Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Rosella il mio vissuto nelle tue parole ancora ancora e forse sempre
CRistina un abbraccio
Didi
Roberto un abbraccio e mi unisco alle amiche dicendoti "rimani"
6 anni di blog un bel traguardo
Passati con voi 2
Didi
Io ne ho passati quasi quattro con Voi e spero di passarne tanti e tanti ancora !
Un augurio particolare alla nostra Persona Speciale Dott.Catania e a tutti gli altri Amici Medici.
Un abbraccio a tutte le Ragazze Fuori di Seno e ai Ragazzi
Lori
Sto esagerando : in maggio 2017 saranno quattro anni . Sono entrata nel blog al post 645 del 26 maggio 2013 su invito del dott. Catania e ci sto talmente bene che non intendo scendere dal bus per nessun motivo.
Lori
Il blog si è risvegliato in coincidenza del suo sesto anniversario !!
In coincidenza con accadimenti dolorosi e importanti (Dafne, Francesca, Laura 1-2 (Sardegna) , Rossella, Chiaretta e dall'ingresso di diversi nuovi passeggeri.
Devo molte risposte e lo farò appena possibile a partire da Nadine, Francesca,...Federica.......
C'è tanta carne al fuoco .
Ciò vuol dire che forse dopo 6 anni........... il blog GIOVA ?
Di certo una prima risposta è che il blog è
Buongiorno a tutte ...sono vera 903 e ho preso questo bus....non conosco la destinazione ...ma spero mi porti in un posto bello e senza troppi pensieri.....magari sulle ali di un gabbiano.....dimenticare i problemi le malattie le sofferenze...... Sarebbe bello no??vabbe se capito sono una sognatrice .....i sogni ci fanno vivere meglio....vera
Ciao Luigia ...spero di aver preso il tuo stesso bus....ti aspetto
PREMESSA
Abbiate pazienza con me, è da pochissimo (dal 25/11/16) che partecipo ad un forum, e non ne conosco bene le regole (ci sono delle regole? Ci sono argomenti tabù?).
Sono solita affrontare le cose direttamente e negli scritti di queste ultime pagine mi sembra traspaia "la paura della morte" e tutta la sofferenza che porta con sé senza parlarne apertamente.
Vorrei raccontare la mia esperienza:
dopo la diagnosi di tumore al seno (nove anni fa) ho saputo (due anni fa) di avere delle metastasi ossee diffuse.
(Ho raccontato parte del mio percorso sul sito La Medicina Narrativa e#138D3A6 post 72, 75... che se volete potete leggere... Nel mio racconto ho fatto un errore, ho digitato che ho le metastasi da 3 anni al posto di 2..., ma non fa alcuna differenza).
Quando ho avuto la diagnosi che i linfonodi ingrossati erano metastatici ero sola, come spesso mi accade (ero sola anche quando mi sono sottoposta all'agoaspirato...) un po' per scelta e un po' perché nessuno dei miei familiari ha insistito per accompagnarmi... (non li biasimo, la paura della mia morte li mette in contatto con la loro paura di morire...).
Saputa la diagnosi mi sono sentita "congelata" (incapace di respirare, di pensare, di agire, incapace anche di piangere) non sapevo come avrei potuto continuare a vivere sapendo che stavo morendo...
Non mi pareva possibile, non volevo crederci, stavo bene, avevo una vita attiva, come avevo potuto non accorgermi che qualcosa non andava? Ci doveva essere un errore... era un brutto sogno e al risveglio tutto sarebbe svanito... Invece no! Era tutto vero! E in cuor mio sapevo che era così...: mio padre era morto di cancro a 51 anni e mia madre a 66, ora toccava a me l'infame destino, avevo 62 anni e dovevo accettarlo! Sono salita in macchina per tornare a casa...avrei voluto piangere, ma non ci riuscivo e, per farmi un po' di male, mi commiseravo perché ero sola senza una spalla su cui piangere... (avevo scelto io di andare sola!!!)
Mi sentivo in balia dei miei pensieri che turbinavano nella mia mente: non era possibile... ci doveva pur essere una possibilità... NO! Una voce dentro di me diceva che dovevo accettare il mio destino, era inutile illudersi e cercare di mutarlo... sarei morta di lì a poco...
Pensavo a tutti i cambiamenti che avevo introdotto nella mia vita, dopo l'intervento al seno, erano stati inutili!
Non era vero!
La capacità di tornare al respiro e basta, concentrandosi sull'aria che entra e dilata l'addome e l'aria che esce lentamente dal naso, costruita faticosamente negli anni con un costante esercizio, mi ha permesso di placare la mente e evitare di farmi travolgere dai pensieri nocivi e... inutili, che senza controllo, affastellavano la mia mente.
