Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Linda1980
Linda1980
Bebemia
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo




https://acsjournals.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.3322/caac.21863



Abstract
This is the American Cancer Society's biennial update of statistics on breast cancer among women based on high-quality incidence and mortality data from the National Cancer Institute and the Centers for Disease Control and Prevention. Breast cancer incidence continued an upward trend, rising by 1% annually during 2012–2021, largely confined to localized-stage and hormone receptor-positive disease. A steeper increase in women younger than 50 years (1.4% annually) versus 50 years and older (0.7%) overall was only significant among White women. Asian American/Pacific Islander women had the fastest increase in both age groups (2.7% and 2.5% per year, respectively); consequently, young Asian American/Pacific Islander women had the second lowest rate in 2000 (57.4 per 100,000) but the highest rate in 2021 (86.3 per 100,000) alongside White women (86.4 per 100,000), surpassing Black women (81.5 per 100,000). In contrast, the overall breast cancer death rate continuously declined during 1989–2022 by 44% overall, translating to 517,900 fewer breast cancer deaths during this time. However, not all women have experienced this progress; mortality remained unchanged since 1990 in American Indian/Alaska Native women, and Black women have 38% higher mortality than White women despite 5% lower incidence. Although the Black-White disparity partly reflects more triple-negative cancers, Black women have the lowest survival for every breast cancer subtype and stage except localized disease, with which they are 10% less likely to be diagnosed than White women (58% vs. 68%), highlighting disadvantages in social determinants of health. Progress against breast cancer could be accelerated by mitigating racial, ethnic, and social disparities through improved clinical trial representation and access to high-quality screening and treatment.




Il nuovo report dell'American Cancer Society non lascia dubbi. I dati fotografano un trend in continua ascesa dei casi di cancro al seno negli Stati Uniti: una crescita dell'1% ogni anno dal 2012 al 2021 che riguarda soprattutto le donne più giovani, prima dei 50 anni.

Dalle statistiche arrivano, però, anche buone notizie, a cominciare dal declino costante della mortalità che negli Usa è diminuita ben del 44% fra il 1989 e il 2022. Il che si traduce in 518mila decessi in meno nell'arco di tutti questi anni, «per merito soprattutto del progressi sul fronte delle terapie e della diffusione della diagnosi precoce, con la mammografia e l'autopalpazione, che consente di intercettare il tumore ai primi stadi quando è guaribile» sottolinea Karen Knudsen, a capo dell'American Cancer Society.

Alla stessa conclusione era giunto uno studio pubblicato a gennaio 2024 che aveva rilevato un aumento dei carcinomi mammari nella fascia d'età compresa tra i 20 e i 49 anni. Mentre altre ricerche hanno già registrato numeri crescenti negli under 50enni anche per quanto riguarda il cancro del colon retto. E non solo: più indagini dicono che i 40-60enni di oggi svilupperanno più neoplasie rispetto ai lorio genitori e nonni.

Nella nuova indagine i ricercatori dell'American Cancer Society, della Weill Cornell Medicine e dell'Harvard Medical School hanno analizzato i dati relativi a incidenza e mortalità del cancro al seno contenuti nei più ampi registri statunitensi (quelli del National Cancer Institute e degli US Centers for Disease Control and Prevention) che partono dal 1975.

Ne sono emerse differenze in base alla razza, allo Stato di residenza e all'età: ad esempio fra le donne afroamericane continuano a essere più numerosi i decessi (superiori del 38% rispetto a quelle di razza caucasica), nonostante abbiano minori probabilità di sviluppare la neoplasia (inferiori del 5%). In particolare, le ragazze 20-29enni afroamericane hanno il doppio delle probabilità di morire per cancro al seno rispetto alle loro coetanee bianche. Fra le donne asiatiche e delle Isole del Pacifico, invece, si registrano i tassi di mortalità più bassi, ma sono quelle in cui cresce più velocemente il numero di casi: ogni anno più 2,7% prima dei 50 anni e più 2,5% dopo (rispetto all'1% della media Usa). I motivi? «Probabilmente pesano sulla comunità afroamericana i ritardi nella diagnosi, la mancanza di prevenzione e le minori possibilità di terapie (che negli Stati Uniti sono a pagamento: solo chi può permettersi un'assicurazione viene curato ndr) - risponde Knudsen -. Mentre per la comunità asiatica potrebbero esserci spiegazioni genetiche: mutazioni del Dna più diffuse che le espongono a rischi maggiori».

