Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Cara Vera, ti rispondo io...
E' vero che pensare al dolore spaventa forse più della stessa morte, ma fortunatamente sappiamo (so) che ci sono farmaci in grado di alleviarlo, di sicura efficacia, ma.... ma
forse è anche necessario....
per lasciarsi andare al momento opportuno
e desiderare la morte come un toccasana...
Anni dopo l'operazione al seno ed essermi persino dimenticata di avere avuto un tumore, ho avuto un'ernia del disco dolorosissima e, nella fase acuta, avevo dolori così insopportabili da desiderare di essere sedata, e addormentarmi per sempre (morire...?). E' stato in quello sprazzo di lucidità e
consapevolezza che ho compreso la sua funzione....
Un abbraccione
da Luigia che sta bene, è serena e affronterà, come tutti, di volta in volta ciò che accade...
Francesca....
Ginevra della Tavola Rotonda...
è vero che ce lo fai un salutino?
Manchiiiii!!!!!
... e ti penso tanto...
Rosella
Aggiungo che Fiorella che ho incontrato ad un Convegno dove io avevo una relazione un anno fa circa, è un medico che avevo operato io per un tumore al seno , ma era già guarita per un grave tumore al polmone.
Grazie per l'assist. Parlavo di immaginario collettivo e non solo di ex-pazienti come voi. Parlavo di PERCEZIONE e quindi di paure non della realtà.
Ancora oggi si dice "morto di male incurabile", eppure di cancro si può morire, ma più frequentemente si può guarire.
Sembra paradossale, ma la metastasi è temuta più della morte perché evoca (evoca non ho scritto che corrisponda) lunga e interminabile sofferenza., nonostante ora le terapie del dolore abbiano ridimensionato questa percezione. La morte paradossalmente nella letteratura e quindi nel vissuto di molti è vissuta addirittura come liberatoria (dalle sofferenze), tant'è che si parla talvolta della "dolce morte", che pone fine alle sofferenze.
Vera rispondo ad alcune sue obiezioni, sparse in diversi commenti, comprensibilissime come nuova entrata
1) è da giorni che scrivo che sono indietro con gli arretrati in fatto di repliche.
Io non sono il guru, il moderatore, il proprietario del blog :ho semplicemente un ruolo di facilitatore alla discussione, e dovrei partecipare come tutti gli altri.
Già in questi ultimi mesi ho esagerato in sovraesposizione ma ho spiegato le ragioni : fare un bilancio del blog al suo sesto anniversario.
2) Troverà inopportune e sgradevoli alcune mie considerazioni riguardo alle metastasi, mortalità, morte. Sino a qualche anno fa raccomandavamo di non entrare subito nella mischia...delle paure, ma di cominciare a leggere a poco a poco i post degli anni scorsi.
Qui si parla poco della malattia di base, molto della PAURA della malattia. Qui il medico si "spoglia della sua tecnologia" cercando di tradurre dal medichese in italiano.
Ma riusciamo a parlare di tutte, proprio tutte, le più comuni paure ogni giorno anche se attraverso un percorso lungo e doloroso.
Pensa che sia stato facile per Lori vedersi sbattute dal sottoscritto le sue metastasi sul blog ? Sbattute nel senso di fotografie (più crude di così !) che Lori stessa mi aveva inviato
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/terapia_speranza_determinazione.htm
Ora Lori ne parla serenamente, si fa per dire, come pezzi di "quel sé" che la malattia ha frammentato, ma che poi attraverso la narrazione e la condivisione con noi ha faticosamente ricomposto. E sono pezzi del passato, ma che fanno parte anche delle paure del presente e paradossalmente invece di restare annichilita le hanno ridato ulteriore slancio, energia e speranza , che leggiamo sempre nelle sue parole.
Ma sempre attraverso un percorso lungo e doloroso che un disattento lettore non riuscirà mai a cogliere, forse perché non c'è mai spazio alla auto-commiserazione. Non è quella di Lori solo saggezza anagrafica, ma quella saggezza che deriva dalla malattia e dalla sofferenza in particolare.
Non si spaventi Vera .....e cominci ad accettare che per superarla la PAURA occorre guardarla in faccia (*)
3) Non è importante l'assegnazione di un posto nel nostro bus, anche se per ragioni pratiche e per poterci intendere lo facciamo in base all'esame istologico.
Il nostro bus della vita è un gioco-metafora. L'autista è il Padre Eterno, o Allah, o Budda, o la NATURA, chi lo sa ? Non sappiamo dove ci porterà. La Narrazione delle nostre esperienze è l'animatrice del bus. Qualcuno è già sceso nelle fermate intermedie, qualche altro scenderà, ma questo vale anche se non ci trovassimo su un bus. La vicinanza dei posti dei passeggeri garantisce un grooming (=spulciamento) simile a quello istintivo delle scimmie : non allontana i pericoli, ma attenua l'ansia e lo stress.
