Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Non faccio mancare il mio Buongiorno ma non sto bene continuano i dolori al.osso sacro i dolori alla schiena sono migliorati ci sono ogni tanto l osso sacro e pii presente il 18 gennaio farò rmn 3 tesla che è la rmn ad alta prestazione l oncologa insiste che io la faccia x la pet lei dice no dice rmn con contrasto speriamo bene,io mi sento stanca.
Non voglio stressare con i miei problemi.
Buona giornata
Mi dispiace ma resto ottimista perchè il dottore si era sbilanciato in senso ottimistico scrivendoti di affidarti ad un buon ortopedico e di non fare nulla sul versante oncologico..
Da quando leggo il blog ci ha sempre preso in pieno.
Buongiorno dottore
Buongiorno blog io ci sono
🌺🌸🍀🌈❤️
Ricordiamoci sempre che le Rfs non aspettano che le cose accadano ma le fanno accadere!
Buongiorno io ci sono
Io ci sono ❤️
Che ai tempi non avevo capito e ora ho capito..
Sono contenta che rileggere quel post ci abbia fatto bene!
Già che ci sono, soprattutto per le nuove arrivate, ma anche come ripasso per tutti noi, riposto la storia di come è nato il nostro blog
Laureato in Medicina a Catania mi traferii subito a Milano per intraprendere la professione di chirurgo oncologo. Ero consapevole che al mio desiderio naturale di aiutare gli altri la facoltà di Medicina aveva contrapposto l'insegnamento a mantenere la distanza dal paziente , piuttosto che fornirmi indicazioni sul modo migliore per comunicare con una persona ammalata.
Per la verità io potevo considerarmi uno studente di Medicina "fortunato" perchè proprio nella fase di formazione professionale avevo avuto modo di toccare con mano la paura, il senso di disagio, l'isolamento e la perdita di controllo coi loro familiari quando sono consapevoli di essere stati colpiti da una grave malattia.
A me e non a mia madre direttamente, venne comunicata la sentenza di morte (allora quasi inevitabile) per un cancro non della mammella.
Mia madre, che in realtà morì 40 anni dopo e non di cancro, ebbe quella sentenza come verità assoluta da un giovane e preparato medico sempre sorridente e sempre pronto a dire un niente affatto tranquillizzante "stia tranquilla signora".
Senza dubbio era garbato e gentile , ma con pretesto di avere "tanto da fare a curare le malattie" in realtà atterrito sfuggiva il mio sguardo che lo inseguiva per i corridoi dell'ospedale. In tale circostanza ebbi la netta percezione che quando un medico parla di " verità", e si pone il problema se dirla o no , e a quell'epoca si raccomandava di non dirla per prevenire intenti suicidari, si tratta quasi sempre di cattive notizie , o comunque di qualcosa verificata con una indagine cito-istologica, con gli ultrasuoni o i raggi X.
Anche se queste verità sono esatte , il che non sempre si verifica, sono solo una parte di ciò che il malato o il familiare percepisce rispetto al cancro. Se si vuole infatti che la "verità" abbia un uguale significato per entrambe le parti , è indispensabile che il medico parli CON un malato e non AD un recettore passivo.
Pertanto quando nel 1976 varcai la soglia di AttiveComePrima, che aveva la sede presso l'Istituto dei Tumori sapevo già cosa cercare.
Tutto ciò accadeva mentre il tumore della mammella subiva un radicale rinnovamento diagnostico e terapeutico. Infatti considerato sino a quel momento come praticamente incurabile, le poche guarigioni erano ottenute al prezzo di dolorose mutilazioni e di terapie radiologiche aggressive e invalidanti .
Ho conosciuto Ada Burrone e da quel momento fui mandato allo sbaraglio con incontri periodici a confrontarmi con le donne operate e con quelle più battagliere dell'Associazione.
Dovremmo organizzare un intero convegno per spiegare cosa abbia imparato frequentando Ada, sia parlando direttamente con Lei sia attraverso le lettere che mi ha inviato per 38 anni, sempre a Natale o in occasione della morte di conoscenti comuni.
Certamente, cosa non marginale, ha spostato i miei pensieri focalizzati sulla paura della morte verso quelli della vita, aiutandomi ad elaborare la mia morte al punto che quando potevo la mia vita la andavo a rischiare nei deserti di tutto il mondo o cimentandomi con gli sport estremi più pericolosi.