Le statistiche, aggiornate al 2023, per il nostro Paese dicono che una donna su otto si ammalerà di cancro al seno nel corso della vita, proprio come negli Stati Uniti. E anche da noi, purtroppo, il trend è in crescita.

In Italia, in 10 anni, i casi di tumore della mammella sono aumentati del 16%: erano 48mila nel 2013 e sono stati 55.900 nel 2023. Si tratta della neoplasia più frequente non solo fra le donne, ma in tutta la popolazione (sebbene i casi nei maschi siano rari, è bene che anche gli uomini non sottovalutino possibili campanelli d'allarme).
Vitto84
Vitto84
Bebemia


Secondo me bebemia è la cucciola del nostro blog


Io ti trovo meravigliosa ❤️‍🩹
Ginevra13
Ginevra13

buonasera a tutti

Io ci sono

Ginevra1308
Ginevra1308
Ortoressica:
Buongiorno, io ci sono!
Ho pianto e ho anche sbraitato per la situazione in cui si trova mio figlio. Ovviamente di nascosto, perché una mamma deve essere forte e dimostrargli per prima che crede nelle cure.
Mi sono chiesta più volte se sono stata inetta, ma appena lui si è lamentato sono corsa a farlo visitare prima dalla pediatra e poi da due otorini. Questo gli doveva capitare, e questo dobbiamo affrontare.
Ovviamente, tanto per stare in tema, mi sono detta che meglio questa cosa qua che un problema oncologico.
Certo, non ci voleva, ma se tutto accade per un motivo, troveremo un senso anche in questo.

Cara Ortoressica, sono sentimenti normalissimi, e capisco anche il tuo desiderio di non lasciarli intravedere a tuo figlio. Ma devi pensare in positivo: nulla è certo e tuo figlio sta seguendo una terapia e ha un prossimo appuntamento, per cui tutto quello che si deve fare, a quanto ho capito, lo state facendo. Andrà bene, anzi benissimo 😘
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Linda1980:
Concordo♥️
C'é quella frase bellissima di Ada Burrone che ho letto qua sul blog che dice "Il tempo non é nelle nostre mani, il modo di vivere si". Ogni tanto me la ripeto






- Modificato da salvocatania
Ginevra1308
Ginevra1308
Vaneve:
Ma forse mia madre ha un carcinoma infiammatorio a questo punto?

Vaneve, non correre così tanto! Ricordo che ti era stato detto che è più un problema dermatologico
Ginevra1308
Ginevra1308
ElPiGi
Grazie Elpigi per le notizie positive 😘 sono davvero contenta
Ginevra1308
Ginevra1308
Bebemia
Bebemia, grazie anche a te per le ottime notizie. Anche noi ci siamo 🤗
Ginevra1308
Ginevra1308
Linda1980:
"Il tempo non é nelle nostre mani, il modo di vivere si"

❤️
Vaneve
Vaneve
Ginevra1308:
Vaneve, non correre così tanto! Ricordo che ti era stato detto che è più un problema dermatologico

Oggi il dermatologo l'ha visitata e ha escluso cause dermatologiche...
Ginevra1308
Ginevra1308
Giuli91 se non sbaglio oggi la tua mamma andava in radiologia dopo la chiamata, com'è andata?
Tati
Tati

Buona sera blog
Rfs e DOC

Vi lascio un abbraccio fortissimo

Io ci sono❤️

rosy64
rosy64
Mar fiduciaria
Tantissimi fili colorati per tua sorella
rosy64
rosy64
ElPiGi
Bentornata anche se per un saluto. Tantissimi fili colorati per tuo padre e per te🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
Un abbraccio 😘😘😘😘😘

Rispondi