Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Le Riposto il "compitino"
Durante il convegno di sabato 6 aprile, il prof. Barbieri ha lanciato un'idea interessante. Ciascuna di voi, se ne ha voglia, può scrivere qualche altro raccontino d'immaginazione che si agganci alla propria esperienza reale di malattia, sganciandosi però dalla verità storica dei fatti più di quanto abbia fatto nel primo racconto.
Non si tratta ovviamente di tradire la propria storia, ma di osservarla da un punto di vista differente, più leggero, più libero, con una disponibilità mentale a prendere il volo e ad alleggerire la rappresentazione dei fatti reali. Per scendere a patti con il dolore è importante imparare a giocarci, ad allontanarsene, anche solo raccontandolo in modo bizzarri e che stupiscano in primo luogo l'autrice.
Questi nuovi raccontini potrebbero poi essere collocati in una sezione apposita del blog. È importante poi che l'autrice, in calce al racconto, descriva le sensazioni e le emozioni che ha provato di fronte alla nuova e imprevedibile immagine di sé che è emersa dalla presente scrittura.
Si tratta di un'attività divertente ma anche importante, che vi aiuta a osservarvi come personaggi di una narrazione in cui la verità e la fantasia si intrecciano e aprono la vostra esperienze reale al possibile.
Qualche suggerimento tecnico:
- Si può introdurre qualche personaggio immaginario, preso da un cartone animato, da un film, da una fiaba...
- Si può affidare il compito di narrare la storia a una persona diversa da voi, ad esempio a un'amica, alla propria maestra delle elementari, a una persona cara o a una antipatica (in questo caso il narratore parlerà in prima persona)
- Si possono inserire dialoghi realistici o bizzarri
- Si può ricorrere a un genere letterario particolare come la fiaba, il poliziesco, il thriller, il racconto umoristico...
- Si consiglia in ogni caso di evitare che l'autrice racconti in prima persona la storia, perché questa scelta la tiene troppo vincolata alla propria storia reale.
Buon divertimento
Buonasera ragazze,
Vi ho letto a sprazzi tra una gara e l'altra di atletica. Mio figlio corre e dall'anno scorso mi sono presa l'impegno di dare una mano nell'organizzazione delle gare. Bello e gratificante ma di gare non ne vedo nemmeno una! Cerco di guardate quelle di mio figlio ma devo fare i salti mortali.
maddy
Magari l'eco ti farà un bel regalo di compleanno con la parolina magica "negativo"
ely
Stattene serena a casa, ti riposi e, se hai energie, le usi per ritornare la strafiga che eri e che adesso rimpiangi
a tutte le insegnanti
Mi sembrate tutte molto attaccate ai vostri ragazzi e al vostro lavoro, mi rammarico che nella mia vita di studente e di mamma di studenti ne ho trovate poche come voi...spesso quelle che passano per le più cattive poi si rivelano le migliori, le più attente e scrupolose, quelle che alla fine ti trasmettono davvero qualcosa
Mi agito per niente lo so ,m penso sia normale grazie ancora
Buongiorno a tutte, sono nuova nel forum mi muovo malissimo senza alcuna dimestichezza: per il momento , quindi, in attesa di diventare abile, vorrei salutare in modo particolare il dott. Catania che ho avuto la fortuna di conoscere a Parma e ringraziarlo della speranza che ha saputo infondere a me e ad altre presenti al convegno.
Grazie Dottore
Grazia !
Io sono severa rigorosa e autorevole ma anche molto empatica, credo che i ragazzini ( insegno alle medie) cerchino comunque un punto di riferimento e ( sembrerà strano) delle regole
Guardandomi allo specchio mi sono emozionata. Le mie ciglia e sopracciglia stanno ricrescendo, dei piccoli peletti biondi fanno capolino sopra le mie palpebre e dei puntini neri sopra la mia arcata... Lo so, lo so, doveva succedere, non è niente di eccezionale! Eppure credo che chi non ci passi non possa capire cosa si prova...mi sembra di essere una neonata che piano piano prende forma!
Hai ragione, solo chi ci è passato può capire quanto amore proviamo per ognuno di quei peletti nuovi...