Grazie al respiro consapevole le emozioni si sono placate, ho benedetto il percorso di meditazione che avevo iniziato subito dopo l'intervento al seno e, con una mente sgombra e un cuore traboccante di riconoscenza verso i miei "maestri", ho cominciato a prendere coscienza di ciò che stava accadendomi:
ero VIVA
avevo delle metastasi, ma come si erano formate, potevano anche andarsene...
avrei fatto delle cure
al momento stavo BENE
avrei affrontato le cose di giorno in giorno
Tornare al respiro mi ha anche permesso di apprezzare di essere stata sola a ricevere la diagnosi, per poter prendere profondamente coscienza della situazione senza dover consolare o solo evitare sguardi sconsolati...
Cara Nadine, dici "la solitudine è un aspetto della malattia... ", la solitudine è un aspetto della vita, ci accompagna sempre nelle vere e autentiche esperienze vitali, non solo nella malattia:
-nasciamo soli,
-da soli conosciamo il mondo e se anche ricorriamo all'esperienze altrui, (libri, dialoghi...) siamo sempre solo e soltanto noi a scegliere, più o meno consapevolmente, ciò che è il caso di tenere o di abbandonare,
-siamo soli (come dice Gibran) nella conoscenza di Dio, nessuno può darci la sua fede...
-siamo soli nella conoscenza dell'amore, della gioia e del dolore...
- moriremo soli...
Intendo dire che il nostro modo di vivere, di pensare, di mangiare, di amare, di accudire, di ...., dipende in gran parte dalla nostra consapevolezza, che nessuno ci può regalare e che non si acquista da nessuna parte.... Neanche chi ci ama può trasferirci la sua consapevolezza, né noi possiamo condividerla a meno che...., a meno che non ci sia già un cuore e un'anima in ascolto.... in ricerca...
La mia è stata cercare di prepararmi a morire cercando di vivere meglio: è una nostra responsabilità e libertà... fa parte della vita...
"Sono convinto che anche nell'ultimo istante della nostra vita abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino" (non so di chi sia, dicono di Leopardi, ma non ho trovato riscontro... in ogni caso non importa...)
Non credo che significhi che, se vogliamo, possiamo guarire sicuramente e che questo dipende dalla nostra volontà, io l'ho intesa in questo modo: si può cercare di morire bene come in ogni momento cerchiamo di vivere bene...
Non possiamo scegliere né quando e perché, ma come prepararci sì... e, siccome capiterà a tutti noi (prima o poi) forse è il caso di cominciare responsabilmente a farlo e non a rifuggirlo (dico questo non a voi, ma a me stessa, non perché io ne sia davvero capace, ma perché SO che è la strada da percorrere... )
Mi sto impegnando... un tempo mi terrorizzava solo in pensiero della morte, mentre ora non mi spaventa più. Sono turbata, ma non impaurita.
Quando tempo fa ho letto, mi pare su Repubblica..., che i malati di tumore sono fortunati rispetto agli atri perché possono prepararsi a morire mentre per coloro che moriranno di arresto cardiaco, incidente d'auto... questo risulterà difficile... mi sono subito indignata e ho inveito contro il giornalista augurandogli mentalmente un accidente.
Poi però ho riflettuto e ho convenuto che aveva ragione... io ho cominciato a parlare dell'eventualità della mia morte ai miei figli (sono grandi, hanno 25, 27 e 29 anni), ho scritto
qualche lettera, allentato qualche tensione, ho dato qualche carezza, ho buttato vestiti e cimeli che soffocavano la mia casa... insomma ho fatto un po' di pulizia... fuori e dentro di me, cercando di "purificare" anche il mio animo e la mia mente ...
PREPARANDOMI A MORIRE HO CAMBIATO IL MIO MODO DI VIVERE... E ME STESSA: cerco di nutrire il corpo con cibi sani e conducendo una vita equilibrata, nutro la mente e l'anima con esercizi di meditazione e letture che mi son d'aiuto nel cercare di essere presente a me stessa...
Non sempre ci riesco, mi arrabbio ancora e non sempre sono gentile, anzi a volte sono tagliente... però ora me ne accorgo e cerco di modificare il mio modo di vedere e di essere...
Prima del tumore raramente mi accorgevo di "essere viva"... ero sempre indaffarata a FARE piuttosto che ad ESSERE..., trascorrevo le giornate sempre in ritardo, spesso nervosa per i troppi impegni (taluni inutili, altri addirittura dannosi... mi riferisco a incontri mondani, frequentazioni superficiali... parole e chiacchiere inutili....) .
Ora sono diventata più pacata e selettiva, cerco di usare il mio tempo più consapevolmente (anche quello che sto dedicando a scrivere a voi aiuta me a fare chiarezza, a rammentarmi di consolidare le sane abitudini...).
Sembra un paradosso ma GRAZIE al tumore vivo più pienamente la mia VITA!
La PET di luglio parla di remissione, STO BENE, sono serena e molto più attenta a tutto ciò che accade...
Anche se in ottobre i marcatori Ca15.3 si sono alzati, creandomi un po' di turbamento, ringrazio ogni mattina di essere viva!
Cerco ogni giorno il bello che c'è!
Vigilo sui pensieri rancorosi o vendicativi che attraversano la mia mente... e li lascio andare...
