'obiettivo dello studio, presentato lo scorso anno al congresso dell'European Society for Medical Oncology (ESMO) di Monaco di Baviera e pubblicato in contemporanea sul New England Journal of Medicine, era valutare l'efficacia e la sicurezza dell'inibitore PD-L1 più chemioterapia rispetto al solo nab-paclitaxel in pazienti con TNBC metastatico che non avevano ricevuto precedente chemioterapia.
Le domande principali alla quale il trial cercava di rispondere erano la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale sia in tutte le pazienti, sia in quelle con maggiore espressione di PD-L1. Come obiettivi secondari, invece, vi era il tasso di risposta globale, la durata della risposta e la sicurezza. I pazienti sono stati classificati sulla base dell'uso precedente di taxani, della presenza di metastasi epatiche e dell'espressione di PD-L1.
Condotto in doppio cieco, lo studio internazionale ha coinvolto circa 900 pazienti (età media 55 anni) che sono state divise in due gruppi in modo casuale: metà di loro (451) hanno ricevuto nab-paclitaxel più il farmaco immunoterapico atezolizumab; l'altra metà, invece, è stata sottoposta solo a chemioterapia più infusione endovenosa di un placebo. Il trattamento è stato somministrato fino alla progressione della malattia o ad una tossicità inaccettabile. Il 63% aveva avuto una recidiva dopo un precedente trattamento (circa il 37% erano state diagnosticate fin dall'inizio metastatiche), la maggior parte presentava metastasi agli organi viscerali.
Risultato? Nel caso in cui i tumori esprimevano PD-L1 (41% delle pazienti), si è registrata una sopravvivenza mediana libera da progressione di 7,4 mesi con la combinazione, rispetto ai 4,8 mesi raggiunti con chemioterapia più placebo. Il cocktail di farmaci ha, quindi, aiutato a rallentare l'avanzare della malattia. Si attendono, però, ancora i dati di sopravvivenza globale che richiedono più tempo per la loro valutazione.
Molte domande aperte
"Molte domande emergono dallo studio", "Qual è il modo miglore di testare i tumori per l'espressione di PD-L1? Il nab-paclitaxel è il 'partner migliore?
Atezolizumab in monoterapia potrebbe essere una buona opzione per un sottogruppo di pazienti? Dobbiamo basarci di più sulla sopravvivenza globale che sulla sopravvivenza libera da progressione? Cosa ci può dire la risposta nella fase neoadiuvante (quando il farmaco viene somministrato prima dell'intervento, ndr.)? Dobbiamo imparare a selezionare le pazienti che hanno maggiore probabilità di rispondere agli inibitori degli checkpoint immunitari".
C'è infatti tutto il capitolo degli altri biomarcatori che potrebbero essere utilizzati per capire l'immunogenicità (cioè la capacità di stimolare il sistema immunitario) dei tumori nelle singole pazienti, come la la presenza di linfociti infiltranti il tumore, il profilo genomico, il carico mutazionale del tumore, frequente nei tumori triplo negativi.
È questo il punto Stellina. É un cambiamento che deve avvenire dentro di lei... É come un cambio di pelle... Perché ti accorgi che quella di prima nn ti va più bene. In parole povere, é un qualcosa che ti scatta dentro.
Alla nostra Pepeli deve ancora succedere. Gli "altri" con le loro opinioni sono solo un alibi.
Io quando mi sono iscritta al blog pensavo "ci sto un mesetto e poi me ne vado, speriamo di nn affezionarmi a nessuno, perché tanto sto poco!" nonostante me lo fossi letto tutto, come un libro appassionantissimo....
Noi cammineremo affianco a Pepeli, saremo qui, se vorrà assecondare e prendere consapevolezza, se nn lo vorrà mai fare, se riuscirà o se nn riuscirà. Così si fa tra amiche.
Ecco, il modo giusto per festeggiare la fine della chemio è esattamente questo.
Raffa, Vava, Star, e tutte le altre triplette: noi contiamo di non averne bisogno.
Ma, casomai, avremo un'altra freccia da tirare in fronte allo stronzo.
Lo sa che sono rinco dottore! Ma cioè le pazienti vivono 7,4 mesi in più??? Dove sta il vantaggio? Boh
Questo farmaco non cura i tripli per non farli tornare mai più?
Grazie dell'informazione
Dottore
Fatta l'ultima chemio
Ora una super mega nanna!!
evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Oh, tesoro tranquilla e perdonami non volevo "inveire" contro nessuno nella stessa situazione della zia, era solo per descrivere la situazione... in questo caso è stato un po' di noncuranza che le ha fatto salire la pressione (altre volte lo ha fatto e non è successo nulla). E la convinzione delle due care zie che se hanno una patologia (in questo caso la zia ha anche il pacemaker) e prendono le pillole possono fare quello che vogliono . E non avere sensi di colpa, capisco benissimo che non è facile! Ti mando un bacio grande, appena esco dall'ospedale vi faccio sapere
Che crudeltà questi studi a doppio cieco...ad alcune si dà il farmaco ad altre no! Non cè un altro modo
No...altrimenti lo userebbero
io sono riuscita a prenotare RM a Pompei alla clinica Mariarosaria
Qualcuna è della zona e la conosce?
Ora una super mega nanna!!
Bollicine per Elyyyyyyy vaiiiiiiii evviva!!