(*) cliccare sulle immagini per ingrandire
tradendo le vostre aspettative avrete già verificato che diamo una importanza relativa agli istologici.
Vi chiedo di riscriverli qui in tutti i dettagli e vi risponderò voce per voce.
Per istologico intendo quello definitivo che vi è stato consegnato alla dimissione dopo l'intervento definitivo.
Riprendo da qui mentre l'istologico l'aveva allegato nei post precedenti.
Non stiamo a girarci intorno : è un triplo negativo
Se fate una ricerca su Internet vi viene voglia di fare subito testamento : non ci fate caso, si fa per dire ! Perché l'informazione è parziale e fuorviante.
Verissimo che si tratti di un tumore particolarmente aggressivo, ma
perché proprio i fattori sfavorevoli che ha allegato, e che caratterizzano questa categoria di tumori, sono predittivi di una ottima risposta alle terapie (che necessariamente devono essere più aggressive ) disponibili.
L'incidente di percorso di Francesca non fa testo.
Francesca ha avuto un triplo negativo come il suo e la si può considerare dopo 4 anni GUARITA grazie alle terapie.
Ora ha avuto un nuovo piccolo tumore (dopo essere guarita da uno più grande ed aggressivo), ma questo perché una mastectomia non garantisce al 100 % la formazione di un nuovo tumore
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/3426-l-effetto-angelina-jolie-l-oroscopo-genetico-e-il-rischio-reale.html
ma solo al 95 % circa perché un residuo di mammella resta sempre.
Che vuol dire ? Vuol dire che a volte , ed è per questo che non occorre mollare MAI soprattutto in presenza di mutazioni genetiche come nel caso di Francesca con la PREVENZIONE PRIMARIA
a meno che non ci si munisca di strumenti
fortuna che c'è il blog.... almeno l insonnia è in buona compagnia ;) un abbraccio Mary66
Mary66!!!!
Solitamente a quest'ora ci ritroviamo SOLO il Dottor Catania ed io, qui sopra!
Finito di impastare e sfornare Panettoni e Pandoro?
Su, nanna ora...
un sorriso e un abbraccio della buonanotte a te!
Rosella
e invece ci sono anche io ... no ancora nn ho finito sto preparando una torta di rose e ho sfornato 4 pastiere napoletane per 25 persone poi ho in programma pandoro senza burro con farina integrale... ho provato a mettere una foto qui ma nn ci sono riuscita! grazie per la buonanotte.... un abbraccio anche a te mary66
Buongiorno a tutte/i
Io vi ho letto questa mattina perché fortunatamente la notte dormo
Luigia
Apprezzo le tue parole però ci sono momenti in cui si accettano e si apprezzano ma questo è un momento che approfondire certi concetti arreca più male e i pensieri diventano pesanti e improntati al pessimismo.
Dare un po' di leggerezza non può che far bene poi con il tempo che passa si può approfondire
Didi
Ciao Luigia, ho letto e riletto più volte la tua testimonianza, per comprenderla meglio, per evitare che la lettura scivoli via, senza lasciare traccia del suo contenuto, soprattutto quando avverti che è così profondo e toccante. Dici bene, il momento in cui si riceve una diagnosi è sempre cruciale, in particolar modo quando questa poi non è foriera di "belle speranze". L'ansia, la tensione, il dirsi "ma sarà proprio così?", quasi a volersi difendere dalla violenza di una realtà che purtroppo è nostra, fa parte di noi, ma che non riusciamo ad accettare, nemmeno dopo un lavoro più o meno costante di metabolizzazione della cosa, che ciascuno di noi comunque si trova a fare. E sono cose che durano anni e anni, faranno sempre parte di noi. Mi viene in mente la riflessione di un'altra nostra amica, Francesca, la quale al cospetto di un ritorno della malattia si chiede se la non accettazione della stessa dipenda da una mancata metabolizzazione della diagnosi di tumore ricevuta anni prima. Mi è parso che questo fosse il senso di un suo recente intervento nel forum. Non siamo mai veramente pronti per queste cose, secondo me. E la paura, il dolore, il dolore non solo per noi ma anche di dover comunicare brutte notizie a chi ci vuole bene aggiunge altra ansia e dispiacere. Ti capisco quando dici che forse essere stata sola nel momento della diagnosi ha evitato di vedere sguardi sconsolati e ti ha risparmiato di dover tu stessa prodigarti a consolare. E' un pò quello che è capitato anche a me. Condivido il pensiero di dare davvero valore alla vita che viviamo, non sappiamo e non possiamo quantificarla, ma possiamo dare ad essa un certo indirizzo, vivere secondo certi canoni e impegnarci in tale direzione, consci che ne trarremmo comunque benefici significativi e che in ogni caso, sì, ci fanno capire che quella è la strada giusta. Nasciamo da soli, andiamo via da soli, altra grande verità sulla quale assai spesso mi soffermo, senza nulla togliere tuttavia al desiderio e alla necessità di comunicare, interagire con gli altri, dai quali traiamo sempre e comunque linfa vitale per noi e per loro, in uno scambio reciproco che è sempre un arricchimento. Condivisione e solidarietà sono valori importanti. Riflettevo sulle tecniche di meditazione di cui parli. Io ancora non ho affrontato l'argomento. Credo che è una cosa che possa farmi bene. Sono stata operata l'anno scorso, poi chemio e radio, ora enantone e terapia ormonale, insomma un pò un percorso comune a tante di noi su questo forum, sto cercando di avere maggiore attenzione all'alimentazione, mi muovo un pò in più, ma non faccio altro. Dici che hai beneficio da una tecnica di meditazione che fai. Forse yoga? Vorrei saperne qualcosa in più proprio dall'esperienza di chi già pratica queste tecniche di rilassamento. E se le stesse sono considerate come uno sport oppure no. Ti abbraccio e benvenuta in questo forum, anch'io sono qui da poco tempo, un tre settimane circa. E' un posto dove si sta bene. Grazie per il tuo intervento e per aver condiviso la tua esperienza. Ciao!