Conservo molti di questi documenti che un giorno mi piacerebbe pubblicare perché sono molto importanti per un training oncologico.
Mi ha insegnato che il cancro non è solo una guerra ad oltranza contro un nemico da bombardare, distruggere ed affamare, il che non si allinea con la cultura sanitaria che in tutte le metafore guerriere non si rende conto di avere persino coniato il termine di "arruolati" per i pazienti che partecipano a studi clinici controllati.
Quando entusiasta ero motivato a guarire TUTTI ad ogni costo Ada mi ridimensionò da subito dicendomi che nessuno può sostituirsi a Dio e che nessuno ci ha chiesto di farlo.
Con Ada abbiamo parlato per 38 anni non solo di alleanza con la scienza medica, ma anche di tutto ciò che va oltre la scienza medica. Soprattutto del cambiamento che segue alla scoperta della malattia. Della crescita che è una opportunità che non tutti sanno cogliere dopo il cancro e infine della saggezza che si acquisisce quando si è consapevoli di essere ormai tra i sopravvissuti.
La prognosi che Ada ha scoperto sulla sua malattia era INFAUSTA, anzi ad essere precisi...LETALE. Ada dopo 40 anni è morta di polmonite e non di cancro ed ha avuto il triste compito di partecipare ai funerali dei due chirurghi che l'avevano operata e che avevano formulata quella prognosi infausta.
La saggezza acquisita da Ada la portava a non dare mai consigli salvo che nella scelta del medico quando le veniva richiesto. Mi è rimasto impresso il consiglio dato ad una donna che filtrava dalla porta socchiusa dello studio di Ada. Ad una paziente che chiedeva "da quale medico dovrei farmi curare?" Ada rispondeva: "Non consultare troppi medici in cerca di conferme: avrai solo pareri diversi. Scegli chi possiede speranza e te la può trasmettere mentre ti sta curando con scienza e coscienza."
Ho imparato molto da Ada , ma anche da tante altre donne che provenivano da altre regioni in cerca di una speranza.
Tra queste Anna che io avevo operata e relegata inconsciamente dal mio modo oggettivo di concepire il cancro tra le donne destinate a morire in breve tempo.
http://www.senosalvo.com/mai_perdere_la_speranza.htm
ma questa era solo la mia verità assoluta, quella biologica, che veniva annualmente smentita da Anna con grande senso di umorismo.
Giovane ed inesperto chirurgo ebbi la fortuna di sperimentare con le donne dell'Associazione un vero training formativo . Tra queste Rita, bionda giovane e carina. Sorrideva sempre , registrava i miei incontri del venerdì con le donne operate ma dopo 3-4 giorni mi faceva pervenire una montagna di cartelle dattiloscritte, con le infuocate osservazioni sulle cose dette da me e che l'avevano spaventata.
Questo mi mandò in crisi ma quando ormai avevo deciso di rinunciare a quell'incarico ritenendomi non idoneo in e per quel ruolo, Rita mi aiutò ad uscire dalla crisi riducendo le cartelle a pochi fogli, restituendomi così la consapevolezza di avere imparato molto sulla vera natura della professione medica.
Da queste esperienze nacque il mio primo libro , con la prefazione di Umberto Veronesi attraverso la narrazione di 300 lettere di pazienti da me operate.
1989
e non mi resi conto di avere scritto il primo libro di Medicina Narrativa ( locuzione allora sconosciuta ) in Italia.
Prima dell'avvento di Internet la diffusione di questi racconti, quando e se riuscivano ad essere pubblicati, erano possibili solo nei limiti di una produzione editoriale di nicchia, che difficilmente riuscivano a raggiungere molti lettori, a meno che l'autore non fosse uno scrittore già affermato o un personaggio famoso.
Narrare l'esperienza di malattia è una strategia che può aiutare il paziente a rimettere insieme "i suoi pezzi ", le parti di quel sé che la malattia ha prepotentemente frammentato. L'atto narrativo, dalle preziose potenzialità terapeutiche, è però reso possibile non solo dal soggetto che racconta la malattia, ma anche da quello che ascolta : il medico o l'operatore sanitario.
Per tale ragione fu necessario nel nuovo secolo adeguarsi alla tecnologia per raggiungere in tempi reali milioni di lettori affidandosi alla rete.
E così nel 2010 pubblicai questo blog.
Il neologismo Ragazze Fuori di Seno mi venne indirettamente suggerito da Adriana Pagnoni , nota psicoterapeuta e poetessa milanese, che io avevo operata nel 1995 e che aveva trasformato la sua esperienza in una creazione narrativa e artistica.
