Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Vera:
La prevenzione primaria farebbe comunque diminuire questa percentuale?

Assolutamente SI...sino ad una riduzione del rischio del 50 %
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
da cui si evince che il tumore origina da una infiammazione che non guarisce e pertanto occorre aggiungere alla alimentazione un antinfiammatorio naturale che agisce sugli stessi enzimi ...dell'Aspirina
http://www.senosalvo.com/curcuma.htm

Purtroppo sulla rete c'è un effluvio di bufale scriteriate a solo scopo di businnes, mentre c'è disponibile letteratura validata come ad es.
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/5739-franco-berrino-e-il-nuovo-libro-il-cibo-dell-uomo.html

Ci avevo provato a riassumere anche io sullo stato dell'arte

http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm

Sino a due anni fa pensavamo che l'alimentazione avesse un ruolo prevalente nella riduzione del rischio. Ora sappiamo che anche l'attività fisica (cui davamo non più del 15 % di efficacia nella riduzione del rischio) ha assunto un ruolo molto rilevante .

cliccare per ingrandire
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salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
275329:
Comunque dott.Salvo anche l'amore e' cieco e la sfiga ci vede benissimo... Dott perche' non ho rimosso il mio primo T? Perche' mi fa tanta paura ancora lui?

Domanda da un milione di Euro... Entro la serata (=nottata) Le risponderò nei limiti delle mie conoscenze

Francesca , anche se la riconosco dalla sua chioma...e dalla sua storia...... FIRMARSI SEMPRE
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Luigia
Luigia

Cara Patty,
ti risponderò più avanti, con calma, circa le mie pratiche di meditazione perché:

-voglio cercare di essere innanzitutto chiara (sarà una splendida occasione per ripercorrere la mia "storia", rivederne le tappe, verificare ciò che sono state per me),

-non è un argomento facile (è stato faticoso e gioioso nello stesso tempo: mi sono dovuta rieducare per cambiare la mia vita, il mio modo di vedere e conseguentemente la realtà che percepisco).

Un abbraccio
Luigia

Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Bene , bene...

VERA...
siamo vicine di posto!

Non sono più collocata nell'ultima fila ( a cantare da sola, accompagnata dalle note della chitarra del Dottor Calì )
... e pensare che non mi ero neppure accorta che dietro di me ci fosse una fila vuota (che adesso sarà occupata da quella fortunatissima di VERA903 che non presenta nulla di invasivo, nel suo istologico! ... VERAAAAAAAAA903.... ma ti rendi conto della botta di CULO che hai?????)

Embè... scusate il linguaggio scurrile, ma quando ci vuole, ci vuole!


Leggete bene (ma vale anche per me un ripasso!) ciò che il Dottore ha scritto sulla PREVENZIONE PRIMARIA perchè la nostra forza ORA sta nella maniera in cui gestiremo la nostra Vita!

Si...si.... Vera, è proprio come hai compreso: l'attività antinfiammatoria è fondamentale nella prevenzione primaria!
Quindi ....alimentazione corretta e movimento... regole semplici che inizialmente possono sembrare difficili da seguire, ma che in seguito faranno parte della vostra routine quotidiana in maniera naturale!

Non è necessaro diventare radicali e irremovibili e, come ci insegna il Dottore, nulla deve essere considerato alla stregua della regola ferrea...
La Vita è fatta anche di momenti in cui si possono compiere peccatucci, come ad esempio ora che ci stiamo per immergere nelle Festività...non vorremo mica non brindare con qualche bollicina al nostro nuovo anno!

L'importante è seguire le regole di una vita sana... e tutto va da sè!

Dottore, però...lo confesso: queste Sue nuove piramidi sono da suicidio!
Io ero rimasta al movimento giornaliero più due o tre sedute di aerobica alla settimana...
Acc...
E vogliamo parlare di quei 30 ... DICOTRENTA...minuti giornalieri, al massimo, davanti al computer????
In mezz'ora non farei neppure in tempo a leggere gli interventi sul Blog e a partecipare attivamente, come invece faccio da più di tre anni... a meno che non mi attrezzi diversamente e non inizi a correre con il tablet in mano mentre interagisco...


Rosella

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Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Francesca....

Grazie!

Io avevo azzardato una "spiegazione" in risposta alla tua domanda già posta, la volta scorsa... non so se l'hai letta...
Non mi ripeto, ma credo che sia più che comprensibile che tu AD OGGI "rimembri" il passato...
E aggiungo che in realtà nessuna di noi dimentica mai... ma attutisce, avvolge, maschera, racchiude...
...metabolizza, forse, ma è pronta a riprendersi tutto il peso, anche di ciò che non è più, quando il fantasma si ripresenta.