Un saluto a tutte le compagne di viaggio.
Patty
Ciao Rosella, bello leggerti ottimista e sorridente sul bus dove siamo salite e dal quale....non vogliamo scendere! Si ride, si canta, ci si racconta. Grazie per l'ottimismo che ho letto nel tuo intervento. A proposito della collocazione sul bus, è una pura curiosità, io sono stata collocata in posizione centrale e mi chiedo se questa cosa ha una valenza simbolica o è un fatto puramente casuale. Ho letto di Ada Burrone, nel link che avevi indicato a Luigia. Donna indubbiamente forte e che sicuramente non avrà beneficiato di tutte le cure che abbiamo noi oggi. Ciao e....buon viaggio a tutte!
Patty
Scriva pure qui cosa intende per "alleggerire...e poi con il tempo approfondire " .
Tenendo conto che sul bus salgono CONTEMPORANEAMENTE utenti che hanno scoperto da poco di avere un tumore, altre che sono in attesa di un intervento, altre che sono state appena operate, altre che stanno facendo la chemioterapia e stanno affrontando gli effetti collaterali, altre che ricadono con nuovi tumori o metastasi (in percentuale bassissima per la verità), altre che vivono i controlli con la prevedibile ansia..ecc
"e poi con il tempo approfondire ""...Cosa intende per POI..........in questa vita o alla prossima reincarnazione ???
La blog terapia ha senso solo se consente che la narrazione, attraverso un lavoro lungo e doloroso, piano piano riesca a dare la percezione che non esistano esperienze indicibili e inenarrabili .
Lei crede che nel 2013 l'esperienza di Lori fosse "dicibile" ? Poi Lori ha lavorato dolorosamente per guardare in faccia la paura, confrontarsi con la eventualità di poter morire....ed infine ha trasformato la sua esperienza non solo come dicibile, ma come un esempio per tutti noi che IL TEMPO NON E' NELLE NOSTRE MANI, MA IL MODO DI VIVERLO SI' (*) .
Certo che possiamo alleggerire e parlare esclusivamente di cucina e moda, ma la realtà è purtroppo altra cosa
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(*) ...per cominciare a crederci veramente ci sono tappe indifferibili di lavoro su sé stessi...in relazione al concetto di :
.............................. TEMPO e
....MORTALITA'
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Buongiorno Dr. Catania
Io forse non mi sono espressa nella maniera giusta ma questa mattina leggendo i vari post mi sono soffermata su quello di Luigia e io mi sono sentita di nuovo come tre anni fa "ammalata",
lo sono ancora certo ma , ero riuscita ad alleggerire i pensieri anche seguendo il suo consiglio di occuparsene senza preoccuparsene.
Anch'io ho avuto due problemi molto seri e molto dolorosi ma non ho mai detto e neanche pensato che avrei voluto essere sedata e addormentarmi per sempre.
So bene che parlare di cucina o di moda sono argomenti più leggeri ma non era certo questo che io intendevo dire, non sono una persona che prende alla leggere tutto ciò che viene scritto nel blog, il mio vissuto non è stata una passeggiata come non lo sarà in futuro.
Sovraccaricare di informazioni può alle volte essere letto in maniera sbagliata
Le vignette sono simpatiche e le accetto volentieri anche se non sono esattamente ciò che io intendevo e io sono convinta che con la Sua intelligenza lo aveva capito
Didi