Ci ripenso.... dada, la bachata?!?!?! Ma io ti voglio vedere con il maritozzo!!!!!!! Dobbiamo organizzare!!!
Mi sono molto preoccupata l ho subito portata dal pediatra che mi ha fatto fare un ecografia dalla quale risulta essere una ciste di 6 mm a distanza di un mese sembra essere cresciuta. ABBIAMO applicato una pomata chiamata Arnica ma senza risultati... Cosa si può fare per farla riassorbire?
Mi preoccupa più che altro la prematura età di mia figlia... Cosa si deve fare nel caso in cui non si assorbe da sola? Cmq preciso che nella nostra famiglia non ci sono stati casi né di tumore al seno né all ovaio.... Grazie in anticipo
Lulu
Comprendo la sua ansia di mamma ma stiamo parlando di di condizioni fisiologiche, paragonabile al telarca precoce isolato nelle bambine piccole e la ginecomastia nei ragazzini durante la pubertà.
Questi fenomeni possono tradursi in bottoncini retroareolari o in cisti come nel caso della sua bambina. Non si deve fare assolutamente nulla perche' ci sara' un riassorbimento graduale e nei casi di cisti (nebho viste tante) che possono provocare dolore per la tensione delle pareti cistiche si puo' provvedere alla aspirazione del liquido.
Nel vecchio secolo purtroppo ho assistito indirettamente ad un vero disastro chirurgico : un chirurgo aveva asportato "il bottoncino retroareolare solido di una bambina di 9 anni che era l'abbozzo della sua mammella. In altre parole asportando quel piccolo nodulo aveva mastectomizzato la bambina . Infatti la mammella non si sviluppo' piu'.
Pertanto lo consideri come un fenomeno fisiologico funzionale (ormonale) che quindi non ha alcun significato patologico e va solo monitorato dal pediatra.
Molti genitori che non conoscono il fenomeno gia' subito dopo la nascita del figlio fra i 6 mesi e l'anno si rivolgono al pediatra preoccupati perché hanno notato, sotto il capezzolo, la presenza di una o due ghiandolette dure, della grandezza di una nocciola. In realtà non c'è alcun motivo di preoccupazione perché si tratta semplicemente delle ghiandole mammarie. E già, perché le ghiandole mammarie esistono nei bambini come negli adulti, nei maschi come nelle femmine. Sono piccolissime, così piccole da non poterle sentire sotto le dita e crescono e si sviluppano fino a diventare due vere e proprie mammelle solo nelle ragazzine durante la pubertà.
Questa crescita e questo sviluppo sono dovuti all'azione di una notevole quantità di ormoni "femminilizzanti"; gli stessi ormoni che si producono in grande quantità nelle donne gravide, allo scopo di preparare i loro seni all'allattamento. E poiché il sangue della mamma e quello del feto sono in strettissimo contatto, una parte di questi ormoni finisce per agire sulle minuscole ghiandolette del neonato determinandone l'ingrandimento, che può persistere anche molti mesi ed essere particolarmente evidente a questa età.
A volte, nei bambini molto piccoli, le ghiandole mammarie ingrandite producono addirittura qualche goccia di latte; e poiché anticamente il fenomeno doveva essere sembrato straordinario e anche un po' ... malefico, questo latte veniva chiamato "latte di strega".
Ma oggi non abbiamo più paura delle streghe.
Stia tranquilla !
Stia tranquilla ancora per 15 giorni e andiamo al sicuro.
Buonasera a tutti, che sia x tutti una serata spensierata in compagnia di chi amate!
Vi abbraccio tutte!!
Buonaserata anche al ns angelo rassicurante dott Catania
Altrettanto a te, cara
Io ti capisco talmente bene che mi sono commossa. Non scherzo!
Passo un sacco di tempo allo specchio a rimirare i mm in più di peluria. Li adoro. Stanotte ho sognato di poter togliere la parrucca, è una sensazione fantastica
"Tu sogna e spera fermamente...
Dimentica il presente...
E il sogno realtà diverrà..."
Prestissimo, tesoro