Ti abbraccio e ti ringrazio per aver fatto capolino...
dopotutto le Regine sanno quando affacciarsi alla finestra del Castello...

Rosella

Vera
Vera

Ciao Rosella, mi fa piacere ritrovarti .....vedo che abbiamo tante cose in comune! Ti vedo anche molto positiva e piena di energia ... o sbaglio?! Ciao

Vera
Vera

Grazie dott. Catania, leggerò attentamente tutto quello che lei ha scritto sulla PREVENZIONE PRIMARIA ..... e ne farò tesoro!

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Vera903
Vera903

Ciao belle nottambule...rosella..la botta di culo sarebbe stata nn ammalarsi di queste cose....quello si che è culo
...comunque ringrazio Dio tutti i giorni ..x come è venuta e spero tutto si dia chiuso qui.. Per adesso giusto dopo un anno sono in attesa di un agoaspirato .....vediamo se la fortuna mi assiste...fossi x me ..farei guarire tutte ..farei sparire questa brutta malattia...... Comunque vera si l alimentazione e l'attività fisica riduce di molto le recidive.... Io nn riesco ne in quello ne nel altro ....spero di imparare ..e soprattutto fare un po' di attività
... Io faccio 35minuti di tapirulant ma nn sempre ....adesso sto crollando dal sonno . vera 903

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salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
275329:
Dott perche' non ho rimosso il mio primo T? Perchee' mi fa tanta paura ancora lui

Francesca,
senza fare alcun riferimento alla letteratura disponibile faccio un richiamo alla mia esperienza professionale non solo su decine di migliaia di interventi su tumori maligni, ma soprattutto perché mi ero appassionato alla fine del secolo scorso somministrando in dimissione a circa 5.000 pazienti un questionario simile al compitino che avevo assegnato a voi.
Da cui si evince che ...in media quando siamo di fronte ad una situazione in cui c'è il sospetto di
1) rabbia e frustrazione si osservano con intensità maggiore di fronte alla ricaduta rispetto alla scoperta del tumore primitivo, anche nei casi in cui la nuova diagnosi può considerarsi più precoce rispetto alla diagnosi del tumore primitivo. In questi casi riaffiora prepotentemente la stessa domanda che molte donne si erano poste alla scoperta del tumore primitivo "perché proprio a me ?". che però stavolta si carica di ansia maggiore
e dunque come reazione di fronte all'inutilità degli sforzi compiuti e, ancor più delle sofferenze riportate.

2) A mio avviso non c'entra nulla il fatto che abbia o no elaborato la "paura del primo".
Il cancro per tutti noi è un fantasma che ci perseguita e ci rincorre. Il pericolo per Lei si era allontanato ed invece improvvisamente, nonostante i provvedimenti restrittivi delle terapie, si è ritrovata improvvisamente di fronte allo , lo stesso stalker che l'aveva terrorizzata anche prima della scoperta del primo tumore. Non dimentichiamo che Lei ha molte analogie con la storia familiare di Angelina Jolie : la mamma, il test genetico...tutti segnali nella sua vita di una presenza strisciante ed angosciante.

3) E' comprensibilissima la sua domanda, ma io la trovo "normalissima"...anzi mi preoccuperei se non si ponesse questa domanda : vorrebbe dire che si trova in una fase di "negazione" e conseguente "evitamento".
Ansia, depressione o rabbia rappresentano nella sua situazione una normale risposta dell'individuo alla esperienza che sta vivendo. E persino reazioni irritabili ed ostili non vanno visti necessariamente come disturbi o espressioni di una malattia, anzi possono avere un significato di adattamento per l'individuo sul piano della realtà e del rapporto con gli altri, permettendo la liberazione di sentimenti interni di tensione e malessere non altrimenti gestibili.

Sta attraversando una fase normalissima di reazione adattiva ...da quanto scrive, anche se lei la sta sovrastimando come se fosse disadattiva. cliccare per ingrandire

P.S.
Francesca ha tutta la nostra comprensione...e se vogliamo gettarla in metafora ..la vediamo come se

Metafore ed immagini ironiche non per minimizzare (ci mancherebbe...!) ....e soprattutto non per banalizzare (sarebbe persino offensivo)...., ma per sdrammatizzare l'ALERT riguardo al maggior rischio rispetto alla popolazione generale e l'alert riguardo alla PREVENZIONE PRIMARIA.
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salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
ROSELLA:
E vogliamo parlare di quei 30 ... DICOTRENTA...minuti giornalieri, al massimo, davanti al computer????In mezz'ora non farei neppure in tempo a leggere gli interventi sul Blog e a partecipare attivamente, come invece faccio da più di tre anni... a meno che non mi attrezzi diversamente e non inizi a correre con il tablet in mano mentre interagisco...