Cucino, pulisco, bevo un the caldo con un'amica...
prego.....
Se vi ho turbato... perdonatemi
Un abbraccio
Luigia
p.s. spero che il dott. Catania non si sia pentito di avermi invitato qui...
LUNGA VITA AL BLOG...
ed anche a noi!
Rosella
Ciao, Vera!
Ciao, Luigia!
e benvenute sul nostro BUS!
DESTINAZIONE?
Ignota...
Nel senso che conta di più ciò che accade all'interno del Bus piuttosto che ciò che si vede dal finestrino.
E comunque, meglio non farlo fermare a nessuna fermata intermedia...
OBIETTIVO?
Rimanere comodi comodi sul Bus, ascoltare, raccontare e raccontarsi.
Sorridere (che fa sempre bene...)
Cantare in coro, ma anche in "a solo"...
CARBURANTE?
La consapevolezza, l'auto mutuo-aiuto, la solidarietà
REGOLE?
Nessuna differente da ciò che il cuore e l'intelligenza dettano...
Benvenute a VOI!
Il vostro viaggio, ora, è anche il nostro...
Un sorriso,
Rosella
Ciao Rossella grazie ...ma perché nn mi fa mettere messaggi ....ho scritto la mia storia ..mi dice antispam .....meno di dieci messaggi nn posso inserire link esterni bho
Che strano questo si ....
Luigia,
non ci hai turbate... credo di poterlo sostenere a nome di Tutte noi...
Il tuo percorso è un po' anche il nostro e, fra dolore e consapevolezze acquisite stradafacendo, si va avanti!
Per quanto mi riguarda, non so se vivere appieno e in maniera differente la propria Vita sia per me una preparazione ad accogliere a Morte.
In realtà non ho mai pensato che condurre una esistenza sana, rispettosa del proprio corpo e della propria mente, serena per quanto possibile, potesse rappresentare un inno alla preparzione consapevole della dipartita...
Preferisco pensare che si debba vivere al meglio pensando al nostro OGGI, che poi è l'unico tempo che possediamo realmente ed è solo rispettando questo principio che diamo alla nostra esistenza il valore che effettivamente possiede.
Volersi bene, in tutti i sensi, non significa, per me, ridimensionare l'attesa della Morte o sentirmi più propensa ad accoglierla...
Quando sarà, sarà, ne sono assolutamente consapevole...
ma lo sarei in egual maniera anche senza aver vissuto l'esperienza del cancro...
Dopotutto è risaputo che tutti, prima o poi, moriremo
In realtà è proprio per allontanare il più possibile la Morte che ho messo in atto comportamenti e abitudini differenti.
Ciò che faccio lo faccio per me stessa, fortemente legata alla VITA e a tutto ciò che essa rappresenta, non lo faccio per accogliere la Morte...
Ma alla fine, mi chiedo, conta veramente sapere il perché o il percome, oppure conta mettere semplicemente in atto dei comportamenti e delle scelte volte a FARCI STARE BENE, ADESSO?
Quindi...
che sia in preparazione della Morte o in previsione della Vita, l'importante è VIVERE al meglio e pienamente il nostro OGGI!
Hai mai sentito parlare di Ada Burrone?
Per molti versi la tua filosofia coincide con la sua... e noi, Ragazzefuoridiseno, abbiamo imparato molto da lei.
Se vuoi apri il link che ti copio a seguire e ascolta la sua voce...
Quella stupenda Signora è sopravvissuta ad una diagnosi funesta, nei lontani anni 70, quando non si parlava certo di quadrantectomia...
Ha subìto in quel periodo l'intervento più invasivo che si potesse immaginare, ma ha seppellito i Medici che la davano per defunta in poco tempo.
E' poi rimasta su questa Terra ancora per molti e molti anni, fino al compimento dei suo 83esimo compleanno, due anni fa, a dispetto di quanto le era stato diagnosticato.
Il Suo pensiero è molto simile a ciò che tu racconti nel tuo intervento...sicuramente ritroverai in Lei molto di te...
Bene, ora aspettiamo che il Dottor Catania ti smisti, insieme a Vera, sul nostro Bus, affidandoti il posto che dovrai occupare...
Io credo che troverai una splendida Compagna di Viaggio, accanto a te, e che con lei riuscirai a trovarti in perfetta sintonia!
LORIIIIII.... dove sei?????
C'è un posticino accanto a te????
Un sorriso a te e un abbraccio,
Rosella
http://la.repubblica.it/saluteseno/testimonianze/mi-amo-nonostante-il-cancro/3168/
Vera...
FIRMATI sempre...altrimenti sei solo un numero... e NON CI PIACE!
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staff@medicitalia.it
Poi...
io sono RoSella con una esse, lo dico in quanto c'è un'altra Ragazza che invece si chiama RoSSella...
Rosella
Rosella...... Ho scritto la,mia,storia ma nn me la fa aggiungere ....mentre messaggi più corti si ......vera