Un diario di poesie sulla sua malattia e sul suo oncologo e con questo volume vinse un premio letterario nazionale.
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-4746.html
Nella sua prefazione Adriana fa una analisi impietosa della relazione con il suo oncologo Salvo Catania definendolo "pazzo perchè crede nella vita "
Apprezzai molto il complimento.
Dati del blog e Convegni
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/8072-ragazze-fuori-di-seno-primo-blog-al-mondo-di-medicina-narrativa.html
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/8326-il-blog-ragazze-fuori-di-seno-visto-dai-media.html
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/8609-le-ragazze-fuori-di-seno-sul-corriere-della-sera.html
Il blog è nato come gruppo di auto mutuo aiuto.
In maggioranza le utenti entrano nel blog per un parere tecnico riportando il loro istologico e chiedono quante possibilità hanno di farcela. Noi in realtà ci rifiutiamo di dare risposte basate sulle statistiche, ma riportiamo con la narrazione casi analoghi riguardo ai fattori prognostici di persone vive e vegete pur con prognosi particolarmente sfavorevole.
In tal modo coltiviamo la speranza.
http://www.senosalvo.com/mai_perdere_la_speranza.htm
Per curiosità :qualcuna di voi si è fatta ripulire la proteina Spike prodotta dai vaccini ?
https://www.leggo.it/schede/biossido_cloro_cosa_e_a_cosa_serve_follia_no_vax_cosa_dicono_esperti_oggi_8_1_2025-bassetti_c_e_chi_ha_avuto_danni_permanenti-3-8581258.html
Costa solo 150 Euri.......
https://dottoremaeveroche.it/proteina-spike-prodotta-dai-vaccini-puo-danneggiare-vasi-sanguigni/
https://dottoremaeveroche.it/fake-news-su-covid-cambiano-nostri-comportamenti/
Grazie grazie e tieni ben salvate queste pagine che ci saranno molto utili.
Milioni di fili colorati per:
🌟 Luciana per esami ematici e visita.
🌟 Adri-71 per visita di controllo in dh.
🌟 Daniela Sicilia per visita ginecologica.
🌟 Spuzzi83 per transvaginale.
🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
🌟 Per chi ne ha bisogno!
Buongiorno a tutti, io ci sono ❤️
Io ci sono❤️
Sta mattina prelievo per controlli, martedì eco al seno, tac e moc.
Ho la nausea da sta sta mattina, questa volta sono più ansiosa del solito!
Sono passati tre anni dall’operazione di un triplo negativo che non ha risposto molto bene alle terapie, non mi sembra neanche vero, STO BENE!! Sono grata per ogni giorno vissuto con i miei bimbi e la mia famiglia. Mi sforzo di vivere senza pensare troppo al domani, ma quando arriva il periodo dei controlli mi sento malata.
Vi aggiorno appena ho i risultati, grazie sempre, so per certo che scrivendovi e leggendovi il mio umore migliorerà ❤️
Chiedo un chiarimento al Doce a chi ne capisse qualcosa più di me,ho ricevuto risposta hboc , ho inviato copia in oncologia e sia al reparto tumori eredo familiari e mi devono richiamare.
Allora
Non sono state evidenziate mediante Ngs,
Varianti attualmente classificate come patogeniche.
È stata tuttavia identificata la presenza della seguente sostituzione nucleotidica,classificata nei database come variante clinico incerta.
Msh2*
Se gentilmente qualcuno mi può ricordare il sito per allegare le immagini lo carico
Vorrei capire se è una mutazione ,perché se lo è non è delle più simpatiche anzi rientrerei nella mutazione di Lynch per soggetto a rischio tumori multipli e non solo di quelli già avuti.
Con te 💓
Ciao bebemia
Le varianti di significato incerto sono mutazioni per le quali non ci sono ancora abbastanza dati in letteratura per classificarle come benigne o patogene.
Il database clin var , che puoi consultare anche tu on line se hai un pochino di dimestichezza con la lingua inglese, aggiorna i dati ogni tot, a me è stato detto dallo Ieo per la mia VUS di risentirli tra un paio di anni per vedere se ci sono state riclassificazioni
Buongiorno io ci sono!
Fili colorati a tutti noi.
Finalmente è uscito un po' di sole qui
Ho provato ieri ma nn ho capito dv mettere il numero di referenza ncbi¹