Rosella,
alcuni studi hanno dimostrato che vengono definiti "sedentari" gli individui che non si alzano mai dalla sedia per oltre 30 minuti consecutivi.
Se Lei avesse una sveglietta che l'avvisasse che siano trascorsi 30 minuti...obbligandola a fare due passi, anche intorno alla scrivania, verrebbe esclusa dalla categoria dei sedentari. E stavolta non scherzo affatto cliccare per ingrandire
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Vera903
Vera903

Ecco Allora metterò questa sveglia ...perché mi sa che io in serata faccio molte ore seduta.....cercherò di fare 40 minuti al giorno di tapirulant ...crede che bastino doc?

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo


cliccare per ingrandire
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Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Vera....

si, in effetti fra sorrisi e una buona dose di mezzi bicchieri pieni, me la "sfango" alla grande... non è sempre stato così, quantomeno non è sempre stato così evidente, soprattutto all'arrivo della lieta novella... , ma certe attitudini si acquisiscono e ci si appropria di esse piano piano.
Un po' meno lentamente se si è predisposti all'ottimismo.

E poi tu non lo sai ma io, in realtà, non sono mai SOLA e quando ho un peso da sostenere aziono "l'altra Rosella" che è in me....
Non ridere... hai letto bene...
Non sono pazza... no no... solo previdente: affido al mio alter ego le difficoltà e intanto io me la vivo alla grande...
Un giorno ti spiegherò in cosa consiste questa mia "difesa" che le altre ragazze conosco molto bene!

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Francesca

ricordo come Laura descrisse la sua seconda esperienza e ricordo molto bene che la visse in maniera moooolto diversa da come mai potesse immaginarla....
Sono certa che se ora ci leggesse, Laura, la riproporrebbe per te...
Io penso soventissimo alle sue parole (ho imparato molto da lei...) e altrettanto sovente mi chiedo se reagirei nella stessa maniera, nel caso dovessi rivivere l'esperienza del cancro....

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Vera903
ovvio che si... hai ragione!
La vera botta di C...O sarebbe non essere qui su questo Bus, a parlare di cancro...
ma dal momento in cui invece ci siamo, mi permetto di scherzarci su e risottolineo che tu (come anche il Dottore ha ironizzato nel suo intervento scrivendo che non dovresti neppure considerarti "ammalata"...) di C...O ne hai davvero infinitamente tanto...

Io la accetterei di buon grado, questa botta di C...O!
... mai frase fu maggiormente efficace per descrivere un certo tipo di fortuna!

Diciamo che nella graduatoria della sfortuna, tu sei sicuramente la meno sfortunata... ok?

In compenso io sono diventata un po' più interessante di quanto non lo fossi precedentemente....

GRRRRRRRRR........
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Perfetto, Dottor Catania!

Se la definizione di sedenterietà corrisponde a non alzarsi per oltre 30 minuti dalla stessa posizione seduta, allora non sono assolutamente sedentaria! ANZIIIIII!!!!
Yuppi!!!

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Buonanotte a Tutte, a Tutti!
Fate sogni bellissimi!

Un sorriso,
Rosella

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
ROSELLA:
Francescaricordo come Laura descrisse la sua seconda esperienza e ricordo molto bene che la visse in maniera moooolto diversa da come mai potesse immaginarla....Sono certa che se ora ci leggesse, Laura, la riproporrebbe per te...

Eccellente memoria storica....l'esempio di
(Milano) che si può leggere su
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/la_forza_delle_parole_dalla_parte_dei_fuoridiseno.htm

La riporto qui per comodità
[i]>>Laura (Lombardia)

*PUNTO 0
LA MIA STORIA prima di entrare nel gruppo. Tutto ciò che volete e che vi sentite di raccontare (quadro clinico, terapie, impatto con i medici, aspettative, pregiudizi, ) Tutto quel che volete e con l'ordine stabilito da voi.


