Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Abbastanza bene grazie

Sole cara,
Potrei scrivere che immagino la pesantezza di questi giorni, che comprendo il tuo senso di frustrazione dopo la visita.
La verità è che io non immagino e non comprendo. Io lo so. E so che le parole non servono e possono anzi essere fastidiose.
Ma azzardo ugualmente a scrivere ciò che sento.
So che non hai paura, noi non abbiamo paura. Noi abbiamo bisogno di avere una strada tracciata. E una volta tracciata la percorriamo sapendo che potrà anche capitarci di inciampare o di dover tornare indietro per un tratto.
Secondo me hai bisogno di avere questa strada tracciata. A questo punto non importa se l'oncologa è simpatica, empatica, gentile ( sarebbe meglio se lo fosse ovviamente...), importa che sia competente e che ti prospetti il cammino.
Immagino che avrà previsto la mammografia per avere un quadro completo, all'esito del quale procedere così o variare ciò che servirà ( intervento compreso, quando sarà il momento). Ma ora occorre proprio che tu lo sappia.
Mi sento di dirti, e mi scuserai se sono invadente o inopportuna, che alla prossima visita in dh dovrai chiedere conto del tuo percorso, domandare proprio quali siano le indicazioni di terapia o di intervento a cui dovrai sottoporti. E forse anche meglio se andrai accompagnata, chi ti accompagnerà ascolterà con te, o chiederà ciò che tu potresti dimenticare. Forse è giunto il momento di fare un passo avanti e di pretendere, pur con la fatica che noi sappiamo bene che ci costa lottare contro chi in realtà dovrebbe avere cura di noi, di poter avere una "visione d'insieme ". Che ti consentirà di andare avanti bene, come è stato finora, affidandoti con convinzione alle terapie e allungando ogni volta lo sguardo un po' più in là.

Adesso non ho tempo di disperarmi per domani devo organizzare un rinfresco per 25 persone, si inaugura la nuova casa, torte, biscotti, cioccolatini, rose del deserto, erbazzone, pizza insomma cucinare a go go e posso veramente dirti che non ho il tempo di piangermi addosso.......

Adri-71:
Buonasera dottore, ho una domanda che volevo farle già da un po' di tempo, ma poi ho sempre rimandato.

L’istologico del mio carcinoma mammario primario è:
Estrogeno: 90%
Progesterone: 70%
HER2: negativo (1+)
Ki67: 15%

Mentre l’istologico delle metastasi ossee è:
Estrogeno: 10%
Progesterone: 5%
HER2: negativo (1+)

Ora la mia domanda è: essendo il secondarismo appena positivo ai recettori estroprogestinici, la terapia ormonale avrà comunque un qualche effetto su di esso?

Grazie in anticipo per la risposta

Ci sono scuole di pensiero che preferiscono associare la terapia ormonale anche se i recettori ormonali sono ancora più vicini allo zero.
Cosa le hanno proposto ??