La mia storia è iniziata esattamente 4 anni fa, a 35 anni, quando durante l'ultimo mese della seconda gravidanza ho iniziato a sentire una parte dura nel seno sinistro...la mia prima bimba, Anna, aveva appena compiuto due anni ed io ho attribuito quella sensazione al seno che si stava preparando ad un nuovo allattamento. Ne ho parlato con il ginecologo che mi ha consigliato senza fretta un'ecografia dopo il parto...senza fretta...
Giulia è nata ed io ho iniziato ad allattare.Ma quando il seno si svuotava io continuavo a sentire una parte "dura"...così dopo 3 settimane dal parto mi sono decisa a prenotare un'ecografia privata...dopo 10 giorni ero in sala operatoria.
Ho capito tutto guardando negli occhi la dottoressa che mi stava facendo l'ago aspirato e quando ho ritirato l'esito con accanto mio marito ho capito che la nostra famiglia avrebbe dovuto affrontare qualcosa di "grande"...
All'inizio sembrava andare tutto storto: lo scavo ascellare, la radio, la chemio, la terapia ormonale..passare dalla gravidanza alla menopausa in un mese è stato devastante fisicamente e psicologicamente. Nel mentre il resto della vita: una neonata che non dorme, una bimba di due anni che inizia l'asilo e porta a casa l'influenza...i cicli di chemio che saltano perchè prendo l'influenza anch'io...la sensazione era di essere sempre in apnea. Mi sono fatta aiutare dal servizio di psicooncolgia dell'ospedale in cui sono in cura e poco per volta sono uscita dalla tempesta,ho ritrovato il timone della mia vita con le mie bambine e i miei affetti.
Dopo 6 mesi ancora paura: un nodulo al fegato...due giorni di terrore, pensando che non era finita...poi la risonanza che parla di iperplasia nodulare focale al fegato, patologia rara e...benigna!
Tutto ha ripreso a scorrere, con la paura che faceva capolino ogni tanto, specie la sera e di notte e la rabbia per quelle energie che non tornano più come prima e per quel seno ferito.
In realtà mi aspettava ancora altro. Dopo un anno e mezzo dal mio intervento hanno diagnosticato un carcinoma al seno a mia sorella di 39 anni e dopo altri 6 mesi è arrivata la mia recidiva.
Il mio primo pensiero sono state le bambine e mio marito. La paura di non vederle crescere.
E poi i miei genitori, mia mamma in particolare che doveva affrontare tutto questo.
Ho avuto la fortuna di essere aiutata, nulla è mancato all'organizzazione del quotidiano e delle bambine.
Lo scorso anno ho affrontato l'intervento di mastectomia per la recidiva a cui fortunatamente non è seguita nessuna nuova terapia e dopo sei mesi la ricostruzione con protesi e la mastectomia profilattica al seno sano. Non ne volevo più sapere! Sono convinta della decisione che ho preso. Questo però non cancella la difficoltà di vivere con due seni "come quelli dei manichini" come dice giustamente Francesca!
A volte la mia testa inizia il pensiero del "come sarebbe se...": se avessi ancora i miei seni, se avessi potuto allattare anche Giulia e se mi fossi potuta godere i suoi primi mesi invece che averne un ricordo confuso...se tra me e mio marito ci fosse ancora la spensieratezza che avevamo prima, convinti che tutto andrà bene.

Ma ho compreso che io sono la Laura che c'è oggi, insieme a tutto. La fatica che faccio ogni giorno per non sentire la stanchezza cronica che mi porto addosso la conosco solo io, ma la dimentico volentieri perchè i sorrisi delle mie bimbe sono energia pura. Perchè essere tornata a lavorare e a pensare a tutto il resto da sola, con le mie forze significa che sto bene. Quello che il cancro si è portato via alla fine sono solo due seni.
Tutto il resto è li e può solo migliorare.

*1) Cosa cercavate e soprattutto cosa avete trovato in questo blog (confronto, informazione, condivisione, sostegno, "valvola di sfogo", altro....?)


Sono arrivata sul blog attratta dagli articoli del dottor Catania mentre cercavo in rete informazioni sul mio tumore. All'inizio la mia necessità era confrontare la mia situazione con altre simili per poter intuire come sarebbe potuta evolvere. Poi è diventato un salotto di amiche.

*2) Cosa vi ha avvicinato al blog ? C'è ad esempio un commento in particolare che ha attratto la vostra attenzione ?


Sono rimasta colpita profondamente dagli interventi di Francesca...a un anno di distanza dalla mia esperienza leggere una storia di tumore in gravidanza come la mia mi ha scosso...mi ha fatto capire che dovevo fare e dire qualcosa...Incoraggiando Francesca, cercando le parole per lei sono riuscita a ritrovare me stessa, ad abbandonare la paura, a rielaborare ciò che mi era accaduto.

*3) E' d'aiuto leggere le storie e le opinioni di altre che si trovano in analoghe condizioni ?


Ritengo utile la condivisione degli stati d'animo con chi può comprenderti e aiutarti a leggere oltre.
Cercare le parole per aiutare un'amica a sconfiggere la paura permette a noi stesse di ridimensionarla.

*4) I familiari (*)e/o amici sono coinvolti ? Come vivono il vostro coinvolgimento. Con fastidio o mostrano di esserne contenti ?

mio marito e mia sorella, anche lei operata di tumore al seno e presente con me all'incontro di Milano leggono ogni tanto il blog. Io condivido spesso con mia mamma, mia suocera o le amiche le emozioni forti che a volte si sprigionano in queste righe...
E spesso mi trovo a citare le parole e gli interventi delle amiche e dei dottori.
Spesso leggo anche le risposte alle richieste di consulto del Dottor Catania, sono sempre chiare ed efficaci.

*5) Se il blog fosse chiuso, cosa vi mancherebbe : più sole, più confuse....[ o con un sospiro di sollievo, dico io, perché deresponsabilizzate (^___^) ?]

Non ci penso proprio! È comodo comunicare via blog ma penso che le relazioni intraprese qui continuerebbero lo stesso. Ormai fanno parte di me, del mio mondo.

*6) Come avete vissuto l'incontro REALE con le compagne (anche con medici, psicologi) conosciute virtualmente sul blog ?

L'incontro è stato emozionante. Con tutti. In particolare io mi sarei abbracciata tutto il giorno Francesca !
E poi il sorriso di Rossella, la bellezza di Lori(eh si, sei proprio bella!), la tenerezza di Elisa e Max insieme...gli occhi vulcanici di Antonella, la simpatia di Chiara, la serenità di Rosa....la delicatezza dei medici e psicologi intervenuti, tutti hanno contribuito a farmi capire che si, qui si sta bene!

*7) Quale è, dopo questa esperienza, per voi il VALORE DELLA RETE in generale?


Approdare in questo blog mi ha aiutata a filtrare e selezionare le informazioni della rete sul tumore ecc...se ho un dubbio medico o psicologico di approccio ai figli o alla famiglia in questi delicati momenti so a chi rivolgerlo e so di ricevere una risposta seria. Mi fido. E le altre informazioni sparse in rete non mi interessano più molto...

*8) Quali sono le caratteristiche secondo voi, per potere classificare una persona (paziente ma anche medico) FUORIDISENO ?

Sono quelle persone che hanno fatto dell'incontro/scontro con il cancro uno strumento. Non l'hanno archiviato nè nascosto, ma l'hanno cambiato, esorcizzato, truccato...ne è venuto fuori un approccio più pieno alla vita, un bisogno di condivisione, una forza per credere al qui ed ora e una speranza che il domani sarà vivo e meraviglioso.

*9) quali sono le parole di un medico che ti hanno ferita di più?

Il mio ricordo più doloroso risale alle visite dell'inps per la verifica dell'invalidità... Alla prima stavo facendo la chemio ed ero emotivamente e fisicamente fragile. Loro mi hanno guardata come se fossi priva di risorse e speranze. Durante la seconda visita, a seguito della recidiva un medico della commissione mi ha chiesto perché avevo voluto fare la mastectomia e se era il caso....il caso???? Credo di averlo fulminato con uno sguardo.
Anche il colloquio con il mio medico di base è sempre stato difficile, è molto limitato all'essenziale. Alla mia domanda su come pensava fosse la mia situazione la risposta fu "ce ne sono di meglio ma anche di peggio"...a me questo non serve. Ho capito che i numeri e le percentuali no mi possono dare serenità e non è quello che cerco.

Altro brutto esempio è stato un oncologo che ha visitato mia sorella. Durante il colloquio ha buttato li la seguente frase :" ah, lei no ha fatto chemio...bè perchè noi qui abbiamo questa visione, ma in qualunque altro ospedale gliela avrebbero fatta di sicuro"...a cosa serviva questa frase? Solo a gettare ansia sulla paziente. Cosa significa? Che non è stata tutelata abbastanza?
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Vera903
Vera903

Buongiorno a tutte ..buona festa dell' Immacolata ....dott..lei ne approfitti per riposarsi un po' di più ....

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